00 24/08/2014 18:23
Quando sento che il mio corpo vibra, il primo istinto che ho è quello di svegliarmi perchè le emozioni che provo sono così forti ed uniche che non riesco a controllarle quasi mai. Quando faccio incubi, il mio primo istinto è quello di scappare. Il mio problema per esempio è lo stesso. Sia che si tratti di sogni che di uscite strali. Non mi fido delle mie capacità e non mi fido delle mie potenzialità. La sfiducia mi blocca e mi impedisce di trarre giovamento dalle situazioni che mi si ripresentano nella vita reale e nei sogni. Un problema l'ho affrontato qui di recente, e da quando ho avuto fiducia nel mio potere e nella mia forza sono uscita dal corpo, e in un secondo momento ho sconfitto la fonte dei miei incubi. Da quando ho affrontato la mia paura in sogno non faccio più incubi. Sulla vita reale, ci sto ancora lavorando ma sono in fase di evoluzione e riesco già ora a notare piccoli e grandi successi. Per quanto riguarda le uscite astrali, ho innescato da così tanti anni il meccanismo dello "stoppa tutto e apri gli occhi" che ancora bisogno di tempo e di lavoro per correggere questo mio comportamento. In soldoni il mio problema è la fiducia, se avessi fiducia nelle mie capacità(mi riferisco sia a quelle legate alla mia energia e alle qualità che ho come donna studentessa e fidanzata) ora sarei una persona più forte e migliore. E sono certa che questo è un problema che molta altra gente ha. Molta gente si blocca, si scoraggia, si svilisce con poco, e non si sa sfidare, mettere in gioco e prendersi ciò che si merita... questo discorso vale in qualsiasi ambito della vita e si riverbera nei sogni.
Con ciò detto, rispondo al tuo commento, Rammingo: TUA MADRE E' LEGGENDA. Deve essere una persona molto saggia e intelligente. Ti ha dato un consiglio meraviglioso. Ai bambini basta poco per apprendere e metere in pratica, evidentemente lei lo sapeva e ti ha saputo dare il consiglio più prezioso del mondo, per quanto riguarda gli incubi. I miei genitori, quando ero piccola, ridicolizzavano le mie paure astratte e mi dicevano che nulla di quello che sentivo e avevo visto nei miei incubi era reale e io, che anche da bambina ero una gran testona, ridicolizzavo le loro risposte perchè non potevo dare credito alle loro parole se loro non davano credio alle mie paure. E così, tutto quello che ho vinto e perso in questi anni di grandi e piccole allucinazioni, paralisi notturne, incubi, sogni e visioni, me li sono tenuti dentro e mi sono guadagnata tutto da sola. Se mia madre fosse stata saggia come la tua forse ora avrei un controllo maggiore. Ma non è così e quindi per il momento, il mio percorso è ancora lungo. Ma ce la farò.

Pace





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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
dare con parsimonia la linfa
della vita ai pochi e
negarla ai molti,
negandola in
tal modo a
noi stessi"


M. N. (Il libro di Mirdad)
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