per Astralopiteco

Ciao Diego(1982) e benvenuto, non mi dispiace affatto il tuo intervento, anzi ti confesso che non conoscevo questo termine "Cinestesia". Un ottimo copia e incolla mi ha aiutato ad imparare qualcosa di nuovo, lo copio qui anche per Cresh, che chiede lumi...

Ogni elemento del nostro comportamento porta messaggi specifici. Ciascun individuo interpreta la realtà attraverso tre sistemi rappresentazionali: per immagini (Visivo), suoni (Auditivo) o emozioni (Cinestesico). In genere in ogni persona prevale uno dei tre sistemi. Per essere efficaci nella comunicazione è importante individuare la modalità attraverso la quale noi ed i nostri interlocutori interpretiamo e rappresentiamo la realtà. I tre tipi sono distinguibili grazie a una serie di “parole spia”, attinenti alle tre sfere, che intuitivamente ci permettono di distinguerli: “vedere”, “ascoltare” e “sentire” ne sono esempi.


Il visivo è molto veloce: infatti va al ritmo delle immagini, hanno una forte immaginazione e memorizzano la parte visiva di ogni avvenimento, trascurando gli altri elementi. Hanno un tono di voce molto alto, fanno poche pause e hanno una gestualità descrittiva.
Riconosciamo un visivo in mezzo a una sala di ascoltatori perché non ci perde di vista, tenendo lo sguardo fisso.

Il cinestesico è maggiormente identificato con la propria corporatura, e sarà certamente meno veloce di un visivo. Ha un tono e un volume di voce molto basso e fa pause piuttosto lunghe, dando maggiore importanza alle sensazioni che prova o che ha provato.
Se chiediamo a un cinestesico di andare a mangiare una pizza, svolgerà dentro di sé tutto un processo che ruota intorno all’addome, mentre il visivo comincerà immediatamente a guardarsi intorno e dirà “dove andiamo?”. In quest’ultimo soggetto c’è poca interiorità: è molto più superficiale.

È facile riconoscere gli auditivi, perché hanno un orecchio dominante, e di conseguenza tendono a tenere la testa inclinata quando sono in ascolto: è la cosiddetta “postura del telefono”.
Dunque, quando qualcuno tiene la testa inclinata mentre ti ascolta è certamente un auditivo. L’auditivo ha un tipo di corporatura intermedia tra quella del cinestesico e quella del visivo. La velocità del suo discorrere sarà media, e per lui assumeranno particolare importanza le pause. Per un auditivo, il silenzio è musica, per un visivo è panico! E per un cinestesico, non è un vero silenzio, perché è il tempo in cui gli “ingranaggi” del suo cervello sono liberi di girare in pace.

Il tuo e' un ottimo consiglio, una persona deve imparare a conoscere quali sono le capacita' naturali in cui eccelle ed utilizzarle al meglio. Ancora una volta, un consiglio non vale per tutti allo stesso modo, ognuno, imparando a conoscere se stesso, scoprira' qual'e' la stada per lui piu' facile da percorrere.