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Il Tempo del Sogno degli Aborigeni

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2010 08:45
15/08/2010 20:03
 
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Avete mai sentito parlare del Dreamtime?
La realtà, il Sogno e l'unione dello Spirito in tutte le creature secondo gli Aborigeni d'Australia.
Riporto un documento:

Il Tempo del Sogno ed il Sognare


Gli Aborigeni avevano un modo di vivere completamente diverso dal nostro. Vivendo a stretto contatto con la natura ne conoscevano profondamente lo spirito e ne rispettavano le leggi. Non avevano bisogno di altro che della loro mente e del loro corpo per sopravvivere, di conseguenza la loro tecnologia consiste nello sviluppo della loro agilità e delle loro doti psichiche e percettive, che perseguono talvolta con tanta destrezza da sviluppare grandi poteri magici.

Gli studiosi, basandosi sui reperti archeologici, hanno stabilito che il popolo Aborigeno è presente in Australia da circa quarantamila anni. Qualcuno ha anche azzardato l’ipotesi che la presenza Aborigena sul continente Australiano dati centocinquantamila anni, ma non sono emersi elementi sufficienti a dimostrarlo. A detta degli Aborigeni invece, essi popolano l’Australia da sempre, ovvero dal Tempo del Sogno, il tempo della creazione.

Il Tempo del Sogno è il tempo in cui gli Antenati Creatori, noti anche come Spiriti Antenati, o più semplicemente Antenati, vennero sulla terra per creare.

Gli Antenati erano esseri di grande potere, in virtù dei quali potevano creare o distruggere, trasformarsi in qualunque cosa desiderassero, modificare le forme del territorio e curare. Seguendo un sogno di creazione, diedero forma al territorio e crearono ogni specie vivente. Una volta terminata la loro opera si trasformarono in elementi della creazione in cielo o in terra, ritirandosi in certi luoghi di particolare bellezza che ancora vibrano dei loro poteri.

Grazie all’opera degli Antenati, nel Tempo del Sogno fu rappresentato il Sognare in terra. E così il Sognare ed il Tempo del Sogno sono un'unica cosa, ed è per questo motivo che spesso gli Aborigeni non fanno differenza fra Tempo del Sogno (Dreamtime) e Sognare (Dreaming). Infatti, essendo una riproduzione fedele del Sognare, il Tempo del Sogno è il Sognare.

Il Sognare è però anche qualcosa che va ben al di là di ciò che è presente sul nostro pianeta. E’ una dimensione senza tempo, nella quale coesistono diverse realtà. Ed è onnipresente, ovvero esiste parallelamente alla nostra realtà, tanto che vi si può anche accedere, avendo il potere per farlo.

Uno sciamano abile nell’accedere al Sognare può entrare tramite esso in ogni tempo ed in ogni dimensione, di ogni mondo possibile.

Oltre ad essere una dimensione senza tempo ed un ponte fra diverse realtà, il Sognare è anche una dimensione di grande saggezza. La gente saggia delle tribù sapeva come accedere al Sognare e trovava in esso le risposte a qualsiasi problema affliggesse l’individuo o la comunità.

La gente saggia delle tribù è conosciuta in altre parti del mondo con il termine generico di "sciamani". E' questo un termine associato al potere curativo ma, presso gli Aborigeni, gli sciamani, cioè la gente saggia, non sono soltanto gente di medicina. Oltre al medico tribale ci sono infatti altre specializzazioni, fra le quali quella di giudice tribale, di songmaker o rainmaker.

Questi individui sono tutti sciamani, ma c'e una differenza fondamentale fra di essi: mentre il medico tribale sa gestire la malattia, il songmaker, il rainmaker ed il giudice tribale possono anche non essere esperti in medicina tribale, ovvero non conoscono i rimedi erboristici e non sanno estrarre la malattia dal corpo materializzandola con le mani per poi eliminarla.

Quando l'individuo ha completato tutti i gradi di iniziazione è esperto in tutte le materie. E così in certi casi il medico tribale può anche essere il giudice tribale. Questo vale ovviamente anche per il songmaker ed il rainmaker.

