Ho dato un'occhiata. Ha destato il mio interesse, specialmente la seguente frase:
"...Non è vero che esiste un cordone che unisce il corpo fisico con quello più sottile del "doppio". E' solo un'immagine simbolica per attestare una interdipendenza tra le due strutture che, comunque, restano sempre in contatto, (anche se spesso intuitivamente ne percepiamo una sola). Quindi tranquillizzatevi, non c'è niente che si può spezzare..."
Ho sempre pensato questa cosa (e altro). Anzi,
io credo che il cordone esista quando lo vogliamo "fare esistere". Quell'immagine simbolica è ormai talmente concretizzata nel nostro immaginario che "in astrale" la richiamiamo proprio per mettere ogni cosa al "suo posto"...
Con questo mi ricollego anche a discussioni recenti in "senza redini" (scusate non saprei "linkarle" adesso) sulla classificazione per mezzo di disegni dei corpi sottili.
Chi
ha bisogno dei disegnini e di rappresentazioni varie per contattare il proprio io (e per divulgare il verbo) lo faccia pure. Personalmente credo a un'indagine più "diretta".
Se proprio vogliamo citare "tradizioni varie" un po' di sano ZEN non farebbe male a qualcuno...
Come al solito i miei "entra ed esci" avranno fatto venire il mal di mare, perdonatemi.
abbracci, mm
Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend