Avere un sentore che ci sia dell'altro e infine accedere all'Astrale dovrebbe fornire una chiave di lettura più ampia della vita.
Una volta tornati in genere si dovrebbe riscoprire ciò per cui vale la pena vivere, osservare tutto sotto un'ottica diversa, avvertire (il poco) l'amore delle cose, diffondere positività anche a chi in apperenza non se la merita...
Mi risuona strano che tu non sia riuscito a viverlo in questa maniera ma come diciamo da tempo, esistono vari intenti nelle uscite che si fanno.
Ho la sensazione che ti sia lasciato sfuggire qualche dettaglio o che tu riponga troppa aspettativa dalla vita terrena. La rivelazione dell'Astrale, non per tutti ma per chi riesce a risvegliarsi, giunge per poter equilibrare anche l'eccessiva sfiducia e delusione che genera l'aspettativa.
Noto invece che il divario si è allargato, la vita terrena ha perso "terreno" (scusate il bisticcio di parole), a favore dell'attesa della notte.
L'astrale è un'occhiata sul "dopo", un viaggio introspettivo, risposte a domande che ci vengono in mente vivendo in un mondo dove ci sentiamo fuori luogo...
Ognuno di noi ha un motivo per odiare il giorno ma...una volta in astrale, riceve 1000 motivi per cui valga la pena di tornare.
Scusami l'ardire ma...sei sicuro di aver colto appieno il senso delle uscite che effettui?
Che risposte hai avuto fin'ora? Hai esplorato in tondo ma...all'interno?
Non sono nessuno per dirti il giusto e lo sbagliato ma, in questo forum cerchiamo sempre di approfondire.
E probabilmente se sei qui avrai da indicarci qualcosa.
Se pensi che sia andato troppo sul personale, scusami e non rispondermi.
A presto
A presto.
"La domanda è il chiodo fisso"