E' una bellissima questione, anch'io ci ho pensato molte volte ! Da un punto di vista filosofico - gnostico (branca della filosofia che si occupa della "conoscenza", ossia cerca di rispondere a domande quali: "Come io conosco?" ecc..) sicuramente ciò che dici non è sbagliato. Nel senso che tu puoi essere sicuro della TUA esistenza, ma non puoi assolutamente provare l'esistenza degli Altri che stanno attorno a te...
Potrebbero essere "macchine", "robot", feticci o manichini plasmati dalla tua mente, o potrebbo esserne solo il ricordo (a questo proposito consiglio a tutti di vedere il film Bladerunner di Ridley Scott, super cinemone filosofico!!).
"Dubito ergo Cogito ergo Sum" diceva Renè Descartes: Dubito, allora vuol dire che penso, ma allora vuol dire anche che sono, cioè esisto. Esisto come essere pensante. Sono un "qualcosa che pensa" e ciò è l'unica cosa che posso dire di me stesso, perchè il resto rimane nell'ombra: non so se nella vita reale ho un vero corpo, non so del pavimento sotto i miei piedi, non so della luna, non so delle stelle... Tutto ciò che non sono Io, tutto ciò che non è "mio pensiero" è NULLA. Questa corrente filosofica è detta SOLIPSISMO. Tu esisti, crei la tua vita e con la tua crei anche la vita degli altri (ma sempre in funzione della tua di vita)... Triste nevvero?
Proprio come Matrix ... Magari siamo immersi in delle vaschette, e la nostra vita è trasmessa causa degli input neurocerebrali che ci arrivano al cervello. Puoi dimostrarlo ? No. Puoi dimostrare che gli altri esistono? No.
Come puoi dimostrare che la tua mente vede e pensa cose attendibili, partendo dalla tua mente stessa, cioò da ciò che pensi? E' un circolo vizioso. Come se qualcuno volesse misurare un righello, utilizzando il righello stesso. Come si fa?? Il righello potrebbe essere tarato male, potrebbe essere difettato ecc... Dunque: qualunque risultato sarà fallaceo, o come minimo superficiale. La parola corretta è "soggettivo".
O potrebbe essere come in Incepetion... Un sogno, dentro un sogno, dentro un sogno... Qual'è la realtà? Potremmo benissimo essere individui plasmati da un sogno altrui. O potremmo essere i personaggi di un romanzo per bambini, che facciamo e pensiamo solo ciò che l'autore ci dice di fare e pensare (un esempio: "Il mondo di Sofia" di J. Gaarder, libro stupendo sulla filosofia!)
Questioni Aperte:
- Se noi siamo il motore primo (cit. Aristotele) che plasma e crea il circostante... Ma allora non siamo noi stessi "DIO" ? La figura che origina le cose, e che non è originato da altri perchè eterno ???
- Siamo sicuri che il "soggetto" di cui stiamo parlando sia però libero, nel suo processo di creazione ? Perchè magari come la natura sta alle leggi fisiche, anche la psiche soggiace a delle leggi invisibili ma immutabili. Come se tutto fosse appunto determinato.
Vi lascio a filosofeggiare =) Che fa bene. L'uomo nasce filosofo. E' farsi domande è bisogno, inanzitutto... Sono quelli che non si fanno domande a star male, sguazzano nella loro superficialità ...
Attendo vostre riflessioni.
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(Fonti: In primis, il mio pensiero.
Discorso sul metodo - Cartesio
Thomas Nagel - Una brevissima introduzione alla Filosofia)
[Modificato da Morpheo_Onironauta 12/06/2014 12:55]
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«Ηθος Ανθρωπῳ Δαιμων».
"Il carattere di un uomo è il suo Destino"
[Eràclito di Efeso]
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