| | | Post: 1.202 | Registrato il: 01/10/2006 | Sesso: Maschile | Astral + | Utente Veteran | Autostoppista galattico | | OFFLINE |
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sissi67, 13/05/2008 2.07:
grazie per la segnalazione, dopo averti letto mi sono fiondata a guardarlo, tu lo hai visto?
io sono un pò confusa, riesci a farmi capire cos'è successo?
io un'idea ce l'avrei, ma non so se è quella giusta.
un bel film, fatto bene.
le vibrazioni del veicolo, mi sembra un riferimento alle vibrazioni che si hanno quando si ha una oobe, e nella velocità del veicolo, infatti, fanno vedere che il corpo astrale di lei si stacchi e agisca di propria volontà.
sono curiosa di sapere cosa ne pensate, a chi ha visto o conosce il film.
ma alla fine dove è approdata?
![[SM=x431225]](http://www.vocinelweb.it/faccine/tristi/43.gif) ![[SM=x431223]](http://www.vocinelweb.it/faccine/confuse/82.gif)
La sinossi del film in due parole potrebbe essere: Una scienziata che impiega il suo tempo nella ricerca di vita extraterrestre nel cosmo, scandaglia lo spazio a mezzo di radiotelescopi (tra l’altro ispirato al vero progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) A caccia di finanziamenti fa la conoscenza di un personaggio ricco quanto eccentrico che come una sorta di deus ex machina, grazie al potere di cui dispone, opera da dietro le quinte a favore del sogno della scienziata. A speranze quasi esaurite, alla vigilia della cancellazione del progetto arriva finalmente un segnale dagli spazi profondi, partito dalla stella Vega. (Lo dicevo che ci si guadagna ad essere vegani, si è già a metà lavoro…)
Il messaggio rivela all’umanità un progetto dettagliato per la costruzione di una sorta di veicolo spaziale. Da qui in poi prende le redini della missione il governo americano sotto l’influenza (oggi è più appropriato dire l’”ingerenza” forse) della religione. La questione è: chi mandare tra le stelle per questo fatidico “primo contatto” con la civiltà aliena?. La scienziata (Jodie Foster in forma più che mai) viene esclusa in quanto atea…Al suo posto viene scelto uno stronzo che l’aveva tra l’altro osteggiata parecchio. Ma, al momento del collaudo, un fanatico religioso (che secondo me rappresenta l’elemento “terrorismo religioso” voluto dagli americani… fa saltare baracca e burattini. Fine del sogno? No, il famoso magnate di cui sopra, aveva fatto costruire una seconda macchina dei miracoli identica alla prima, in tutto segreto, in Giappone. E’ ovvio che stavolta la prescelta sarà Ellie (mi pare si chiamasse). Così comincia il suo viaggio che è strutturato più o meno così: Una gabbia sferica consta di enormi bracci che ruotando generano un campo magnetico elevatissimo, dentro quest’ambaradan viene fatta precipitare una sfera che sarebbe poi l’abitacolo nel quale alloggia il cosmonauta. Il resto non si sa, è un salto nel buio, ci si deve fidare dei “vegani” (eh eh, capisciammè..). Dopo un viaggio stupefacente, da un angolo all’altro della galassia, avviene il fatidico incontro con un alieno che assume le sembianze del padre di Ellie (defunto quando lei era piccola). Scena molto commovente in uno scenario delizioso come sulla Terra ne esistono sempre meno…
Dopodiché la scienziata si ritrova nuovamente sulla Terra qualche secondo dopo la partenza, suscitando l'inevitabile scetticismo degli astanti. Per tutti la sfera è precipitata in mare compiendo il semplice viaggio di caduta libera dal punto d’aggancio sopra la “gabbia”, al mare, sotto di essa. Ellie è sconfitta dalla mancanza di prove sulla sua stupefacente esperienza durata invece per lei ben 18 min. MA qualcuno alla fine è costretto a crederle: La telecamera a bordo non ha registrato che “rumore video” (l’effetto nebbia senza segnale, per intenderci), ma il punto è che l’aveva fatto per ben 18 minuti, il tempo locale all’interno della sfera…
Questa è un po’ la sinossi del film.
Sissi, non so se Zemeckis intendesse parlare del viaggio paragonandolo a un viaggio astrale, io penso di no, però è vero che nei cosiddetti fenomeni di abduction, i protagonisti spesso parlano di viaggi con modalità abbastanza simili a quelle “astrali”.
A me viene in mente, ad esempio, un caso che approfondii tanto tempo fa, quello conosciuto come “l’esperimento Philadelphia”. In breve, un esperimento condotto dal governo americano al fine di creare un campo di invisibilità attorno a una nave da guerra. A quanto pare riuscito, almeno in parte. Si basava sulla generazione di forti campi magnetici che basandosi sulla teoria dei campi unificati di Einstein avrebbero appunto deviato la luce intorno allo scafo fino ad occultarlo. Quello che successe in realtà, sfuggì agli stessi sperimentatori. La nave fu ritrovata a parecchie centinaia di chilometri dal luogo dell’esperimento, tutti i militari a bordo ebbero serissimi problemi di salute, alcuni si fusero con il metallo dello scafo, altri svanirono nel nulla. Si è addirittura parlato di un salto temporale subito dalla nave. Ma questa è una di quelle verità, probabilmente, che rimarrà sepolta.. Una cosa sembra verosimile, la conoscenza e il controllo dei campi magnetici e gravitazionali, un giorno ci porterà a scoprire nuove frontiere nel viaggio (spaziale?) . Forse il viaggio, che sia sulla terra, che sia in mare, che sia in cielo o che sia dentro di noi, forse non ha distinzioni e potrebbe veramente somigliare a quello del film Contact, anche se tale rappresentazione fascinosa dovesse essere semplicemente sfuggita di mano al regista Zemeckis.
Spero di essere stato chiaro Sissi, anche se sono distrutto e ho sonno (rileggerò con calma, sappilo) Ma intanto desideravo non farti aspettare oltre la mia risposta. Buonanotte, mm
Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend
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