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esperienze che fanno paura

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2008 14:09
17/04/2008 19:04
 
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ESPERIENZA DI BILOCAZIONE. :-)
non interessa direttamente la sottoscritta, ma sigh, mia cognata... mi spiego:

A lei succede che quando vive un periodo di forte stress, in qualsiasi momento, sia che stia parlando con qualcuno, che stia facendo i lavori,
senza nessun preavviso, si ritrova sdoppiata, generalmente va sempre sul soffitto e si vede dall'alto in basso e da lì vede lo svolgersi della scena che sta realmente vivendo continuando a essere sveglia!

Visto che questa esperienza è arrivata dal nulla senza neanche avesse conoscenza in proposito, lei si spaventa e fa si di ritornare di corsa nel suo corpo. (può succedere più volte nella giornata).

uffa, non c'è verso di farle capire che comunque è una bella esperienza e se controllata potrebbe fare altro... ma non c'è stato modo di farle cambiare idea, perchè detto da lei, queste cose arrivano in momenti poco piacevoli quindi la fanno stare male.

Perchè non posso essere io a ruiscire a farlo anzichè lei?
E' proprio vero.... il pane a chi non ha i denti [SM=x431247]
[Modificato da sissi67 17/04/2008 21:17]
17/04/2008 19:44
 
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Cambierei il titolo del thread in ESPERIENZA DI BILOCAZIONE.

Quello che vive tua cognata, stando a ciò che racconti, sembrerebbero esperienze di BILOCAZIONE ovvero è contemporaneamente nel corpo e fuori dal corpo...questo ti po di esperienze direi che sono una variante del viaggio astrale. Secondo alcune teorie la coscienza si scinde in due parti più o meno equilibrate e vivifica simultaneamente il corpo astrale e il corpo fisico. Sicuramente periodi di forte stress possono essere causa di bilocazioni o comunque viaggi astrali. Un fenomeno simile accade anche a chi tenta di fare viaggi astrali classici, a volte durante l'uscita o dopo il rientro nel corpo si ha ancora coscienza del fisico o del piano astrale per un determinato breve periodo di tempo....

Comunque per approfondire l'argomento su tua cognata devi cercare il termine: BILOCAZIONE e comunque fortunata lei...WOW!!!

[Modificato da acronimo 17/04/2008 19:45]
17/04/2008 21:19
 
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ho cercato di cambiare il titolo ma non ci sono riuscita sigh sigh

si hai ragione, beata lei!

provo a cercare come mi hai consigliato.

grazie
17/04/2008 22:16
 
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help
ho cercato su internet "bilocazione" ma la maggior parte delle risp erano tutte su padre Pio.
Continuo a non capire la differenza tra viaggio astrale e bilocazione, nè capisco se si possa fare esercizi specifici o avvengono naturalmente.
Sono molto confusa. io pensavo non ci fosse molta differenza tra l'uno e l'altro.
Aiuto. chi mi può aiutare a fare più chiarezza e darmi consigli?
[SM=x431225]
17/04/2008 22:31
 
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Ciao Sissi, questo tipo di esperienze che racconti devono essere per tua cognata molto forti.
Capisco il suo timore, francamente se mi metto nei suoi panni non mi viene da dire per forza "beata lei", nonostante le mie esperienze siano notevolmente calate da un pò di tempo.

A differenza di chi ha un'oobe durante il sonno ed è comunque tranquillo e libero di dedicarsi all'esperienza in se, penso che ritrovarsi nel bel mezzo della giornata, magari quando sei in compagnia di qualcuno catapultata fuori e non avere più padronanza del proprio corpo non deve essere piacevolissimo.
Non ho idea di cosa si possa provare ma credo perlomeno un pò di confusione oltre che spavento per l'inspiegabilità del fenomeno.

Penso cmq che se ha questo tipo di esperienze debba avere delle grosse capacità ed energie che deve imparare a dominare.
Io ti direi di consigliarle di informarsi il più possibile su questo genere di cose, anche sul "banale" viaggio astrale.
Insomma, credo che un passo alla volta possa aiutarla a capire e non avere più paura.
Dille anche di questo sito se ti va, magari chissà che tra una chiaccherata e l'altra, il solo sfogarsi, possa contribuire a farle passare un pò di timore.

