Io credo che inevitabilmente troviamo il “maestro” che ci è più affine, non potrebbe essere diversamente.
Quindi se ci sentiamo affini al pensiero, al carisma, al fascino del maestro di una setta….è perché abbiamo dentro di noi determinati contenuti, aspettative, illusioni, credenze che difficilmente ci farebbero rivolgere ad un maestro zen che ci dice che non c’è altro che questo momento, che non c’è niente da trovare, niente da raggiungere, nessuna evoluzione spirituale (per come la si intende comunemente)…fuggiremo a gambe levate inorriditi tra le braccia del nostro affascinante maestro di setta che ci promette tante belle cose allettanti per l'ego (e che sono esattamente quelle che vogliamo sentire e a cui vogliamo credere).
Quindi, un maestro esiste sempre perché c’è un allievo che lo riconosce come tale e che ha bisogno di lui. E credo che in ogni caso, imparerà qualcosa…
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lara
[Modificato da l@r@_ 24/10/2011 10:14]