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Affronto un discorso difficile...

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2007 19:25
13/11/2007 17:07
 
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Salve a tutti amici vecchi e nuovi del forum.

Forse ormai pochi mi conoscono essendoci molti utenti nuovi.
Attorno al 2004/2005 quando mi ero iscritto ho condiviso tantissimo con molti amici del forum, tanto che per me era diventata una seconda casa. E con alcuni di loro mi sono anche incontrato e ci siamo conosciuti di persona.
Sono tuttora grato a Acronimo per la possibilità che ci da, e per l'affetto dimostrato. Anche se non scrivo mai faccio spesso un saltino qui a vedere come vanno le cose e che aria si respira.
Sono contento di vedere che come sempre resta, per fortuna, un ambiente caldo confortevole e pieno di persone in gamba e delle quali ci si può fidare. E' proprio un bel forum e conservo dei gran bei ricordi.

Ma oggi sono qui per parlarvi di una cosa che mi preme raccontarvi.
Credo si sia tutti d'accordo, frequentando un forum di viaggi astrali quindi di cose straordinarie, che nell'ambito della ricerca personale e dell'evoluzione ci siano vari guardiani da superare per poter avanzare. Per guardiani intendo prove, per esempio il superamento di paure profonde e sconosciute che bloccano la strada e offuscano la consapevolezza.
Come credo tutti, anch'io ho varie paure, alcune conosciute altre meno. Alcune comuni a tutto il genere umano ed altre più personali.

Bene, sono qua oggi per affrontare anche con voi un discorso che da circa una settimana sono riuscito ad affrontare per la prima volta nella mia vita.
E' qualcosa del quale ho sempre evitato come la peste di parlare di persona, è molto evidente, ma ho sempre fatto finta di nulla come per gesto scaramantico...come a dire se non ci penso non esiste..
Non ve lo racconto solo per superare una paura, ma anche perchè mi ha messo in reale difficoltà nell'ambito appunto dei viaggiastrali.

Ebbene il punto è questo, conoscete la "sindrome di tourette"?
Ecco, ne sono affetto da circa quando avevo 6 7 anni.
In realtà è solo da pochi giorni che studio i sintomi e faccio confronti con una vita intera per capire se realmente tutto combacia...ma per ora tutto torna al 90%.
Non è una forma grave o come quella che possono descrivere puntate di telefilms varie. Tanto che può essere che le persone di questo forum con le quali si era fatto il raduno manco se ne siano accorte dato il fatto che in pubblico mi controllo molto bene.

Per farvi capire meglio vi posto il link di un forum ne quale si parla di questo argomento e nel quale mi racconto.

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6960387

In particolare ciò che mi preme, oltre al superare la paura di parlarne, è studiare con voi la questione "flusso di coscienza".
Spero riusciate a capire il motivo di questi miei sforzi e la difficoltà di esternare questo lato di me che solo da una settimana ho deciso di ammettere e raccontare.
I vecchi amici del forum mi esortavano a provare le tecniche varie, ci si confrontava sulle difficoltà...ma mai ho avuto il coraggio di ammettere che parte delle mie difficoltà erano causate da questa cosa. Come ho detto in questa ultima settimana sono riuscito ad aprirmi in quel forum, poi ieri sera con una carissima amica di persona..e ora vorrei donare anche a voi questa parte di me che da pochissimo vede la luce.

Se avete curiosità o volete capire meglio chiedetemi pure, mi farebbe molto piacere poterne parlare con voi.
Sono convinto che in qualche modo si possa trovare un rimedio e una conoscenza delle causa anche nel viaggioastrale.
Mi appello alla vostra comprensione e il vostro affetto.

[SM=g27822]
13/11/2007 22:11
 
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Ciao Seeking,
Leggendo il messaggio ti dico la verità mi è venuto un nodo in gola ,non sai quanto ti ammiri.
Hai un coraggio mostruoso ,hai tutto il mio appoggio !!!
Se non corri alcun rischio nella vita, allora rischi tutto
14/11/2007 10:51
 
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Non ci conosciamo di persona e, nememno sul forum credo che abbiamo mai scambiato opinioni, ma poso dirti che ammiro la persona che sei, studi le tue debolezze le tue routine e tendi loro agguati formidabili. Questo è vivere da guerriero.Vorrei essere come te.
saluti
Shard


DATEMI UNO STUZZICADENTI CHE NE SGUSCIO DUE BOVERI
14/11/2007 12:44
 
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ciao seeking, mi aggiungo ad i complimenti altrui anche se immagino non sia questo che stai cercando.

ti rispetto e ammiro il tuo "outing", so che non deve essere stato facile parlarne -te lo dice uno che al tuo posto, non sa se l'avrebbe fatto- ma credo che ora il tutto sia un "pochino" più facile.
ciao, spero potrai riuscire a trovare presto la via...