Un abbraccio
Alfea
[Modificato da Alfea77 17/04/2008 22:31]
17/04/2008 22:54
 
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per ALFEA77
le ho già consigliato tutto quello che mi hai suggerito, ma lei si ostina che ne ha troppa paura.
Cerco di parlarne con lei, farle sapere cose in più ma non attacca.
In quanto ad internet lei non ce l'ha, quindi sono sola in questa "battaglia".
La cosa dispiace perchè effettivamente ha delle capacità che se capite, usate, le può controllare.
18/04/2008 02:58
 
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Io non mi sento di dire nulla sull'argomento. Tranne che può stare tranquilla, perché altri (e tanti) hanno vissuto esperienze analoghe alle sue. Capisco in pieno la sua paura. Esperienze simili vissute nel sonno , nello stato di incoscienza (che spesso qui chiamano viaggi astrali), aiutano parecchio ad affrontare certe situazioni con più facilità (camuffandole parecchio). Ma il viverle quando sei sveglio e interagisci col mondo... sono veramente dolori, anzi, angosce.
All'inizio però.
Piano piano, maestri o non maestri sulla tua strada, familiarizzi con qualsiasi "nemico", o meglio, scopri sempre più la tua natura e tutto assume un nuovo volto, un nuovo significato.
Porta a tua cognata parole di incoraggiamento. Se vuoi puoi contattarmi via ffz mail, magari si può approfondire meglio.
abbracci, mm
[Modificato da mistermoog 18/04/2008 02:59]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

18/04/2008 10:15
 
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CIAO SISSI...io credo ci siano persone che pur avendo forti capacità innate..non si sentano pronte a vivere ciò che gli si manifesta...
mi dà da pensare il fatto che questa presumibile "bilocazione" le succeda in momenti di stress e sofferenza...io penso ( e ribadisco io...quindi non è nulla di certo..ma solo un'opinione..) che nei suoi momenti di sofferenza qualcosa le scatti dentro..in modo da distaccarsi da quella determinata situazione...un pò per non volerla vivere...o forse solo per non affrontarla in maniera diretta..ma distaccandosi e osservarla dall'esterno..(spero di essermi riuscita a spiegare...)...
un piccolo consiglio,stalle vicino,ma senza sforzarla in niente..nessuno ha la vera certezza di quello che le accade..e non dev'essere facile..sento molta agitazione in lei..e dev'essere parecchio spaventata...stalle vicino con immensa dolcezza e falla sorridere..non deve sentirsi niente di pesante addosso...
scusa se mi sono permessa di dire tutto questo..ma è ciò che sento..
facci sapere..bye.


per capire il cielo ....affonda le mani nella terra e ascolta i suoi profondi silenzi...
18/04/2008 10:24
 
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Cara Sissi,
la paura di queste "percezioni", del nuovo, della morte, di essere completamente pazza e la presenza di un dolore vivo e costante che provavo ogniqualvolta gettavo uno sguardo a Ciò che non conoscevo mi ha preso più volte nel corso della vita. Perchè non c' era solo il Sogno ma anche "tutto il resto", reso ancora più intenso da questo Percepire. Mi riferisco a esperienze analoghe a quelle di tua cognata. Sono contenta di esserci passata attraverso. Ho guardato in faccia la paura perchè lei non controllasse me, cercando di vincere me stessa, senza retorica, ma quanto tempo, ahimè, ci ho messo. Credo che al momento lei non "cambi idea" proprio perchè ha bisogno di entrare in intimità con se stessa, a modo suo.
Un bacio


Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti

(Isaac Newton)
18/04/2008 12:55
 
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In un'esperienza di bilocazione la coscienza è simultaneamente nel corpo fisico e nel corpo astrale in parti più o meno uguali così da raccogliere percezioni e ragionamenti da ambedue le parti mentre in un viaggio astrale la coscienza viene trasferita completamente nel corpo astrale ed esso è quel che vivi in modo diretto in quel momento.
18/04/2008 14:34
 
