Ciao a tutti, mi sono appena iscritto al forum e mi piacerebbe, dopo avervi raccontato la mia piccola avventura, porre alcune domande pratico/filosofiche ai più esperti per avere delucidazioni.
Dunque; fin da quando ero piccolino ho sempre sofferto di paralisi ipnagogiche, ovvero mi sveglio nel cuore della notte completamente paralizzato ma totalmente lucido e cosciente. Inizialmente questa cosa mi spaventava molto ma ora ho imparato a "liberarmi" in poco tempo e le paralisi rimangono solamente moooolto fastidiose.
Sebbene questi episodi siano calati di frequenza col tempo, l'altra sera mi è capitato ben 3 volte di seguito, cosa mai successa. Decido di fare qualche ricerca (sebbene sapessi già quasi tutto sul lato "scientifico" del problema) e leggo in qualche forum che tale situazione (la paralisi ipnagogica) è uno dei primi stadi per intraprendere un cosiddetto viaggio astrale. Incuriosito, leggo e mi faccio una certa cultura in merito.
Fermo restando che sono molto scettico a riguardo, ho comunque tentato qualche volta (senza paralisi però) a separarmi dal corpo, ottenendo però come risultato solo qualche vibrazione e l'assoluta assenza di percezione del mio corpo. Niente di più.
Continuerò a provare e soprattutto proverò la prossima volta che mi sveglierò paralizzato, visto che ormai controllo benissimo quelle situazioni...tanto vale provare a farne qualcosa no?
Vorrei però saperne di più e vi pongo principalmente due domande:
1) DOMANDA FILOSOFICA - se un viaggio astrale consiste nella presunta separazione fra "anima" e "corpo", com'è possibile che un elemento metafisico (quale appunto l'"anima") riesca ad osservare oggetti e a spostarsi in luoghi del piano fisico? Ho letto in molti forum che è possibile osservare gli oggetti nella stanza o andare a visitare luoghi lontani ma tutto questo è una enorme contraddizione; come è possibile VEDERE senza effettivamente un organo adibito alla vista (che rimane legato al "corpo")? Se effettivamente i viaggi astrali esistono, la nostra "anima" percepirebbe solo altri enti metafisici e non enti fisici.
2) DOMANDA PRATICA - se è possibile separarsi dal "corpo" e osservare l'intero mondo, per poi tornare a sè stessi ricordando tutto...immaginatevi un corpo dell'esercito adibito allo spionaggio che può osservare e sentire TUTTO in OGNI LUOGO. Oppure si potrebbero tranquillamente esplorare i meandri del mare, le costellazioni lontane o il cuore della foresta amazzonica. Tutto ciò ha chiaramente dell'assurdo, visto le numerosissime testimonianze di persone che effettivamente hanno esplorato il mondo durante un OBE.
Aspetto fiducioso risposte competenti!