Credendo che l' O.B.E. (Out of Body Experience) sia una facoltà perfettamente naturale dell'uomo, mi sono convinto che il miglior modo per diventare un viaggiatore astrale sia quello di provarci e riprovarci.
Circa una settimana fa ho (per l'ennesima volta) provato a rilassarmi con la tecnica delle respirazioni (inspiro 1, espiro 2, inspiro 3..), mi ci è voluto molto per raggiungere uno stato di tranquillità e, una volta raggiunto, ho ceduto al sonno, addormentandomi.
Dopo circa 40 minuti mi sono svegliato, ma ormai il mio corpo era intorpidito dal riposo, così ho deciso di continuare a rimanere sdraiato sul letto. Senza accorgermene mi sono riaddormentato.
Ho avuto qualche sogno, normale per lo stato di dormiveglia in cui mi trovavo. Improvvisamente mi sono mosso, svegliandomi.
Rinunciando dunque all'impresa, ho fatto per mettermi seduto sul letto, e poi sul bordo dello stesso.
Non appena ho toccato terra con i piedi mi sono accorto (o meglio, il mio cervello si è accorto) che non avevo fatto alcun movimento, e che stavo muovendo il mio corpo astrale con una disinvoltura e convinzione tale da credere fosse quello fisico.
Da quel momento ho sentito una potente forza trainarmi per le gambe e mi sono sentito letteralmente schizzare via. Ero attaccato per le gambe ad un energia incredibile: ho fatto più volte una specie di "giro della morte" (nel senso che mi sono ritrovato sul soffitto a testa in giù) nella mia camera. In quel momento ero perfettamente consapevole di quello che mi stava succedendo, sapevo che stavo vivendo un O.B.E., ma era così violenta, potente ed inaspettata che ho deciso che poteva bastarmi come prima esperienza; ho quindi pregato di ritornare nel mio corpo.
Mi sono sentito scaraventato nel letto, ma ero ancora nel corpo astrale.
Non so se ho aperto gli occhi oppure mi sono sforzato di vedere: la mia stanza era illuminata, non molto, ma era illuminata (in realtà il locale era quasi totalmente buio, poiché avevo chiuso porte e finestre).
Sull'armadio ho visto proiettate ombre strane, contorte, ma sicuramente di forme non piacevoli; non mi sono preoccupato molto, poiché ho subito razionalizzato che quell'ombra non era che il frutto della mia paura di quel momento.
Sapevo che il mondo astrale è la sede delle nostre emozioni, e le rispecchia: probabilmente, avendo in quel momento paura, ho vissuto tutt'intorno a me la mia paura.
Quando finalmente, ma non improvvisamente, sono riuscito davvero a riaprire gli occhi del mio corpo fisico, sono subito stato investito da un indicibile senso di gioia: ce l'avevo fatta.
Francamente non nutro dubbi riguardo l'autenticità della mia esperienza.
E' stata stupendamente violenta, concreta e reale: ero in un mondo dove le emozioni non erano filtrate, erano pure, ed io ero nudo, senz'armi e senza scudi nell'occhio del ciclone.
Essere consapevoli che qualcosa possa accadere è la chiave perchè ciò accada.