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esitavo ad intervenire in generale per il desiderio di essere discreto, in quanto vista la mia presentazione mi aspetto di non essere preso molto in considerazione.

mi sento di intromettermi qui, però, perchè ritengo che davanti alla casistica come quella descritta da sissi67, sia alquanto necessario un punto di vista razionale, che fin'ora non c'è stato nella maniera più assoluta.

come vi avevo promesso nella mia presentazione, non voglio minimamente rompervi le uova nel paniere ragazzi, ma va bene finchè si parla, si fanno ipotesi, si discute, ci si consigliano prove meditazioni esperimenti tecniche per provare un viaggio astrale o quant'altro; quando capita però una cosa del genere a mio avviso si dovrebbe riflettere un pochino prima di giungere a conclusioni "pittoresche" senza la minima esitazione, perchè potrebbe (dico potrebbe) essere un problema quello della cognata di sissi67, ma il commento quasi comune è stato "beata lei", o comunuque, si è dato per scontato che per quanto fastidioso il fenomeno è scontatamente un fenomeno paranormale.

Non sono uno psicologo quindi non ho nessuna autorità, ma qlcsa di psicologia mastico, e la descrizione di sissi mi sembra molto molto molto, preoccumantemente calzante ad una dispercezione sensoriale - una disfunzione nella localizzazione dell'IO, cioè a dire un DISTURBO della personalità che potrebbe essere legato a qualche forma di ansia, depressione, o addirittura ad un disturbo schizoide.
Il fatto che capiti da sveglia (il viaggio astrale nelle ore del sonno prendiamolo pure per buono), e soprattutto in situazioni critiche di forte emozione, che evidentemente è poco capace di sopportare ed elaborare, secondo me è indubbiamente sintomatico.
In ogni caso è qualcosa per cui sarebbe saggio rivolgersi ad uno specialista...
Consigliarle addirittura di coltivare questa... "attività" mi sembra per lo meno azzardato.

Io non ho mai provato nulla di simile nè tantomeno viaggi astrali, mi direte voi, ed io non posso ribattere; faccio fatica però a credere che tutti quanti abbiate dispercezioni patologiche dell'io.
Posso dirvi che quello che sembra a me è che voi abbiate interpretato l'esperienza che racconta sissi con il filtro delle vostre esperienze, generalmente molto diverse, e comunque in base ad un pregiudizio, che è poi quello di ricondurre di default qualunque tipo di percezione simile ad un ambito "paranormale", non contemplando nemmeno per un istante la possibilità che sia un problema psicologico.

Scusate il fastidio, ma lo ritenevo doveroso.
Saluti a tutti
Santo


PS: mi rendo conto che è una lotta contro i mulini a vento visto che sissi stessa parte dal presupposto "paranormale" addirittura invidiando la cognata... vabè ci ho provato. Continuate pure
[Modificato da :)-Jolly-:( 18/04/2008 14:39]
18/04/2008 15:00
 
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jolly, non credere mai che un giudizio che remi contro all'ideale comune non venga preso in considerazione, in questo modo sei tu a metterti da parte da solo e per primo.
considera anche che, chi si astiene dal rispondere, probabilmente non avrà lo stesso punto di vista.
per quanto mi riguarda vedo in questa bilocazione, qualcosa che non conosco, nè sotto il punto di vista fisico nè sotto quello paranormale...quindinon sapendo che cosa dire mi rimetto a chi ne sà di più.
l'unica cosa che mi sento di dire è che anche io, come gli altri, vorrei tanto poter dire di aver visto o provato un'esperienza simile, spaventosa che possa sembrare.
ciao!


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

18/04/2008 15:05
 
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Credo che le "difficoltà" possano essere trasformate in "opportunità", sotto ogni punto di vista.


Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti

(Isaac Newton)
18/04/2008 15:05
 
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Giusto Sissi, di a tua cognata che prenda in considerazione anche l'idea che certi periodi di stress possano anche essere causa di alcuni fenomeni patologici da non sottovalutare come espone sopra Jolly.
Quindi un controllo da uno specialista comunque non guasta mai...ovviamente qui sul forum ti rispondiamo secondo la nostra personale esperienza....e cosa altrimenti?

