Veloce come la luce

Vorrei raccontarvi la mia esperienza di stanotte.
Premetto che non è la prima volta che volo fuori dal corpo, solo che negli ultimi mesi ho intrapreso un percorso spirituale molto intenso, così stanotte l'esperienza è stata finalmente vissuta consapevolmente.

Nel bel mezzo di un sogno che non ricordo, ho sentito quella sensazione conosciuta di stare uscendo dal corpo, così mi sono messa in stato di "presenza" ed è stato il viaggio più clamoroso che ho mai fatto.

Schizzavo fuori come un missile, un coefficiente di accelerazione impressionante, sentivo l'attrito dell'aria proprio come se fossi un jet, non dentro a, proprio UN jet. Un jet di luce perchè andavo così veloce... Il tutto dev'essere durato meno di un minuto e ho come la sensazione di essere arrivata fino in America! Ad un certo punto ho visto un enorme edificio bianco e l'ho attraversato, sempre veloce come la luce. Un po' come l'aereo attentatore delle Torre Gemelle, ma non ho fatto alcun danno e nessuno si è accorto di me.
Attraversando il piano (a metà grattacielo), ho sentito la musica che stavano ascoltando all'interno, dev'essere stato un mega-ufficio con filodiffusione. Appena uscita la musica infatti è svanita.

Era giorno, il cielo azzurro con parecchie nuvole bianche. Poi il ritorno nel corpo, sempre veloce da sconquassarmi la pelle... Ricordo che ho avuto paura in fase di atterraggio, ma sentivo anche la presenza di qualcuno che mi stava assistendo. Ho sorriso, nervosa, ma autoironica e il mio corpo è atterrato nell'altro corpo rimasto a letto con un tonfo e svolazzo di materiale vario di colore violaceo. Mi sono svegliata anche con l'altro corpo, ridendo ed agitando le mani "Yuppy yuppy!!", felice di aver finalmente volato da pilota.

Il giorno prima avevo molto lavorato sull'incontro di un enorme ragno sul palazzo di casa mia. Aracnofoba da sempre, in questo periodo sto cercando di capire ed accettare questa paura. Non l'ho schiacciato e mi sono anche arrischiata a guardarlo. Tra l'altro era veramente BELLO. Dire che trovo bello un ragno è l'ultima cosa che mi sarei aspettata al mondo. Sto comprendendo che il ragno rappresenta ciò che non voglio vedere dentro me stessa, la paura di non riuscire a gestire altre paure, un circolo vizioso. Così il giorno prima del sogno ho ricordato che quando ero più giovane coi ragni era peggio, li sognavo spesso, poi sempre meno, ora quasi mai. Più tardi ho quasi parlato a quel ragno che avevo osato guardare ("Ti prego non venire a visitarmi in sogno, in fondo ti ho guardato, non ti ho fatto del male, ti ho persino trovato bello, ma tu lasciami dormire in pace per favore").

Credo che il mio impegno ad accettare i miei limiti e le mie paure, nonchè a volermi avvicinare a ciò che ho paura di guardare dentro me stessa abbia prodotto questo frutto meraviglioso dell'esperienza extracorporea. Una specie di premio autoaccordato per aver trovato bello il ragno fuori casa. Ho potuto uscire dal corpo con coscienza ("guardando") perchè forse sono abbastanza forte per poterlo fare, ora.

Voi cosa ne pensate? Grazie.