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quando si vuole spiegare un

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2005 13:33
30/08/2005 14:38
 
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quando si vuole spiegare un fenomeno
voglio riportarvi questo articolo che è apparso sul sito spiritualsearch...

è un articolo abbastanza limitato alla "scoperta" scientifica sul fenomeno O.o.B.E.

leggete:


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ESPERIENZE EXTRA-CORPOREE: NULLA DI PARANORMALE, SEMPLICE EFFETTO PSICOLOGICO





Uno studio britannico fornisce una spiegazione scientifica al fenomeno paranormale più diffuso al mondo: l'"uscita dal corpo". La sensazione di vedere il proprio corpo dall'alto e fluttuare nell'aria volando nella stanza, è un'esperienza abbastanza diffusa, vissuta in circostanze di pre-morte, durante i cosiddetti "viaggi astrali", sotto effetto di stupefacenti o semplicemente in modo spontaneo. Si stima che quasi il 10 % delle persone abbia prima o poi sperimentato questo stato alterato di coscienza, e che una percentuale ancora più alta di soggetti nutra la profonda convinzione che questo tipo di esperienze rientrino appieno nel campo del paranormale.
In realtà la spiegazione scientifica esiste, ed è stata fornita da un gruppo di ricercatori dell’University of Manchester. Tali studiosi ritengono che l'uscita dal proprio corpo non sia altro che un problema psicologico che investe la sfera della percezione di sé e del proprio corpo.
In determinate situazioni, infatti, il cervello perde il contatto con il flusso di informazioni sensoriali che provengono dal corpo e tale distacco scatena una serie di meccanismi psicologici che inducono a sperimentare l'OBE (Out of Body Experience). Ciò che gli studiosi hanno dimostrato è che esiste una correlazione tra questo tipo di esperienze e il tipo di rapporto che si possiede con la propria fisicità e con il proprio aspetto esteriore: infatti la maggior parte delle persone che vivono esperienze di OBE nutre una profonda insoddisfazione per il proprio aspetto fisico e una vera fissazione nel pensare a come gli altri possano giudicarlo.



La parte finale è veramente fuori luogo, soprattutto perchè presenta molte lacune...
dire: la maggior parte delle persone che vivono esperienze di O.o.B.E. sono insoddisfatte del proprio aspetto fisico, significa declassare l'aspetto O.o.B.E. in tutte le sue realtà.
Secondo punto: non ci viene fornito nessun dato specifico, nessuna informazioni di chi ha effettuato questi studi.

La parte che mi piacerebbe approfondire comunque rimane questa:
E' indispensabile discutere della veridicità o meno di questi eventi (per la cosidetta scienza) quando dietro a questo studio ci sono persone che hanno un loro potenziale di "credo" verso qualcosa (che sia il loro lavoro, la loro religione, ecc.)?

Per chi ha avuto queste esperienze è veramente ridicolo leggere queste cose, del resto però l'uomo vuole spiegare con i numeri anche l'incommensurabile, l'amore...

l'unico strumento che ci può aiutare a capire chi siamo, cos'è il reale (ma anche il non reale), è la nostra mente: una mente libera dai condizionamenti passati, dai condizionamenti interiori...

tutte le teorie, spiegazioni del caso, rimangono circoscritte, illusorie a menti che vogliono certezze matematiche

ciao a tutti[SM=g27811]





[Modificato da emilgollum 30/08/2005 14.39]

[Modificato da emilgollum 30/08/2005 14.40]

Un giovane andò da un maestro e gli chiese: "Quanto tempo potrò impiegare per raggiungere lilluminazione?" Rispose il maestro: "Dieci anni". Il giovane era sbalordito. "Così tanto?" domandò incredulo. Replicò laltro: "No, mi sono sbagliato, ci vorranno venti anni". Il giovane chiese: " Perché hai raddoppiato la cifra?" Allora il maestro spiegò: "Adesso che ci penso, nel tuo caso ce ne vorranno probabilmente trenta".



www.awaremindfilms.net
30/08/2005 19:38
 
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ora capisco perchè non ho esperienze, sono un figo! [SM=g27830]
31/08/2005 02:42
 
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Purtroppo, articoli come questi, hanno molta influenza su persone che per un attimo si erano risvegliate dal loro letargo. Se per un certo periodo di tempo erano riuscite davvero, per ipotesi, ad accettarsi per quello che sono, avevano avuto qualcosa in cui sperare, una visione dicersa del mondo, adesso ripiombano nel "sentirsi anomalo", malato, sulla via della diversità, facente parte di "una ristretta cerchia che...".