P.S. Jolly rispondi pure senza intro sul tuo scetticismo o altro, nel senso rispondi direttamente tranquillo, siamo qui apposta per capire e ognuno dice la sua, nessuno ha in mano la risposta esatta ma nell'insieme creiamo qualcosa..al massimo lo sai che ti banno no? [SM=x431243]

[Modificato da acronimo 18/04/2008 15:11]
18/04/2008 17:41
 
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grazie a tutti
mi piace sentire il parere di ognuno, ed ogni risposta ha la sua verità in se.

Jolly, quello che hai scritto tu, nel caso di mia cognata, penso tu ci abbia preso in pieno. In quanto non può che trattarsi di un suo problema psicologico, ed anche preoccupante credo, nel senso che mia cognata non è mai stata attratta da questo "mondo" di esplorazioni interne del nostro Io, ha sempre condotto una vita materiale (non so se mi spiego) quindi questo genere di esperienze non possono che dipendere da un suo stato emotivo talmente forte che li provoca queste bilocazioni inattese. Come ho detto sono sempre momenti di fortissimo stress, e la sua volontà inconscia è come se nella realtà non la voglia assolutamente vivere.

Certo, io le sto sempre vicino, per quello che posso, e cerco di alleviarle il peso facendola sorridere, cambiando il corso dei suoi pensieri.

Mi fa piacere, appena la vedrò, dirle le vostre impressioni e la vostra cura di starle vicino virtualmente.

Grazie [SM=x431252]
19/04/2008 01:50
 
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Ohi!!!!
eccomi pure a me

allora allora
ho letto oggi questo topic ma ho aspettato a rispondere perchè stasera avrei visto un mio insegnante (psichiatra) e gli avrei chiesto se ne sapeva qlcsa.

Mi ha detto che è un comune disturbo di "depersonalizzazione", non riconducible ad alcuna patologia, di per sè: se ricorre da solo, cioè, può essere inteso quasi come un tratto della personalità, una particolare tendenza all'estraneazione in concomitanza di situazioni stressogene che il soggetto non è in grado di gestire; ricorrente plausibilmente in persone dalla personalità un po' debole.
Il suddetto disturbo dissociativo può manifestarsi in diverse varianti, tra le quali proprio la percezione di trovarsi "al di fuori del corpo" e di osservare la scena a distanza di qlche metro.
Pure su wikipedia si trova una breve descrizione

Ora, avrete capito che sono fondamentalmente d'accordo con Jolly: sebbene non sia nulla di preoccupante, contesto la corsa cieca al "paranormale".

Dal mio punto di vista forse più... allargato diciamo, cioè forse un po' meno rigido diquello di Jolly (ma è tutto da vedere), io contemplo la possibilità che la limitata scienza occidentale, che vuole tutto razionalizzare, tratta come malattie anche preziose manifestazioni del potere della mente che malattie non sono affatto.
La psicologia è di una rigidità vomitevole (può essere significativo far presente cmq che lo psichiatra a cui ho chiesto ha una certa elasticità mentale, simpatizza per le filosofie orientali, e vorrebbe portare la pranoterapia negli ospedali).
Contemporaneamente però, vedo bene che spesso succede l'esatto opposto, e cioè chi vuole vedere il fantastico dappertutto, lo vede anche dove non c'è (come in questo caso forse).

Uno sciamano qualunque da noi sarebbe schizofrenico...
Quindi, è uno sciamano, o è uno schizofrenico?
Tendenzialmente, tutti ci schieriamo da una parte o dall'altra della barricata.
Ma secondo me una barricata non ci dovrebbe essere.
Forse il succo sta nella funzionalità -o nella DISfunzionalità- di un dato fenomeno, a prescindere da come lo si chiama: cioè, qlnque cosa sia, biologica, allucinatoria, paranormale, a cosa serve? Cosa ci porta? E' utile in qualche modo? Ci fa stare bene, o male? Ci porta comprensione, crescita, oppure maggiore confusione, ottusità?