A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

15/11/2007 12:02
 
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Grazie amici,

Ho estremo bisogno di qualche incoraggiamento in questa fase...per cui grazie davvero della comprensione e delle stupende parole, mi avete commosso!! [SM=g27821]

Ciò che cerco Andrea è, per prima cosa, liberarmi dalla paura di parlarne. Per questo ho detto che mi farebbe piacere che mi venissero fatte domande. Un conto è postare un messaggio e morta li, un'altro è discuterne serenamente e mantenere aperto il discorso senza puara.
Per ora cerco il confronto aperto quindi.
E poi cerco la comprensione del fenomeno. Sono convinto che grazie ai viaggiastrali, sogni lucidi e quant'altro sia possibile giungere al punto nodale dal quale nasce il problema. La mia ricerca cmq è sempre stata sempre diretta verso l'aumento della consapevolezza, la comprensione della mia esistenza e non "solo" alla soluzione di qualcosa che mi condiziona da una vita. Diciamo che questa cosa blocca la mia ricerca, o meglio potrebbe essere un ottimo indizio verso il quale cercare. Quindi per ora direi che è il mio obiettivo primario.

Spero che questo post venga letto da più persone possibile, e spero che non abbiate timore di farmi domande..dico davvero. [SM=g27822]
15/11/2007 12:33
 
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l'antibimbominkia
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paura di farti domande no di certo...ma sono le domande giuste ad essere difficili.
se cerchi libertà di parlare il posto è quello giusto, e le persone anche -almeno credo- , io per esempio ho delle buone orecchie -tipo queste [SM=x431270] - e ho voglia di ascoltare, per il domandare invece, ad esempio...
ho letto a grandi linee l'altro forum per cercare di farmi un'idea di quello di cui hai parlato.
una domanda che mi è sorta è:
questo problema è di origine nervosa oppure è propriamente fisico?
hai parlato di emulare gesti visti...questo significa che senti il bisogno di emularli o che non puoi non farlo? (se l'ho posta male dimmelo perchè oggi connetto poco [SM=g27821] )
dici di poterlo controllare ma è una privazione del proprio modo di essere e quindi quando poi ti rilassi hai più tic oppure è come se fossi stato libero di fare?
insomma le domande ce le ho, ma tu mi devi dire se sto esagerando e quindi per ora attendo queste risposte se vuoi.
ciao!

AndreA


A cavallo dei Fotoni

Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

15/11/2007 14:21
 
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Re:
Hehe,

sapevo che facevo bene ad affrontare questo nuovo livello...
Appena ho letto il tuo messaggio mi è venuto male, mi batteva il cuore all'idea di parlarne così apertamente e a leggere la tua domanda.
Ed è esattamente ciò che cerco, confronto diretto...il fatto che mi sia ancora difficile parlarne significa che ho da lavorarci.
Ora vado alle risposte.
Bravo hai fatto delle ottime domande, anche se non di facile risposta.

---questo problema è di origine nervosa oppure è propriamente fisico?

Premesso che, come dicevo è solo da una settimana che analizzo sintomi e quant'altro e tiro conclusioni, dovrebbe essere fisico. E' influenzato ovviamente da uno stato di maggiore nervosismo o tensione ma di base è fisico.
Si manifesta in modo completamente diverso da persona a persona e con gradi diversi. E' di base genetica, infatti l'ho preso da mio padre.
Anche se in effetti la medicina ne sa ancora pochissimo di questa sindrome. C'è molta ignoranza in giro e i soggetti stessi non sono informati, vedi me che lo studio da una settimana e ce l'ho da più di vent'anni...

---hai parlato di emulare gesti visti...questo significa che senti il bisogno di emularli o che non puoi non farlo? (se l'ho posta male dimmelo perchè oggi connetto poco [SM=g27821] )

Il tutto parte da un "motore" interno. Come tentavo di spiegare nell'altro forum, è come se nel mio flusso di coscienza ci fosse qualcosa che va a scattini.. Almeno nel mio caso, posso portare quasi a zero le manifestazioni..ma quasi sempre sento dentro che questo motore continua a mandare segnali. In quel caso esteriormente sono assolutamente perfetto, e magari duro qualche minuto ma prima o poi qualche piccolissimo movimento per esempio della lignua..o qualche leggerissimo spostamento degli occhi "devo" farli. Mi spiego meglio, non parlo di "spasmi" muscolari involontari. Parlo di movimenti che potrei non fare, ma mi vengono quasi instintivi e accompagnano il pensiero o le azioni. I sengali che manda questo motore sono interpretabili in molti modi. I tic sono molto influenzabili, da piccolo ne inventavo di nuovi emulando appunto movimenti di altre persone. C'è infatti la possibilità di spostare tutto da altre parti del corpo, per esempio nel mio caso quando sono in pubblico spesso tendo a usare gli addominali per lasciare libere le parti in vista.
Ovviamente in generale mi accorgo di quasi tutti i movimenti che faccio, dico quasi più che altro perchè a volte sono molti e "ritmici" tra di loro per cui è difficile tenerne nota.

