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AMARE E’ “ENTANGLEMENT” QUANTISTICO

Ultimo Aggiornamento: 08/03/2008 19:12
29/02/2008 00:58
 
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Da "Sincronicità" di Massimo Teodorani
Esempi di sincronicità di tipo prettamente psichico e neurofisiologico al contempo sono stati rilevati sperimentalmente misu-rando il tracciato cerebrale EEG di persone che in qualche modo manifestano simpatia, sintonia o interconnessione tra loro. Si è ri¬levato che i loro tracciati elettroencefalografici tendono a diventa¬re assolutamente identici, ovvero le onde cerebrali prodotte dai lo¬ro emisferi si sincronizzano a vicenda. Questo è il meccanismo della cosiddetta “sincronicità neuropsichica”, che sembra dimo¬strare sperimentalmente che il legame intimo che lega certe perso¬ne al di là del tempo e dello spazio che le separa, pur essendo di origine psichica, ha un suo diretto corrispettivo nella fisiologia del cervello, al punto tale da far pensare che i neuroni, pur non essen¬do la stessa cosa della psiche, sono come dei mediatori di informazione estratta in maniera non-locale dal mondo quantico, e più precisamente da quel “campo di forma” che nel regno quantico le¬ga tra loro tutte le particelle e tutte le menti dell'universo. In questo specifico caso neurofisiologico il campo quantico unisce tra loro le persone per semplice "affinità" al punto tale che questo si ripercuote sulla loro attività cerebrale, la quale viene come sinto¬nizzata su un comune pattern. Misurare la sincronizzazione degli emisferi cerebrali significa dimostrare l'esistenza di un profondo iceberg fotografandone la parte emersa. Il "legame di simpatià' non significa che due o più persone si uniscono (effetto) perché si sono piaciute (causa), ma significa che queste persone - o meglio queste "isole psichiche" - hanno improvvisamente ricordato di es¬sere sempre state la stessa cosa. È probabilmente così che nascono l'innamoramento tra due persone (in primo luogo) o la particola¬re predilezione di gruppi di persone per un particolare guru, poli¬tico o star del rock. È un meccanismo che crea unità, anche se a volte quando non c'è un equilibrio mediato dall'insostituibile po¬tere dell'intelletto, esso porta al fanatismo (come ad esempio nei casi del nazismo, comunismo, settarismo o integralismo religioso).
29/02/2008 03:59
 
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Ok, così ne approfittiamo per rinfrescare il link...











Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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29/02/2008 21:54
 
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IL SANTINO ;-)
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grande link moog! grande anche Auriah!!!! [SM=x431258]

Sil.
01/03/2008 01:45
 
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Auriah, quello che hai riportato mi ha ricordato le ipotesi di James Hillman sull'anima; del resto mi sembra di avere capito che Teodorani faccia spesso riferimento a Jung, di cui Hillman è discepolo.
In particolare il discorso - Il "legame di simpatià' non significa che due o più persone si uniscono (effetto) perché si sono piaciute (causa), ma significa che queste persone - o meglio queste "isole psichiche" - hanno improvvisamente ricordato di essere sempre state la stessa cosa.
Da Il codice dell'Anima di Hillman:
Prima della nascita, l'anima di ciascuno di noi sceglie un'immagine o disegno che poi vivremo sulla terra e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo dimentichiamo tutto questo e crediamo di esserci venuti vuoti. E' il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto. È lui dunque il portatore del nostro destino.[...]Se mai volessimo la prova lampante dell'esistenza del daimon che chiama basta che ci innamoriamo una volta. Le fonti razionali dell'ereditarietà e dell'ambiente non sono abbastanza ricche da far scaturire il fiume in piena dello spasimo romantico. Lì ci sei tutto intero, in nessun'altra occasione ogni tuo gesto si rivela più chiaramente ispirato da un demone.[...] La chiamata si cristallizza in quella persona la cui faccia ci chiama a ciò che ci sembra il nostro destino. Quella persona diventa una divinità esteriorizzata, padrona del mio fato, signora della mia anima, come dicono i romantici, demoniaca ed angelica insieme, alla quale devo aggrapparmi, dalla quale non posso separarmi, non perché io sia troppo debole e fragile, ma perché lei, la chiamata, troppo forte. E' ovvio allora che sono tormentato, possessivo dipendente, sofferente.[...]possiamo leggere le ricerche più aggiornate come prove a conferma dell'autonomia del daimon. Il fuoco illumina precisamente il compagno o la compagna che ci vogliono per me, nel bene o nel male, a breve o a lungo termine, convincendomi che questa altra persona è l'unica e la sola e che questo evento è unico e irripetibile[...] Il filoso Ortega y Gasset dice che gli innamoramenti sono rari, se pensiamo a come è lunga la vita. L'innamoramento è un evento raro e fortuito che colpisce ad una profondità incredibile. Quando accade, accade esclusivamente per la singolarità dell'oggetto , quella persona, non un'altra. [...] e c'è la sensazione che qui sia chiamata in gioco non solo la mia vita, ma la mia morte. Morte è una parola troppo pesante ed incompatibile per associarla alle intense vibrazioni dell'amore romantico; ma l'amore romantico più di tutti riverbera del senso eterno e insieme della brevità e fragilità della vita, come se sulla passione romantica fossero sospesi l'ombra ed il respiro della morte, con il suo richiamo a un altrove che è oltre e senza confni.[...]. L'occhio del cuore che “vede” è anche l'occhio della morte che vede al di là dell'apparenza visibile fino ad un invisibile cuore.[...]

