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...riprendendo il discorso

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2008 10:51
05/05/2008 21:05
 
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... qualche settiamna fa Crai ha detto. (posto ora proprio perchè ti ho visto comparire nel forum)


Voglio però lanciare una provocazione che esula completamente dall'argomento sogni


--------------------------------------------------------------------------------

Teresa: una notte fa un sogno in cui compare questo segno dei tubi e dell'acqua ok? possiamo associargli lo stesso significato anche se consideriamo che in quella giornata (da sveglia) le si era allagato il bagno e ha dovuto chiamare l'idraulico? Potrebbe essere solo una interpretazione o revisione di quanto accaduto da sveglia.

--------------------------------------------------------------------------------


Non potrebbe invece essere che l'allagamento del suo bagno nella realtà sia la conseguenza diretta di un dato stato mentale ed emotivo al pari di come lo sarebbe all'interno del sogno???

Eh eh eh

Ci sarebbe da aprire un nuovo thread sull'argomento ma come ho scritto prima... ho degli impegni imminenti. Scappo.



... spiega, spiega, che mi hai incuriosita!

tu dici che esula dall'argomento ma penso che qui possa andare...
... ma sei sicuro che esula completamente?


[Modificato da Zeniba. 05/05/2008 21:17]

Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

05/05/2008 21:47
 
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Rileggendo il post sembra che io esuli gli altri utenti a rispondere alla discussione (non so se si nota che ho imparato una nuova parola!!!)ma non è vero. E' rivolta a tutti gli esuli e non, del mondo onirico!
Anche perchè Crai si è "esulizzato" dal forum...




Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

05/05/2008 23:00
 
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OH - MIO - DIO!!!
Avevo scritto un papiro in risposta e mi è bastato un click per perdere tutto. CHE NERVI!!!! [SM=x431263]

Zeniba, prometto che domani lo riscrivo ma stasera non ca la faccio proprio (c'ho sonno), per il momento sposto qui la discussione perchè mi sembra più adatto all'argomento...
A domani
06/05/2008 01:27
 
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Non so se sto fraintendendo, ma mi pare che non si esuli poi così tanto da questo genere di discussioni. Almeno, è già da un bel po' che parliamo di Realtà come prodotto della nostra coscienza...e non solo quella collettiva, su scala individuale (per riproporre anche il linguaggio delle testé citate discussioni) creiamo la nostra realtà. Anzi, questo è stato (moolto) detto in ambito di viaggi astrali. Magari può pure "fare male" a qualcuno l'ombra di un "inseguimento del fittizio", ma magari basterebbe solo guardare il concetto di "fittizio" da un altro punto di vista.










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

06/05/2008 01:48
 
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Mistermoog:

Almeno, è già da un bel po' che parliamo di Realtà come prodotto della nostra coscienza...



...per quanto riguarda questo aspetto sono anch'io dell'opinione che l'argomento sia già stato trattato (forse da me non ancora del tutto compreso), però visto che era rimasta in sospeso la discussione dei segni e dei significati dei sogni pensavo che l'affermazione di Crai lasciasse intendere un legame anche con la dimensione onirica... vedremo cosa ci racconterà domani...

Cosa intendi per "fittizio"?

[Modificato da Zeniba. 06/05/2008 01:49]

Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

06/05/2008 02:28
 
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Re:


Che sia stato trattato non vuol dire che sia stato detto tutto, anzi, per quanto mi riguarda, io continuerò a parlare (cazzate a parte, che poi anche quelle per me rientrano in un certo discorso...) in questo forum considerando sempre questo aspetto della realtà, come creazione della coscienza stessa. Almeno fino a quando non dovessi cambiare idea...
Ma, cara Zen, per me il sogno è reale quanto la realtà. Anzi, spiega meglio la realtà il sogno di quanto la realtà spieghi se stessa. Per questo non scindo le due cose in termini di eventi in rapporto con la coscienza in stato di veglia o eventi in rapporto con la coscienza in stato onirico.
Tornando ai concetti di realtà e sogno (madoooo, bla bla bla..scusate ma comincia già a rimbombarmi la mia voce e ciò mi infastidisce un po'. Ma forse non è neanche così..), forse la realtà ci priva della consapevolezza di poter essere modellata, scelta. Qualità che invece nei sogni affiora, ehi misterminck zitto, lasciami continuare dicevo, specialmente in quelli lucidi.
Per fittizia intendo L'Illusione. L'illusione che la realtà sia UNA e inscindibile dal suo continuum oggettivo. Entrare in una consapevolezza ehi misterminck!! ho detto sta' zitto e lasciami finire..!! consapevolezza di realtà soggettiva fa percepire il fittizio.
La realtà vista da un'angolazione non più "assoluta" ma mutevole, secondo dettami che fluiscono in una sorta di interscambio tra coscienza e manifesto oooh. Hai finito? sì! zzo, vuoi di grazia?? ppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!

[Modificato da mistermoog 06/05/2008 02:29]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
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06/05/2008 21:49
 
