Sisil88, 15/09/2012 00.15:
Uhm, allora mi sa che l'avevo interpretata male...quando ho letto estetica ho pensato ad altro, scusa
Ma no figurati, anzi scusami tu,forse ti ho risposto in un modo che si poteva fraintendere il tono, ci ho pensato dopo perché ho scritto di getto, ma non volevo essere sgarbata. Pardon
mistermoog, 15/09/2012 09.22:
Alfetta, intendevo proprio che, essendo l'estetica una manifestazione che si concretizza SOLO all'esterno, a me pare che la questione "acchica" sia più leggibile su un piano interiore. Ciò non vuol dire che il tutto non si manifesti, poi e in parte, su un piano esteriore.
Ecco appunto, beh...io non sono andata a precisarlo proprio perché per me era abbastanza ovvio che fosse una manifestazione di qualcosa di molto più profondo e ampio. Però appunto qui di estetica si parlava.
mistermoog, 15/09/2012 18.26:
Eccoci, finalmente ci siamo "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace". Ne aspetto solo un'altra...
L'avevo detta subito io!
@Maila: secondo prima dobbiamo capire cosa intendiamo per ricerca del "bello". Per me quella di Acco lo è in ogni caso. Anche quando la scova all'improvviso in qualcosa che gli è affine.
Anni fa mi capitò di ritrovare dei miei vecchi disegni astratti che mi avevano dato da fare in prima superiore, al Liceo Artistico. Erano ovviamente gli anni della prima adolescenza (13-14 anni) in quel periodo stavo da poco uscendo da una delle fasi della mia vita più brutte, le famigerate medie!! (Non tutti le vivono male, ma per me fu una vera tragedia quel periodo) In prima superiore ancora avevo qualche strascico e ciò si manifestava nei disegni che facevo e nella mia creatività in genere. Mi piacevano le forme spigolose ad esempio, molte geometriche, spesso intricate, ma soprattutto poco armoniche, ero incapace di trasmettere armonia in quel periodo perchè io ero così, disarmonica completamente. Una bambina ancora in un corpo che non mi corrispondeva più. Ma quando disegnavo quelle forme esse mi piacevano, per me erano belle, perché mi assomigliavano. Poi lentamente tutto cambiò, in quegli anni e in quella scuola mi sentii completamente a mio agio e questo si rifletteva nei miei disegni. Passai dagli spigoli alle curve morbide tanto per dirne una. Quando anni dopo presi in mano i primi disegni quasi mi spaventai di me stessa! Come potevo vedere il bello in cose tanto brutte!! Come potevo essere stata così diversa tempo prima?
Eppure per me quella era la mia realizzazione del bello, perché ri-creavo me.
[Modificato da Alfea77 15/09/2012 22:56]