In questo caso, ma anche in generale, alla persona in questione, cioè la cognata di sissi, non è assolutamente il caso di dirle "quello che ti capita si chiama depersonalizzazione" nè tantomeno le si dovrebbe dire "beata te! come vorrei che capitasse a me".
Per lei è un disagio, non la vive bene questa cosa.
Quindi, prima di tutto, ci vuole EMPATIA

AUGH!
ho parlato

mo vado a letto che è tardi e ho fatto il professorino abbastanza per oggi

ah un'altra cosa: credo che la BILOCAZIONE preveda che una persona sia presente COL FISICO e tutto quanto, in 2 posti contemporaneamente... questa quindi anche se fosse paranormale non sarebbe una bilocazione ..l'ho imparato da alberto sordi!!
da "sono un fenomeno paranormale"


19/04/2008 04:18
 
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Sì Auricchio, mi ricordo uno strizzacervelli che disse a un ragazzo di diciassette anni (il quale si ritrovava in circostanze simili) di voler indagare a fondo sulla sua famiglia. Lui che voleva sentir parlare solo di sé, sicuramente non voleva coinvolgere( visti i fatti "straordinari" che gli accadevano) altri elementi del suo contesto familiare. Tanto essendo un "topo da laboratorio" al Signorfreud che gliene fregava se l"allargamento" familiare potesse comportare complicazioni. Va bé, è il suo mestiere...
Quello che ho scritto nel precedente post si riassume bene nell'"empatia" saltata fuori qui su (mon amour..). Ma, la nostra intelligenza ha anche bisogno di nutrimento, di soddisfazione. Una chiave di lettura può essere utile in quei momenti, e di certo, non bisognerebbe dire al soggetto in preda all'esperienza cose tipo che ha una tendenza a dissociarsi per cause psico-sociali ma neppure "cacchio, sei un fenomeno paranormale!". Io non credo nella "soluzione psicologica" e neppure che esista il "paranormale". Tutto accade. La diversità sta nell'interpretazione soggettiva. Siamo soli.
Siamo soli di fronte a qualsiasi esperienza, anche di fronte a ciò che crediamo di condividere. Anche i motivi per cui alla cognata di Sissi accadono quelle esperienze possono essere differenti rispetto alle cause per cui si manifestano in altri soggetti (meglio "persone" va...). Io credo che alla fine sia sempre solo un modo per fare una telefonata a noi stessi...(oddio, ora m'attacca... Ok, allora chiedo venia in anticipo, è stata una serata a base di Ballarò, vino, bicicletta, maniche corte e brezza che fino a poco prima lambiva il deserto della Libia)
Dicevo, 'sta telefonata è (cazzo, pure io infinocchiato da "formule mediatiche" moderne, va bé, facciamo che non è un cellulare ma uno di quei telefoni a manovella con microfono in mano) un modo per rivolgere l'attenzione su se stessi. L'input parte da Chissàddove, da Noi. Quello che avviene durante la "conversazione telefonica" è tutto da stabilire.
"Pronto?- Sì? - Ciao, come va? Ti chiamo per dirti che, tutto quello che ti sei messo in testa finora è un mucchio di stronzate, cerca di fartene una ragione...- Cooosa?? Ma...nooo, ora come faccio a continuare?? mi crolla il mondo addosso!! - Cazzi tuoi." oppure "Pronto? Ehilà, ti chiamo per dirti che...il tuo modo di vedere non è malaccio e... mi pare che ci capiamo abbastanza bene, ma ci sono altre cose di cui vorrei parlarti.. - Bene, quando si comincia? -" Con miriadi di varianti che potrebbero essere un finale nel primo caso tipo: "Cazzi miei? va bé, ricominciamo da capo" o anche "Naaaa, non ce la farò maaai!"e così via.
Tutto ciò naturalmente è una storiella. L'idea che mi sono fatto io (e che sono pronto a gettare nella monnezza -bel paraculo-) è che, la telefonata (aridaje) parta sempre dallo stesso luogo, un non-luogo, un non-essere che si nutre di ogni singolo individuo, di ogni singolo microbo, di ogni singolo alito di vita e che è tutte queste cose messe insieme e tutte quelle che riusciamo a immaginare.
Driiiiin:"pronto? - pronto?- ciao! -ciao! - come va?- come va? qui c'è una grande eco! -qui c'è una grande eco!- ma arriva da tutte le parti - ma arriva da tutte le parti- ma...io sono "tutte le parti" - ma... io sono un grandissimo stronzo...onzo...onzo...onzo...onzo...