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Effettivamente il concetto di sincronicità è già stato trattato diverse volte sul forum ma siccome era in procinto di nascere questa sezione trovo sia giusto d’ora in poi postare ogni discussione sul tema qui dentro.
Quello che volevo dire allora (se non ricordo male era una discussione su un sogno di Raam) è piuttosto semplice, se Teresa è stressata oppure prova qualche forte emozione può trasmettere la sua situazione interiore all’ambiente circostante a livello oggettivo tramite l’elemento che da sempre rappresenta l’emotività: l’acqua. Quindi la rottura dei tubi col conseguente allagamento è causa dello stato mentale di Teresa, ne è una rappresentazione esteriore. Allo stesso modo può essere invece che questa situazione si presenti in un suo sogno, in questo caso la rappresentazione è interiore e a mio modo di vedere è meno “urgente” della prima. A volte addirittura può esserci prima il sogno e poi l’evento fisico, avviso inascoltato seguito dall’allarme rosso.
In parole povere la sincronicità è la cosiddetta legge dell’attrazione. E’ a causa sua se quando ci sentiamo depressi o comunque negativi il più delle volte attiriamo verso di noi eventi che confermano questa nostra situazione mentale facendoci entrare in una spirale senza fine.
Non pretendo di dare una spiegazione su quale sia la causa di questo fatto, ci sono decine di libri e siti che cercano di farlo meglio di come possa farlo io ora, ma l’idea generale (almeno la mia) è più o meno questa.
Ogni essere umano è collegato ad ogni altro essere vivente e non dell’universo e quindi oltre a essere influenzato da ciò che gli accade attorno può anche a sua volta essere lui a influenzare il resto del mondo (almeno in parte). Tutto è uno.
Tralascio il modo in cui si potrebbe creare consapevolmente la propria realtà per dedicarmi a fatti che invece accadono inconsapevolmente, ma il principio è lo stesso.
In certi casi l’energia di una persona può raggiungere dei forti picchi e far si che per “simpatia” si crei una sorta di collegamento con l’energia circostante provocando delle risposte oggettive come nel caso di Teresa (ma chi era poi questa Teresa?). Questi picchi sono per lo più emotivi e sono anche stati spesso rilevati nel secolo scorso dai pionieri della parapsicologia che scoprirono che la maggior parte degli eventi di telecinesi involontaria (poltergeist) avvenivano in presenza di persone che attraversavano periodi molto particolari e stressanti della loro vita, molte volte da adolescenti (colpa degli ormoni!).
Lo so che è spiegato da cani, spero si capisca almeno il concetto che voglio trasmettere.
E’ questo il motivo per cui la vita quotidiana può essere interpretata a volte come un sogno nonostante possa sembrare da molti piuttosto strano, in pratica siamo noi stessi a creare le situazioni della nostra vita anche se il più delle volte tramite emozioni e forme pensiero prodotte inconsciamente. Zeriba, pensaci la prima volta che si allaga il bagno oppure cade un quadro in tua presenza. Se il chiodo ha deciso di cedere proprio in quel momento dopo anni di tenuta potrebbe anche esserci un motivo, potrebbe nascondere un messaggio per te.
E’ su questo concetto (più o meno) che si basano anche molti sistemi di divinazione come l’i-ching e i tarocchi che ancora oggi vanno tanto di moda, ma anche tutti gli altri sistemi divinatori (geomanzia, piromanzia…)
Studiare gli eventi oggettivi può essere quindi ancora più costruttivo dello studio dei sogni per conoscere la propria situazione personale, in pratica tutto ciò che è attorno a noi è uno specchio del nostro mondo interiore.
Ciao
07/05/2008 14:37
 
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Ok, vi siete entrambi spiegati bene cari Crai e mistermoog(mistermoog escluso ovviamente!)..
E' proprio un argomento interessantissmo, ma purtroppo , è uno di quei tanti concetti che percepisco e sento in me, ma appena le mie manine si avvicinano alla tastiera.. puff va tutto in mille pezzi... e mi rimangono solo frammenti di sensazioni, che non penso possano valere molto...

Pensando ad un esempio pratico: è possibile far risarire alla sincronicità(non so se in questo caso il termine è corretto), tutta o almeno in parte, la serie delle apparizioni religiose? Cioè, è possibile che la coscienza collettiva dei fedeli e l'energia ad essi legata (fede) vada a plasmare la realtà in questo senso? Creando appunto queste visioni in determinati luoghi? Dubito infatti che mai un buddista abbia visto la madonna o un cristiano manifestazioni legate ad altri credi.
(Senza offesa per la sensibilità di chi crede in queste cose dal punto di vista religioso)
Il presupposto è, ovviamente, che qualcuno abbia veramente visto qualcosa altrimenti il discorso non avrebbe senso...

P.s: non ne so molto di apparizioni religiose però quel poco che conosco mi ha spinto a proporre l'argomento come esempio, se invece è fuori luogo... perdonatemi!

[Modificato da Zeniba. 07/05/2008 14:39]

Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

07/05/2008 17:10
 
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miiiiiiiiiiiiiinkia, mi sono perso una delle discussioni più intrippanti e "auriahne" della storia del forum!!!!!
[SM=x431283]

ciao bella zenibuccia bitorzoluta bentornata!!!
e tornata con una delle discussioni più intrippanti e "auriahne" della storia del forum!!!!!

...ehm... l'ho già detto? [SM=x431217]

madonna questo è uno di quei casi in cui questi minki di tastini neri che fanno tic tic toc (spazio) mi frustrano per la loro limitatezza...
Parlerei (e ascolterei [SM=x431235] ) giorni interi su questo argomento.
Il mio baldraccone e craiuccio mi hanno preceduto e mi è piaciuto quello che hanno scritto (mon amour..), ma da bravo scassaca.. ehm.. rompiscatole sapientone non posso esimermi dal tentare di riordinare le cose, approfittando anche per dare per primo la mia opinione sulla perplessità di zeniba.

Allora allora..
innanzitutto zenibuccia grazie, hai inaugurato questa sezione con la migliore delle questioni (o forse è stato crai.. mi sembra di capire che era da un'altra parte in origine?); legame tra realtà e sogno, sincronicità... azzo è la borsa di mary poppins, un universo senza fondo, pieno di spunti intrippantissimi.
Cerchiamo di fare ordine però.

