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Ho notato un particolare...

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2011 19:42
02/08/2011 22:47
 
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Salve raga, vi scrivo per raccontarvi un particolare che ho notato tantissime volte ormai. Tutti dicono che per fare un viaggio astrale bisogna rilassare il corpo fisico e cercare di rimanere svegli con la mente, lucidi altrimenti si rischia di addormentarsi giusto? Bene, ho notato invece che le esperienze "migliori" (non sono mai riuscito a farne uno) le ho avute sempre quando non ero tanto lucido. Mi spiego meglio, inizialmente mi rilasso, sento le vibrazioni e poi mi DISTRAGGO, perdo la concentrazione! E all'improvviso così, sento una scarica di energia che mi attraversa il corpo e mi accorgo che stavo per addormentarmi. Credo che quello è giusto il limite prima di addormentarsi, ma non ne sono sicuro. Vorrei vostre considerazioni. Grazie e i consigli sono sempre ben accetti...Ciao! [SM=x431217]
02/08/2011 23:01
 
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E' un quesito molto interessante.
Io sono mesi che ho "smesso" (nella pratica e non nell'intenzione) di provare ad avere VA. Il mio problema di fondo è collegato a questa tua osservazione: se eseguo una tecnica (una qualsiasi) è vero che la mente non si addormenta, ma non si addormenta neanche il corpo!
Rimango semplicemente vigile; magari assonnatissimo, ma, finché eseguo la tecnica, vigile.
Se poi allento la mera esecuzione della tecnica, tipicamente mi addormento del tutto e ci si vede la mattina dopo.

Trovare il limite giusto tra la veglia e il sonno credo sia uno dei punti fondamentali per riuscire ad "uscire".
E' anche probabile che questo limite sia del tutto personale.




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02/08/2011 23:26
 
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Hai capito perfettamente quello che intendevo! Ho notato questa cosa non consapevolmente, mi distraevo e basta. E nel momento dell'addormentamento vengo sopraffatto da questa scarica energetica senza volerlo e senza che mi ricordo a cosa stavo pensando (se stavo pensando). Il problema però è che alla fine non cambia niente, cioè sento questa energia e stop, sono nuovamente sveglio e sempre nel mio corpo fisico senza riuscire ad uscire...
[Modificato da Fawkes88 02/08/2011 23:26]
02/08/2011 23:32
 
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Faw... ci sono molti modi per uscire dal corpo, per me una stada molto utile è quella del sonno, andare a letto come sempre e destarsi nel pieno della notte quando si avvertono le vibrazioni o durante un sogno prendendo lucidità o semplicemente svegliandosi nel corpo fisico... se hai fatto molto esercizio arrivi al punto di prendere coscienza al minimo segnale e svegliarti dentro durante il normale sonno.

A me piacciono anche quelli che definisco "i sogni esasperati", ad esempio se sogno di essere su un palazzo, esaspero il sogno e mi butto di sotto, l'accelerazione è sempre un principio di viaggio astrale, se sogno di andare in macchina, accelero al massimo e mi butto da un burrone o altro... se ho una bomba in mano la faccio esplodre. Si crea un cortocircuito sul normale svolgimento logico degli eventi, crei un diversivo e la mente capisce che c'è qualcosa che non quadra e allora vrrroooooom ;-)
02/08/2011 23:37
 
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Re:
Platone84, 02/08/2011 23.01:

E' un quesito molto interessante.
Io sono mesi che ho "smesso" (nella pratica e non nell'intenzione) di provare ad avere VA. Il mio problema di fondo è collegato a questa tua osservazione: se eseguo una tecnica (una qualsiasi) è vero che la mente non si addormenta, ma non si addormenta neanche il corpo!
Rimango semplicemente vigile; magari assonnatissimo, ma, finché eseguo la tecnica, vigile.
Se poi allento la mera esecuzione della tecnica, tipicamente mi addormento del tutto e ci si vede la mattina dopo.

Trovare il limite giusto tra la veglia e il sonno credo sia uno dei punti fondamentali per riuscire ad "uscire".
E' anche probabile che questo limite sia del tutto personale.