Non credo che questa sia una "spiegazione" da dare alla cognata di Sissi, non è neppure una spiegazione, è una storiella con la quale stasera potrei sproloquiare di bilocazione ma anche di non-località, quando il punto non è più un "punto" ma un ovunque. L'unica cosa di cui ho una mia personale certezza (quindi per niente certa) è la sensazione unica, anzi, la consapevolezza di non essere un punto, di non avere posizione nell'universo, basta provarla anche per un solo istante e te la porterai dietro per sempre.
[Modificato da mistermoog 19/04/2008 04:26]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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19/04/2008 11:12
 
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baldraccuccio mio, hai detto troppe parolacce, ma il resto è così... poetico, e così SERIO!, che ti perdono, e non solo, sai cosa ti dico?
IO MI TI TROMBO!!!
Andiamo in Spagna a sposarci?

PS: quell' "...onzo ...onzo ...onzo" mi ha davvero commosso

[SM=g10638]
19/04/2008 11:33
 
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Condivido appieno l'analisi saggia ed equilibrata di jolly,non aggiungo altro. [SM=g27811]
19/04/2008 13:57
 
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UN GRAZIE
un grazie per le vostri risposte,
tutte giuste, tanti punti di vista dover poter attingere varie cause (avete persino chiesto ad uno psicologo, mi sento ONORATA!) non speravo tanto, anche perchè nella mia "ignoranza" sinceramente tanti punti di vista non le avevo nemmeno percepite, pensavo solo egoisticamente pensando quanto fosse fortunata.
Adesso ho del materiale in più per poter affrontare meglio il discorso con mia cognata, cercare di farle capire perchè succedono queste cose, con la speranza di alleggerire queste sue paure, certamente per aiutarla a "vivere" con più tranquillità nei suoi momenti di forte stress e paure varie.
Rinnovo il mio grazie con molta umiltà. [SM=x431246]
21/04/2008 15:51
 
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…questa discussione mi ha veramente toccato…
Voglio condividere con voi i miei pensieri, stavolta per me, per schiarirmi le idee, per capire meglio quanto è successo…
Ho vissuto anch’io quanto capitato alla cognata di Sissi, sebbene non così marcatamente. In un periodo da dimenticare, mi è capitato più volte di provare un breve ma forte disallineamento tra la mia parte razionale e la mia parte fisica ed emozionale: quando non riuscivo a gestire una situazione, il mio corpo semplicemente agiva da solo, mentre io “lo guardavo dall’esterno”, come se stessi guardando un film.
Mi chiedevo il perché di determinati comportamenti, che non riuscivo a spiegare, ed era esattamente come se in me ci fossero 2 persone, una che compiva quei gesti (rompere qualcosa, buttare a terra qualcos’altro, iniziare a piangere senza motivo, rispondere male ad una persona…) e l’altra che osservava, a volte cercando di fermarla senza riuscirci.
Quando ripensavo a quelle scene, le vedevo da fuori, come se non fossi stata io la protagonista.
Anche io mi spaventavo, e giunsi perfino a chiedere aiuto ad un amico psichiatra, che bollò il tutto con una frase tipo “piantala di esagerare, alla tua età è normale voler stare al centro dell’attenzione” (avevo intorno ai 24 anni, e solo molto tempo dopo mi sono resa conto di quanto fosse incompetente…).
Ora questi episodi sono finiti, insieme a molti altri problemi che ho risolto dopo un lungo lavoro.
E poi ho letto della cognata di Sissi… e il mio primo pensiero è stato lo stesso di Alfea e Acronimo! Che figata, riesce a vedersi dall’esterno! E se ne lamenta pure! Il pane agli sdentati, ha ragione Sissi!

