Sogno: incontro col filosofo e con uno del forum

Esco dalla metro con mio marito, ci ferma una tipa malata, calva e magrissima, con dei fogli in mano. Cerca di dirci qualcosa ma riesce solo a sbiascicare qualche parola incomprensibile mentre tira su col naso.
Mi fa un po’ schifo, ma sento pena per lei e cerco di capire quel che mi vuol dire, penso che sia appena guarita da un tumore (non so il perché né del “guarita” né del “tumore”), poi si avvicina un’altra signora sorridente e ci spiega che ci stava invitando ad una specie di festa di un’associazione umanitaria (tipo CRI).
Siamo di corsa, dobbiamo andare a prendere la bambina, mi scuso sorridendo e saluto.
Scendiamo le scale e mi rendo conto (senza apparente motivo) di essere in un sogno.
Allora ridendo abbandono il sogno, volo via e attraverso una porta a vetri chiusa. Vorrei semplicemente svolazzare via ma mi chiama un tizio, mentre sto attraversando la porta. Ancora a metà mi giro nel vetro e torno verso di lui.
Mi dice che non ha senso pensare alla spazialità quando sono in quelle condizioni: in realtà sono un punto, non ho dimensioni né forma, devo liberarmi da questo modo di pensare.
Effettivamente non ci avevo mai pensato, lo guardo bene per ricordarmi di lui, sul muro c’è scritto che è un filosofo, è scritto male (in corsivo, non è stampato) quindi non riesco a leggere chiaramente, Ker…. qualcosa, mi pare Kerchak. Somiglia a Pippo Baudo, magro alto stempiato con i capelli neri.
Gli chiedo di vedere la mia guida, lui mi manda ad un tavolo a cui erano sedute delle persone. Mi dicono di essere degli illuminati (termine mio, loro hanno spiegato con un giro di parole che non ricordo), uno di loro è un bambino, bruttino, scuro, occhi e capelli neri. Mi dicono che è uno del forum, mi dicono anche il nick ma non me lo ricordo, è un nick lungo e composto, tipo Viaggio Australopiteco (ma non è lui). Mi dicono che è stato illuminato mentre… boh, c’entra qualcosa di ovale, tipo una pista ellittica su cui stava correndo, o camminando. Di quel che mi hanno detto ricordo l’ovalità e il movimento.
Purtroppo la sveglia ha suonato proprio mentre parlavamo.

Sento che in quest’esperienza c’è qualcosa di importante, che al momento mi sfugge.
Kerchak è il padre adottivo di Tarzan nel film della Disney, quindi escludo che il nome esatto sia quello. E’ più probabile che il mio ricordo sia falsato.
La sensazione è proprio quella del messaggio. A parte la storia della spazialità, che già di per sé mi ha lasciato qualcosa (non avevo mai considerato l’aspetto a-spaziale di questo tipo di esperienze), c’è il bambino, il legame con il forum, le persone che erano al tavolo e sembravano essere lì per spiegarmi qualcosa (maledetta sveglia!).
E poi c’è (però questo è sogno puro) quello strano personaggio, la donna malata che vuole invitarmi e che non mi so spiegare.
Qualcuno ha qualche idea?