Plat, penso sia una questione di allenamento, giocare al limite tra la veglia e il sonno alla lunga ci porta a capire e ad alterare quel preciso momento che fa addormentare il corpo, fatto sta che col tempo quel piccolo momento riesce a portare con se un minimo di consapevolezza (io ho usato molto la tecnica del rumore nelle orecchie) e tutto l'esercizio che si è fatto prima, quindi tecniche etc, verrà utile poi in seguito, pian piano possiamo lasciare attiva una piccola parte di consapevolezza che si attiva del tutto in certi particolari eventi come quelli che ho descritto sopra e c'è ne sono anche altri...
Quindi si hai ragione che il corpo rimane sveglio durante una tecnica e quindi l'esercizio non va a buon fine.. forse è bene comunque fare l'esercizio facendo poi addormentare il corpo. Però i mille esercizi ed esperiemnti fatti e rifatti in qualche modo fanno maturare qualcosa e alla fine sono utili comunque
02/08/2011 23:50
 
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Re:
acronimo, 02/08/2011 23.32:

Faw... ci sono molti modi per uscire dal corpo, per me una stada molto utile è quella del sonno, andare a letto come sempre e destarsi nel pieno della notte quando si avvertono le vibrazioni o durante un sogno prendendo lucidità o semplicemente svegliandosi nel corpo fisico... se hai fatto molto esercizio arrivi al punto di prendere coscienza al minimo segnale e svegliarti dentro durante il normale sonno.

A me piacciono anche quelli che definisco "i sogni esasperati", ad esempio se sogno di essere su un palazzo, esaspero il sogno e mi butto di sotto, l'accelerazione è sempre un principio di viaggio astrale, se sogno di andare in macchina, accelero al massimo e mi butto da un burrone o altro... se ho una bomba in mano la faccio esplodre. Si crea un cortocircuito sul normale svolgimento logico degli eventi, crei un diversivo e la mente capisce che c'è qualcosa che non quadra e allora vrrroooooom ;-)



Si questo potrebbe essere un buon metodo ma se ti accorgi di stare sognando, insomma se fai un sogno lucido. Comunque coincidenza o no, ricordo che una volta facevo abbastanza di frequente sogni lucidi, solo che all'epoca non sapevo cosa fossero (ti parlo di 5 anni fa tipo) poi sono venuto a conoscenza dei viaggi astrali, e da li non ne ho fatto più nemmeno uno! Cmq io riesco a sentire le vibrazioni e l'energia nel mio corpo con una facilità incredibile, le difficoltà vengono dopo che non so come fare per uscire!


03/08/2011 00:04
 
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Re: Re:
Fawkes88, 02/08/2011 23.50:



Si questo potrebbe essere un buon metodo ma se ti accorgi di stare sognando, insomma se fai un sogno lucido. Comunque coincidenza o no, ricordo che una volta facevo abbastanza di frequente sogni lucidi, solo che all'epoca non sapevo cosa fossero (ti parlo di 5 anni fa tipo) poi sono venuto a conoscenza dei viaggi astrali, e da li non ne ho fatto più nemmeno uno! Cmq io riesco a sentire le vibrazioni e l'energia nel mio corpo con una facilità incredibile, le difficoltà vengono dopo che non so come fare per uscire!






L'unico consiglio che mi viene in mente adesso è quello di lasciare stare tutto, cioè dopo che hai le vibrazioni e comunque entri in area viaggio astrale, stopo alle telefonate ;-) scusa mi esprimo meglio: quando raggiungi quel livello di rilassamento e hai addirittura le vibrazioni, ferma tutti i processi mentali e fisci, lasciati andare completamente, se pensi, usi il cervello ed il cervello è fisico, se ragioni sul tuo corpo vuol dire che poni attenzione al tuo corpo fisico. In quel momento tu desi essere e prendere controllo del e nel corpo astrale, lascia andare tutto, alienati completamente e lasciati espandere... lo so non è facile e non è semplice neanche cercare di spiegarlo... penso che provando ed indagando pian piano puoi rendertene conto, prendi ogni esercizio non riuscito come un millimetro di vittoria verso il ivaggio astrale, la tua sensibilità verso di esso sarà comunque in qualche modo aumentata.
03/08/2011 02:18
 
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Re: Re: Re:
acronimo, 03/08/2011 00.04:


se pensi, usi il cervello ed il cervello è fisico



Mi permetto (perdona l'audacia) di dissentire pignolamente nella forma: durante i VA siamo fuori dal corpo fisico, eppure pensiamo.. ciò implica che il pensiero non nasca dal cervello fisico, ma casomai passi attraverso di esso, avendo però origine ad un livello più sottile.. (questo ovviamente, nell'ipotesi in cui i VA non siano solamente dei SL, ma siano effettivamente dei distaccamenti del corpo astrale da quello fisico)

Il mio dissentire è nella forma: nel merito invece, sono pienamente d'accordo con acronimo: quando senti le vibrazioni devi cercare di rilassare mente e corpo e lasciarti andare..

