Sogno lucido: esperienza astrale?

Ciao a tutti, è da un po' di tempo che sto meditando sul fatto che i sogni possano in realtà essere delle uscite in astrale poco coscienti, avevo anche scritto in merito una piccola teoria nella sezione "viaggio astrale". Sono ancora perplesso riguardo alla parte dei sogni o dei sogni lucidi, ma questa mattina ho avuto un'esperienza singolare di sogno lucido con rientro nel corpo, ed ora che ci penso bene anche nel penultimo sogno lucido ho avuto la sensazione di rientro nel corpo al risveglio. Perchè ritovarsi a rientrare nel corpo se è solo un sogno? Non dovrebbe accadere, bisognerebbe solo svegliarsi normalmente...

Ecco l'esperienza di sogno che diventa sogno lucido e poi rientro nel corpo di questa notte: Sto sognando e sono a Viareggio ad una fermata dell'autobus con mia moglie ed un collega di lavoro in una zona fuori dal centro. Arriva l'autobus che si ferma vicino a noi. L'autista scende un attimo e mia moglie sale al posto di guida e va via con l'autobus, mentre io, il collega e l'autista rimaniamo di stucco. Da qui parte l'autocriticità del sogno e la consapevolezza di star sognando dovuta al fatto che nel sogno comincio a rendermi conto che la cosa non ha senso e tantomeno che mia moglie guidi un autobus di linea. A quel punto mi dico e mi ripeto che tutto cio non ha senso e mi trovo in un sogno. L'ho dovuto ripetere varie volte per diventare veramente consapevole. Mi ritrovo quindi osservatore cosciente all'interno dell'ambiente onirico che stavo vivendo e qui mi vengono subito alla mente tutte le mie teorie che avevo scritto nella sezione "viaggio astrale" sui micromondi etc... Ho paura che il sogno diventi instabile o che mi sveglio ma riesco a mantenere l'esperienza, mi rivolgo al collega cercando di fargli capire che non eravamo in un sogno ma in un viaggio astrale, lui ovviamente non sa neanche di essere in un sogno o chissà che, lui crede di essere vivo e vegeto come sempre... a quel punto cerco di deformare qualcosa e gli faccio vedere che allungo il mio dito medio di circa un metro e avvolgo un fiore con l'estremità... lui rimane un po' perplesso ma ancora diffidente, allora decido di fargli vedere che possiamo volare e balzo per aria con difficoltà ma rimango a mezz'aria galleggiando, a quel punto lui comincia a credermi, ma io comincio a pormi alcune domande del tipo: e se il mio collega e l'autista fossero solo frutto del mio sogno lucido e dell'ambiente che ho creato? (questo sempre mentre ero cosciente nel mondo lucido). e se questo mondo fosse un mondo di coscienza come quelli descritti nella mia teoria? E così via una serie di domande del genere....
A quel punto svanisce tutto e mi ritrovo a rientrare nel corpo fisico come un qualsiasi rientro dal viaggio astrale.

La mia domanda rimane la solita: i sogni o i sogni lucidi sono uscite dal corpo in mondi instabili e con poca coscienza?
Avete mai notato se al risveglio dai vostri sogni lucidi provate la sensazione di rientrare nel corpo?
Ragazzi pensiamoci bene potrebbe essere un gran punto di svolta....io purtroppo di sogni lucidi non ne faccio quasi mai e dovrò aspettare il prossimo per continuare l'esperimento...

Beh,è risaputo (almeno così si dice) che quando sognamo siamo realmente fuori dal corpo,solo che non abbiamo abbastanza consapevolezza per accorgercene,forse questa tua esperienza può esserne la conferma. Comunque penserò bene,in questi giorni,alla sensazione che ho alla fine di un sogno lucido. Naturalmente devo escludere i sogni lucidi in cui ho chiesto di andare in obe e mi sono ritrovato in fase vibratoria giusto?