Zeniba ha iniziato riportando l'ipotesi di Teresa che di giorno le si rompono le tubature e le si allaga la casa, e di notte sogna la stessa cosa (oppure viceversa). La risposta di crai è chiara ed esaurientissima, e direi in linea di massima le stesse cose. Però crai si tuffa subito nella sincronicità, o legge dell'attrazione, o danza della realtà, o scoreggia di dio, chiamiamola come vogliamo, mentre io mi soffermerei sulla relazione tra avvenimento nella veglia ---> sogno analogo.
Cioè, per iniziare con un esempio banale, io vedo un film che mi fa cagare sotto, e la notte me lo sogno. Questa non è sincronicità: semplicemente, il contenuto simbolico del film ha "risuonato" con i miei contenuti inconsci, premendo certi tasti interiori sensibili a causa del mio vissuto, dalle mie esperienze, ecc ecc.
Ma ricordiamoci che i sogni non sono fine a sè stessi! Sono sempre un messaggio di Verità, e quindi contemporaneamente sono un consiglio, un suggerimento, una spintarella.
Molto improbabile che si sogni il film tale e quale l'abbiamo visto: c'è sicuramente qlcsa di nostro. Questo perchè la simbologia del film ci ha innescato certi processi inconsci, che però sono nostri personalissimi, ed il nostro inconscio (non sono freudiano ma chiamiamolo così per capirci) ha "preso spunto" per mandarci un messaggio.
La sincronicità entra in gioco se cominciamo a farci seghe mentali sul perchè proprio ieri abbiamo visto quel film. Perchè, se presupponiamo che niente accade a caso, ma che ogni piccola cosa accade esattamente nel luogo e nel momento che abbiamo deciso e predisposto che accada, allora non regge l'ipotesi del "non avevo un kazzo da fare": noi avevamo bisogno di vedere quel film proprio ieri, per attivare quelle simbologie, e dare l'opportunità al nostro inconscio di "lavorarci sopra", di elaborarle cioè nei sogni.
Perchè i sogni servono a questo, non sono semplici rivisitazioni delle cose che ci capitano da svegli: sono un vero e proprio lavoro di digestione.

L'esempio della Teresa calza meglio: perchè proprio ieri mi si sono rotti i tubi dell'acqua? Qui subentra la necessità di rivedere i fatti della realtà quotidiana sotto un'ottica simbolica, per capire cosa cacchio stiamo facendo a noi stessi.
Noi non siamo quello che crediamo di essere.. non siamo un'immagine, una personalità, un carattere, un temperamento, dei ricordi, una moralità, dei sani principi... anche i nostri pensieri non sono nostri di solito ma sono pensieri già pensati. Togliamo tutto questo, e lì ci siamo noi. Il Nagual è tutto ciò che non è Tonal!
Il problema è che questo è razionalmente inconcepibile: se togliamo tutta sta roba, è praticamente certo che non rimane niente.
Solo nel sogno il nostro pensiero è Vero, la nostra vista è Chiara: nel sogno, SIAMO.
Qui dissento un filo da quel che dice crai: allenarsi a vedere la realtà sotto diverse sfaccettature è utilissimo, ma l'attività onirica è fondamentale, necessaria, importantissima, perchè solo lì siamo veramente noi.
Per quello ci sogniamo quello che abbiamo vissuto di giorno, perchè lo stiamo elaborando con un altro pensiero.

Tornando alla sinronicità, e presupponendo che sia quel fenomeno, quella legge naturale, per cui noi abbiamo il potere di attirare ciò che vogliamo, o meglio, ciò che ci serve, e dovendo trovare una motivazione alla sfiga, potremmo solo concludere che la sfiga è dovuta all'assenza di consapevolezza.
Avete presente Ralph Supermaxieroe? Ecco: siamo supereroi senza il manuale delle istruzioni, e facciamo solo cagate, una dopo l'altra.
Ma siamo così paraculati (azzo l'universo è così perfetto che ci deve per forza essere un'intelligenza dietro a tutto questo!) che anche la sfiga più nera è un messaggio, un consiglio! Nel modo in cui cadiamo in disgrazia, troviamo la soluzione su come risalire arricchiti e più forti. Mai ti è dato un problema senza che ti sia data anche la soluzione.
E' qui che sarebbe utile saper "leggere" la realtà, e ancora di più i sogni...

vabè la finisco perchè se no baldy m'inkula

ehm.. però non ho ancora affrontato l'argomento apparizioni mariane!

dunque: innanzitutto, secondo me il 90% dei miracoli religiosi sono minkiate gonfiate alla nausea, riconducibilissime a fenomeni psicologici che non hanno nulla di sincronico nè magico.
La madonna di Fatima ad es è apparsa a 3 bambinetti, 2 dei quali sono morti, e una sola ha raccontato tutta la storia ed il mondo intero ci ha creduto perchè ci voleva credere. Che lei non menta è probabilissimo, ma che sia "vero" quello che ha visto è tutto un altro discorso.
Lucia era schizofrenica o era una specie di sciamana? Come ho già detto in altra sede, secondo me dipende solo dai punti di vista. Forse era solo una bambina-oggetto, una specie di strumento della massa, o meglio dell'egregoro "religione", che in quel momento aveva bisogno di un baluardo per rafforzarsi...
Boh
Anche Bongiovanni ha visto la madonna, e c'ha pure le stigmate, ma guardacaso la chiesa lo ha scomunicato perchè non hanno nessuna intenzione di mettere postille riguardanti gli alieni nella bibbia.
A mio avviso, che gesù fosse un alieno è tanto credibile quanto che la madonna appaia a 3 infanti spagnoli per mandarli dal presidente della russia a imporgli di non fare la guerra (o qlcsa del genere).
Cioè tutto sto preambolo (un po' sarcastico..) per dire che molti fenomeni non hanno nulla di miracoloso, basta una miscela che la religione non fatica ad ottenere: massa di pecoroni + convinzione + aspettativa + emozione = suggestione.
Ciò non toglie che di avvenimenti "miracolosi" ce ne siano, e qui certamente entra in gioco la legge dell'attrazione: gregg braden dice che per ottenere un qlcsa che coinvolga tutta una comunità basta un numero di individui corrispondenti allla radice quadrata dell'uno per centro della comunità che si metta a "pregare" nel modo giusto. I numeri in queste cose lasciano il tempo che trovano, ma credo che la proporzione sia più o meno quella.
Per finire, sempre coi numeri, il gioviale ma affilato Odifreddi ha rilevato che secondo le statistiche, NON ANDARE a Lourdes offre maggiori probabilità di guarire spntaneamente (miracolosamente) da mali terminali che non ANDANDOCI.

