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la paura non esiste

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2011 21:55
26/09/2011 19:25
 
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La paura non esiste.

Credo che ormai tutti coloro che hanno sulle spalle un po di meditazione e viaggi astrali e sogni lucidi e chi più ne ha più ne metta, siano giunti a un livello di conoscenza e comprensione della verità tale da capire che noi, in quanto anime non siamo soggetti a limiti di nessun genere tranne quelli che noi stessi ci poniamo (o imponiamo)...
credo che non sia la comparsa in se di un essere spaventoso o un incubo e situazioni simili oppure avere il sospetto di non riuscire a fare qualcosa che ci frena, bensì la paura stessa, quale che sia l'origine di essa non è poi così rilevante, tanto alla fine il risultato è sempre lo stesso, ed è sempre negativo, o meglio: il "tipo" di risultato cambia a seconda della situazione, ma non cambia l'esito, il fatto che sia negativo.
La paura è una comprensibile reazione irrazionale ad un evento sconosciuto, la conoscenza e la pace con se stessi e gli altri è la chiave per eliminare la paura.


la paura esiste solo se le permettiamo di esistere

27/09/2011 09:07
 
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ali di cartone, permettimi di essere completamente in disaccordo.
non baserei le mie "rivelazioni" grazie alla frase di un film.
la paura esiste, ed è molto più complicata di quello che puoi credere.
la paura è ancestrale, è irrazionale e, in alcuni casi, insuperabile.
perché te lo dico?
perché è bene saperlo, è bene sapere che ci sono situazioni dalle quali solo la paura ti può tirare fuori, a meno che tu non sia fuori di testa, e allora la paura non ti serve, ma un po' di culo non guasterebbe.
mi piace sempre ricordare quanti morti stupide ci sono per mancanza (apparente) di paura, per atti di forza fra ragazzi, le stragi in auto per far vedere chi corre di più, la droga le vite spezzate.
insomma, non mi va di fare il solito pippone di 20 righe da ottuangenario...ma per me, la paura è una componente essenziale per la nostra sopravvivenza.
nella vita così come nel sogno.
ciao!


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

27/09/2011 10:22
 
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Andrea, forse Ali stava parlando di paure del tipo pratico, ad esempio quel tipo di paure che ti impediscono di avere un lavoro che ti piace davvero, paure che ti fanno scappare a gambe levate ogni volta che si parla di responsabilità, paure apparentemente stupide che però nell'incubo possono prendere l'aspetto di mostri, demoni oppure catastrofi naturali, il subconscio spesso si esprime così e noi non recepiamo il messaggio perchè non appare chiaro. A me pare che invece tu stia parlando di incoscienza, visti gli esempi che hai citato; c'è differenza.
Lunga vita e prosperità.
27/09/2011 11:12
 
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si piper, i miei esempi sono forse un po' estremi ma, per me, non c'è differenza fra paura e paura.


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

28/09/2011 21:09
 
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hahaha ma certo che ti permetto di essere in disaccordo con me!! anzi speravo proprio che qualcuno lo facesse, sai, è una noia mortale quando tutti ti danno ragione....
spero anche che tu mi permetta di affermare che sono pienamente d'accordo con te, anche io non vedo la differenza tra paura e paura, e intendo includere nella mia affermazione del post precedente ogni tipo di paura. io non permetto l'esistenza in me della paura, perchè so di non averne bisogno, come d'altra parte sto lavorando per isolare la rabbia e ho avuto un esito quasi completo...
la pace con se stessi e con la realtà è il risultato e forse anche la causa dell'eliminazione delle emozioni negative e inutili ed è proprio quello sul quale sto lavorando io...
non capisco come la paura (o la rabbia) possa migliorare la mia vita, potresti farmi un esempio?
28/09/2011 21:23
 
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Bei punti di vista....

Andre, penso che la paura possa essere sostituita dalla ragione, possiamo scegliere di non correre a 180 all'ora nella viuzza di paese anche senza avere la paura di schiantarci ma con la razionalità che il gesto è insensato alla radice.....