Per quanto riguarda quel "lampo" di cui parli mi sa che ho capito: è quello che senti mentre ti rendi conto che ti stavi addormentando.. e quel lampo ti risveglia del tutto..
Ho pensato anche io che quello dovrebbe essere l'esatto confine tra sonno e veglia, peccato che duri così poco, e personalmente non sono mai riuscito a sfruttarlo in nessuna maniera..

[Modificato da jimmy_ 03/08/2011 02:37]

“Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato,
quando l'ultimo albero sarà abbattuto,
quando l'ultimo animale sarà ucciso,
solo allora capirete che il denaro non si mangia."
(Tatanka Iyotake, capo dei Sioux Lakota)
03/08/2011 06:13
 
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Ciao Jimmy si concordo, se crediamo nei corpi sottili il cervello è un tramite, se ipotizziamo che il viaggio in realtà sia un viaggio interiore attraverso l'eplorazione conscia del proprio simbolismo allora forse molti dettagli sono inutili da applicare...rimango dell'idea che un va è nettamente differente da un sl, almeno in termini di veridicità, di sensazioni, di realtà..certo potrebbe essere una forma di sl amplificato... siamo qui per indagare anche su questo, nessuna ipotesi è da scartare.
03/08/2011 10:38
 
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Grazie del suggerimento acro.
Mi hai rimotivato a riprendere$ gli "allenamenti".
Vediamo stanotte sperando non si tratti solo di un entusiasmo momentaneo...




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03/08/2011 15:51
 
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Re:
Platone84, 03/08/2011 10.38:

Grazie del suggerimento acro.
Mi hai rimotivato a riprendere$ gli "allenamenti".
Vediamo stanotte sperando non si tratti solo di un entusiasmo momentaneo...




Ma che bello, il piacere è mio, son contento di averti trasmesso voglia di riprendere!!!
Buon viaggio allora!
[SM=g27823]
05/08/2011 23:24
 
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Io sono addirittura convinto, invece, che non ci sia nemmeno tanta differenza tra un sogno e lo stato di veglia... pensa un po' :P


[Modificato da Cikalino 05/08/2011 23:25]
06/08/2011 12:13
 
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Re:
Cikalino, 05/08/2011 23.24:

Io sono addirittura convinto, invece, che non ci sia nemmeno tanta differenza tra un sogno e lo stato di veglia... pensa un po' :P






Il fatto è che esistono parti del sonno prive di sogno, quindi uno stato di incoscienza molto elevato, una sorta di stato vegetativo, quando entra in campo il sogno entra in gioco una minima parte di consapevolezza in cui il cervello fisico ha una piccola attività rielaborativa priva delle influenze ed inibizioni dello stato di veglia. Per me lo stato di veglia, per quanto l'apparenza della vita fisica possa essere illusoria, è comunque una cosa differente dal sogno. Se poi paragoniamo la vita fisica a quella astrale, allora condivido il fatto che qui siamo cento volte più offuscati e similarmente è come vivere un sogno, se rapportato alla veridicità e la vividezza che si prova in certe esperienze astrali.
06/08/2011 13:46
 
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Re: Re:
acronimo, 06/08/2011 12.13:




Il fatto è che esistono parti del sonno prive di sogno, quindi uno stato di incoscienza molto elevato, una sorta di stato vegetativo, quando entra in campo il sogno entra in gioco una minima parte di consapevolezza in cui il cervello fisico ha una piccola attività rielaborativa priva delle influenze ed inibizioni dello stato di veglia. Per me lo stato di veglia, per quanto l'apparenza della vita fisica possa essere illusoria, è comunque una cosa differente dal sogno. Se poi paragoniamo la vita fisica a quella astrale, allora condivido il fatto che qui siamo cento volte più offuscati e similarmente è come vivere un sogno, se rapportato alla veridicità e la vividezza che si prova in certe esperienze astrali.




Si, ma io parlavo delle esperienze oniriche e non dello stato di sonno (che, come tu hai fatto giustamente notare, può anche essere privo di elaborazioni mentali).


Il discorso che facevo è semplicemente questo: la vita terrena ha la stessa identica sostanza reale (o irreale) dei sogni, soltanto che un sogno inizia dal momento in cui ci addormentiamo al momento in cui ci svegliamo; mentre la vita terrena è MOLTO più prolungata e la legge di causa-effetto produce risultati MOLTO più pesanti.


Meglio non continuare con questo discorso altrimenti si sfocia nella congettura, nell'indimostrabile e nel filosofico, però se c'è una cosa che sto capendo dai sogni lucidi e dai viaggi astrali è proprio questa: esterno ed interno non esistono.

