mi va di portare avanti il topic "apparizioni" considerando il fenomeno come manifestazione olografica del passato.
Sempre di un'ipotesi si tratta ovviamente, ma la trovo molto più "stimolante" della solita visione del fantasmino che vaga in cerca di chissà cosa nel mondo dei vivi...
Partendo quindi da una visone dell'universo secondo il modello olografico, il passato sarebbe contenuto implicitamente nel presente e sarebbe quindi possibile in determinati momenti (particolari stati di coscienza o semplicemente maggior ricettività) attingere a queste registrazioni (se così le possiamo chiamre) e trasformarle in immagini vere e proprie: i fantasmi!
Ciò, purtroppo, non ha nulla di "spiritico" o "soprannaturale", insomma si tratta di interferenze di attimi passati che probabilmente alimentate da una forte energia emotiva (spesso queste immagini appaioni in luoghi che sono stati palcoscenico di battaglie o violenze o comunque densi di storia e memoria) fanno capolino nel grande ologramma che è la "realtà". Credenze e stati emotivi giocano un ruolo fondamentale in tutto questo "percepire"...
io ad esempio credo che un fantasma non lo vedrò mai...
Però ho una foto da brivido a casa..
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