Tesi sull'anima

ciao ragazzi!
come sempre son quì a stilare le tesi sulle quali penso a volte.
la domanda che porgo oggi è la seguente:
quanto l'intelligenza di un individuo può influire su un viaggio astrale e l'energia pensiero è collegata all'anima?
spiego meglio ciò che voglio intendere...
mi è capitato di pensare e sopratutto di convincermi che viaggiare nel piano astrale sia cosa da TUTTI.
ebbene, una persona che ha turbe mentali e psichiche, una persona ignorante, una persona che è affetta da una malattia degenerativa al cervello può farlo anch'essa?
infondo se non si conosce una cosa non vuol dire che essa non esista, ma in questo caso...
la seconda domanda è rivolta a quanto l'energia pensiero può comandare un corpo astrale e quanto influenzi l'anima, l'essenza, la coscienza o come vogliamo chiamarla.
nel caso di prima l'energia pensiero sarebbe compromessa visto che i pensieri nascono dal cervello -oppure no?- e quindi una persona non sarebbe in grado di viaggiare...quindi o c'è qualcosa che non va oppure nel cervello risiederebbero solo i comandi per il corpo fisico e i pensieri astrali verrebbero formulati con un cervello astrale...
ok, come sempre sono stato contortissimo...aspetto le vostre idee

Noi "siamo" anima, o corpo astrale, è la stessa cosa.
Il corpo fisico è un veicolo temporaneo, una sorta di vestito.

Ciao andrea, il cervello fisico è una cosa, l'intelligenza è un'altra. Anche se il cervello fisico è malato, comunque il corpo mentale continua a formulare pensieri consoni al suo livello di sviluppo, quindi normali. Di conseguenza il corpo astrale è nel pieno delle sue funzioni.

Freud ha studiato che nel malato mentale si possono trovare sintomi de3lla follia nella sua mente onirica ben prima che la malattia mentale si presenti,
la malattia mentale da cui si può "guarire" è un'invasione del piano della veglia da parte delle deviazioni della mente onirica(pensate alla fragilità e alla facilità di cadere in stati di paranoia in astrale o di paura o sospetto ecc. ecc.),
da questo si può presupporre che una malattia mentale del corpo astrale non possa esistere vista la natura di ciò che intendiamo come malattia.

Quello che mi ha sempre incuriosito e che mi ha sempre dato dubbi è quando si parla di problemi "Chimici" del cervello quindi individui affetti da sindrome di down e altri handicap mentali ben più gravi...
in questo caso il cervello/filtro filtra troppo/troppo poco(se la vogliamo mettere in termini esoterici ovviamente) e modifica il ragionamento cadendo spesso in eccessi e di conseguenza stati comuni al semplice malato mentale.
a livello astrale questi individui cosa proveranno?

O forse la malattia mentale deriva proprio da una "malattia" del corpo astrale...

(logicamente gli handicap fisici a parte)

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Scritto da: andrea997 20/01/2006 12.54
ciao ragazzi!
come sempre son quì a stilare le tesi sulle quali penso a volte.
la domanda che porgo oggi è la seguente:
quanto l'intelligenza di un individuo può influire su un viaggio astrale e l'energia pensiero è collegata all'anima?
spiego meglio ciò che voglio intendere...
mi è capitato di pensare e sopratutto di convincermi che viaggiare nel piano astrale sia cosa da TUTTI.
ebbene, una persona che ha turbe mentali e psichiche, una persona ignorante, una persona che è affetta da una malattia degenerativa al cervello può farlo anch'essa?
infondo se non si conosce una cosa non vuol dire che essa non esista, ma in questo caso...
la seconda domanda è rivolta a quanto l'energia pensiero può comandare un corpo astrale e quanto influenzi l'anima, l'essenza, la coscienza o come vogliamo chiamarla.
nel caso di prima l'energia pensiero sarebbe compromessa visto che i pensieri nascono dal cervello -oppure no?- e quindi una persona non sarebbe in grado di viaggiare...quindi o c'è qualcosa che non va oppure nel cervello risiederebbero solo i comandi per il corpo fisico e i pensieri astrali verrebbero formulati con un cervello astrale...
ok, come sempre sono stato contortissimo...aspetto le vostre idee

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Come ho già detto altre volte secondo me chi viaggia in astrale non lo fa sempre e tanto meno è cosa da tutti. Sarebbe come dire che tutti hanno il dono della veggenza! o che tutti sono veri medium!
L'attività del pensiero risiede nel corpo mentale e non nel cervello che non è altro che la controparte fisica che traduce o riceve gli impulsi che provengono rispettivamente dalla mente o dal modo esterno.
C'è sempre una stretta connessione fra i tre corpi, tanto che l'attività di uno influenza gli altri.
Nel caso di karma restrittivo che dici, non credo che si possa generalizzare. Dietro ad un individuo gravemente menomato e apparentemente incosciente potrebbe esserci una grande coscienza che ha bisogno di quella particolare esperienza, ma potrebbe anche non essere così...
invece un problema esclusivamente fisico, del resto, come potrebbe limitare l'uscita in astrale?! ci sarebbe sempre una mente sana a dirigere il veicolo altrale, una volta abbandonato il fisico.

