A mio parere,il cervello fisico(l'encefalo insomma)è sia il mezzo che ci fa intendere l'esperienza astrale come tale sia il vero e proprio impedimento materiale al compimento effettivo di questa.
Mi spiego meglio: secondo me l'unica funzione dell'encefalo è quella di farci compiere un ragionamento di logica,limitato a quello che nella nostra vita abbiamo appreso.
A livello astrale, il pensiero non è che un mezzo che noi utiliziamo per renderci conto di cosa stia accadendo,per compiere determinate azioni,per fare specifiche domande.
Purtroppo tutto il sopra citato fa strettamente parte del piano fisico e, a livello astrale non fa altro che contaminare la "realtà"(ovviamente il concetto di realtà è molto relativo)effettiva del piano astrale stesso.
Ho sempre pensato che per raggiungere e vivere il "vero" piano astrale si debba staccare completamente il pensiero,ed essere guidati da un'altra forma di coscienza innata,istintiva,non materiale(niente neuroni e segnali chimici).
Detto questo,sono molto più propenso a credere che,individui con una percezione alterata o ridotta della materia possano avere + un vantaggio che un ostacolo alla realizzazione di un viaggio astrale.
E' piuttosto ovvio che in taluni soggetti,l'esperienza non sarebbe riconosciuta o catalogata come "viaggio astrale",ma come una forma di normalità soggettiva,(quindi sotto certi aspetti ancora + realistica perchè non condizionata da preconcetti).
Sotto sotto ho sempre pensato che neonati,individui affetti da sindrome di down, non vedenti, in generale persone che hanno una percezione molto diversa e molto + limitata della realtà "tangibile" siano avvantaggiati nel comprendere una piano alternativo.
Ben diverso è il discorso per persone ignoranti...nel senso, come avrebbe detto qualcuno, che ignorano qualsiasi altra cosa che non sia davanti al loro naso.
In questo caso si può avere una non consapevolezza o non coscienza, del ciò che non è, ma "potrebbe" essere!
Il soggetto potrebbe rifiutare a priori, o mancare della giusta apertura mentale, o non avere una coscienza(appunto) sufficientemente sviluppata, per poter minimamente comprendere il concetto di "diverso".
Questo si che è il vero ostacolo invalicabile,per volontà o meno del soggetto appena analizzato.
So che in verità non mi sono spiegato meglio ma il concetto credo sia chiaro...o no?!?!
[Modificato da DuskEmbrace 23/01/2006 0.05]
[Modificato da DuskEmbrace 23/01/2006 0.09]
[Modificato da DuskEmbrace 23/01/2006 0.11]
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