Cerco di spiegare con un esempio, immaginate quando qualcosa vi fa incazzare e vi viene da battere un pugno o una mano sul tavolo, o cmq a fare un gesto di sfogo. In quel momento siete voi a decidere di farlo ma quel movimento vi viene quasi istintivo, tanto che bloccarlo potrebbe essere difficile. Se però lo bloccate vi sentite come strani, la sensazione che avete dentro dovete sfogarla con un gesto fisico, e questo riduce la tensione. Quello sfogo però potreste farlo anche dando un calcio, o dicendo una parolaccia...purchè in qualche modo si sfoghi quella tensione.
Ora come ora, soprattutto in questi giorni di profonda introspezione il tutto è molto minore, e il più lo sfogo quando sono solo e mi lascio un pò andare.

---dici di poterlo controllare ma è una privazione del proprio modo di essere e quindi quando poi ti rilassi hai più tic oppure è come se fossi stato libero di fare?

In realtà mentre molti dicono che dopo un duro controlllo esplodono e hanno più tic di prima io noto il contrario...se do corda poi mi è molto difficile fermare tutto...se piano piano diminuisco e mi rilasso scendo ad una soglia più bassa. Resta però il punto di cui sopra..del tutto a zero ci sto per brevissimi periodi e appena mi distraggo e torno in modalità "istintiva" si ripresenta anche se attorno alla soglia più bassa. E in effetti se mi blocco del tutto ho la netta sensazione di non essere me stesso, come se fossi "lento" e ovattato, ma non escludo che sia causa del fatto che quasi non conosco la condizione di totale rilassamento.
Le caratteristiche della sindrome sono molteplici, e in effetti me la sono diagnosticata da solo anche se come dicevo tutto torna al 90%.
In molti casi ci possono essere deficit attentivi, cioè anche i pensieri prendono quello strano ritmo..E credo sia anche questo il mio caso.
Per esempio, durante tutto il giorno ho sempre un pezzo di canzone (tipo una frase o poco più) che mi canto dentro di continuo come in loop.. non si ferma mai se non quando pongo attenzione ai rumori ambientali, e cmq appena torno assorto in altre cose ricomincia e in un certo modo scandisce i tic. Posso cambiare facilmente "disco", pensando ad un'altro pezzo di canzone...e come per magia appena non ci penso più mi ritrovo con quel nuovo pezzo che mi accompagna.
Tanto per curiosità succede anche a voi di avere pezzi di canzoni in loop così?


---insomma le domande ce le ho, ma tu mi devi dire se sto esagerando e quindi per ora attendo queste risposte se vuoi.
ciao!

Ho cercato di spiegare più fedelmente possibile le sensazioni, però immaginerete che è come spiegare le sensazioni di un viaggio astrale o un sogno lucido...siamo tutti diversi e spesso è difficile spiegare a parole cose che fanno parte di noi da una vita.

Di nuovo pronto al confronto e contendo per un'altra prova superata attendo vostre idee e opinioni.