Per quanto riguarda l'influenza del pensiero sull'anima...
Tutto proviene dall'anima e torna all'anima. Ma credo di non aver capito cosa intendi per influenza.
Ciao. Marco.

A mio parere,il cervello fisico(l'encefalo insomma)è sia il mezzo che ci fa intendere l'esperienza astrale come tale sia il vero e proprio impedimento materiale al compimento effettivo di questa.

Mi spiego meglio: secondo me l'unica funzione dell'encefalo è quella di farci compiere un ragionamento di logica,limitato a quello che nella nostra vita abbiamo appreso.

A livello astrale, il pensiero non è che un mezzo che noi utiliziamo per renderci conto di cosa stia accadendo,per compiere determinate azioni,per fare specifiche domande.

Purtroppo tutto il sopra citato fa strettamente parte del piano fisico e, a livello astrale non fa altro che contaminare la "realtà"(ovviamente il concetto di realtà è molto relativo)effettiva del piano astrale stesso.

Ho sempre pensato che per raggiungere e vivere il "vero" piano astrale si debba staccare completamente il pensiero,ed essere guidati da un'altra forma di coscienza innata,istintiva,non materiale(niente neuroni e segnali chimici).

Detto questo,sono molto più propenso a credere che,individui con una percezione alterata o ridotta della materia possano avere + un vantaggio che un ostacolo alla realizzazione di un viaggio astrale.

E' piuttosto ovvio che in taluni soggetti,l'esperienza non sarebbe riconosciuta o catalogata come "viaggio astrale",ma come una forma di normalità soggettiva,(quindi sotto certi aspetti ancora + realistica perchè non condizionata da preconcetti).

Sotto sotto ho sempre pensato che neonati,individui affetti da sindrome di down, non vedenti, in generale persone che hanno una percezione molto diversa e molto + limitata della realtà "tangibile" siano avvantaggiati nel comprendere una piano alternativo.

Ben diverso è il discorso per persone ignoranti...nel senso, come avrebbe detto qualcuno, che ignorano qualsiasi altra cosa che non sia davanti al loro naso.
In questo caso si può avere una non consapevolezza o non coscienza, del ciò che non è, ma "potrebbe" essere!
Il soggetto potrebbe rifiutare a priori, o mancare della giusta apertura mentale, o non avere una coscienza(appunto) sufficientemente sviluppata, per poter minimamente comprendere il concetto di "diverso".

Questo si che è il vero ostacolo invalicabile,per volontà o meno del soggetto appena analizzato.

So che in verità non mi sono spiegato meglio ma il concetto credo sia chiaro...o no?!?!

[Modificato da DuskEmbrace 23/01/2006 0.05]

[Modificato da DuskEmbrace 23/01/2006 0.09]

[Modificato da DuskEmbrace 23/01/2006 0.11]

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Scritto da: MarcoCF77 22/01/2006 18.07


Come ho già detto altre volte secondo me chi viaggia in astrale non lo fa sempre e tanto meno è cosa da tutti. Sarebbe come dire che tutti hanno il dono della veggenza! o che tutti sono veri medium!
L'attività del pensiero risiede nel corpo mentale e non nel cervello che non è altro che la controparte fisica che traduce o riceve gli impulsi che provengono rispettivamente dalla mente o dal modo esterno.
C'è sempre una stretta connessione fra i tre corpi, tanto che l'attività di uno influenza gli altri.
Nel caso di karma restrittivo che dici, non credo che si possa generalizzare. Dietro ad un individuo gravemente menomato e apparentemente incosciente potrebbe esserci una grande coscienza che ha bisogno di quella particolare esperienza, ma potrebbe anche non essere così...
invece un problema esclusivamente fisico, del resto, come potrebbe limitare l'uscita in astrale?! ci sarebbe sempre una mente sana a dirigere il veicolo altrale, una volta abbandonato il fisico.

Per quanto riguarda l'influenza del pensiero sull'anima...
Tutto proviene dall'anima e torna all'anima. Ma credo di non aver capito cosa intendi per influenza.
Ciao. Marco.

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ciao marco e ciao a tutti gli altri che hanno risposto...
il mio era un pretesto per rispolverare un'altro vecchio forum nel quale io ed un altro amico del forum non eravamo (stranamente ) d'accordo.
insomma lui diceva che il cervello comanda sia quì che in astrale ma a me questa cosa non è mai andata giù o meglio...mi stonava.
fino a che ho pensato a quello che ho precedentemente postato
insomma il discorso girava intorno a questa storia.
quanto l'energia pensiero possa influenzare un viaggio astrale...secondo me tanto se si parla di portarsi dietro limiti fisici ma anche poco se si intende un cervello non fisico a guidare tutto il viaggio.
insomma alla luce di tutto ciò non ho nè risposto nè ho semplificato la questione ma vi posso assicurare che il concetto in mente ce l'ho chiaro
...meno male che dusk ha quasi ottimamente reso ciò che intendevo dire
-p.s. tranquillo ti sei spiegato meglio di me!!!!!-

[Modificato da andrea997 23/01/2006 10.31]