Il commento di Jolly mi ha sorpreso: ho pensato “potrebbe essere vero… aspetta, chi era che mi ha raccontato qualcosa di simile? …ah, già, io!”. Mi è tornato alla mente un episodio, poi un altro, poi tutti insieme, come se avessi riaperto un cassetto chiuso per troppo tempo.
Ieri, dopo aver letto la discussione, ho passato un paio d’ore a riflettere sui ricordi e sui meccanismi di funzionamento della mente.

Tre commenti su quanto è successo:
1: il nostro cervello è SPAVENTOSAMENTE settoriale: sono su “viaggioastrale.it”, quindi DEVE essere qualcosa di paranormale;
2: i meccanismi di autodifesa sono pazzeschi: quegli episodi sono durati un paio di anni, e sono successi meno di 10 anni fa. Come ho potuto dimenticarli?
3: quanto lavoro c’è ancora (e sempre…) da fare su noi stessi!

Grazie a tutti, questi spunti di riflessione mi hanno arricchito moltissimo.
21/04/2008 16:16
 
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Giusto, non bisogna osservare pre-concettualizzando. Non c'è da capire se siamo nello psicologico, nel paranormale o altro. Siamo nel tutto. Ci barcameniamo in una realtà che si muove continuamente, (mentre scrivevo velocemente, in prima battuta è venuto fuori "continua,mente"...per la cronaca). Ciò che ci succede, Mond o cognata di Sissi o chiunque altro in questione, ha una sua tridimensionalità. Proviamo a non guardare da un lato soltanto. Giriamo intorno sì da avere un punto di vista in movimento, che ricostruisca un ampio ologramma di ciò che è osservato. Possiamo noi contemplare che un fatto strano, non ordinario, dagli aspetti talvolta fantastici foriero di infinite possibilità per il nostro sviluppo, per la nostra espansione, abbia allo stesso tempo cause sofferte di natura psicologica, sociale? Perché no?
La tendenza a questa dissociazione col mio corpo là, sveglio, vivo, vegeto interagente con la società, l'ho avuta in momenti in cui uno psicologo mi avrebbe benissimo potuto spiegare che "rifiutavo l'interazione, il rapportarmi con chi o cosa mi stava davanti". Se accettiamo una non-località della nostra coscienza, potremmo accettare anche il fatto che il nostro ego, l'individuo frustrato, vessato, o chissà cos'altro si rifugi in essa in momenti che meno si aspetta.
Sincretismo.
Provare a conciliare angolazioni diverse, magari si prende in mano la situazione... (zitta zocc!)
E' la mia.

Ho capito perché ero "serio", c'era questa meraviglia in sottofondo...
Minchia se mi fate parlare... (grazie)
[Modificato da mistermoog 21/04/2008 16:22]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
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21/04/2008 16:54
 
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ma uffa...
non ho niente da dire...
sono d'accordo al 1000%
(str..zo [SM=g27820] )


e poi l'avevo già detta io sta cosa!!

Uno sciamano qualunque da noi sarebbe schizofrenico...
Quindi, è uno sciamano, o è uno schizofrenico?
Tendenzialmente, tutti ci schieriamo da una parte o dall'altra della barricata.
Ma secondo me una barricata non ci dovrebbe essere.

...forse un po' meno da fighetto...

[SM=g11326]
[Modificato da Auriah 21/04/2008 17:01]
21/04/2008 20:45
 
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Un complimento speciale a voi Moog, Mond e Jolly....
non aggiungo altro...

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21/04/2008 20:53
 
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Re:
Auriah, 21/04/2008 16.54:

ma uffa...
non ho niente da dire...
sono d'accordo al 1000%
(str..zo [SM=g27820] )


e poi l'avevo già detta io sta cosa!!

Uno sciamano qualunque da noi sarebbe schizofrenico...
Quindi, è uno sciamano, o è uno schizofrenico?
Tendenzialmente, tutti ci schieriamo da una parte o dall'altra della barricata.
Ma secondo me una barricata non ci dovrebbe essere.

...forse un po' meno da fighetto...

[SM=g11326]



Ok, ok, l'hai scritto tu...
Scusate forumisti, voltatevi tutti (tranne la zocchy)
Fatto?

Zocchy,
SUCA!
(av2c:"aut. vivaradio2 conc.")

[Modificato da mistermoog 23/04/2008 11:54]










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