Proprio in questi giorni sto leggendo un libro di Carlos Castaneda, "A Scuola Dallo Stregone", dove quest'antropologo laureato in filosofia svolge un periodo di apprensistato presso uno sciamano indiano Yaqui. L'indiano dopo ampie chiacchierate (molta diffidenza da parte sua) decide di fargli intraprendere la strada da neofita: mescalina (peyote), erba del diavolo, psilocybe funghetti ecc...
E' molto interessante. Ma l'indiano Don Juan specifica una cosa: le droghe o "medicine" come le chiama lui, fanno solo da varco per aprire delle porte, aprire nuove prospettive. Sta a te poi attraversarle. Sta a te poi fare delle scelte, seguire la via.
Cito l'Indiano, in un frammento in cui parla con Castaneda: "Ciò che importa è che tu sappia esattamente perchè vuoi accingerti a questo. Imparare a conoscere Mescalito (la droga peyote) è una cosa molto seria. Se tu fossi un indiano il tuo desiderio da solo sarebbe sufficiente. Ma pochissimi indiani hanno tale desiderio".
Consiglio a tutti la lettura, se interessati alla tematica
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«Ηθος Ανθρωπῳ Δαιμων».
"Il carattere di un uomo è il suo Destino"
[Eràclito di Efeso]
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