Mistermoog molto interessante anche il tuo link! Lo leggevo con mio marito (fra poco dottorato in fisica delle particelle)- mi ha esposto qualche perplessità sul concetto di simultaneità a cui si fa riferimento nel video ma, ahimé, è troppo preso dagli studi al momento che non ho potuto approfondire più di tanto... spero in tempi più tranquilli per un ausilio tecnico da parte sua.

BBna [SM=g27821]

01/03/2008 02:24
 
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Synchronicity
A proposito gente, vabè, oggi mi sbottono un po', ma quando un giorno è il 29 febbraio...
Dovevo incontrarmi con un'amica perché sarei andato in sartoria dietro casa sua a ritirare i miei preziosi pantaloni mimetici. " Sarò a casa per quell'ora" disse. Così, La chiamo al cellulare ma niente. Vabè, non sentiraà lo squillo. Ritiro i pantaloni. Passo da casa sua. Macché..
Mi rassegno, inforco la bici per tornare a casa mia (parecchio distante tra l'altro).
Mentre bel bello percorrevo un'arteria verso casa chi ti incontro? Ella.
"Caaaro", "Caro na' cippa! E meno male che saresti stata a casa.." "mah, mi seccava rimanere dentro e sono uscita (eravamo abbastanza distanti da dove abita lei). Lei è con una amica incontrata per caso che nel frattempo le aveva parlato del suo cane dipartito di recente e di cui sentiva la mancanza. (Questa è una ragazza "un po' particolare" e la presenza di un cane sicuramente era anche terapeutica, per così dire). Così aveva anche manifestato alla mia amica la voglia di avere un altro cagnolino quanto prima.
Mi unisco al duetto e ci imbattiamo in una vecchietta deliziosa. Questa comincia a parlare con la mia amica come se si conoscessero da tanto. Così pareva a me. La mia amica, mi confessa che non l'aveva mai vista prima. Nel frattempo, mentre siamo bloccati dalla vecchina, notiamo un cagnolino con l'aria moooolto smarrita. Comincia così la mia sfilza di "mantra" che tirerebbe giù tutti i santi e gli dei dell'olimpo, e che farebbero segnare un ateo come il peggiore dei bigotti. Intravvedevo il "baratro" dell'ennesimo cane a casa mia (sono già a quota tre). In più era iniziata una vera e propria roulette russa del cane fra le automobili (sapete la calamità del "chaffico" a Palermo...).
Vecchina, ragazza un po' "stramba", amica mia (non che lo sia di meno..), e io con gli occhi a quella imminente salma. "Vaffanculo!", vado per togliere il cane dai guai (e mettermici io..) ma la mia amica era già partita pure lei, l'altra...vabè, che vi sto a raccontare, una manica di pazzi.
Comunque prendiamo sto cane e l'amica della mia amica dice che lo tiene con sé. Bene! (ogni tanto il lieto fine arriva subito senza farti soffrire troppo). Dopo qualche altra irrilevante peripezia, il cane si trova felice e contento a casa dell'amica dell'amica.
Finalmente io e la mia amica possiamo dirigerci verso un caffé. Driiiiiin, anzi, riiiiing....riiiiiing......riiiiing "pronto?" fa lei. "Come? non lo tenete più (era il padre dell'amica della mia amica, che era stato un po' riluttante a tenere il cane poco prima - ma si vedeva che era un buono-)...eh? avete trovato il padrone mentre eravate a spasso col cane? l'aveva smarrita? abita nel vostro palazzo?" (cazzo, il cane lo avevamo trovato molto lontano da lì! Tra l'altro un cagnolino di piccola taglia...).
Tutto il casino, da quando lei non aveva sentito le mie chiamate al cellulare, al pregare il padre della fanciulla ad accogliere l'ennesima anima candida in cerca d'affetto, tutto ciò dicevo, per riportare il cane (ben distante ormai) al padrone che l'aveva smarrito. E noi pedine ignare di eventi sincronici.
Palermo, 29 Febbraio


