Viaggi astrali e momenti del tutto inopportuni

Ma povero Ray!
Acronimo, se continui a spostargli il thread lo incasini ancora di più!

Ciao, Ray, benvenuto nel club di quelli che a volte sembrano matti! Ma in fondo chi sono i savi?

Anche io ho a volte esperienze del genere, ma moooolto brevi (qualche minuto al massimo) e già mi danno i loro fastidi (una volta mi è capitato in prossimità dell’uscita dall’autostrada…. Ho dovuto spararmi 80 km in più!).
Nel tuo caso la situazione mi pare ben più grave e assolutamente da affrontare e modificare. Gli automatismi sono una difesa del corpo nei periodi di forte stress o stanchezza, è come un sonno parziale con cui cerca di recuperare un po’ di energie.
Non credo che queste tue “assenze percettive” siano legate ai tuoi tentativi di viaggio astrale. Anzi, penso che siano un fenomeno estremamente diverso da quello astrale e dipendente da altre cause.
Magari possono essere state innescate da un tuo aumento di interesse nei confronti degli argomenti astrali, che ti hanno portato a disinteressarti o comunque ad allontanarti dall’aspetto concreto della realtà.
Le “assenze percettive” derivano da una mancanza di attenzione, di consapevolezza o di chiarezza mentale,tutte cose invece importanti per entrare nel mondo astrale.
Quando succede a me (ODIO gli automatismi), a parte prendere qualche giorno di ferie per recuperare importanti energie, uso delle semplici accortezze per aumentare il mio livello di attenzione.
Prima di tutto, è importante cercare di rompere gli schemi, facendo cose a cui non sei abituato. Qualsiasi cosa ti sia estranea va bene, anche la più sciocca: indossa una maglietta a rovescio, fai la spesa al contrario (se sei abituato a partire da frutta e verdura, parti dalla parte opposta del supermercato e torna indietro), indossa un naso da pagliaccio e cammina in mezzo alla strada per mezz’ora al giorno, decidi di usare un certo termine a tua scelta per 15 volte in un giorno e ricordati di contarlo ogni volta che lo dici, oppure decidi di NON dire una certa parola (scegline una difficile, all’inizio. Non immagini nemmeno quante volte ti capiterà di doverla dire, una volta imposto il veto! Se scegli “ornitorinco” vedrai la tua città invasa dagli ornitorinchi!).
Fai caso agli episodi di assenza, se c’è qualche punto in comune, l’ora in cui iniziano, quel che hai mangiato, quel che hai fatto prima. Magari c’è un fattore scatenante che non hai considerato.
Assolutamente inizia a lavorarci subito, possibilmente con uno specialista che dall’esterno osservi oggettivamente l’andamento della situazione.
Non trasformarti in un automa, la vita è bella e ogni istante merita di essere vissuto!