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Claudio Coccoluto Vs Pippo Baudo

Ultimo Aggiornamento: 02/10/2005 07:19
20/11/2004 18:22
 
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Obino
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In tutti i miei sogni, arrivato in punto di morte ho sempre provato un' infinita paura ed allo sfiorare della morte mi sono sempre svegliato di soprassalto.
Dopo aver rifletturo sui sogni mi imposi inconsciamente di non aver paura della morte all' interno di un sogno.

Una volta sognai un mio caro amico E.A.C., colui che mi accenò dell' esistenza della magia.
era im pericolo. il noto dj Claudio Coccoluto lo teneva in ostaggio puntandogli il fucile in fronte.
Io non mi sentivo fisicamente presente in quel luogo, loro nn potevano vedermi.

Osservavo impotente la scena.

qundo pensai che era la giunta la fine di E.A.C., PROPRIO IN QUEL MOMENTO UNA DELLE MIE PAURE CAMBIO' FORMA.

Claudio Coccoluto girandosi improvvisamente al mio cospetto mi puntò il fucile tra i due occhi, stranamente mi resi conto che tutto cio' non poteva essere altro che un sogno, data la inverosimilità della situazione.

Con un fucile puntato in fronte e la mia strana sensazione mi ritrovai con la paura di morire davanti i miei occhi.

Bang!

Non sono morto non mi sono svegliato era la prima volta che mi capitava, ero ancora li ma con un buco sulla fronte proprio dove viene collocato il terzo occhio.



Nella stanza subentrarono inaspettatamene due strani esseri bassi che non riconoscevo come esseri umani.

Con voce stridula e insoddisfatta parlavano tra di loro dicendosi strane cose all' inizio non li capivo, osservando claudio coccoluto (che mi fissava aspettando anche un più piccolo segno di vita per finirmi definitivamente), riusci a capire qualcosa del loro lingiaggio, del tipo: dove perchè cerca.

Loro non vedevano ne me ne Claudio Coccoluto, ero l' unico a vederli, Claudio mi fissava indisturbato, io per istinto non mi muovevo, temevo che sia Coccoluto che Quegli strani esseri avrebbero potuto capire che in realtà non ero morto.

Iniziai a fissare i due esseri, uno di loro con capelli lunghi e molto umidi con un viso molto pallido, si avvicinò a me iniziando a toccare il buco che avevo in fronte, guardo' il compagno ridendo e mi conficco' un' oggetto metallico molto sottine nella scatola cranica (scusate il mio linguaggio crudo, non ho intenzione di spaventare).
Inizialmente non sentivo nulla ma l' abitudine al mondo fisico , mi fece sobbalzare.

Claudio Coccoluto si accorse del mio movimento brusco, i due esseri scomparvero nel nulla senza lasciare traccia.

Ero nuovamente di fronte la stessa paura di prima.

Non volevo ripetere la vicenda del bang.
Guardai E.A.C. in cerca di aiuto ma rimase impassivamente immobile in un angolo a guardare compiaciuto cio' che stava accadendo.

Iniziai a correre senza voltarmi avevo un sorprendente vantaggio rispetto a Coccoluto.

Quando mi accorsi di avere quel vantaggio le mie forze iniziarono ad abbandonarmi, ricordo che mi trovavo all' inizio di una salita poco ripida ma molto faticosa per le mie gambe a tal punto da doverle aiutare con la forza delle braccia.

Non riuscivo a percorrere quel tratto di salita, lui era dietro di me sentivo i passi.

Mi voltai di botto accorgendomi che non era più Coccoluto a Seguirmi ma Pippo Baudo.

Improvvisamente non sentivo più l' esigenza di scappare e mi fermai gurdandolo sbalordito.

A quel punto si invertirono i ruoli, Pippo baudo scappo' inseguito da me.

Ricordo che corsi per molto tempo dietro Pippo, dopo mille peripezie riusci a raggiungelo, eravamo al cospetto di una torre altissima dalla forma di un faro.