Ali_ come concetto di paura mi avvicino di più al tuo, io in genere vivo la paura come irrazionalità di qualcosa che non so affrontare, ma più nell'astrattezza che nel concreto di vita. Se vogliamo rapportarla al viaggio astrale, è la paura dell'ignoto, del "mostro" inteso come non conoscenza di quello che si potrà vedere un attimo dopo l'uscita...o timore del momento di trapasso dal corpo all'astrale...

La paura è comunque superabile con un atto di consapevolezza e razionalità ma anche con l'esperienza e l'abitudine.

Secondo me la paura non è definibile in un concetto unico, ne esistono svariate sfaccettature e ognuna è guidata da tipologie e approcci diversi.
28/09/2011 22:12
 
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La paura nasce SEMPRE dall'ignoranza, questo l'ho imparato anche io, ma dal punto di vista relativo anche la paura serve (in un certo senso, tutto ciò che esiste ha una sua funzione "benigna", se vista sotto il giusto punto di vista).


La paura è un po' come le leggi giuridiche. In un mondo perfetto (fatto di esseri perfetti) non ci sarebbe alcun motivo di amministrare leggi e di punire, con anni di reclusione, chi non le rispetta. In un mondo perfetto non ha motivo di esistere nemmeno la paura, ma questo è tutt'altro che un mondo perfetto e la paura ha il suo nobile "meccanismo" ed è indespensabile, così come lo sono le leggi (a meno che non si voglia vivere nella completa anarchia, dove un assassino è libero di uccidere e un pedofilo libero di abusare sui ragazzini).

La paura ha la funzione di frenare le persone dal fare qualcosa al di fuori della loro portata... per il bene di loro stessi.



[Modificato da Cikalino 28/09/2011 22:26]
29/09/2011 17:11
 
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Io non condivido tutte le teorie che esecrano i sentimenti umani.
La paura è un sentimento.
E come molti altri,se equilibrato,ha la sua utilità.
Siamo umani?
Viviamo da umani...
L'ascesa spirituale ci aspetta in un'altra dimensione,si spera.
29/09/2011 18:01
 
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Re:
Cikalino, 28/09/2011 22.12:

La paura nasce SEMPRE dall'ignoranza, questo l'ho imparato anche io, ma dal punto di vista relativo anche la paura serve (in un certo senso, tutto ciò che esiste ha una sua funzione "benigna", se vista sotto il giusto punto di vista).


La paura è un po' come le leggi giuridiche. In un mondo perfetto (fatto di esseri perfetti) non ci sarebbe alcun motivo di amministrare leggi e di punire, con anni di reclusione, chi non le rispetta. In un mondo perfetto non ha motivo di esistere nemmeno la paura, ma questo è tutt'altro che un mondo perfetto e la paura ha il suo nobile "meccanismo" ed è indespensabile, così come lo sono le leggi (a meno che non si voglia vivere nella completa anarchia, dove un assassino è libero di uccidere e un pedofilo libero di abusare sui ragazzini).

La paura ha la funzione di frenare le persone dal fare qualcosa al di fuori della loro portata... per il bene di loro stessi.






Scusa Cika, quello che ho evidenziato non mi suona tanto bene... è troppo assoluto, se per esempio uno avesse paura dell'altezza? Personalmente non soffro di vertigini, ma posso comprendere chi ne soffre...e non vedo ignoranza in questa fobia, sbaglio forse?