Credere che il mondo dei sogni sia completamente interno e nella nostra testa, e credere che il mondo fisico sia completamente esterno al di fuori di essa... è semplicemente un inganno delle nostre percezioni.


Come sono profondo [SM=x431231] ahah
[Modificato da Cikalino 06/08/2011 13:48]
06/08/2011 15:32
 
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Re: Re: Re:
Cikalino, 06/08/2011 13.46:




Si, ma io parlavo delle esperienze oniriche e non dello stato di sonno (che, come tu hai fatto giustamente notare, può anche essere privo di elaborazioni mentali).


Il discorso che facevo è semplicemente questo: la vita terrena ha la stessa identica sostanza reale (o irreale) dei sogni, soltanto che un sogno inizia dal momento in cui ci addormentiamo al momento in cui ci svegliamo; mentre la vita terrena è MOLTO più prolungata e la legge di causa-effetto produce risultati MOLTO più pesanti.


.............

Credere che il mondo dei sogni sia completamente interno e nella nostra testa, e credere che il mondo fisico sia completamente esterno al di fuori di essa... è semplicemente un inganno delle nostre percezioni.


Come sono profondo [SM=x431231] ahah




Ciao Ciko, scusami forse non avevo ben capito a cosa ti riferivi... sai ultimamente sto meditando molto sulla questione di interno ed esterno e mi trovi daccordo su quello che esprimi,ultimamente ho allineato agli studi "classici" del viaggio astrale alcuni testi di psicologia e di composizione materiale dei mondi sottili e la loro esistenza simultanea come compenetrazione del mondo fisico proprio per comprendere il simbolismo onirico e la rielaborazione degli stimoli esterni che possono arrivare da canali quali il piano eterico o astrale etc. L'argomento è davvero interessante e sto cercando di arrivare almeno ad un concetto interiore, esprimerlo poi a parole sarà un'altro intento, sicuramente non facile.

Un caloroso saluto [SM=g27811]
06/08/2011 17:18
 
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Re: Re: Re: Re:
acronimo, 06/08/2011 15.32:




Ciao Ciko, scusami forse non avevo ben capito a cosa ti riferivi... sai ultimamente sto meditando molto sulla questione di interno ed esterno e mi trovi daccordo su quello che esprimi,ultimamente ho allineato agli studi "classici" del viaggio astrale alcuni testi di psicologia e di composizione materiale dei mondi sottili e la loro esistenza simultanea come compenetrazione del mondo fisico proprio per comprendere il simbolismo onirico e la rielaborazione degli stimoli esterni che possono arrivare da canali quali il piano eterico o astrale etc. L'argomento è davvero interessante e sto cercando di arrivare almeno ad un concetto interiore, esprimerlo poi a parole sarà un'altro intento, sicuramente non facile.

Un caloroso saluto [SM=g27811]




Grande acronimo!
Sei in gamba :)

Personalmente questi concetti mi sono stati tramandati da un maestro di meditazione autentico della tradizione tibetana... una persona incredibile!

Se non l'avessi incontrato non avrei mai pensato che potesse esistere una persona come lui.


Un caloroso saluto anche a te :)

Matteo
06/08/2011 17:48
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Cikalino, 06/08/2011 17.18:




Grande acronimo!
Sei in gamba :)

Personalmente questi concetti mi sono stati tramandati da un maestro di meditazione autentico della tradizione tibetana... una persona incredibile!

Se non l'avessi incontrato non avrei mai pensato che potesse esistere una persona come lui.


Un caloroso saluto anche a te :)

Matteo



Matteo caspita, credo tu abbia avuto una grandissima opportunità e fortuna...
06/08/2011 19:42
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
acronimo, 06/08/2011 17.48:



Matteo caspita, credo tu abbia avuto una grandissima opportunità e fortuna...




Si, mi ritengo molto fortunato, mi ha cambiato la vita... davvero.

Incontrare maestri realizzati è una delle esperienze più belle che si possono fare perché ti abbagliano con la loro saggezza.

Purtroppo qui da noi abbiamo perso il senso di "essere guidati da un maestro" perché pensiamo che tutto ci sia dovuto, che chi fa il maestro è un ciarlatano perché invece di insegnare agli altri potrebbe fare.

Beh, niente di più sbagliato in questo.

Un maestro che insegna è semplicemente una persona che ha raggiunto il massimo della felicità e, avendo perso completamente il senso dell'io, non si accontenta e vuole espanderlo agli altri il più possibile.

Vabbè, sono andato completamente OFF Topic [SM=x431243]

Ciao ciao Acro!
Ci sentiamo
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