00 08/04/2017 19:39
Chissà cosa abbiamo provato al momento della nascita.
Tempo fa avevo letto un articolo di psicologia (penso in inglese, purtroppo non so come ritrovarlo) che diceva che una parte del nostro cervello ricorda il momento della nascita, quando il corpo umano emerge dalla placenta e prende vita e conoscenza del mondo circostante. Qualcosa che noi non possiamo ricordare.

Essendo alle prime prove d'uscita in astrale, penso di avere avuto un'esperienza simile. Ma prima parto da una premessa.

Soffro di paralisi nel sonno da anni, penso da quando avevo 20-21 anni, sono iniziate in periodi di forte stress (esami universitari, viaggi in treno spossanti con ritardi) e da lì si sono sempre presentate regolarmente.
Non c'è bisogno di dirlo, mi hanno fatto paura, perché non c'è nulla di peggio di trovarsi bloccati nel proprio letto con il corpo paralizzato e la sensazione di poter aprire solo gli occhi e non parlare. Per mia fortuna raramente sono state accompagnate dalle allucinazioni, quelle arrivavano con il crescere della paura, è da lì che ho iniziato a documentarmi, le prime ricerche erano sul 'trovare il modo di non avere paralisi', praticamente il contrario di ora.
E niente, ho realizzato che non ne avrei fatto a meno, che avrei dovuto accettarle perché non sono una malattia e non danneggiano il corpo.
Certo, c'erano le [SM=x431256] e quel frastuono metallico nelle orecchie che all'inizio mi facevano impazzire, con il cuore a mille, anche perché nel 2009 mi ero pure trovato a fare degli esami al cuore ma non hanno dato alcun esito strano, in perfetta salute ma notoriamente pigro.

E niente, dalla prima paura delle paralisi al concetto di sogno lucido (grazie a Internet che mi ha fatto scoprire un mondo nuovo), quindi un nuovo modo di vivere i sogni con la coscienza. Ammetto che all'inizio credevo che il sogno lucido fosse il viaggio astrale, semplicemente perché non avevo capito quanto fosse potente questo concetto, quanto fosse diverso dal sogno.

Nei mesi scorsi ho intensificato queste esperienze, in pratica mi stanco molto perché passare dalla pigrizia al fare work-out tutti i giorni (allenarmi e stancarmi) mi porta ad avere una stanchezza assurda e un po' di dolore alle gambe. Dunque sonno irregolare, a volte insonnia e magari un ritmo di sonno talmente alternato da farmi addormentare appena al risveglio.
È così che ho affrontato le paralisi in modo diverso, ho provato ad 'affrontare' quei suoni metallici e le vibrazioni, se prima il mio unico pensiero era quello di allontanarli per la paura, poi è diventata una sfida personale. Ho detto "le abbraccio, voglio vedere che succede". Non avevo ancora letto consigli, dunque niente vocina interiore per risvegliare la consapevolezza. Semplicemente una volta mi sono dimenato talmente tanto da avere l'impressione di muovere i piedi e le braccia. Addirittura mi sono alzato dal letto, ho fatto dei movimenti, ma... nulla da fare, non era il mio corpo fisico.

E poi mi è successo quello per cui apro il topic: un'uscita vera e propria dal corpo fisico (con tanto di panico nel trovarlo dietro di me ed essere risucchiato dentro).
Cosa ho provato? La sensazione di essere immerso nell'acqua, di avere delle incredibili difficoltà nel muovermi, era come pesare una tonnellata, movimento lentissimo, come se tutto attorno a me fosse più veloce e io lì fermo come una costante.
Perciò, è come nascere una seconda volta, è come emergere da un corpo per comprendere di averne uno proprio.
Una sensazione bella ma allo stesso tempo complicata.

Non l'ho ancora risolta del tutto, so di non aver fatto un viaggio astrale perché tutto ciò che mi è capitato è stato di uscire dal mio corpo, sentirmi pesante ed essere risucchiato.
Inoltre, non era mai con la coscienza piena. Ho avuto come dei tranelli della mia mente, persone della mia famiglia che entravano nella stanza e si fermavano davanti al mio corpo, a quel punto l'istinto mi portava a chiamarli e finivo per rientrare, come se una parte di me non volesse accettare quell'uscita e generasse quelle immagini per distrarmi.

Faccio una considerazione interessante. Ho visitato 'due posti' in questo stadio di pre-uscita. Quasi sempre la mia stanza, che ha delle differenze, c'è un armadio alto dove non dovrebbe esserci e sopra di esso un gattone tigrato simile al mio vecchio gatto che avevo fino a qualche anno fa che dormiva su di esso.
In realtà ho poi realizzato che era come proiettare l'armadio dietro alle mie spalle davanti ai miei occhi, una strana sensazione tridimensionale, non ho mai provato la realtà virtuale perciò non so dire se sia una sensazione simile, ma 'davanti' e 'dietro' sono concetti che si mischiano fra loro al risveglio.
L'altro posto era un magazzino portuale e questo fa strano: non sono mai stato in un magazzino portuale in tutta la mia vita. L'avrò visto in qualche film? Probabile, ma non è un posto che mi stimola in alcun modo. Mi sembra strano perché non c'è alcuna ragione logica per immaginarmi con il mio corpo fisico sdraiato in un magazzino di porto e uscire da esso. Diciamo che è nella soglia fra sogno lucido e tentativo di astrale.


E niente, questa è la mia esperienza, nei giorni scorsi ho sempre avuto queste vibrazioni ma non ci ho ricavato nulla, nessuna uscita, l'esperienza completa deve ancora arrivare e ogni volta che mi sveglio dopo quelle esperienze non provo alcun senso di gioia, ma il rimpianto per non essere riuscito, talvolta per gli istinti, altri perché credo che le persone della mia famiglia che trovo di fronte siano veramente lì nella stanza, sono proiettate in modo realistico, tranne quando rimangono ferme a fissare il vuoto, con un'espressione spenta e stanno lì per diverso tempo.