Preso da un sito, dove un utente chiede all'associazione che insegna il reiki, perchè far pagare un arte così utile e benefica.
La risposta:
"La tradizione orale narra che, dopo 7 anni di ricerca e 7 anni dedicati alla cura gratuita degli indigenti, Mikao Usui, il monaco a cui si deve la riscoperta del ReiKi, decise di non "regalare" più a chiunque i benefici di ReiKi, ma di cominciare ad insegnare, a chi voleva impararlo, come fare a guarire la propria vita.
E decise così anche con quale scambio economico si sarebbero dovuti dimostrare la propria volontà ed il proprio impegno: per il primo livello l'equivalente economico di una settimana di LAVORO, per il secondo quello di un mese di LAVORO, e per il terzo l'equivalente di un anno di LAVORO.
Il ReiKi, nella forma integra e tradizionale, nel rispetto del lignaggio di Mikao Usui, è semplice, chiaro e potente.
E impegnativo.
L'impegno economico NON E' IMPOSSIBILE, specialmente per il primo livello, con il quale si ottiene lo strumento potente e funzionale in piena disponibilità.
Sta a ciascuno di noi scegliere se, come e quando impararlo.
E prendersi questo impegno con la propria vita."
Regge come scusa secondo voi?o qualcuno mi può far cambiare idea e pensa sia giusto far pagare?