@ Ali di cartone

Penso che vi siano paure più utili di altre, ma nessuna è inutile in assoluto, scomoda o stupida forse ma inutile no, così non ce la vedo.
Aggiungo anche che si può sapere con certezza se si ha sconfitto una fobia solo quanto ci si ritrova faccia a faccia, solo allora si ha la fatidica prova del nove.
Un'altra cosa invece è imparare a conviverci, anche a te voglio portare un piccolo esempio:
Io faccio motocross, spesso mi sono ritrovato a scorrazzare nei boschi a manetta, schivando le piante a 60/70 allora, non dimentichiamo poi i tipici salti che si trovano in pista, bene, se non avessi quel brividino che scorre lungo la schiena di tanto in tanto mi dimenticherei cosa vuol dire finire stampato ( esperienza già vissuta più volte per altro...) e preso dall'adrenalina del momento finirei con il farmi nuovamente male,capisci cosa intendo?
Mi sembra ovvio che non mi spaventa fare quello che faccio ma non mi sogno nemmeno di eliminare quel brividino perchè mi salva le ossa ( anche però perchè aumenta la mia eccitazione [SM=x431235] ).




[Modificato da BOTAKKI 29/09/2011 18:02]
30/09/2011 14:36
 
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Re: Re:
BOTAKKI, 29/09/2011 18.01:



Scusa Cika, quello che ho evidenziato non mi suona tanto bene... è troppo assoluto, se per esempio uno avesse paura dell'altezza? Personalmente non soffro di vertigini, ma posso comprendere chi ne soffre...e non vedo ignoranza in questa fobia, sbaglio forse?




C'è sempre un'ignoranza di fondo o una lacuna di esperienza dietro a una fobia.

La paura dell'altezza nasce dall'ignoranza perché non c'è motivo di averne. Certo, questo non vuol dire che chi non ne ha paura può buttarsi dal quattordicesimo piano di un palazzo. Non avere paura è completamente diverso da essere incoscienti dei pericoli di talune situazioni.

La paura serve proprio a bloccare gli incoscienti e per questo serve soltanto agli incoscienti/ignoranti.
Questo non significa che non sia un sentimento umano, lo è proprio perché tutti gli esseri umani hanno delle ignoranze di fondo.


Maila1, 29/09/2011 17.11:


Siamo umani?
Viviamo da umani...
L'ascesa spirituale ci aspetta in un'altra dimensione,si spera.



Vivere da umani si, ma per l'ascesa spirituale non bisogna certo aspettare né un'altra dimensione, né qualsiasi altra cosa.

Chi aspetta, semplicemente aspetta.
Non accade nulla.
30/09/2011 22:01
 
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Ok Cika, per ora ne prendo atto, ho bisogno di meditare un pochino sulle tue parole però, credo di non averne afferrato del tutto il senso... vedrò di rimediare, per ora ciò che emerge è solo un "MAH!".
30/09/2011 22:12
 
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Re:
BOTAKKI, 30/09/2011 22.01:

Ok Cika, per ora ne prendo atto, ho bisogno di meditare un pochino sulle tue parole però, credo di non averne afferrato del tutto il senso... vedrò di rimediare, per ora ciò che emerge è solo un "MAH!".




Se incontri un leone per strada scappato dallo zoo, la cosa più saggia da fare non è certo quella di restare immobili a tremare di paura e aspettare che ti azzanni. D'altra parte, però, non è neanche saggio gonfiarsi di spavalderia e affrontarlo.

La paura nasce dall'ignoranza, ma serve per evitare di fare cose sciocche o al di fuori della propria portata.


Pensa a questo:

Più si è ignoranti e più la paura serve.
Più si vive in un mondo corrotto e più la legge serve.


La paura è un veleno che diventa antidoto.
E' una medicina che serve ai malati, non a chi sta bene.