Egli entro attraverso una piccola porta, all' interno della costruzione.

Ero riuscito a non far chiudere la porta ed entrai.

La mano di Pippo mi blocco esigendo la somma minima per partecipare.

Mi chiese 4 euro.

Gli diedi i soldi e mi disse in bocca al lupo.

Dovevo partecipare al gioco a premi inventato da lui.

Il gioco consisteva nell' acchiappare una coda di volpe appesa ad un filo comandato da Pippo, che si trovava in cima allla costruzione.

ero sicuro di me stesso, quello stesso gioco lo avevo vinto nella realtà, da bambino, alle giostre, fu la mia prima vittoria nel mondo reale.

Quindi sicuro di me, uscendo dalla costruzione guardai un gruppetto di persone di fronte al campo da gioco, non curandomi della posizione della coda di volpe, questo per trarre in inganno chi la pilotava.
quando mi accorsi con la coda dell' occhio che era proprio sopra di me, con un colpo rapido la acchiappai, proprio come successe nella realtà da bambino alle giostre.

Un Lungo applauso segui' l' azione.

pippo baudo mi diede personalmente il premio, un' assegno da 7.100/00 euro.

Al momento della consegna uno dei personaggi che fissavo tra gli spettatori, si lamento' con pippo di aver vinto e di averne ricevuti solo 5400/00 eruro.

Pippo gli rispose che io ero stato pui' veloce.

ero contento, mi venne in mente che in quel periodo avevo avuto una proposta di lavoro a milano e che l' unico motivo per il quale la rifiutai era che non avevo abbastanza soldi per iniziare una nuova vita in una città nuova senza conoscenze.

quindi mi rinquorai e pensai che con quella somma avrei potuto iniziare una nuova vita a milano.

Proprio in quel momento mi svegliai, le urla delle mie sorelle che si accingevano ad andare a scuola mi svegliarono dal bel sogno.

Il mondo mi crollo' addaosso, almeno per altre 2 ore non mi convincevo del fatto che avessi sognato tutto.
Raccontai il sogno ai miei genitori, ancora con gli occhi appannati dal sonno, ridendo mi dissero che era solo un sogno ma io non me la facevo passare, ero fiero di aver vinto quella somma, sentivo che quei soldi mi appartenevano.

Quando ad un tratto mentre pensavo inutilmente al modo di recuperare quell' assegno, squillo il telefono.

Ero nella realtà non nel sogno.

Quello che segui' può sembrare una classica storiella, ma è la realtà.

Al telefono era un avvocato che dopo 2 anni cervcava me, comunicandomi che l' assicurazione aveva provveduto a risarcire i danni provocati a me in un incidente che mi capitò con A.E.C..

quando arrivai dall' avvocato e vidi la somma degli assegni erano complessivamente di 5400/00 e 1700/00 per un totale di:...........

Una strana sensazione assali' il mio corpo mentre l' avvocato mi parlava la pelle d'ca si impadroni' di tutto il mio corpo e mentre cercavo di ascoltare ciò che stava dicendo l' avvocato non vidi più nulla tutto bianco grigio e colorato, una scossa di sudore freddo mi fece tornare alla realtà.

Alla fine 1700 andarono all' avvocato e 5400 a me.

Il mio attaccamento al piano fisico mi trattiene tutt' ora dal credere a ciò che mi successe, ho avuto tante "prove" ma non bastano a convincermi a credere a qualcosa che non credevo.

ne sono consapevole ma mi nascondo

è l' abitudine e tu lo sai meglio di me










02/10/2005 07:19
 
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Registrato il: 02/10/2005
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Obino
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Azz...
Beato te..
Anche a me è capitato da bambino qualcosa di simile ma adesso ne ho perso la facoltà, forse a causa della poca fede nel desiderio.
Freeway, freeway nel vento io e te
Freeway, freeway con te solo io e te.
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