come vi hanno combiato i viaggi astrali

Già Lara, alla fine si cade sempre qui.
Il problema è che nessuno, credo, qui dentro sia un illuminato eppure c'è quasta tendenza di voler aiutare il prossimo... e ognuno interpreta a suo modo...

C'è chi lo vede come un affermare il proprio valore.. (l'"essere meglio" del povero sfigato a cui tendi la mano)... chi come espressione di un qualche amore universale... chi come un modo per distrarsi dal bisogno d'aiuto che abbiamo noi stessi.. chi come un "oggi non ho un cazzo da fare e vado a salvare il mondo"...
Spesso tendiamo a vedere negli atteggiamenti altrui sempre il difetto... l'incoerenza... chissà perchè poi...
Come dicevo già in un altro topic io non riesco a focalizzare bene questa cosa... le situazioni sono troppo varie...
AIUTARE... chi? cosa? su che piano? Fisico? Mentale? Emotivo?
- il bosco che sta per esser tagliato?
- il mio amico depresso?
- un tizio che penzola da un cornicione?
- un cane abbandonato?
- la massa che secondo noi non riesce a vedere "oltre"?
- gli orfanelli?
- dei feriti di guerra?
- i delfini?
- la vita, l'universo e tutto quanto?

Non so se mi spiego...
Da un lato sento di dividere alcune situazioni dalle altre... ma dall'altro no... sono tutte parte dell'immensa macchina, dell'infinito gioco che gioca con se stesso...
Quindi? Che fare?
Dobbiamo aspettare di illuminarci per poter aiutare il mondo con la nostra luce... oppure la luce la possiamo trovare mentre "aiutiamo" il mondo, che probabilnmente altro non è che...
Dicono: ciò che in alto così in basso...

Uhmm.... Ho fatto troppa confusione... è un discorso troppo contradditorio...
Provocato probabilmente dall'attegiamneto newage, che spesso noto (forse anche in me) di pararsi un po' il "culo" (scusate il termine) con questi discorsi di luce, amore, consapevolezza e bla bla bla...
... che si va a scontare con la mia indole da: "mi rode troppo il (ehm scusate nuovamente) culo da starmene qui seduta a meditare e a migliorare me stessa mentre tutto va a rotoli"...
Boh... sarà l'età!

quando le parole non hanno più significato, già. Anche qui, che vuol dire aiutare o danneggiare? Ci sono relazioni tra persone, inevitabili condizionamenti lievi o più accentuati tra gli uni e gli altri, e quando qualcuno sente di aver fatto un'esperienza, sente di avere qualcosa da trasmettere agli altri. E' inevitabile trasmettere qualcosa, e a volte viene interpretato come un voler aiutare, però prima di tutto è trasmissione, e spesso c'è poco da fare, siamo come trasmettitori con scarsa capacità di autocontrollo. Embè?!?

Ahah! ma Zeni chai 20 anni!!

Penso che aiutare sia un atto molto più naturale di quello che si crede.

Se vedo una persona che fa fatica a stare in piedi o zoppica, mi avvicino e le dò una mano, la sorreggo, non parlo, e quando siamo arrivati alla sedia la saluto con un gesto. Non mi vedrà più ne io vedrò lei.

Il problema di questo discorso sono le parole. Noi dobbiamo per forza esprimere attraverso la parola delle sensazioni che difficilmente sono esprimibili con una serie di lettere(come dice Lara)! E questo risulta un limite.

Chi è che decide chi va aiutato e chi no? ma nessuno, dipende da me, dalle persone che incontro sul mio cammino, da cosa SENTO di poter fare o meno.

Pensare che "ah..no solo gli illuminati possono.." e cose del genere è una SCUSA. Chi di fronte ad una persona sente la necessità di aiutarla dovrebbe farlo senza paura.

La PAURA condiziona il mondo di oggi, questa è l'unica verità che abbiamo davanti agli occhi senza bisogno di fare viaggi astrali o avere esperienze mistiche.

è la Paura che va combattuta!

sil

Uffa Sil, infatti era inteso in quel senso l'età... madonna... certo che sei proprio lento (e pivello)!
Guarda che se non ti dai una svegliata mi disinnamoro subito di te!

nun me lassààà!