Forse è proprio quest'ultimo l'esempio più pertinente.
Così come le medicine fanno bene ai malati e sono inutili a chi sta bene, la paura fa bene agli ignoranti ed è inutile a chi è saggio.
[Modificato da Cikalino 30/09/2011 22:16]
30/09/2011 23:29
 
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...ora è un po' meno "mah!", però ancora qualcosa mi sfugge del tuo ragionamento, come ho già detto ci voglio meditare un po' su.
30/09/2011 23:49
 
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Cika....rileggevo e pensavo...
E se ci si trova a dover camminare su una trave sospesa a 10 metri per salvarti la pelle, una trave bella larga, 30 cm almeno, situazione relativamente sicura insomma ma a 10 m da terra, credo che in una situazione del genere se ti trovi a soffrire di vertigini quando guardi di sotto non dipenda dall'ignoranza perchè non vedo ciò che si possa ignorare...chiunque saprebbe che un volo da quell'altezza è potenzialmente letale, quale lacuna poi potrebbe generare una simile emozione? mmm....
In una situazione del genere o passi più o meno senza troppi problemi o la paura ti blocca, e se ti senti bloccare dall'affrontare una cosa di questo tipo che fai?
Seguendo il tuo ragionamento mi viene da pensare che se ho una certa consapevolezza allora non avrò paura e viceversa la presenza della paura ne denoterebbe una certa mancanza, per dirla in sintesi estrema, ma qualcosa non mi torna, o non ti stò capendo o non ha molto senso messa così....sono stanco, me ne vado a dormire, domani me lo rileggo e vediamo cosa mi dice la mia testa bacata...
Buonanotte.
30/09/2011 23:58
 
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Ragazzi,
Si filosofeggia su questioni che di per sè nascono come basilari e insiti nella specie animale.La paura ha una funzione positiva, quella di segnalare uno stato di emergenza,che attiva un processo fisico e mentale preparatorio alla reazione che segue(che poi di solito si tratta di attacco o di fuga).
Non è assolutamente da sopprimere.Ha un valore enorme finalizzato alla sopravvivenza(penso che cika volesse dire anche questo).Ma che cosa vuol dire:"Io non permetto a me stesso di avere paura perchè non ne ho bisogno?Scusami,ma che sei?Invincibile?"
Vedi cika?Che rischi corre chi cerca di elevarsi spiritualmente al di sopra delle proprie possibilità umane?
Quello di non riconoscere nemmeno più a cosa gli serve ciò di cui è stato dotato.
Ben venga l'ascesa(se così la vogliamo chiamare) umana,perchè questo è ciò che siamo.Ma attraverso tutti i mezzi concessici...anche quelli terra terra.
Ma non esecriamo sempre tutto ciò che ci rende tali,altrimenti si finisce per diventare nulla.
Co' st'ascesa spirituale(mantecata e maneggiata ) si finisce per fare la fine del koala che voleva divenare un'orso bruno.Smise di mangiare foglie di eucalipto per nutrirsi di carne e morì.
Ovviamente è Tutt'altra roba quando ci sono delle patologie o degli squilibri...lì sì che va apportata una correzione.






[Modificato da Maila1 01/10/2011 00:05]
01/10/2011 09:40
 
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Re:
BOTAKKI, 30/09/2011 23.49:


E se ci si trova a dover camminare su una trave sospesa a 10 metri per salvarti la pelle, una trave bella larga, 30 cm almeno, situazione relativamente sicura insomma ma a 10 m da terra, credo che in una situazione del genere se ti trovi a soffrire di vertigini quando guardi di sotto non dipenda dall'ignoranza perchè non vedo ciò che si possa ignorare...chiunque saprebbe che un volo da quell'altezza è potenzialmente letale, quale lacuna poi potrebbe generare una simile emozione? mmm....
In una situazione del genere o passi più o meno senza troppi problemi o la paura ti blocca, e se ti senti bloccare dall'affrontare una cosa di questo tipo che fai?
Seguendo il tuo ragionamento mi viene da pensare che se ho una certa consapevolezza allora non avrò paura e viceversa la presenza della paura ne denoterebbe una certa mancanza, per dirla in sintesi estrema, ma qualcosa non mi torna, o non ti stò capendo o non ha molto senso messa così....sono stanco, me ne vado a dormire, domani me lo rileggo e vediamo cosa mi dice la mia testa bacata...