[Modificato da mistermoog 01/03/2008 02:37]










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01/03/2008 03:08
 
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Ciao Bibina, che piacere!
Ho scritto il romanzo qui su senza avere ancora letto il tuo post. Che bello che hai un fisico delle particelle a portata di mano..! Ma siccome non voglio rovinare il thread alla "zoccolaccia" andando off, continuo questa discussione qua
[Modificato da mistermoog 01/03/2008 03:27]










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06/03/2008 13:25
 
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E finalmente eccomi qua!
Bibina, me lo presti un po', tuo marito? Devo fare una tesi sulla sincronicità e sulle evidenze sperimentali dell'interconnessione tra le cose, e un dottorato in fisica delle particelle mi servirebbe non poco!
Comunque su questo incredibile argomento si può parlare per anni... Jung riportò decine di casi in cui la semplice casualità non poteva spiegare gli avvenimenti, così partorì la teoria della sincronicità, che definì come innegabile collegamento tra 2 avvenimenti che però non sono legati da un rapporto di causa-effetto.
Tutti noi abbiamo qualche esempio nelle nostre vite, a partire quello descritto da Moog. A me viene in mente che una volta mi alzai per rispondere al telefono sapendo già chi era, PRIMA ancora che il telefono squillasse: "vado io, mamma" "vai tu... DOVE?". La cosa fica era che non ero certo abituata a ricevere telefonate dalla persona che mi chiamò quel giorno: in 4 anni mi aveva chiamato forse 5-6 volte!
Altro esempio abbastanza eclatante: mio fratello si fece male in bicicletta e tornando a casa trovammo nostra madre fuori che ci aspettava, perchè "si era sentita" che era successo qualcosa!
Per gli animali la sincronicità è un comportamento comune e spesso confusa con l'istinto, che invece mal spiega molti fenomeni osservati e documentati, che tanto ci dovrebbero far riflettere su quanto ci siamo auto-limitati a causa delle sovrastrutture con cui l'animale-uomo si diverte ad appesantirsi.
Riporto solo 2 esempi eclatanti.
Il primo è quello della centesima scimmia, famosissimo, che riguarda l'esito degli studi sulla scimmia giapponese Macaca fuscata, che è stata osservata allo stato selvaggio per un periodo di oltre 30 anni. Nel 1952, sull'isola di Koshima, alcuni scienziati davano da mangiare alle scimmie delle patate dolci sepolte nella sabbia. Alle scimmie piaceva il gusto delle patate dolci, ma trovavano la sabbia assai sgradevole, finchè una di loro scoprì che erano più gustose lavandole. Quando un numero sufficiente di scimmie di Koshima imparò a lavare le patate, anche tutte le altre scimmie delle altre isole lo fecero, come se si fosse arrivati ad un "quorum" di esemplari tale da far diventare quella nozione acquisita dalla specie.
Secondo esempio, ancora più sconvolgente: durante una spedizione scientifica nel Mare del Nord per documentare le abitudini delle balene, i componenti della spedizione si trovarono a fronteggiare lo spiacevole inconveniente degli albatros che scagazzavano sul ponte della nave. Chi di voi si è arrabbiato per una cacca di piccione sull'auto ben può capire quanto possa dar fastidio un piccione di 150 cm di altezza, per un'apertura alare di 3 metri! Per risolvere il problema ebbero l'idea di bagnare il ponte, per poi dare una piccola scossa elettrica agli ingombranti pennuti. La geniale trovata funzionò solo una volta. Alla seconda scossa gli uccellacci impuniti, contemporaneamente, ALZARONO UNA ZAMPA! [SM=x431217]
Io ho fatto vari esami in cui veniva trattata la corrente ed i suoi effetti, ma porca miseria non ci sarei arrivata se non l'avessi visto! La corrente si propaga tra 2 punti grazie a differenze di potenziale elettrico tra i 2 punti stessi: per basse tensioni applicate, rimanendo con UNA SOLA ZAMPA A TERRA esponevano UN SOLO PUNTO, quindi la corrente non passava attraverso di loro e non prendevano la scossa! Provate a spiegarlo facendo riferimento all'istinto! Non credo che in natura ci sia molta corrente elettrica a bassa tensione... (con i fulmini non funziona...).
Dimostrazione innegabile dell'esistenza del piano di Akasha?
Io preferisco propendere per l'ipotesi dell'interconnessione globale tra tutte le cose.
Chissà, magari anche per noi esseri umani varrà il principio della centesima scimmia, e quando un quorum di persone si sarà svegliato, tutte le altre lo faranno di conseguenza.
(sperando che il quorum non si raggiunga, invece, con un certo numero di persone ADDORMENTATE!).
06/03/2008 14:02
 
