Le droghe della Rivelazione: è possibile accedere a stati di coscienza superiore attraverso l'uso di stupefacenti?

La via del viaggio astrale infonde saggezza

http://www.maps.org/conference/3-day-conference/

In caso qualcuno volesse approfondire qui c'è molto su cui curiosare :)

L'uso di droghe per fare viaggi astrali o per usi spirituali, permette si di avere queste esperienze, ma ho potuto constatare e credo, ma questo è solo il mio pensiero; che sia come andare a caccia di farfalle con un retino con delle maglie troppo grosse. Ti sempbra di aver catturato qualcosa ma alla fine non ti rimane niente nel retino..

Ciao a tutti, leggo che il post è un po' vecchio, ma ci provo comunque ad interagire.
Io non ho mai fatto un viaggio astrale, ma sto "studiando" per farlo. Ho scoperto questa pratica solo ora e ne sono rimasta estasiata e non vedo l'ora di provarne uno (ho un sacco di cose da fare in astrale! 😉). Sono veramente neofita della questione con l'aggravante che sono un'ingegnere e per quanto io possa essere elastica di mente, di sicuro sono una persona molto razionale, che controlla i pensieri e le emozioni. Mi sto allenando con le visualizzazioni e devo dire che sto ottenendo buoni risultati, sopratutto perché pian piano sto entrando in contatto con la mia pancia, cosa che fino a poco tempo fa era impensabile, proprio per il percorso di vita fatto fin ora.
Non faccio uso di sostanze stupefacenti, mai fatte, mai una canna, mai nulla, nemmeno le sigarette. Mi ritengo una persona solare ed estremamente positiva, quindi non ho mai avuto la necessità di approcciarmi alle droghe, nemmeno quelle leggere, non ne sento proprio il bisogno, MA, vista la mia rigidità mentale, il mio avvicinamento ai viaggi astrali solo di recente, vorrei provare la psilocibina, ma non per sballarmi o per viaggiare facile, ma proprio per imparare la prima volta come si fa, perché veramente ne ignoro le modalità. Faccio questa metafora per spiegarmi meglio: è come se decidessi di buttarmi con il paracadute e la prima volta lo facessi attaccata alla schiena dell'istruttore, così da capire quali sensazioni provo, come e quando devo buttarmi, come e quando aprire il paracadute e come volteggiare nell'aria; una volta imparate queste cose non mi servirebbe più l'istruttore e ovviamente il secondo volo lo affronterei da sola. Ecco, sarei disposta ad usare questa sostanza solo per capire il meccanismo di accesso così da saper replicarlo più facilmente. Spero di non sbagliare l'approccio e se avete consigli...sono molto aperta!

VdiV, 19/10/2020 20:00:

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è come se decidessi di buttarmi con il paracadute e la prima volta lo facessi attaccata alla schiena dell'istruttore, così da capire quali sensazioni provo, come e quando devo buttarmi, come e quando aprire il paracadute e come volteggiare nell'aria; una volta imparate queste cose non mi servirebbe più l'istruttore e ovviamente il secondo volo lo affronterei da sola. Ecco, sarei disposta ad usare questa sostanza solo per capire il meccanismo di accesso così da saper replicarlo più facilmente. Spero di non sbagliare l'approccio e se avete consigli...sono molto aperta!

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ciao VdiV...non credo che il paragone con l'istruttore sia azzeccato...l'istruttore si suppone sia una persona razionale, che ti insegna qualcosa con un metodo cosi che tu possa apprendere la tecnica per svolgere un compito;
una sostanza psicoattiva ti apre e non sai qual'è la prima cosa che potrebbe saltare fuori, magari una paura dell'ego talmente nascosta bene che te ne sei dimenticata e che salta fuori per bloccarti (quando apri alcune porte le prime cose a venire fuori sono le nostre paure, che non aspettano altro che essere superate anche se noi ancora non lo sappiamo).
Che sia ben chiaro, non voglio spaventarti o scoraggiarti, ognuno è libero di agire come crede sia più giusto per procedere nel proprio percorso, ma ritengo sia fondamentale essere consapevoli di quello a cui ci si può trovare di fronte quando alcune porte vengono aperte "forzandole" 😉