pace e bene
A.
07/05/2008 18:15
 
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Cavolaccio Auriah, proprio ti aspettavo! Come poteva mancare il capo di questa sezione??!

Chiudendo il discorso miracoli e compagnia bella :

secondo me il 90% dei miracoli religiosi sono minkiate gonfiate alla nausea, riconducibilissime a fenomeni psicologici che non hanno nulla di sincronico nè magico.


e qui una parte di me direbbe: 90??? Ma facciamo che il 99 % sono minchiate!!!.. visto il feeling che ho con certe cose... (massa di pecoroni uh uh uh uh)...ehmm, ma non voglio farmi prendere la mano, e ho cercato di rimanere il più imparziale possibile per cercare di dare una spiegazione che vada oltre alla solita: SUGGESTIONE. Insomma suggestione puo essere tutto allora: possono esserlo le obe, gli avvistamenti alieni, i fantasmi, berlusca al governo... insomma tutto quello che a me non va bene che ci sia...

Tornado a Teresa... chissa perchè poi mi è venuto in mente proprio il nome Teresa...

Noi non siamo quello che crediamo di essere.. non siamo un'immagine, una personalità, un carattere, un temperamento, dei ricordi, una moralità, dei sani principi... anche i nostri pensieri non sono nostri di solito ma sono pensieri già pensati. Togliamo tutto questo, e lì ci siamo noi. Il Nagual è tutto ciò che non è Tonal!
Il problema è che questo è razionalmente inconcepibile: se togliamo tutta sta roba, è praticamente certo che non rimane niente.
Solo nel sogno il nostro pensiero è Vero, la nostra vista è Chiara: nel sogno, SIAMO.



Oh Auriah, lo so che adesso mi odierai e penserai che non capisco una cippa, ma perchè solo nel sogno il pensiero è vero? Ammesso che il pensiero possa essere vero...
"Solo nel sogno SIAMO" è un'affermazione molto forte, perchè non posso essere anche qui, ora? Anche se solo per un attimo?
Uffa, io ho proprio sviluppato un'allergia verso questo tipo di frasi, è come quando mi passa vicino un gatto; solo che invece di uno starnuto mi esce un "perchè?". Ma come, nonostante l'allergia, i gatti li accarezzo ugualmente, cosi anche la tua frase la leggerò e cercherò di verificarla tramite la mia esperienza. (mi devi una scatola di antistaminici però!)



[Modificato da Zeniba. 07/05/2008 19:21]

Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

07/05/2008 20:27
 
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Grande Zeniba! Mi chiedo anch' io "perchè". Male non fa.
Mi piace starci in questa macchina biologica, indossare queste vesti, questi pensieri.. spesso credo di essere lei in una identificazione totale. La predilezione per la sperimentazione onirica (multidimensionale) però mi ha portato a immergermi in un Qualchecosa (già il termine stesso non rende) di non descrivibile, e che mi risucchia. La mia coscienza si immerge completamente in se stessa e chi sono io non lo so più!! E questo modo di percepire non è nulla di ciò che "ricordo di me" da sveglia. Cosa è “vero”? Risposte non ne ho… sto ancora osservando. Osservando tanto.
Realtà e sogno insieme…

E la sincronicità? Esempio idiota: l’ altro giorno ho postato sul forum Nutshell pensando a mio cugino A. (perché è identico a Staley). Erano molti anni che non lo vedevo e di recente il mio pensiero non era svolazzato granché dalle sue parti... Il fatto che io oggi l’ abbia visto non è nulla di strano, ma va a combaciare perfettamente col fatto che ciò che penso poi si manifesta.



Continuo dopo che ora ho una riunione di politica e sarai contenta di sapere che non milito nel di lui partito…. ^__^


Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti

(Isaac Newton)
07/05/2008 22:24
 
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Allora, da dove comincio?
Ah, si. Piccolissima rettifica ad Auriah. Probabilmente mi sono spiegato male io ma non intendevo affatto dire che lo studio della realtà fosse importante contrariamente allo studio dei sogni ... lungi da me una cosa simile. La mia intenzione era mettere in evidenza il fatto che anche la realtà può essere interpretata come si fa con i sogni, tutto qui.
Piuttosto credo che lo studio interpretativo dei sogni (oltre all'utilità che già conosciamo) sia in un certo senso un training per potere poi interpretare la realtà nel modo più approppriato, insomma non si possono capire i simboli della realtà oggettiva se non si è prima imparato a interpretare quelli onirici. Io la vedo come una scala a salire.



Oh Auriah, lo so che adesso mi odierai e penserai che non capisco una cippa, ma perchè solo nel sogno il pensiero è vero? Ammesso che il pensiero possa essere vero...
"Solo nel sogno SIAMO" è un'affermazione molto forte, perchè non posso essere anche qui, ora? Anche se solo per un attimo?