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Re: Da "Sincronicità" di Massimo Teodorani
Auriah, 29/02/2008 0.58:

.....ma significa che queste persone - o meglio queste "isole psichiche" - hanno improvvisamente ricordato di es¬sere sempre state la stessa cosa. È probabilmente così che nascono l'innamoramento tra due persone.........



Oh, mon amour, non sai più come dirmelo...


Cara Mondina, questo spiega pure quella cosa che molti "esoteristi" chiamano Spirito Gruppo per quanto riguarda gli animali (tanto per suddividere, se non bastasse, ancora un po' per settori, compartimenti).
Il punto è che il vero problema dell'uomo è il fatto che tende a SEPARARE anziché UNIRE. Era anche il problema della fisica, infatti qualcosa all'orizzonte (degli eventi...?) si delinea solo da quando gli scienziati hanno capito che bisogna "unificare".

[Modificato da mistermoog 06/03/2008 14:03]










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06/03/2008 21:57
 
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Forse quando quell'orizzonte (degli eventi) ci inghiottirà tutti riusciremmo ad avere ben chiaro quello che ci circonda, da tutti i punti di vista.

Peccato che negli ultimi tempi quell'orizzonte lì, non lo vedo da un pò...
[Modificato da Alfea77 06/03/2008 22:06]
08/03/2008 01:44
 
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Mondstrahl, bello davvero il tuo post. Il mio fisico quantistico al momento è leggermente fuori uso... deve consegnare la tesi di dottorato a giorni e, come lui stesso si definisce, al momento è una masserella informe monofunzionale per cui non riesco a farlo intervenire nella discussione...
Intervengo allora io, però sul livello dell'esperienza e mi limito a raccontare un episodio (tra i tanti che sinceramente mi sono capitati) perché è il più in tono con il titolo del topic.
Luglio 1999 Storia d'amore iniziata da poco più di un mese con mio marito W. Ormoni ed emozioni a tutto volume. Dopo una giornata passata al mare,in cui non ci siamo molto abbronzati nonostante il sole... Lui mi riaccompagna dai miei e ci salutiamo. Io vado subito a dormire mentre lui rientra a casa sua (abitavamo a circa 40 min di macchina). Mi addormento profondamente e mi succede questo: ho un'iniziale sensazione di paralisi (come quella che precede un viaggio) ma invece che percepire il successivo sgusciamento fuori mi sento abbracciare in modo forte, caldo e completo- sto benissimo e penso di essere ancora al mare ma poi focalizzo l'attenzione al “mio” corpo e provo una sensazione strana come se dentro alla mia bocca ci fossero 2 file doppie di denti (cioè una bocca sovrapposta completamente alla mia), oltre al fatto che mi sento come ampliata e racchiusa allo stesso tempo. Da dentro me sento la voce di W che mi parla all'orecchio (ma dall'interno!!!) e percepisco la frase “mi addormento con le tue parole”- a quel punto faccio uno sforzo immane per svegliarmi, se così si può dire, e penso che a lui sia successo qualcosa (davvero troppo strana anche se bellissima la sensazione)-prendo allora il telefono e prego che non abbia il cellulare spento. Per fortuna suona. Quando risponde non gli do tempo di parlare e racconto come posso quello che mi è appena capitato. Dall'altra parte silenzio. Poi mi dice- “ ti ricordi quella lettera che mi avevi spedito un mese fa da roma e che davamo per persa? E' arrivata oggi. L'ho letta e ti stavo scrivendo un sms. Te lo mando così, al punto in cui sono arrivato a scriverlo quando mi hai chiamato. Dormi serena. Ne parliamo domani”- Arriva l'sms: “mi addormento con le tue parole”.
W non è scappato, per fortuna!, anzi dopo pochi giorni abbiamo pure deciso che ci saremmo sposati...se non è sincronicità questa!
BBna [SM=g27821]
[Modificato da (bibina) 08/03/2008 01:45]
08/03/2008 19:12
 
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il vero problema dell'uomo è il fatto che tende a SEPARARE anziché UNIRE


ma quanta ragione hai!


masserella informe monofunzionale


...fischi, solo un fisico poteva dare una definizione così!
Che bella la tua storia... se avessi smesso di credere alle favole ore riprenderei a crederci!
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