Hai mai pensato che forse non esiste un vero confine tra un sogno o un obe? Che l'una e l'altra cosa si confondono per una serie possibili di motivi?
In un sistema fatto di idee personali ed altrui è facile che la coscienza debba darsi delle spiegazioni accettabili. Così può succedere di incontrare qualcuno che non possiamo ancora capire chi è, almeno non lo vuole capire/accettare la nostra parte razionale. Ecco che la nostra percezione tinge dei nostri colori l'oggettività. Addirittura potrebbe darsi che qualcuno potrebbe usare le stesse proiezioni mentale di colui che osserva per farsi capire. Faccio un esempio. Mettiamo che vogliamo spiegare ad un bambino un concetto scientifico come, ad esempio, la rotazione dell'asse terrestre. Nessuno userebbe lo stesso linguaggio che userebbe con uno scienziato o, quanto meno, con un adulto. Chi è più in alto si abbassa utilizzando una logica adatta alla visuale di colui che sta più in basso. Altrimenti sarebbe incomprensibile.

Questa notte ancora... una sorta di viaggio astrale confuso, pochissima coscienza: ancora una volta l'autobus ma questa volta all'interno c'eravamo in 5 o 6 del forum a chiacchierare e se non sbaglio ho parlato con seeking in modo diretto...poi è svanito tutto....

Greg, dovrei quindi cercare di interpretare l'accaduto e non guardarlo così come è successo?

Scusa Acro, ti Ho risposto nei commenti al diario

Salve e tutti.
Vorrei dire che assolutamente non si esce sempre in astrale, ogni notte. Può capitare che si esca inconsapevolmente, come ad esempio quando si sogna di volare, pechè il nostro cervello interpreta la leggerezza del corpo astrale con un'esperienza che gli sembra ovvia: volare. Ovviamente capita anche consapevolmente, come ad alcuni di noi. Lo sdoppiamento avviene ogni tanto e dipende dal proprio retaggio di vite passate. Fra i vari sensi astrali c'è la telepatia, la chiaroveggenza, la possibilità di vedere al di là del tempo ed altri.
E' come se adesso io decidessi a tutti i costi di diventare telepatico e se ogni pensiero che provo pensassi che in realtà mi sta arrivando chissà da chi e da dove. E' assurdo!
I sogni sono sogni, immagini mentali ( in reltà tutte le immagini sono mentali) libere dai condizionamenti del corpo fisico.
Non confondiamo le cose. I sensi astrali si sviluppano con l'esercizio di anni, secoli e vite. Importante è non illudersi. Buon lavoro!
Un saluto a tutti.

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Scritto da: acronimo 20/08/2005 9.32
... mi rivolgo al collega cercando di fargli capire che non eravamo in un sogno ma in un viaggio astrale, lui ovviamente non sa neanche di essere in un sogno o chissà che, lui crede di essere vivo e vegeto come sempre... a quel punto cerco di deformare qualcosa e gli faccio vedere che allungo il mio dito medio di circa un metro e avvolgo un fiore con l'estremità... lui rimane un po' perplesso ma ancora diffidente, allora decido di fargli vedere che possiamo volare e balzo per aria con difficoltà ma rimango a mezz'aria galleggiando, a quel punto lui comincia a credermi, ma io comincio a pormi alcune domande ....

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Sai Acro c'era qualcosa che mi suonava familiare.
Ecco cosa:

