ciao ragazzi
a mio parere noi creiamo la realtà interpretandola e credendo (identificandoci) nell'interpretazione.
Come dicono i buddhisti...la vita è ciò che è...mentre la nostra mente attribuisce dei significati a ciò che è. Lo fa continuamente e di solito inconsapevolmente.
Non so...per esempio....se vado a casa di un amico e vengo "assalito" dal suo gatto appena apro la porta, stabilirò che quel gatto è terribile, aggressivo e pericoloso. E lo penserò ogni volta che rimetterò piede in quella casa, guardanomi bene dall'evitarlo.
Ma in realtà quell'episodio è UN episodio che può dipendere da un fatto del tutto fortuito e contingente. Ma dentro di me ho stabilito la MIA realtà a cui credo a in base alla quale mi comporterò di conseguenza.
Lo facciamo ogni volta che ci facciamo condizionare dal tempo atmosferico. "che depressione questa pioggia"....ma la pioggia è solo la pioggia.
Ma comunque, accade continuamente. Interpretiamo continuamente tutti i dati sensoriali in base ai nostri condizionamenti soggettivi. Più ci sono "filtri" più siamo lontani da un esperienza diretta.
Andando oltre, si può dire che noi creiamo prima di tutto noi stessi identificandoci nel pensiero. Creiamo un "entità" separata e indipendente. Come diceva il grande Krishnamurti, "il pensiero crea il pensatore".
Per quanto riguarda il 2012 sono sostanzialmente d'accordo con Cika.
ciao lara
[Modificato da l@r@_ 09/10/2011 09:30]