Alla persona più colta della comunità, ovvero quella che conosce meglio la legge tribale, viene affidata dalla tribù la funzione di giudice tribale. Come il medico tribale, il giudice tribale è abile nell'accedere al Sognare. Essendo in grado di accedere al Sognare sa scoprire con certezza se una persona è colpevole del reato attribuitogli, ne conosce le motivazioni, e sa quindi assegnare la giusta punizione.

Un tempo chi si rendeva colpevole di gravi crimini veniva punito con la morte o con l'allontanamento dalla tribù, cosa che poteva comunque risultare in morte. La gente aveva ovviamente molta paura di un simile destino e perciò i crimini erano molto rari.

Meno rare invece erano le semplici malefatte, che venivano punite ferendo il colpevole al polpaccio con una lancia. Il dolore era grande, ma non rimaneva menomazione, perchè il giudice tribale sapeva come piantarla. Questo tipo di punizioni sono vietate dal governo, ma rimangono un ottimo deterrente in certe zone remote dell'Australia, perchè chi le sperimenta raramente si ripete, e così non c'è alcun bisogno di prigioni.

Ma ritorniamo al Sognare. Il Sognare è una dimensione atemporale ed onnipervadente, fonte di ogni vita e saggezza. Dal Sognare provennero gli Antenati Creatori, i quali crearono tutto in terra. Crearono seguendo un sogno di creazione, cioè crearono conformemente al Sognare.

Per far ciò gli Antenati, quando dormivano, accedevano al Sognare, ed al risveglio si mettevano in marcia per riprodurre fedelmente tutto ciò che avevano visto. La creazione degli Antenati era così la rappresentazione del Sognare in terra, ed aveva perciò una perfetta armonia. Una volta terminata la creazione ritornarono alle loro dimore nella terra e nel cielo, ed i luoghi che hanno creato vibrano ancora del loro potere.

I concetti della cultura tradizionale sono molto complessi per la nostra cultura, tanto che in passato spinsero i bianchi a rifugiarsi in un rassicurante scetticismo. Per motivarlo gli antropologi affermarono che gli Aborigeni, e gli Indigeni in generale, sono infantili sognatori. Ed in un certo senso è vero, gli Aborigeni sono come dei bambini, perchè i bambini sono dei grandi sognatori. Ma al contrario dei bianchi gli Aborigeni, invece di reprimere questa naturale prerogativa, l'affinavano fino a divenire abili nell'accedere alla dimensione metafisica dell'essere, il Sognare, dalla quale tutto ha origine.

Essendo piuttosto rozzi, i bianchi dell'epoca non potevano arrendersi all'evidenza di non essere la civiltà più progredita della Terra. E quando gli sciamani, nel tentativo di far capire che erano evoluti, mostrarono le loro abilità magiche ai bianchi, furono accusati di essere degli imbroglioni che praticavano dei trucchi.

Oggi sappiamo che non è così. Sappiamo cioè che i poteri magici sono una realtà presso molti popoli antichi e sono tipici di persona di grande evoluzione interiore. Ne è esempio tipico il popolo Tibetano, presso il quale la casta sacerdotale, i cui rappresentanti più colti hanno grandi poteri magici, dirigeva tutta la comunità - e con il benestare della medesima.

L'identificazione fra gli Antenati Creatori ed il Sognare era tale che gli Antenati Creatori stessi sono il Sognare. Non a caso ad essi ci si riferisce talvolta come "I Sognare".

Il "sognarsi" in terra degli Antenati Creatori non è una metafora infantile. Secondo la cultura tradizionale infatti il sogno ha un grande potere, e la padronanza del medesimo dà la possibilità di entrare consapevolmente in altre dimensioni. Se il potere di chi vi accede è sufficiente, è anche possibile rimanere in queste dimensioni, ed operarvi coscientemente. Cosa che può essere messa in pratica soltanto dagli sciamani con un grande potere.

Per un Aborigeno tradizionale lo scopo evolutivo dell'essere è quello di identificarsi totalmente con il Sognare, così come facevano gli Antenati Creatori.

