16/06/2008 16:12 |
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| | | Post: 1.311 | Registrato il: 01/10/2006 | Sesso: Maschile | Astral + | Utente Veteran | Autostoppista galattico | | OFFLINE |
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Desidero aggiungere due parole sul film qui su.
Il film tratta di un alieno, una sorta di antropologo, venuto a visitare la Terra. Qui conosce Jenny Haiden (bravissima Karen Allen, la ricordate in Indiana Jones?) e prende le sembianze, attraverso un processo accelerato di clonazione, del defunto marito. Ben presto gli "umani" gli daranno la caccia dimenticandosi di essere stati proprio loro ad invitarlo. Proprio così, sulla sonda Pioneer, quando fu lanciata nello spazio, lasciammo tutte le indicazioni per rintracciare il nostro pianeta, più tante informazioni sulla storia dell'umanità.
Questo alieno, con la sua sola presenza, ci mette di fronte alla stupidità e piccolezza dell'uomo. Di contro, lui dice che qui ha trovato qualcosa che la sua razza, in milioni di anni di evoluzione ha perduto, un certo "calore umano" e, come disse lui stesso: "Date il meglio di voi stessi nei momenti peggiori" (ma nel film questi tipi sono in grande minoranza...).
Quella scena invece, non so se l'afferrate bene in inglese, è bellissima: Il cacciatore si vantava della sua preda sul cofano dell'auto e invitava addirittura Jenny a "mangiare un bel pezzo di carne" con lui, poi accorgendosi del "fattaccio" s'incazza di brutto, ma di brutto brutto...
Ma credo che la bellezza del film sia tutta nella bravura di Jeff Bridges: un alieno che non ha mai visto il nostro mondo, come può essere? Puro e stupito come un bambino...
Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend
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