Silenceise, 26/03/2009 10.42:

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Se vedo una persona che fa fatica a stare in piedi o zoppica, mi avvicino e le dò una mano, la sorreggo, non parlo, e quando siamo arrivati alla sedia la saluto con un gesto. Non mi vedrà più ne io vedrò lei.


sil

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....e se magari questa persona voleva proprio farcela da sola, e non aveva nessuna voglia di aiuto....??


Sil...io capisco cosa vuoi dire, ma rimane il fatto che è un terreno minato....in cui inevitabilmente e giustamente, ognuno fa quel che le pare o quel che deve....ma, credo sia importante interrogarsi sulle motivazioni che ci spingono...se no si rischia di rimanere "abbagliati" dal nostro senso umanitario ...dalla nostra generosità...dalla nostra presunta bontà.

ciao

Lara, mi viene in mente una scena divertente:
Sono in autobus, e sale una "vecchietta".. e si sa che il buon costume e il buon cuore insegnano che bisogna lasciare il posto ai più "deboli".. (io in cuor inizio a borbottare: no cacchio, oggi mi secca stare in piedi, speriamo si alzi qualcun'altro..) sicchè (tu chiami e l'universo risponde) un ragazzo seduto davanti a me compie il virtuoso gesto... ma.. la vecchietta rifiuta dicendo irritata: "no grazie non sono mica così vecchia!"
Quel giorno ho capito molte cose!

ah, ah, ah...Zeniba...

..appunto...!!

Sai, c'è mia suocera che spesso mi regala della verdura del suo orto, che devo lavare...curare...cuocere....

Lei si sente molto fiera e orgogliosa di AIUTARMI...mi fa risparmiare ....e si preoccupa che mangiamo cose sane e geniune....ma io PREFERISCO LA VERDURA SURGELATA....che la metto in pentola ed è già pronta....uffa...!!

Che nuora snaturata...!!!

ciao

Silenceise, 26/03/2009 10.42:

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Chi è che decide chi va aiutato e chi no? ma nessuno, dipende da me, dalle persone che incontro sul mio cammino, da cosa SENTO di poter fare o meno.
sil

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Non ti è mai capitato di pensare "a quello potevo dare una mano" "potevo fare". Non dico di andare a cercarsi gente da aiutare per la strada. Ma semplicemente ad accompagnare quelli che incontriamo sul cammino, e già questo sarebbe tanto.
Quella sensazione del "potevo fare" ce l'abbiamo quando ormai non possiamo fare più niente, e ci rimane una sorta di rimorso, un dolorino.
Quando vediamo qualcuno che ha bisogno di noi lo sentiamo, ci chiama, e nella nostra mente spesso ci arriva un immagine di come lo dovremo aiutare.

Una cosa tipo "profezia di celestino", non so se hai presente.

ciao Lara



sil


p.s. questi pensieri non è detto che ce li devono avere tutti, però chi li ha non dovrebbe ignorarli.

Silenceise, 26/03/2009 11.45:

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Non ti è mai capitato di pensare "a quello potevo dare una mano" "potevo fare". Non dico di andare a cercarsi gente da aiutare per la strada. Ma semplicemente ad accompagnare quelli che incontriamo sul cammino, e già questo sarebbe tanto.

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..si, Sil...ma capisci, che non possiamo VERAMENTE sapere ciò di cui ha bisogno un'altro.

Diversi anni fa leggevo un libro per me favoloso, che mi aveva fatto capire delle cose importanti...insomma lo sentivo preziosissimo e sentivo che mi aveva AIUTATO a fare luce dentro di me...

Di fronte ad una situazione di sofferenza e difficoltà psicologica di una persona che conoscevo, scioccamente, ingenuamente, ho voluto consigliarle la lettura di quel libro, che casualmente avevo con me....mi ha guardato con sconcerto...ringraziandomi, ma dicendomi chiaramente che non aveva certo bisogno di un libro....

Sil...ciò che per me è INDISPENSABILE.....è NIENTE per qualcun'altro..