Se non ti dispiace provo a darti una spiegazione io a questa domanda; Anche perchè mi trovo pienamente d'accordo con Auriah.
Nel sogno siamo VERI per il semplice fatto che quella con cui ci esprimiamo non è la nostra personalità (maschera) ma il nostro vero ESSERE. Nel sogno non abbiamo inibizioni di alcun tipo e quindi siamo vermante NOI ad agire.
E' questo il motivo per cui intendo i simboli dei sogni come un training, perchè in essi siamo in pieno contatto con l'energia dell'universo senza quella barriera che è rappresentata dalla nostra personalità e quindi possiamo comunicare con essa (l'energia dell'universo/Dio?).
Nella vita reale invece questo conatto è più limitato e quindi anche la nostra consapevolezza e la relativa capacità di individuare i simboli disseminati qua e la per la nostra strada.

Per quanto riguarda la questione delle apparizioni mariane la cosa è un pò più complessa, non ha a che fare a mio modo di vedere con la sincronicità. Non proprio, in un certo senso tutto è sincronicità... ma nel senso che intendi tu direi di no. (Almeno credo)
Potremmo parlare piuttosto di suggestione (facile s gente tanto scaramantica come i credenti), di allucinazione collettiva oppure di fascinazione di massa. Tutto questo presuppone che la cosa sia voluta e gestita da qualcuno in particolare e che non avvenga per caso, almeno nei casi più eclatanti.
Per quanto riguarda l'apparizione di Fatima c'è da dire che l'unica a vedere e sentire la Signora (e chi l'ha detto che fosse la Madonna?) era Lucia, mentre suo fratello poteva solo sentire una voce e sua sorella vedera senza sentire nulla. Questa almenoo è la versione ufficiale.
Altra parte della versione ufficiale è l'affermazione che i presenti nel giorno del miracolo del sole abbiano visto tutti quanti muoversi il sole e ne siano stati terrorizzati. Se si va a scavare un pò a fondo però si viene a sapere che solo una parte di essi vedette il "miracolo" mentre gli altri non videro nulla. Ma furono suggestionati a credere che qualcosa fosse successo, e probabilmemte ebbero paura anche loro (effetto massa immagino).
Qualcuno ha avnzato l'ipotesi che a muoversi quel giorno fosse un UFO (anche gli alieni si divertono a tirare per il culo certa gente), ma immagino che allora tutti l'avrebbero visto.
Più interessante è invece la teoria che afferma che le apparizioni (mariane e non) siano in realtà degli ologrammi e che quindi possano essere visti solo da una certa distanza e angolazione. Come effettivamente accade durante questi fenomeni (leggendo le cronache che le riguardano nella maggior parte).
Fatto a mio modo di vedere molto somigliante alle fascinazioni di certi fakiri indiani che si dice siano in grado di creare allucinazioni collettive del tutto realistiche ma che svaniscono non appena ci si sposta dal luogo della "rappresentazione" del mago.
Ologrammi creati con la mente forse... mah.. comunque so per esperienza che è possibile anche se non ho mai visto farlo con più persone.
Questo è il punto che io preferisco: alcune apparizioni potrebbero essere state create ad arte da qualcuno che vuole indottrinare la gente tramite la religione, che si tratti poi di esseri umani o alieni non so dire... a proposito, in nessuna apparizione che io sappia la "signora" ha mai detto di essere la madre di Gesù, e spesso nemmeno a chi l'ha vista è mai venuto in mente di associarla ad essa (vedi Lucia e Bernadette a Lourde) prima di essere poi imboccato dalla Chiesa.
E poi ancora, mica ci sono apparizioni solo cristiane. Vige la parcondicio anche in questo campo.
Altri casi invece potrebbero solo essere dovuti all'ignoranza di alcune persone relativamente a certi fenomeni, ad esempio è facile vedere la faccia della Madonna o di Gesù crearsi nell'umidità sul muro oppure guardando una nuvola in cielo... i giochi con le ombre poi li conoscono tutti (quanta strizza quando da piccolo vedevo mostri in ogni angolo della cameretta).
Oppure... potrebbero essere veramente esseri multidimensionali che cercano di comunicarci qualcosa ma che solo alcune persone sono in grado di vedere (chiaroveggenti quindi). E' certo però che hanno da dire sempre le stesse cose... noiosi!
[Modificato da crai79 07/05/2008 23:15]
08/05/2008 00:05
 
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La mia coscienza si immerge completamente in se stessa e chi sono io non lo so più!!



Crai:

Nel sogno siamo VERI per il semplice fatto che quella con cui ci esprimiamo non è la nostra personalità (maschera) ma il nostro vero ESSERE



Auriah:

Togliamo tutto questo, e lì ci siamo noi.



Queste sensazioni cerco di sentire durante la giornata, in meditazione, oppure arrivano improvvise e inaspettate come attimi di vuoto mentre passeggio, osservo il cielo o gli alberi, ma sono estremamente fugaci e fragili e non appena me ne rendo conto scompaiono diventando ricordi soffusi di un qualcosa che forse non c'è mai stato...
Non so perchè ma ho sempre avuto l'impressione che durante il sogno ordinario sono più facilmente in balia della mia mente, di paure, influenze e contaminazioni esterne che mi tengono ancora più lontana da quello stato di non-essere sopra citato.
Forse dovrei osservare di più, si da svglia che in sogno, senza aspettare e volere capire nulla, ma intanto osservare...
E' la prima volta che mi confronto con qualcuno su questi temi, è bello leggervi e lo sarà sicuramnte ancora.
Per oggi ho scritto abbastanza, quindi mi fermo qui.
(anche perchè avrei anche una tesi da finire e che purtroppo non si scrive da sola...accidenti, ma è più forte di me stare qui a chiaccherare con voi! [SM=g27816] )
Notte e grazie!



Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

08/05/2008 00:20
 
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Ciao Zenibella, buonanotte...e, se posso, una tesi su che cosa? bacio
[Modificato da Helenna 08/05/2008 00:20]


Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti

(Isaac Newton)
08/05/2008 02:14
 
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Cavolaccio Auriah, proprio ti aspettavo! Come poteva mancare il capo di questa sezione??!

Anche mettendo da parte la mia nota permalosaggine, che mi fa vedere dell'ironia anche dove non c'è, se mi chiami capo comincio a pensare di starti un po' sul culo!!!
Cmq sono qua, hai finito di aspettare [SM=x431285]

Ancora una volta mi trovo abbastanza d'accordo con crai (ma ce n'hai proprio per tutti eh, vecchio farabutto!? ..senti chi parla.. [SM=x431237] )
Ma è d'uopo che mi prenda la responsabilità delle mie parole quindi rieccomi [SM=x431250]

Insomma suggestione puo essere tutto allora: possono esserlo le obe, gli avvistamenti alieni, i fantasmi, berlusca al governo... insomma tutto quello che a me non va bene che ci sia...

beh... qui entriamo nel campo minato delle definizioni... cosa è la suggestione? cosa è vero e cosa non lo è? Perchè una cosa sia vera basta che lo sia per 10, 100, 1000 persone? o ne basta una? o deve poter essere toccata con mano?
Io non ne ho la minima idea.
Di una cosa però sono certo: le religioni organizzate, e la cattolica in particolare, sono un cancro per l'umanità, una palla al piede sulla strada dell'evoluzione. Che un fenomeno sia suggestione o meno forse poco importa: se, invece di promuovere ed agevolare la presa di coscienza, la annega, allora è male... così la vedo io almeno

Oh Auriah, lo so che adesso mi odierai e penserai che non capisco una cippa

..penserò che non capisci una cippa?.. oddio, vuoi dire che ho già sfoggiato così spudoratamente la mia presunzione? Sembrava così tanto una tavola dei comandamenti? Prometto che mi conterrò prossimamente... è che l'argomento mi prende proprio!

ma perchè solo nel sogno il pensiero è vero?
perchè non posso essere anche qui, ora? Anche se solo per un attimo?

ohmamma.. hai ragione, mea culpa, ho detto qlcsa che non posso provare, e che è tremendamente difficile da spiegare... e che rimane pur sempre una mia personalissima visione delle cose...
Beh, qlcsa devo rispondere... Innanzitutto, diciamo che parlavo di un 90% (99?) dell'umanità: per quel che ne so io TU puoi essere vera qui e ora, anche solo per un attimo (probabilmente solo per un attimo..). Capita che si abbiano degli sprazzi di verità, qlcno li chiama "piccole illuminazioni", qlcn altro "attimi di pura consapevolezza", o ancora "ritiro nel vuoto fertile".. ma lasciamo perdere i nomi perchè in questo caso più che in altri dare un nome a questa cosa è raccapricciante. Credo converrai con me che cmq la "normalità" è la maschera, l'identità, la realtà oggettiva e materiale, il famoso velo maya.

La mia "frasona" allergenica viene, come ho detto, dalla mia visione delle cose, la quale a sua volta viene dalla mia esperienza e da quello che credo di aver capito. Che ti posso dire.. mi sono fatto per anni, e continuo a farmi, dei gran segoni mentali per capire a fondo il "fenomeno onirico", quello che succede alla nostra mente nel sogno, a cosa servono i sogni, perchè ci sono, quali sono le differenze tra gli stati di coscienza di sonno e veglia, ecc ecc ecc.
E quello che ho messo insieme fin'ora, assolutamente ancora e sempre suscettibile di revisione, si riassume in quella frase.
La verità è che non ho un altro modo di dirlo, nè di spiegarlo...

Quando ti capita di cogliere a fondo l'essenza di un sogno, così totale, così sapiente, così perfetto, ed allo stesso tempo così inconcepibilmente semplice, rimani un po' disarmata, e quando cerchi di spiegarlo ti escono frasi come le mie.
...o forse te ne escono di più comprensibili e meno pretenzione... boh! Il mondo è bello perchè è vario!

Mamma quanto è tardi ora vo a nanna notte a tutti baci [SM=x431269]
sogni d'oro
A.


PS: ho scritto tutta sta roba prima di leggere la tua risposta zeniba... dai piano piano ci arriviamo.. a domani!


[Modificato da Auriah 08/05/2008 02:22]
08/05/2008 02:36
 
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mamma mia come siamo acidini... e io che chiamandoti capo pensavo di farti un elogio. Tsk! e non sono ironica, cioè non scherzo sul fatto che non volevo prenderti per il culo, non mi permetterei.... ma che cavolo, non siamo noi donne quelle permalose e paranoiche di solito???? O cavolo, e ora magari ti sto in culo io.. guarda che non serve che mi ricompri gli antistaminici... sto già meglio...si si niente più allergia!!! [SM=g27828]

Notte Notte!


Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

08/05/2008 03:51
 
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Desidero prendere in considerazione il discutere di realtà come insignificante in una concezione (come quella a cui comunemente ci rifacciamo qui) che prevede questi due aspetti della nostra vita, del nostro essere coscienti: lo stato di veglia e il sogno, appunto. Perlomeno non possiamo dare una definizione coerente semplicemente perché lo stiamo facendo soltanto qui. E’ troppo parziale ciò di cui stiamo parlando semplicemente perché dall’”altra parte”, nel sogno, non stiamo svolgendo la stessa analisi. Lì la nostra percezione ma anche lo stesso bisogno o meno di definire COSA è reale o meno perde o cambia di significato. Questo mi fa riflettere: Anche questo E’ PARZIALE. Se cerco la verità (ammesso che stia cercando UNA verità, di certo non la troverò qui.
E neppure “là”.
Come posso spiegare la materia dei sogni (ma pure il significato) con questa materia? Come posso spiegare questa materia con la sostanza dei sogni?. Sembrerebbe che stiamo parlando di due universi diversi tra loro e che l’uno non possa spiegare l’altro. Nel precedente post ho suppost (eh eh ) che il sogno possa spiegare meglio questa realtà di quanto questa stessa possa fare col sogno. E lo prendo ancora in considerazione. Intendo che da questa posizione mi do una spiegazione del sogno attraverso la quale avverto tutta l’”instabilità del dogma Realtà. Questo intendevo.
Mi chiedo se (e considero tale cosa interessante) con un procedimento analogo posso, dall’angolazione opposta, quella del sogno, regalarmi qualche bella intuizione su questa “realtà”, sulla veglia (e ammesso che una volta là io sia ancora allettato dalla cosa…). Vado avanti: E se una volta là non me ne può fregare di meno del sapere di più sul “bianconiglio” o su questa realtà, perché il mio vivere pienamente quella “dimensione” non contempla una sciocchezza (o superfluità) simile?
Chissà che io non stia sbagliando qualcosa nel momento in cui mi “concentro fuori bersaglio”, nel momento in cui non viva QUESTO pienamente…?
Una vita a cercare di sollevare il grezzo velo senza mai avere osservato bene sto cazzo di velo? Mah! Vuoi vedere che il velo si rivela (minchia pure le massime occulte ora) più affascinante e misterioso di ciò che nasconde(rebbe)?
Tutte queste domande (e se non lo sembrassero rivedetele sotto questa formula per favore) mi portano all’ultima (per il momento): Se mi abbandonassi totalmente, se la mia meditazione si concentrasse su una pienezza totale qui ed ora, se mi abbandonassi all’empatia verso Tutto, verso “il mio corpo”, se cominciassi a sentire quanto esteso sono, “viaggiando” verso i confini di me stesso, e se scoprissi che tutto questo è il Grande Sogno e mi “svegliassi” dall’altra parte senza essere passato dal sonno e scoprissi quanto non c’era nessuna differenza, e che ero soltanto io a distinguere prima che mi spostassi..?
Ma tutto quello che ho appena scritto non dovrebbe valere più della cacchina, semplicemente per un motivo: mi sarei “ossimorizzato”. Ho supposto in partenza che una sola delle due angolazioni non può spiegare nulla in termini di realtà. E io tutto questo l’ho fatto proprio da ciò che contesto in qualche modo: una posizione. A meno che…




chiaro? Spero di no, sennò state messi male...













Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

08/05/2008 10:50
 
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Oh Corazòn! per me è chiarissimo, e credo per un altro paio di malati di mente qui...
[SM=x431289]
...non vorrei romperti le uova nell'ossimoro, ma mi sa che sto ossimoro non sussiste più di tanto perchè così a naso uno non può sparare la serie di minkiate che hai sparato tu stando "da questo lato" del muro...
Qlcno altrettanto malato poi diceva qlcsa sulla coincidenza degli opposti.. [SM=x431244]

Prima di rovinare questo bel momento di follia pura aspetto di leggere la zenibuccia che dice, perchè se ritiene di avere avuto risposta alle sue questioni una mia postata razionale sarebbe non solo inutile ma pure fuori luogo

Ah zenibetta...
Io permaloso???? Io paranoico???
Ma tu mi stai infamando!!! Guarda che è lapalissiano che mi fai battutine sarcastiche e acide perchè ormai è assodato che ti sto sul culo! Mi stai spillando una bambola voodoo!!! Lo so!! Sei lì che mi fai il malocchio con un bicchiere pieno d'acqua e di sale che non si scioglie!!!
Ma io ti ripagherò con la stessa moneta!! Intendo assoldare il mago Otelma, regolati...
PS: chi ti dice che io non sia gay?
PPS: qui si vuole sapere su cosa stai facendo la tesi, non fare la gnorri
[SM=x431267]
08/05/2008 15:37
 
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Oh mio carissimo auriahuccio ..o .. aurino..o auriahello:

Prima di rovinare questo bel momento di follia pura aspetto di leggere la zenibuccia che dice, perchè se ritiene di avere avuto risposta alle sue questioni una mia postata razionale sarebbe non solo inutile ma pure fuori luogo


Zenibuccia ha già risposto ieri ma forse eri troppo concentrato a cercare ironie e inesistenti sarcasmi tra le sue righe che non ti sei accorto di quello che veramente voleva dire a te e agli altri...
(è grave parlare in terza persona??'...uff questo forum mi sta rovinando...)
Quindi trovo le vostre spiegazioni molto interessanti e degli ottimi spunti per delle riflessioni... ma non volevo trasformare la discussione in un "spiegamo a zenubuccia, zenibella, zenibina la verità" insomma continuate pure tranquilli.
Io alcune cosette le ho intuite e per ora mi fermo qui... e vi ringrazio.

Auriah non è che fai tanto la vittima perchè hai voglia di sentirti dire che in realtà sei supersimpaticissimo???
...è ancora presto per i complimenti... pazienta...

haaa questi uomini... anche se gay sono pur sempre uomini...

E visto che mi stai così antipatico su cosa farò la tesi non te lo dico! [SM=x431235]
[SM=g27822]



Tal pais dai zuète, duc' a' crodin di cjaminà drets.

08/05/2008 15:56
 
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Re:
Auricchio sta' attento perché la strega qui sopra (perché è una strega) ti fa un culo così...
non voglio aggiungere troppe parole a questa discussione, ma, la cosa che mi piace di più è questa:



...ma purtroppo , è uno di quei tanti concetti che percepisco e sento in me, ma appena le mie manine si avvicinano alla tastiera.. puff va tutto in mille pezzi... e mi rimangono solo frammenti di sensazioni, che non penso possano valere molto...