Ma è probabilissimo che sia la mia testa ad essere bacata, non preoccuparti [SM=x431219]

Ritornando all'esempio.
Si, tale paura nascerebbe comunque da un'ignoranza di fondo.
Questo non significa che sia SBAGLIATA.
Non ho mai detto una cosa del genere, ma soltanto che entra in gioco quando c'è un'ignoranza di fondo.

Un medicinale chimico può salvare la vita, ma se le malattie non esistessero non avrebbe senso di esistere nemmeno la medicina.
La medicina è GIUSTA? La medicina è SBAGLIATA? La medicina è giusta per un mondo di malati, ed è inutile o persino dannosa in un mondo di sani.

La stessa cosa la paura.
E' giusta in un mondo di ignoranti e imperfetti come il nostro, non ha senso ed è controproducente in un ipotetico mondo abitato da persone perfettamente consapevoli.

Si parla tanto di ego come la radice di tutti i mali, ma la paura è una chiara manifestazione dello stesso.


Maila1, 30/09/2011 23.58:

Ragazzi,
Si filosofeggia su questioni che di per sè nascono come basilari e insiti nella specie animale.La paura ha una funzione positiva, quella di segnalare uno stato di emergenza,che attiva un processo fisico e mentale preparatorio alla reazione che segue(che poi di solito si tratta di attacco o di fuga).
Non è assolutamente da sopprimere.Ha un valore enorme finalizzato alla sopravvivenza(penso che cika volesse dire anche questo).Ma che cosa vuol dire:"Io non permetto a me stesso di avere paura perchè non ne ho bisogno?Scusami,ma che sei?Invincibile?"
Vedi cika?Che rischi corre chi cerca di elevarsi spiritualmente al di sopra delle proprie possibilità umane?
Quello di non riconoscere nemmeno più a cosa gli serve ciò di cui è stato dotato.
Ben venga l'ascesa(se così la vogliamo chiamare) umana,perchè questo è ciò che siamo.Ma attraverso tutti i mezzi concessici...anche quelli terra terra.
Ma non esecriamo sempre tutto ciò che ci rende tali,altrimenti si finisce per diventare nulla.
Co' st'ascesa spirituale(mantecata e maneggiata ) si finisce per fare la fine del koala che voleva divenare un'orso bruno.Smise di mangiare foglie di eucalipto per nutrirsi di carne e morì.
Ovviamente è Tutt'altra roba quando ci sono delle patologie o degli squilibri...lì sì che va apportata una correzione.





No, Maila, non mi piace per niente 'sto discorso. Perdonami.

Innanzitutto non si sta filosofeggiando in nulla, anzi, sto facendo degli esempi estremamente pratici proprio perché non è da me dire cose astratte o che abbiano il sapore di "superstizioso".



Non è assolutamente da sopprimere.Ha un valore enorme finalizzato alla sopravvivenza(penso che cika volesse dire anche questo).Ma che cosa vuol dire:"Io non permetto a me stesso di avere paura perchè non ne ho bisogno?Scusami,ma che sei?Invincibile?"



Non capisco perché dici una cosa del genere visto che non ho mai detto che la paura sia da sopprimere, ma anzi che ha la sua nobile funzione.
Non ho mai detto che non ci sia bisogno di avere paura, ho detto che la paura SERVE proprio perché non siamo perfetti e siamo permeati dall'ignoranza.

Mi sorge un dubbio, a questo punto.
Ma sono io che scrivo a scroto di cane? [SM=x431217]


Riguardo al discorso dell'ascesa, beh, ti dico che uno dei primissimi ostacoli che ci impedisce di evolvere spiritualmente è proprio quello di considerarsi esseri umani ordinari.

Certo, lo siamo, nessuno vuole far finta di essere un Dio. Ma come in tutte le cose, un traguardo non è raggiungibile se prima non ci identifichiamo con esso.

Nessuno ha mai raggiunto un risultato che non l'abbia prima immaginato, anche solo un istante prima.