E come un segnale che sono davvero tornata: la radio!
Dapprima non la distinguo bene nei fumi del sonno, finchè mi rendo conto che è proprio la radio accesa. Sopraggiunge mia sorella sbraitando per la confusione vista l’ora del mattino (il volume è altino), io mi alzo, mi avvicino allo stereo e vedo il display con tutte le lucine. “Porca…” deve essere scattato il timer, da solo, perché non ho idea di come s’inserisca.
A piedi scalzi e con il corpo vagamente intorpidito esco dalla camera.
Non so come ho fatto a capirlo.
Nel piccolo corridoio che separa la mia camera da letto da quella di B. ho capito.
Siamo oltre il realismo onirico.
Io sono ancora nel sogno.
Ero tornata sì al corpo ma non mi ero svegliata davvero, e capisco per pura intuizione che quella non è realtà.
Vado nella stanza di B., si sta preparando per andare al lavoro, di corsa come al solito. La guardo e le dico che so quanto possa apparire incredibile, dato che tutto intorno a noi è talmente reale, ma siamo in un sogno.
Mi restituisce l’occhiata, la sua è tra il serio e il faceto, del tipo – non vedi che siamo qui nella mia stanza e mi sto scapicollando perché è tardi? -, mi avvicino a lei, sorrido e aggiungo tranquilla che le do una dimostrazione.
Mi guardo attorno per scegliere un oggetto, lo trovo sopra il radiatore, un cosino cubico, lo fisso, faccio un gesto con l’indice, come quando si da un ordine a un cane, su, l’oggetto si solleva. Non mi basta. Cerco ancora. A pochi metri da noi due beauty-case, stesso cenno e mi arrivano in mano.
Ho compreso che spostare, toccare, agire su questo piano è un atto di volontà. Un puro atto di volontà!
Adesso B. è tra l’attonito e il divertito, la sento dire “Ma dai?!!”. Ora ci crede. Tutto questo non è realtà!

Rammento bene una cosa, secondo me rilevante, ossia la veridicità dell'esperienza che la rendeva sotto quest'aspetto identica ad un'obe.
Il viaggio lucido è quello in cui ci rendiamo conto di stare sognando, ne prendiamo atto e giostriamo gli eventi a nostro piacimento.
Gli eventi, non necessariamente l'intorno.
E se anche mutiamo l'intorno come fosse una scenografia e improbabile che non diventi instabile.

Intervenire solo su uno o pochi elementi, il dito che si allunga o gli oggetti spostati con il pensiero, mantenendo stabile la "realtà" circostante mi sembra poco consono ad un sogno lucido.

E poi, relativamente ai sensi che cita Marco, mi pare più vicino alle facoltà astrali (ci aggiungerei anche la telecinesi).
Non credete?

Buona settimana a tutti

Luna N.

Io nn sono un grande viaggiatore, quindi se scrivo cavolate nn flagellatemi...

Cmq ho riflettuto un po'sulla cosa...

Credo sia necessario capire CHE COSA esca dal corpo e da cosa siamo formati...

Nn siamo solo anima e corpo... credo ci siano diversi corpi sottili e credo che a volte possano uscire tutti, a volte solo alcuni o solo uno...

Ora partiamo da una classificazione semplice: corpo, mente, spirito, anima... (chi ha una cultura esoterica più ampia può parlare di corpo mentale, causale, sè inferiore, superiore ecc ecc.. ).

Credo che quasi tutti i sogni siano viaggi mentali, con questo nn voglio dire, che siano solo fantasie, ma credo che quel corpo sottile che è la mente, (la mente nn è il cervello, ci tengo a sottolinearlo...), si stacchi e viaggi in qualche dimensione, forse che si autocrea col la forza pensiero... che rielabori ciò che vive, le sensazioni e che entri in comunicazione con l'anima attraverso simbolismi archetipici...

Ovviamente dipende da sogno a sogno...

Detto questo credo che poi ogni uscita qualitativamente e quantitativamente, si differenzi a seconda del grado di consapevolezza, di energia, di lucidità... ovviamente il top sarebbe riuscire ad allineare tutti i corpi sottili riuscendo a prendere coscienza di ognuno di essi... questo credo sia il viaggio più difficile da attuare, che richiede più energia, più maturazione, più esercizio e pratica, e forse è il più pericoloso, (oh! nn voglio spaventare nessuno!!! tanto siamo immortali no??? ).

Beh ho detto la mia...

Ciao
Giojazz