Frammenti di sensazioni che per me valgono tantissimo Zen










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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08/05/2008 16:30
 
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Se ho visto
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22/05/2008 13:16
 
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Ciao Zeniba, ghiottissima la discussione che hai aperto, è da un po’ che medito sul parallelismo sogno – realtà e su come ogni aspetto della vita ordinaria si rifletta nel nostro vissuto onirico e viceversa.

Forse andrò un po’ off topic rispetto a quanto da voi discusso riguardo alla questione ma mi va di dire la mia e penso che possa essere inserita qui.

Mi corrisponde il modo in cui Moog tratta l’argomento e come lui penso che realtà e dimensione onirica facciano parte del continuum percettivo o creativo, come dir si voglia, proprio dell’energia che ci anima, entrambi prodotti della coscienza.

Personalmente, considero il mio vissuto onirico non meno reale di quello ordinario e la Djazy che sogna non è molto diversa da quella che “vive”.

Mi piace quando il mio fratellino Auriah dice che la nostra reale essenza non può comprendere tutte le sovrastrutture che fanno di noi quello che crediamo di essere, ma analizzando la mia esperienza personale penso di non cambiare sostanzialmente quando sogno; infatti molto del ciarpame mentale che mi caratterizza (paranoie, paure, convinzioni e chi più ne ha più ne metta) si riflette nelle trame del mio sognare ed i prodotti delle mie esperienze oniriche con le sovrastrutture che esse creano (altra spazzatura psichica di vario genere), parimenti si riflettono nel mio vivere quotidiano.

Noi siamo qui ed ora, nella dimensione spazio temporale che corrisponde a questa nostra esistenza, altrettanto di quanto siamo qui ed ora nella dimensione onirica dei nostri sogni, una sorta di continuum esperienziale, caratterizzato da un diverso livello di attività della mente razionale e della mente inconscia, entrambe, comunque presenti.

E’ il livello di attenzione quello che secondo me fa la differenza.

Cerco di spiegarmi meglio.

A volte mi capita di vivere parti delle mie giornate con un livello di attenzione basso.
Questi vissuti assomigliano ad un fuggevole sogno e lasciano flebili tracce nella mia coscienza.

Altre volte sogno con un’intensità e una lucidità tali da far sì che l’ambiente onirico appaia assolutamente stabile, consistente e vivo tanto quanto il mondo ordinario e la consapevolezza di me stessa diventa così ampia da comprendere entrambe gli stati.

Ancora, ma molto più raramente, ho provato a concentrare la mia attenzione osservando il vivere quotidiano come se si trattasse di un sogno e sorprendentemente la sensazione che ne derivava era quella di essere effettivamente in un sogno.

Comunque l’intensità dell’attenzione che pongo nei confronti dell’esistenza determina il livello qualitativo della mia percezione.

Tutto questo per significare come il lato creativo dell’esistenza si esprima in modo proporzionale all’attenzione cosciente che il soggetto pone nell’atto della propria creatività e come tale attenzione vari continuamente creando dimensioni percettive diverse a seconda del suo stato di intensità.

Del resto nessuna nostra esperienza può essere davvero verificata.

Non è possibile definire se quanto vediamo e sentiamo sia realtà o sogno illusorio, se il mondo, la cui effettiva esistenza diamo per scontata, sussista effettivamente come un ambiente separato da noi.

Comunque, anche se la questione pare irrisolvibile sono oro colato le parole di Crai riguardo al fatto che la realtà può essere interpretata come si fa con i sogni, se non altro perché, per quanto mi riguarda, il confine che separa queste due dimensioni del mio esistere a volte diventa impercettibile.

Proprio per questo trovo estremamente interessante provare a trovare un nesso causale tra gli eventi dei sogni e della “realtà”, anche se a volte la cosa mi spaventa molto.

Bon, mi sa che questo mio intervento rischia di diventare una palla incomprensibile, [SM=x431222] allora lo chiudo qui salutando anche i vecchi “forumini” che non sento da tempo dato che manco da mò.

Ah, dimenticavo…. Fratellino ascolta il consiglio di Moog, attento! la fanciulla mi sembra mooolto tosta. [SM=g8186]







22/05/2008 19:56
 
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Ciao Djazira! sei grande! la tua riflessione da dei bellissimi spunti! hai affrontato in un discorso semplice e chiaro tutto lo spettro della nostra esperienza quotidiana! io la vivo esattamente come tu racconti.

Però secondo me è facile perdersi in questo discorso, a livello emotivo e personale tutte queste esperienze tra sogno e realtà ci danno stimoli simili, ma ci sono differenze nette. Nella vita reale cè un rapporto diretto con le persone che sono come delle isole di esperienza con cui interagiamo, cosa che in sogno non possiamo fare. Il sogno è come una realtà racchiusa entro i limiti della nostra mente, un mondo in cui tutto quello che accade fa già parte di noi anche se magari non ce ne rendiamo conto, ma è il viaggio astrale che invece apre ed espande i nostri limiti e ci porta a conoscere cose nuove, e vedere cose mai viste.

Sil. [SM=x431252]
26/05/2008 10:51
 
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ma come non superquotare questo:

...ma purtroppo , è uno di quei tanti concetti che percepisco e sento in me, ma appena le mie manine si avvicinano alla tastiera.. puff va tutto in mille pezzi... e mi rimangono solo frammenti di sensazioni, che non penso possano valere molto.

la maggior parte delle cose che avverto in maniera profonda mi causano questo effetto!!!!!! e che fatica provare a spiegarle...
altro che non valere molto!! sono ciò che più rimane in noi ...di noi..


***


per capire il cielo ....affonda le mani nella terra e ascolta i suoi profondi silenzi...
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