Questa è tutt'altro che filosofia, Maila.


[Modificato da Cikalino 01/10/2011 09:47]
01/10/2011 15:22
 
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Cikalino mi hai fraintesa,volevo proprio dire che tu sostenevi che la paura è anche istinto di sopravvivenza e che concordavamo.
Per l'ascesa come al solito,la vediamo in modo differente.Tu la intendi come un sopraelevarsi a livello umano io la intendo come un immergersi totalmente nella propria dimensione umana(che non è ordinaria per nulla).
Ci aprirò una discussione...ne riparliamo lì.


Loris se uno cammina su una trave e non ha paura,si butta giù.La giusta dose di paura ti invita a camminare cautamente,l'eccesso ti blocca,l'assenza totale ti fa camminare a 10 mt di altezza come se fossi raso suolo...con la stessa noncuranza.

La paura è un istinto primario finalizzato alla sopravvivenza,non all'autodistruzione.
E' lo squilibrio che fa danni.E per squilibrio intendo in eccesso o in difetto.


[Modificato da Maila1 01/10/2011 15:23]
01/10/2011 16:05
 
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Re:
Maila1, 01/10/2011 15.22:

Cikalino mi hai fraintesa,volevo proprio dire che tu sostenevi che la paura è anche istinto di sopravvivenza e che concordavamo.
Per l'ascesa come al solito,la vediamo in modo differente.Tu la intendi come un sopraelevarsi a livello umano io la intendo come un immergersi totalmente nella propria dimensione umana(che non è ordinaria per nulla).
Ci aprirò una discussione...ne riparliamo lì.



Ma se tu credi che l'esperienza umana sia un'esperienza non ordinaria, sicuramente lo sarà per te, ma per la maggior parte delle persone non c'è nulla di "spirituale" o di "magico" nel vivere come persone fatte di carne, per questo è pericoloso considerarsi persone ordinarie.

Per te ovviamente non lo è.
Perdona se ho fraintesto, comunque apri pure il topic!


Maila1, 01/10/2011 15.22:

Loris se uno cammina su una trave e non ha paura,si butta giù.La giusta dose di paura ti invita a camminare cautamente,l'eccesso ti blocca,l'assenza totale ti fa camminare a 10 mt di altezza come se fossi raso suolo...con la stessa noncuranza.

La paura è un istinto primario finalizzato alla sopravvivenza,non all'autodistruzione.
E' lo squilibrio che fa danni.E per squilibrio intendo in eccesso o in difetto.





Ma no.
Se ti butti giù è perché sei un imbecille.

Se uno non ha paura di cadere, non significa che tale paura venga sostituita dal desiderio di cadere.

Quando c'è una paura c'è uno squilibrio.
Non esiste il concetto di avere una paura equilibrata, perché essa è già di per sé una condizione di non-equilibrio (che, ripeto, ha la sua nobile funzione in un mondo come questo).


Ovviamente questo è solo il mio pensiero.




[Modificato da Cikalino 01/10/2011 16:08]
01/10/2011 16:56
 
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Dai alla paura un connotato diverso dal mio.Non la spogli della sua accezione negativa vedendola per ciò che è.
Una domanda per tutti...
cos'è che ti avverte del pericolo,quando ce n'è uno?
A livello insintivo,intendo.
Il primo che mi risponde il buon senso, lo uccido.
[Modificato da Maila1 01/10/2011 16:56]
01/10/2011 17:10
 
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Re:
Maila1, 01/10/2011 16.56:

Dai alla paura un connotato diverso dal mio.Non la spogli della sua accezione negativa vedendola per ciò che è.
Una domanda per tutti...
cos'è che ti avverte del pericolo,quando ce n'è uno?
A livello insintivo,intendo.
Il primo che mi risponde il buon senso, lo uccido.




