Plato, se vuoi ti spiego io perché il wwf "denuncia".
Il wwf è uno di quegli enti che preferisce gestirsi il suo bel giardinello di associazione con l'etichetta del "viva la natura" senza rotture di coglioni, perché altrimenti il vero lavoro, il vero scopo per cui sarebbe nato, significherebbe "problemi". Perché lottare? perché cercare di avviare una campagna di sensibilizzazione contro il randagismo? Perché provare ad integrare dei cani nel loro ambiente naturale (la natura) quando disturberebbero le altre specie grazie alle quali io (wwf) faccio soldi a palate tra contributi e donazioni del ricco e sensibile aristocratico o borghese che tira le cuoia? Perché far sì che la natura abbia il suo di equilibrio quando posso gestirlo io? Perché rompere i coglioni al pastore mafioso della zona che poi mi rende la vita difficile? E che sono un "idealista" io? Machissenefrega, c'ho il mio bello stipendio per distribuire un paio di volantini al mese o andare nelle scuole a insegnare quanto è bella la natura!
Ecco perché quando quel veleno se lo fotte accidentalmente il figlio del pastore o la fucilata se la becca il cognato del bracconiere, per citare l'altro topic, "risuona il mio barbarico yawp sopra i tetti del mondo". Non è vendetta, è pancia.
Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend