Oggi lezione insolita di Protezione Idraulica del Territorio...Piuttosto che spiegare l'equazione di continuità per alveo a fondo mobile, il professore ha dedicato due ore di lezione a qualcosa che va ben oltre l'ingegneria...
Ci ha mostrato dei casi in cui, ancor prima che l'incompetenza, è la mancanza di occhio a causare le disgrazie...La "miopia dello sguardo" che affligge l'uomo in tutte le cose, che lo porta ad essere prepotente e arrogante, ad atteggiarsi in maniera presuntuosa anche di fronte l'immensità della natura fino ad arrivare a disprezzarla!
Imparare a cogliere le sfumature di ogni cosa, sentirle con tutto il proprio essere, viverle e vivendole emozionarsi...Questa è la vera bellezza della vita!
Molto toccante e coinvolgente il video che ci ha proposto...La storia di Ferenc Fricsay, direttore d'orchestra ungherese, che "guida" le prove d'orchestra quando è ormai già segnato dalla malattia e prossimo alla morte...Impressionante come ogni suono, ogni strumento viene accompagnato, attraverso metafore e gesti e colori, verso una perfetta sinfonia di anime ancor prima che di musica!
Il video (suddiviso in 5 parti) è piuttosto lunghetto...A volte può sembrare un po' pesante, ammetto, ma vale davvero la pena di ascoltare la gioia di vivere di quest'uomo...
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Ciao!
Lo scorso mercoledì anch'io seguivo con meraviglia l'ultima lezione del corso di PIT. Ebbene, sì, siamo colleghi!
Mi sono imbattuto in questo forum proprio mentre facevo una ricerca su Ferenc Fricsay: come te, anch'io sono rimasto molto colpito da questo direttore d'orchestra.
Mi fa piacere leggere che non sono stato l'unico ad apprezzare la lezione "atipica" pensata dal prof. Non esagero se dico che è una delle poche lezioni che ricorderò a lungo e con piacere nonostante si parlasse di ingegneria dal punto di vista "umanistico". Sembra un ossimoro, ma si è trattato proprio di questo: ingegneria umanistica.
Io, come la maggior parte degli ingegneri pensavo che le due parole mai e poi mai potessero essere accostate, ma è vero quello che ha detto il prof, la competenza, a volte è arrogante... e l'arroganza causa i disastri. L'approccio ai problemi deve basarsi oltre che sulla competenza scientifica anche sulla sensibilità umana.
La storia di Ferenc Fricsay ci insegna molto da questo punto di vista, e anch'io ho apprezzato molto il parallelismo tra la sua attenzione ai particolari e quella che l'ingegnere dovrebbe porre nel suo mestiere.
Mi ha fatto piacere leggerti e constatare che non siamo un corso di ingegneri insensibili... :P
Ci vediamo martedì a bonifica! (anche se non ho capito chi sei...)