Ciao, ragazzi!
Le mie (corte...) ferie sono purtroppo finite, ma mi hanno lasciato un ricordo che vorrei condividere con voi.
Il 29 e 30.12 ho passato 2 giorni a Damanhur, una comunità di ricerca spirituale vicino Ivrea, visitando i negozi artigianali, le case-comunità dove abitano, i laboratori e il Tempio dell'Uomo, la meravigliosa opera sotterranea costruita dalla comunità come simbolo dell'unione e della spiritualità della comunità. Non vi racconto nulla del luogo; mi limito a dirvi che l'esperienza è stata splendida: ho avvertito un'energia vitale ed una quiete indescrivibile.
Riporto, invece, un'esperienza incredibile che mi è capitata durante la notte e che mi ha anche parecchio turbato. Sono andata lì con il mio compagno e abbiamo passato il primo giorno a visitare la comunità: come vivono, come lavorano, come si procurano energia e acqua.
Durante la visita il mio compagno ha dato più volte segni di insofferenza sia verso il loro modo di spiegare (dicono troppo poco, e solo se chiedi) sia nei confronti di quella visita troppo lunga, e poi a fine giornata ha attaccato una breve pippa su quanto fosse sbagliato questo modo di fare, inutile una visita così lunga, egoisti loro che non dicono nulla ecc. ecc.
Abbiamo avuto una breve discussione senza conseguenze, in cui lui ha smesso di essere distruttivo nei confronti del luogo, ammettendo che il giudizio andava dato a fine visita, dopo la seconda giornata che prevedeva meditazione e purificazione prima della visita al Tempio.
Siamo andati a letto tranquilli, io solo lievemente disturbata da una luce fosforescente proveniente da uno degli orribili quadri naif attaccati alle pareti della camera.
Col passare dei minuti il mio disturbo è aumentato, ho smesso di pensare al quadro (mi sono girata dandogli le spalle) e ricominciando a pensare alla discussione appena conclusa, con toni sempre più irati. Pensavo a quanto il mio compagno si volesse mettere tra me e la mia ricerca spirituale, a come volesse impedirmi di conoscere e di sperimentare, gettando fango su tutto ciò che mi interessava.
Ho iniziato ad avere una forte tachicardia, molto caldo, come in preda ad una crisi isterica. Ventilavo l'ipotesi di andarmene la notte stessa, di tornarmene a casa "perchè non è possibile continuare così, mi paralizza, non posso seguire quello che mi piace, lui non vuole".
Parallelamente, la mia povera parte razionale guardava tutta la scena a bocca aperta, chiedendosi il motivo di tale ira. Era come se ci fossero 2 voci nella mia mente, una che urlava tutto il suo rancore, e l'altra che diceva "ma sei scema? Ma che cavolo ha detto di tanto terribile?".
Fino a che non ho visualizzato un ricordo di una tremenda litigata fatta perchè mi aveva proibito di studiare ReiKi, definendolo una massa di idiozie e prendendomi in giro. La mia parte razionale continuava a ripetere "questo non è MAI ACCADUTO, non hai mai litigato con lui", mentre una parte non ben definita mi faceva scorrere davanti agli occhi questo ricordo intenso, chiaro, dettagliato, le nostre urla, le sue prese in giro, le sue risate che mi ferivano.
Mi sono alzata, ho bevuto, il cuore continuava a battermi all'impazzata, sudavo e mi sono spaventata (erano sintomi di un problema di tiroide avuto anni fa e ora completamente guarito: temevo di avere una ricaduta). Mi sono calmata facendo ReiKi, mi sono addormentata e poi risvegliata 1000 volte, ogni volta sempre più furente, e ogni volta mi calmavo solo concentrandomi e ricominciando ReiKi un'altra volta.
Al risveglio, la mattina, avevo dormito si e no 2 ore. Non è stato un sogno, ma un ricordo VIVIDO, ricco di particolari; ricordavo parola per parola quanto avevamo detto, addirittura i nostri vestiti. Al risveglio la mattina non ricordavo i particolari, nè ciò che era stato detto. Come in un sogno, ma non era un sogno, ero ben sveglia, e divisa in 2 parti distinte: logica e memoria.
Il giorno dopo ho saputo che quei quadri erano quadri selfici, cioè dipinti con proporzioni e materiali particolari in grado di sollecitare particolari condizioni spirituali ed emotive: quelli, in particolare, aiutavano la visualizzazione e l'utilizzo dei sogni.
Credo di aver avuto una visualizzazione di un ricordo di una vita precedente. Che, oltretutto, spiegherebbe anche la mia atavica paura del trascendentale, superata solo da poco: ho sempre avuto il terrore del giudizio negativo delle persone care, un terrore eccessivo ed ingiustificato.
Forse ora ho trovato il motivo...
Il giorno dopo la tensione è completamente scomparsa e mi sono goduta una giornata bellissima, senza minimamente risentire della stanchezza.
Scusate la lunghezza del post, ma i dettagli erano necessari.
E poi si sa che sono logorroica!