Ah, ma è proprio questo il punto e il motivo per cui la paura a NOI serve.
Una persona perfettamente consapevole non avverte alcun pericolo in nulla, nemmeno nello schiantarsi al suolo buttandosi dal ventesimo piano di un palazzo (questo non significa che lo farà di sua iniziativa).

Arrivare a un livello del genere è possibile, ma non umano.
In un mondo di esseri umani non può che esserci la paura e non può che essere indispensabile.




[Modificato da Cikalino 01/10/2011 17:17]
01/10/2011 23:59
 
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Ami, tesoro,a parte che era solo un esempio abbastanza superficiale...avevo precisato "per salvarti la pelle", altro che buttarsi di sotto!
Non avere paura non mi impedirebbe di camminare disinvoltamente e in modo sicuro fino dall'altra parte, anzi.
Forse non avevi letto proprio attentamente?

Per rispondere alla domanda che poni ti dico la mia: l'istinto.
[Modificato da BOTAKKI 02/10/2011 00:05]
14/10/2011 21:25
 
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Re: Re:
Cikalino, 30/09/2011 22.12:




Se incontri un leone per strada scappato dallo zoo, la cosa più saggia da fare non è certo quella di restare immobili a tremare di paura e aspettare che ti azzanni. D'altra parte, però, non è neanche saggio gonfiarsi di spavalderia e affrontarlo.

La paura nasce dall'ignoranza, ma serve per evitare di fare cose sciocche o al di fuori della propria portata.


Pensa a questo:

Più si è ignoranti e più la paura serve.
Più si vive in un mondo corrotto e più la legge serve.


La paura è un veleno che diventa antidoto.
E' una medicina che serve ai malati, non a chi sta bene.

Forse è proprio quest'ultimo l'esempio più pertinente.
Così come le medicine fanno bene ai malati e sono inutili a chi sta bene, la paura fa bene agli ignoranti ed è inutile a chi è saggio.



eeeeeeeeesattooooooo Cikalino!!!!


hai centrato in pieno la questione http://www.vocinelweb.it/faccine/biggrin/23.gif


"Così come le medicine fanno bene ai malati e sono inutili a chi sta bene, la paura fa bene agli ignoranti ed è inutile a chi è saggio."

quello che non capisco è il modo in cui ti approcci al problema....
non sarebbe molto più utile provvedere a diventare più saggi piuttosto che accettare e elogiare la paura?

la paura non è forse l'unico ostacolo al viaggiatore astrale?
nel momento in cui ti blocchi ti verrebbe da dire che non sei pronto, e per questo hai paura, per proteggerti o chi lo sa..... ma se in vece fosse la paura stessa a impedirti di essere pronto, cioè fosse il fatto stesso che hai paura a classificarti come un "non pronto"?

ragazzi c'è una grande differenza tra paura e razionalità intelligente :
non credete che se vi trovate davanti una trave e siete a dieci metri d'altezza non sia la paura a non farvi camminare lassopra ma una sana dose di intelligenza? al contrario la paura è quella che vi blocca nel momento in cui siete(per assurdo) già sulla trave e non potreste fare altro che attraversarla.

"Se incontri un leone per strada scappato dallo zoo, la cosa più saggia da fare non è certo quella di restare immobili a tremare di paura e aspettare che ti azzanni. D'altra parte, però, non è neanche saggio gonfiarsi di spavalderia e affrontarlo." .... l'assenza di paura ma non di ragionamento porterebbe comunque, molto probabilmente all'immobilità,non essendoci altre soluzioni possibili (di solito i predatori ti inseguono se scappi), con l'unica differenza quale l'assenza delle sensazioni negative provocate dalla paura (per altro avvertite anche dal predatore, che le reputerebbe come un invito ad attaccare, la garanzia che non ce la faremo per il fatto stesso che nemmeno noi crediamo che sia possibile), con la giusta dose di razionalità resteremmo impassibili dinnanzi al leone, il quale molto probabilmente farebbe lo stesso e non avvertendo nessun pericolo ne divertimento possibile (pure supposizioni, ovvio) potrebbe considerare la possibilità di andare in qualche altro posto meno noioso o per lo meno di non attaccare; se (sempre per assurdo) attaccasse allora inizieremmo a scappare, considerando le benchè quasi nulle possibilità di scamparla, e se proprio morissimo nel tentativo avremmo almeno fatto il possibile per vendere cara la pelle.