...e noi non possiamo che VEDERE gli altri FILTRATI da ciò che siamo noi....gli altri non sono MAI reali, oggettivi....ma sono ciò che noi riusciamo a vedere...quindi ciò che vediamo negli altri, non c'è verso che CI APPARTIENE....ma appartiene a loro ??

ciao

secondo me avete ragione tutti, dico solo che sarebbe bene fare ciò che si sente in quel momento (e mi chiedo sempre se sia possibile fare altrimenti), perché sennò possono nascere dubbi e paranoie mostruose, e uno comincia a dubitare anche del suo concetto di "voler bene a gli altri". Però, chissà, potrebbe essere anche salutare questo dubbio... uhm...

considerando che tutto è evoluzione potrebbe essere giusto anche pensare una cosa e subito quella opposta.
questo dell'aiutare, è un discorso sul quale già siamo riusciti ad incasinarci una volta...con questa siamo a 2. =)

Quoto Sil! Ad esempio, io sento un irrefrenabile istinto, desiderio di aiutarlo ma non so se farlo, mi vengono un sacco di paturnie...troppe domande affollano la mia mente. E non so più se sia il caso...Oh noo...e se mi rimane il RIMORSO di non averlo fatto??? (uhmm..)

solo 2 volte? Hehe...
Il dubbio che mi accompagna da tutta la vita è se possiamo realmente comportarci diversamente rispetto a come abbiamo fatto, se possiamo davvero non fare le esperienze che facciamo e così via... spesso mi rispondo di no, ma alcune volte anche sì...

Be' Lunotto fa ciò che "SENTI"! Però guidalo a piccoli passi... con facili aiutini all'inzio... magari qualche indizio... non usare subito tutta la tua luce infinita altrimenti potresti accecarlo!

P.s: australopitecchio, mi sa che tu stai messo peggio di me ... ehm.. l'hai visto il film verooooooooo??? !

Seguirò il tuo consiglio...grazie per l'AIUTINO...
ps: perché hai messo un pipistrello come avatar..?

luna infinita, 26/03/2009 12.46:

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Seguirò il tuo consiglio...grazie per l'AIUTINO...
ps: perché hai messo un pipistrello come avatar..?

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Non è un pippistrelloooooooooooo!

Zeniba., 26/03/2009 12.42:

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P.s: australopitecchio, mi sa che tu stai messo peggio di me ... ehm.. l'hai visto il film verooooooooo??? !

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certo che l'ho visto, che domande!
come instabilità non scherzo molto io, anche se tu per adesso mi batti come indecisione nel scegliere l'avatar... cara-ragazza-razza
e i vecchietti fieri di mostrarsi in forze sull'autobus, beh, che dire... non so quanto possano cambiare il mio istinto a cedere il posto... affinare l'istinto, certo, per capire quando è il momento giusto... a meno che, stanco dalla giornata, io non sia occupato nelle mie meditazioni

Zeniba., 26/03/2009 12.52:

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Non è un pippistrelloooooooooooo!

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Ma daaai, si vede subito che è uno pterodattilo. Ah, questi sapientini...

Ehi attento muso giallo!
Con i Nunchakus, forse, se più bravetto tu ma con il matterello non mi batte nessuno!

Ecco Sil questo è uno di quei momenti in cui dovresti arrivare ad aiutare la tua adorata Zenibina in difficoltà... dicendo a tutti che il mio avatar in realtà è una.... mi SENTI????

Bene, allora fila in cucina che ho fame...

Arrangiati caro! Io mi sono appena gustata dei peperoni ripieni favolosi! E ora me ne vado a prendere il sole, che per fortuna è arrivato anche in polentonia (volevate rubarcelo, eh! brutti...)! Tsk!

viaggio australopiteco, 26/03/2009 12.27:

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secondo me avete ragione tutti, dico solo che sarebbe bene fare ciò che si sente in quel momento (e mi chiedo sempre se sia possibile fare altrimenti), perché sennò possono nascere dubbi e paranoie mostruose, e uno comincia a dubitare anche del suo concetto di "voler bene a gli altri". Però, chissà, potrebbe essere anche salutare questo dubbio... uhm...

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...ma certo....non si tratta certo di stabilire chi ha ragione (io ) o torto....(TUTTI voi )

...poi alla fine, ognuno non può che fare ciò che DEVE....ciò che le viene naturale...spontaneo....poi, ogni tanto, farsi un esamino di coscienza non fa male...magari se ci accorgiamo che la vecchina che aiutiamo ogni giorno ad attraversare la strada, fa finta di non vederci....forse dovremmo rivedere alcune cose....magari....

ciao

Vabbè io continuerò a fare ciò che sento. Voi fate pure ciò che non sentite.

Zeni a me la manta gigante piace un botto!

sil