Gli Antenati Creatori sono esseri spirituali molto evoluti, cioè pienamente consapevoli della loro essenza. Essendo pienamente consapevoli hanno una completa padronanza della loro sostanza energetica, e dunque hanno grandi poteri magici. Secondo la gente tribale d'Australia è questo lo scopo dell'esistenza, l'acquisire una simile conoscenza. Lo sciamano è colui che più assomiglia nel suo sapere agli Antenati Creatori. Non a caso gli Aborigeni sostengono che gli Antenati Creatori fossero (o siano) degli sciamani molto potenti.

Gli Antenati tramandarono il loro sapere alle tribù, e lo scopo dell'esistenza dell'essere è per un Aborigeno tradizionale il divenire come loro. Per divenire come il proprio Antenato Creatore l'individuo si deve identificare totalmente con la creazione messa in opera dal medesimo esattamente come l'Antenato Creatore si identificava con il Sognare.

Coloro che riescono ad andare tanto in profondità nella cultura tradizionale acquisiscono una grande consapevolezza, e perciò dei grandi poteri magici.
Questi tratti magico-sapienziali erano probabilmente patrimonio culturale dell'umanità del passato, e si spiegherebbe così il motivo per cui nelle leggende di tutto il mondo si narrano storie di persone di grande consapevolezza e grandi poteri magici.

Le leggende degli Aborigeni narrano che gli Antenati emersero dalla terra, vennero dal cielo, talvolta si dice più semplicemente che vennero "da molto lontano".

Uno di essi, Wallanganda, un Wandjina del Western Australia, venne dalla Via Lattea su ordine del signore di tutte le galassie. Wallanganda vide che sulla terra c'era gente senza legge che vagava senza meta. Da solo non poteva fare nulla per queste persone, ed allora ritornò dove era venuto per poi ripresentarsi sulla terra con altri Wandjina che come lui avevano il potere di creare. Ed insieme diedero una legge alla gente errante, diedero forma al territorio camminandoci sopra, e crearono con la loro voce altri individui. Ad ogni individuo assegnarono poi un totem, cioè un'essenza energetica che corrispondeva ad una determinata specie, della quale la persona era direttamente responsabile. Prendendosi cura di questa specie l'individuo si prendeva cura di sè stesso.

Sia le leggende del Western Australia che quelle dell'Arnhem Land raccontano che durante il Tempo del Sogno c'erano soltanto umani sulla terra, che avevano però il potere di trasformarsi in altri esseri, ed in particolare nel loro totem, cioè nell'archetipo naturale che caratterizzava l'Antenato Creatore che aveva dato loro vita. In seguito a certi eventi occorsi durante il Tempo del Sogno alcuni Antenati si trasformarono nel loro totem e rimasero in quella forma. E così gli animali e gli altri esseri non sono altro che gente che ha assunto altre sembianze, ed è per questo che vanno rispettati.

In genere le leggende aborigene narrano di animali che pensano e si esprimono come umani, o di umani che divengono animali ma continuano ad esprimersi come umani. Secondo la cultura tradizionale infatti tutti gli esseri condividono la stessa origine e la stessa consapevolezza. Tramite questa comune origine tutto è correlato.

Nelle culture animistiche gli umani sono la rappresentazione in forma umana degli altri elementi della creazione: le varie essenze totemiche della creazione assumono forma umana per vivere esperienze comuni con esseri di natura completamente diversa. Ed hanno il dovere di custodire la creazione.

Gli umani hanno il compito di custodire la creazione perchè essi stessi sono la creazione: se l'armonia della creazione venisse alterata gli umani cesserebbero di esistere.

Gli umani sono la creazione, e perciò chi arreca danno all'ambiente naturale arreca danno a sé stesso. Chi viola l'armonia ambientale viola la legge tribale e va punito severamente, o dai membri della tribù o dal Serpente Arcobaleno.
16/08/2010 11:06
 
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Articolo molto interessante non ne avevo mai sentito parlare, grazie di averlo condiviso.
Lunga vita e prosperità.
19/08/2010 08:45
 
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Bello!!! Una lettura molto interessante ;-)
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