"Tali studiosi ritengono" sarebbe bene smettessero di voler dare una giustificazione a tutto, senza un briciolo di fondamento. Per come la vedo io, è la loro parolo contro la nostra. E altro che ristretta cerchia...
A presto.


"La domanda è il chiodo fisso"
31/08/2005 10:04
 
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Credo che ognuno di noi cerchi di dare delle spiegazioni a qualsiasi tipo di esperienza. Ognuno per quello in cui crede. Ne consegue che il medesimo fatto osservato da più persone possa dare origini ad analisi diverse.
Allo stesso modo ricercatori scientifici tenderanno sempre a dare una connotazione razionale a qualsiasi fenomeno, mentre gli studiosi dell'occulto cercheranno sempre di individuare il lato nascosto delle cose.
Quello che cambia, a mio giudizio, è il punto di osservazione che in nessun caso è abbastanza elevato da poter centrare qualsiasi cosa nella sua interezza. Il risultato di tutto questo è una cronica visione parziale di ciò che osserviamo, e quindi non si può con certezza affermare che una persona (studioso o no che sia) abbia più o meno ragione di un'altra.
02/09/2005 13:08
 
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Re:

Scritto da: -Kenji87- 30/08/2005 19.38
ora capisco perchè non ho esperienze, sono un figo! [SM=g27830]



che facciamo, ragazzi, lo mandiamo a cag... o facciamo un'ovazione?
(io sto ancora ridendo...)

Tornando seri.
Il problema è proprio quello sottolineato da Krishnamurti: ognuno di noi cerca di dare delle spiegazioni PERSONALI a seconda di quello in cui crede, quindi l'oggettività è in molti casi un'utopia.
Non sono però d'accordo che non si possa con certezza affermare che una persona abbia più o meno ragione di un'altra, perchè è importante anche COME ci si accosta ad un argomento, quali pezzi si tagliano o si modificano per adattare questo argomento alle proprie convinzioni.
In questo caso, l'articolo riportato presenta lacune, ed è quindi VOLUTAMENTE di parte. Oltre a quelle già evidenziate da Emil, c'è da sottolineare che non vengono prese in considerazione le similitudini delle esperienze pre-morte: il tunnel, la luce, le sensazioni... Possibile che IN TUTTI i racconti ricorrano le stesse cose, se queste sono solo dovute ad un flusso errato di neuroni? Se ci ubriachiamo in 5, abbiamo 5 esperienze diverse (chi dorme, chi vede asini volanti, chi parla con la nonna ecc), ma se ci sono 100 esperienze di pre-morte, sono tutte uguali! A me non sembra una spiegazione, ma solo un voler a tutti i costi negare un fatto inequivocabile.
Non si parla di esperimenti fatti, ma ci si limita a dare una stessa spiegazione ad un fascio di esperienze diverse, e già questo è chiaro indice di mancanza di obiettività.
Sinceramente, ricercare spiegazioni razionali a qualsiasi fatto è un modo di fare ENCOMIABILE (altrimenti saremmo tutti succubi dei vari Otelma o Wanna Marchi...), ma voler a tutti i costi credere che la scienza sia sufficiente a spiegare TUTTO e altrettanto limitato e retrogado che credere ad Otelma.
Peccato, perchè tanti di questi "cervelli" potrebbero veramente esserci utili, se non fossero così arroccati alle loro convinzioni!
02/09/2005 13:33
 
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A volte ci ho pensato...e se fossero obbligati ad essere arroccati nelle loro convinzioni?

A presto
A presto.


"La domanda è il chiodo fisso"
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