Il lato nascosto...

Trovo entusiasmante il fatto che molte persone abbiano di queste esperienze, molto evolutive, che spingono a porsi in una nuova ottica.
Anch'io godo di queste involontarie uscite, e per molti versi sono il risultato di un coraggio più o meno palese di conoscere se stessi.
Per ricollegarmi al titolo, desidero raccontarvi una piccola storia che mi è capitata circa 3 settimane fa...

Mi trovavo a casa di amici, una bella casa al mare, tenuta da persone molto sensibili all'alimentazione vegetariana, alla bioenergia, all'armonia tra le relazioni, praticanti di yoga e meditazione! Questo mio amico scrive degli interessantissimi libri sulle esperienze spirituali, vissute da lui in prima persona.
Dopo un'ottima cena passata a parlare di suggestive argomentazioni di carattere personale e spirituale, l'ora di ritirarsi per il giusto riposo notturno era arrivata.
La mia stanza era il massimo del confort e della bellezza, tra lampade di sale, ionizzatore d'aria, profumo d'incenso e un letto matrimoniale dalle splendide e calde lenzuola blu, dal quale, sulla parete opposta si poteva vedere un grande orologio analogico dai grandi numeri neri.
Dopo una capatina in toilette ed infilato velocemente il pigiama, ero pronto a sprofondare nell'affascinante torpore che prelude il sonno profondo.
Dopo circa 2 ore aprii gli occhi... ma non quelli fisici.
Sentivo un grande rimescolamento dentro di me, come moti ondosi che fanno galleggiare con forza la mia coscienza.
Riconosco la sensazione, sono dentro al mio corpo che dorme, provo a muovermi ma inutilmente... La sensazione è strana ma piacevole fino a quando, sento che un'energia quasi irresistibile (che ho scambiato in quel momento di grande emozione per un'entità) voleva a tutti i costi sfilarmi dal mio lato destro ed entrare dentro di me! Era forte, oscura e poco raccomandabile. Sono occorsi diversi minuti di tira e molla per poter riprendere in mano la situazione e potermi svegliare fisicamente. L'esperienza torna con forza decrescente altre 2 volte, ossia come mi apprestavo a rimettermi a dormire.
Finalmente dopo qualche tempo riuscii ad addormentarmi (il giorno dopo mi attendeva un bel viaggio fino a Pescara, dovevo dormire almeno un pò).
Non dissi nulla, fino a quando, dopo tre giorni non capitammo per caso sull'argomento.
Ebbene, raccontata la mia esperienza con parole più forti e reali di quelle che ho voluto usare qui, mi è arrivata una bella doccia fredda ma molto positiva.
Ho fatto tutto da solo!
Ossia, quell'energia che avevo scambiato per un'entità di natura malvagia, potente ed invasiva, era in realtà quella parte di me dove risiedono paure, limitazioni, pregiudizi e chissà quant'altro...
Essa si cela dietro la mente subconscia e agisce in forma automatica alimentata dai condizionamenti (e anche dalle vite passate per chi crede).
In quel momento essa (o almeno una buona parte) stava per uscire da me, lasciando il mio corpo e la mia mente finalmente liberi...
Ma... non avevo capito che era così!
Per paura, ho lasciato andare una buona possibilità di vivere in maniera migliore, ed amare nel modo appagante e profondo che, intuisco, sia l'unico modo.
Spesso l'ignoranza su tali esperienze può essere una seria barriera alla vita.
Auguro a tutte le persone che mi leggono e non, di avere il coraggio di conoscere se stesse!
Un abbraccio.

era ora che arrivavi Yogtar!!!

la tua esperienza aiuterà molte persone a riconoscere le proprie paure!

ciao e a presto!!

Ciao Re Grabriel e a tutti gli amici,
grazie per le tue gentili parole.
Il mio racconto vuole essere veramente d'aiuto in questo senso.
Diverse persone con cui ho parlato negli anni, hanno manifestato delle situazioni simili in cui
emozioni represse e dimenticate vengono velocemente a galla grazie proprio ad una o più esperienze di OOBE.
La cosa da notare è che l'esperienza fuori dal corpo può essere paragonata, (anche se non è proprio uguale), al momento del distacco definitivo dal corpo fisico o "mahasamadhi" come amano chiamarlo in India. Altrimenti, come amano invece chiamarlo in occidente, la famosa morte clinica.
Se osserviamo la situazione possiamo rilevare che queste forti emozioni sono in noi e vengono "buttate fuori" che uno voglia o no.
Nel delicato istante dell'abbandono definitivo dal corpo fisico, queste emozioni senza "redini" possono rendere il passaggio difficile anzichè rilassato, gioioso e naturale come dovrebbe in effetti essere.
Allenandosi con le esperienze oobe, si possono sciogliere un bel pò di emozioni represse (tra cui le varie paure), alleggerendoci così non solo il passaggio finale dal corpo, ma anche la vita che stiamo vivendo su questo bellissimo pianeta.
Altre persone che io conosco bene, non hanno nessuna difficoltà a rimanere fuori dal loro corpo, segno inconfondibile di una buona riconciliazione tra pensiero ed emozione.
Mando a tutti gli esseri viventi del pianeta Terra il mio amore e la mia buona energia!
A presto!
Yogtar