Beh, Raam... ci sarebbe veramente da parlarne per ore ed ore... e scommetto che alla fine non ci saremmo nemmeno detti tutto quello che pensiamo sull'argomento. Accontentiamoci per ora di poche righe sul forum.
Io parto da una semplice teoria che ho già dichiarato nei post precedenti e che consiste nella mia convinzione che l'unico modo di evolvere per qualsiasi essere, in qualsiasi piano, sia l'auto-aiuto (che brutto termine!.Sembra uno di quei manuali di self-help amiricani..)
Qualsiasi aiuto proveniente dall'esterno credo che sia assolutamente deleterio per entrambe le parti per i motivi che ho già esposto anche se brevemente. Ma è probaile che sia solo una mia convinzione.
Mettendomi nei panni di uno spirito che ha già esaurito la sua esperienza terrena penso che non mi preoccuperei troppo di quelli che sono ancora quaggiù... tanto l'universo segue comunque il suo corso che è l'evoluzione senza l'intervento di nessuno. Anche il più misero degli esseri è destinato ad evolversi... da solo! Può sembrare che ci sia qualcuno a guidarci ma in realtà siamo NOI.
Invece volevo spiegare meglio l'esteriorizzazione a cui ho accennato prima perchè va a completare la mia teoria che questi spiriti non siano altro che il nostro IO che viene a galla e non entità extradimensionali o “aliene”.
Quello che sto per scrivere può sembrare che centri poco con l'argomento e probabilmente è difficile da capire (ed io non sono bravo a spiegare) ma ha un filo logico secondo me, in ogni caso scusatemi per la divagazione lievemente OT in un campo molto particolare come lo è la magia
Seguite il ragionamento, cercherò di essere breve ma farmi capire il più possibile (ovviamente non prendete quello che scrivo come fatti appurati... è solo teoria, anche se non mia)
Una delle cose basilari che in magia bisogna sapere è che un mago non può essere in grado di evocare nessuna entità se questa non fosse già presente dentro di lui. Vale per il più sudicio dei demoni come per il più santo degli angeli. Sono tutti già dentro al mago (quindi dentro di noi)
Prima di potere evocare gli spiriti di luce l'adepto deve essere passato attraverso gli spiriti di tenebra (demoni) ed averli evocati tutti per soggiogare la propria ombra. Dopo questo può passare ad evocare gli angeli (spiriti di luce) per scoprire il suo IO più elevato.
In magia l'esteriorizzazione non è altro che il fine e miglior risultato delle evocazioni compiute dall'adepto. Questa è importante nella discussione perchè (teoricamente) le entità evocate se esteriorizzate possono interagire anche fisicamente con l'adepto tramite sensazioni ed altro (in genere il livelo di esteriorizzazione dipende dalla bravura del mago).
Praticamente una energia che viene evocata ed esteriorizzata prende una sorta di vita a se stante ed è a tutti gli effetti un essere indipendente, fino a quando il mago non chiude la cerimonia evocativa.
La magia è appunto una via iniziatica in cui l'adepto prosegue su determinati gradini predeterminati per non subire contraccolpi emotivi (ad esempio un mago non parte mai dall'evocare Lucifero perchè sarebbe un energia troppo grande per le sue capacità iniziali)
L'importanza del cammino iniziatico di un mago è proprio quello di imparare gradualmente a gestire queste energie e non lasciarsi sopraffare da esse, per fare ciò deve seguire l'itineraio che va dall'energia più debole a quella più potente come ho spiegato prima.
Detto questo c'è da dire comunque che anche la magia ha un sacco di pecche e ormai è praticamente inutilizzabile per questo scopo... causa mancanza di maghi.
Nella vita normale però può capitare che certe energie vengano a galla spontaneamente (o in seguito a traumi) anche con una certa forza come penso sia capitato a te Raam (si è fatto sentire parecchio a quanto ho capito) e in genere capita a medium e quantaltro.
In realtà (sempre secondo me) non sarebbero in contatto con entità ultradimensionali ma con il loro stesso IO, anzi, una parte del loro IO che corrisponde all'energia che dicono di percepire.
Quando queste energie si risvegliano da sole possono creare problemi in quanto il soggetto può non essere capace di gestirle (o semplicemente di sopportarle) e se non è a conoscenza della loro natura può cadere in errore su cosa gli stia accadendo e peggiorare le cose con la paura. La conoscenza invece elimina la paura ed aiuta a intraprendere la via migliore per conoscere se stessi.
Raam, spero che ora si sia capito perchè credo che gli spiriti con cui entriamo in contatto non possano insegnarci nulla e perchè credo che quelli che potrebbero farlo (quelli che in teoria sarebbero più evoluti di noi) invece non lo fanno e ci stanno ben alla larga. Noi siamo delle sanguisughe energetiche per loro quanto noi crediamo che lo siano le “larve” per noi.
Immagino che durante le loro OBE evitino il nostro mondo come la peste...
Poi ognuno giudica in base al proprio bagaglio di esperienze ovviamente.
Ciao ciao