le pratiche di H'ERMES per uscire in astrale
Questo è quanto dice H'ERMES riguardo ai suoi viaggi che fa da 35 anni (mica bruscoli, no?
)
Il viaggio astrale diventerà più facile,
quando con la vostra voce calma ed intervallata da lunghe pause silenziose,
registrerete più volte il seguente messaggio,
su di un nastro magnetico della durata di almeno un’ora:
IO ESCO IN ASTRALE - VELOCEMENTE RAPIDAMENTE,
(vedersi già fuori dal corpo) (questa frase registratela più volte)
IN ASTRALE SONO CALMO - SICURO,
IN ASTRALE REALIZZO - GLI INTENSI DESIDERI COSCIENTI,
(visualizzare soltanto un obbiettivo, come l’ immagine di una fotografia)
NIENTE E NESSUNO, MI EMOZIONA ED IMPRESSIONA,
(perché capita di incontrare qualcuno, e magari le emozioni vi comportano il risveglio immediato)
RIENTRANDO RICORDO – PERFETTAMENTE TUTTO,
Dovete prendere coscienza che in astrale tutte le paure si realizzano,
però dal momento che vi autosuggestionate eliminerete con queste parole,
tutte le difficoltà che fanno parte dei viaggi astrali.
Ricordatevi che la voce registrata deve essere la vostra,
diversamente il vostro inconscio vi farà addormentare come difesa di se stesso.
Se dopo la prima ora ancora siete svegli,
ripetete l’ascolto fino ad addormentarvi con il nastro.
Quando dopo un paio di ore vi sveglierete,
mantenetevi fermi, con gli occhi chiusi,
riprendendo mentalmente i messaggi e vedrete che allora…..
Dimenticavo:
durante la registrazione del nastro si debbono evitare i rumori,
diversamente durante l'ascolto assocerete mentalmente i rumori, distraendovi.
Per arrivare a questa pratica che con me ha funzionato entro un mese,
ci ho impiegato anni di inutili esperimenti e letture vuote.
Le frasi sono brevi e studiate per ogni problematica dell'astrale.
Se inizialmente non funziona,
continuate ed armatevi di pazienza e vedrete nel tempo,
gli ottimi risultati che raggiungerete.
Durante l’ascolto del nastro,
respirate l’aria con il naso lentamente e profondamente,
per buttarla fuori sempre con la bocca socchiusa,
ascoltando anche il suo rumore.
Tutto deve avvenire senza sforzi, ma gradualmente in aumento.
Ricordandovi che la posizione del corpo che deve essere,
quella supina (distesi come i morti)
con le mani lungo i fianchi,
anche se inizialmente potete metterle indipendentemente sia sullo stomaco basso, sia sul sesso.
Durante l’uscita dell’astrale le mani automaticamente si chiuderanno a forma di pugno.
Ora che siamo in estate sudare è più facile,
anche perché l’uscita dell’astrale comporta un aumento della temperatura corporea.
Per evitare di essere distratti dal sudore,
che inesorabilmente scivolerà lungo la fronte per scendere sulle orecchie,
provocando fastidiosi ed interminabili solletichii,
mettetevi un lenzuolo sopra tutto il corpo così asciugherà il sudore sul nascere,
risparmiandovi anche un mare di vibrazioni.
In astrale non esistono limiti, ne tempo.
Mentre in astrale siete fuori magari ore, giorni interi,
nella realtà fisica siete stati fuori dal corpo soltanto pochissimi minuti,
gli stessi necessari al corpo fisico per rimanere senza ossigeno,
dal momento che il fisico e mente possono stare anche senza ossigeno per alcuni minuti.
COMPENSAZIONE!
Il rientro è sempre automatico ed indipendente se la riserva di elettroni ed ossigeno finisce.
Il passato presente e futuro rientrano nelle possibilità astrali,
anche se richiedono diverse modalità fisiche, mentali e spirituali.
Iniziate gli sperimenti andando a vedere cosa succede in casa di un vostro conoscente,
senza fare e dire nulla,
soltanto immagazzinare mentalmente quello che vedete,
per poi confrontarlo con la persona da voi interessata.
NON CERCATE DI FARVI CREDERE RACCONTANDOLO,
a coloro che non sono mai “ usciti,”
perché vi prenderanno per un pazzo,
invece…………………….
Queste esperienze marcheranno per sempre la vostra vita,
rendendovi migliori,
se poi sarete anche altruisti allora il cammino continuerà con grandi scoperte.
Negli anni passati ho scoperto un altro sistema veloce per uscire in astrale.
Era capitata improvvisamente una tempesta estiva,
ed io velocemente mi ero premunito di trascinare la mia barchetta (in società)
sulla spiaggia, al sicuro.
Il problema subentrò quando per solidarietà,
mi sono prestato gratuitamente al soccorso anche dei diversi possessori di barche,
che erano in evidenti difficoltà umane.
Tra vento fortissimo e pioggia torrenziale,
con sforzi fisici non indifferenti,
mi sono trovato senza alcuna forza.
Per ricaricarmi di energia fisica immediatamente,
due sono i miei sistemi adottati.
Il primo sistema lo chiamo Posizione Stella (poi ve la racconto)
Però farlo pubblicamente dinnanzi a testimoni mi vergognavo.
ALLORA approfittando che vicino ad un grosso albero c’era un rubinetto d’acqua,
con la scusa di bere mi sono ricaricato di energia assorbendola dall’albero,
(nascondendomi dalla loro visuale)
mettendo le mie mani nel tronco ed inspirando con il naso,
e buttando l’aria fuori dalla bocca.
La posizione deve essere sempre con lo sguardo rivolto verso nord.
Dopo un paio di minuti sentii mancarmi le forze perché vicino allo svenimento.
(eccesso di ossigeno)
Con gli occhi chiusi mi immaginai di vedere il mio astrale mentre stava uscendo,
provocandomi lo svenimento.
Subito gli ORDINAI di uscire questa notte mentre dormivo, e non ora.
Immediatamente stetti meglio subito,
e di notte mentre dormivo senza ricordarmelo stavo uscendo in astrale.
Peccato che la posizione del corpo non era quella supina,
per cui dovetti rientrare perché diversamente non sarei riuscito.
Così trovai conferma che per uscire il corpo deve essere sempre completamente disteso,
in modo tale che i muscoli non subiscano contrazioni ed appesantimenti dal corpo stesso.
Vi saluto, H’ERMES