noi siamo umani giusto? e la paura è umana giusto?
non fa una piega fino a quando non si passa ad un ragionamento un po più ampio: da viaggiatori astrali quali siamo sappiamo che, almeno per ora, siamo creature imperfette e con un infinità di difetti, ma tutt'altro che stupide ( almeno ptenzialmente) e in quanto tali non sarebbe ora, (sempre che non vogliamo rimanere per sempre qui) se vogliamo passare ad un piano di esistenza un po meno merdoso, di iniziare ad eliminarli questi difetti? ma non la punta dell'iceberg, il difetto che tutti vedono(il fatto di bloccarci su una trave a 10 metri d'altezza, per intenderci), miriamo invece alle emozioni che ci portano ad avere quel difetto...



un'ultima cosa:
io ho anche scritto di star cercando di eliminare la rabbia(benchè per me sia immensamente più difficile) eppure nessuno mi ha contraddetto cercando di trovare la sua utilità, non è forse un emozione umana anch'essa?(naturalmente questa è una domanda retorica rivolta a tutti coloro che sostenevano l'utilità e la nobiltà della paura in quanto parte della nostra umanità)
14/10/2011 21:55
 
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Re: Re: Re:
Ehi ciao carissimo!


ali_di_cartone, 14/10/2011 21.25:



eeeeeeeeesattooooooo Cikalino!!!!


hai centrato in pieno la questione http://www.vocinelweb.it/faccine/biggrin/23.gif


"Così come le medicine fanno bene ai malati e sono inutili a chi sta bene, la paura fa bene agli ignoranti ed è inutile a chi è saggio."

quello che non capisco è il modo in cui ti approcci al problema....
non sarebbe molto più utile provvedere a diventare più saggi piuttosto che accettare e elogiare la paura?

la paura non è forse l'unico ostacolo al viaggiatore astrale?
nel momento in cui ti blocchi ti verrebbe da dire che non sei pronto, e per questo hai paura, per proteggerti o chi lo sa..... ma se in vece fosse la paura stessa a impedirti di essere pronto, cioè fosse il fatto stesso che hai paura a classificarti come un "non pronto"?





Eh si, anche io la pensavo così.
Il fatto è che ho scoperto una cosa: non tutti sono pronti per questo tipo di esperienze.

Che si dica quel che si vuole ma non cambio idea. Anzi, adesso rabbrividsco se penso che consigliavo i viaggi astrali a tutti, come se fossero qualcosa da comprare al supermercato.

Colpa mia, ma mi è servito da lezione.

Poco importa se ti togli di dosso la paura, se poi vai in astrale e non sei preparato potrebbero accaderti parecchie cose spiacevoli, anche di grossa portata.

Lungi da me nel voler spaventare, ma è così, e la paura è uno strumento molto utile per chi è inconsapevole.

Sai, quanto più si è malati, tanto più la medicina è amara.


La paura è una delle medicine più amare che ci sia, ma è indispensabile per la maggior parte di noi, che siamo per lo più una massa di ignoranti (e non è un'offesa, sono il primo a dire di esserlo e, in quanto esseri umani, dobbiamo riconoscerlo).


Detto questo, non bisogna certo avere paura del viaggio astrale, ma essere consapevoli del fatto che non è un'esperienza aperta a tutti.

O meglio, lo è esattamente come lo è scalare una montagna.
Chi ti proibisce di farlo, anche un ragazzino ci si può cimentare, ma chi non è capace di arrivare in cima poi cade di sotto [SM=g27811]
[Modificato da Cikalino 14/10/2011 22:08]
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