Grazie a tutti del benvenuto! Prossimamente vi racconterò alcune delle mie esperienze.
Intanto vi dico che la prima volta che è successo sono stata letteralmente sparata fuori dal corpo (dopo aver avvertito una sorta di forte vibrazione tipo corrente elettrica che percorreva tutto il mio corpo) il tutto durò pochi secondi, poi mi sentii di nuovo risucchiare nell'involucro fisico. Stavo facendo un pisolino pomeridiano, era un periodo in cui ero particolarmente sconvolta dal fatto che il mio amatissimo cane aveva ucciso, giocando, un mio amatissimo gatto. Della mia famiglia avevo perso solo una nonna ma ero molto piccola, per cui la cosa non produsse particolari sconvolgimenti nella mia vita. Per la prima volta, dopo aver visto quel povero micino morire tra le mie mani, avevo iniziato a sentire la necessità di capire di più riguardo al senso dell'esistenza in generale.
Immaginate lo spavento che presi quando mi resi conto di quello che stava succedendo. Inizialmente pensai che stavo morendo, poi credetti di essere diventata pazza. Poco tempo dopo (non credo al caso) in libreria mi trovai tra le mani il libro di Monroe "i miei viaggi fuori dal corpo". Più che leggerlo lo "bevvi" letteralmente.
Questo produsse una sorta di impulso che portò il ripetersi delle esperienze. Imparai la tecnica del rilassamento progressivo mantenendo la mente sveglia ed iniziai, prima facendo uscire solo le mani e le braccia e poi, via via il resto del corpo, ad esplorare l'ambiente circostante. La prima cosa che notai (non so se capita anche a voi) è che, contrariamente a quello che intuitivamente avrei creduto, la materia organica (tipo legno, carne, ossa) risulta più densa da oltrepassare rispetto alla materia inorganica (pareti, vetro, metallo).
Quando riuscii a farlo consapevolmente per la prima volta, l'emozione fu indescrivibile e la pace interiore che provai dopo, la totale assenza di paura riguardo alla vita, il senso di serenità interiore che pervase la mia anima furono il dono più bello che avessi mai ricevuto nel corso della mia esistenza.
Successivamente decisi di condividere con mio marito quello che avevo vissuto. Con un po' di timore riguardo a quello che lui avrebbe potuto pensare (era persona molto razionale) gli raccontai l'accaduto, gli dissi che ero capace di produrre l'esperienza e gli spiegai un po' come anche lui avrebbe potuto fare, aprofittando dei suoi pisolini pomeridiani nei quali spesso gli capitavano episodi di paralisi momentanea.
Ebbene anche lui riuscì a vivere alcune esperienze di uscita parziale. Per non influenzarlo non gli comunicai mai i dettagli riguardo a quanto provavo io, in questo modo avevo occasione di confrontare le sue esperienze con le mie.
Ora che alcuni eventi della mia esistenza hanno portato molto dolore alla mia anima, vorrei davvero essere nuovamente capace di fare mio quello stato interiore di pace e serenità che provai allora.
Sono decisa a mantenere una costante attenzione volta a riottenere la capacità di produrre nuovamente, senza difficoltà, la proiezione astrale. Mi terrò in contatto con tutti voi per condividere ogni esperienza e per trarre dalle vostre sostegno e utili consigli. Io credo che non esistono limiti a ciò che possiamo fare se non quelli che noi stessi ci poniamo. Vi abbraccio forte.