[SM=g27822]
15/11/2007 15:27
 
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E bravo Seek!
E’ un piacere ritrovarti più in forma che mai!
Riconoscere un problema e riuscire a parlarne è il primo passo per risolverlo! Soprattutto quando si tratta di un problema limitante a livello esclusivamente psicologico, come nel tuo caso. In fondo, tutto questo rientra perfettamente nel tuo modo di essere: hai trovato l’ennesimo avversario con cui incrociare la spada, potresti evitare di farlo e nessuno se ne accorgerebbe, ma tu sei un Guerriero e sai che sei qui, in questo luogo e in questo momento, per evolverti, per accrescere la tua consapevolezza, per diventare migliore, per crescere, per progredire… per essere UOMO, insomma, non solo per lasciarti vivere!
Nessuno si accorgerebbe della tua sindrome. Fatico anche a chiamarla sindrome, per quanto è blanda! Da fuori sembri un po’ più agitato della norma, ma ti assicuro che ho conosciuto persone che non soffrivano della Tourette e che erano comunque molto più agitate di te, e cariche di molti più tic!
Potresti far finta di niente e non affrontare il discorso, perché tanto non è un problema, perché hai già imparato come affrontarlo.
Insegnante di sub, giusto? A 40 metri nel blu non c’è spazio per i tic, quindi SO che non sono gravi né invalidanti, SO che li puoi gestire. Fai arti marziali, giusto? Quindi SO che hai appreso tecniche per controllare il tuo corpo, allentare le tensioni, evitare anche i disturbi collaterali (muscoli contratti, dolore ecc…).
Potresti far finta di niente e non affrontare il discorso e nessuno se ne accorgerebbe, ma non è da te. Non siamo qui per campare, per finire come abbiamo cominciato, ma per evolverci. E’ insito nello stato stesso di essere umano: l’evoluzione e il progresso è molto più NATURALE e necessario per l’Uomo che per gli altri animali, e questo ci rende diversi da ogni altra specie animale, ci ha permesso di colonizzare il mondo, di diventare la specie dominante, di interrogarci sul nostro scopo, sul Divino e sulla filosofia, e non solo su cosa mangiare stasera a cena…
E tu che stai cercando (…seeking…), una volta di più fai onore alla tua ricerca di miglioramento, affrontando quello che vivi come una limitazione anche se limitazione non è. Fai bene!
Ogni cosa che senti come un limite va analizzato, studiato, superato, per avere meno limiti possibile, perché la nostra anima possa volare senza appesantimenti inutili.
Mi hanno detto al corso di naturopatia che ci sono disturbi psicofisici per cui si dovrebbe chiedere aiuto a qualche specialista, altrimenti non se ne può guarire (la chiamano “linea clinica”: se la oltrepassi non puoi più tornare indietro da solo, ma hai bisogno di aiuto esterno): in realtà posso testimoniare per esperienza personale che si può guarire da tutto, dalla depressione ai tumori, quindi questa “linea clinica” non è marcata come sembrerebbe.
Sempre per esperienza personale, posso aggiungere che affrontando il discorso con qualcuno che ne capisca qualcosa (uno psichiatra o un neurologo…) può farti risparmiare tempo e indicarti da subito la direzione giusta da prendere per studiare e risolvere questi disturbi. Tecniche di rilassamento guidato o di respirazione (chi fa arti marziali ne sa qualcosa…) possono aiutare moltissimo, non solo a risolvere il problema, ma ad analizzarlo, a comprenderlo. Ad evitare di passare 10 anni sullo stesso nodo prima di scioglierlo, come scioccamente ho fatto io a suo tempo… [SM=x431248]
Sulle pagine di questo forum siamo alla ricerca di noi stessi, delle nostre profondità, ma finchè non riusciamo a sciogliere i nostri nodi in superficie non riusciremo a scendere e a trovare le nostre connessioni con l’Infinito, con l’Energia (Dio, l’Uno, il Tao… chiamatelo come vi pare). Fai bene, dunque, a concentrarti sullo scioglimento dei tuoi nodi, sullo sbrogliamento della tua matassa!
Ci chiedi domande: la mia domanda fondamentale è: da dove hai intenzione di cominciare? Dove stai andando, amico mio? Cosa cerchi? Qual è la tua mèta?
Ho imparato (a mie spese…) che la strada che percorriamo ci conduce dritti dritti là ove NOI VOGLIAMO ANDARE.
Quindi osserva, parla, domanda, non aver paura di chiedere indicazioni, e alla fine fatti una mappa da seguire. Parlarne su un forum di persone che condividono il tuo disturbo è utile per conoscerne tutti gli aspetti e tutte le modalità di risoluzione. Io a suo tempo non ci avevo pensato… [SM=g27814]
Parli di flusso di coscienza e ti chiedi che legame abbia con tutto il resto.
Bella domanda, me la sono fatta anch’io per molto tempo. Confrontiamo le nostre risposte, ci sarà utile.
Quando anch’io soffrivo della mia “sindrome personale” il mio flusso di coscienza era per molti versi bloccato e molte delle mie energie erano congelate sul tentativo di superare i miei problemi. Sono quindi giunta alla conclusione che la ricerca spirituale dovesse essere comunque subordinata alla risoluzione dei casini in cui mi trovavo. In parole povere, prima metti a posto il casino fisico, poi puoi passare a quello morale. In realtà ho lavorato sia sul piano fisico che su quello mentale e spirituale, ma il bersaglio fondamentale era la risoluzione dei miei problemi VISIBILI.
Una volta risolti quelli, ho notato giovamento anche sugli altri piani, ma sinceramente non sono riuscita ad arrivare alla risoluzione semplicemente concentrandomi sul piano spirituale.
Tu dici “Sono convinto che grazie ai viaggiastrali, sogni lucidi e quant'altro sia possibile giungere al punto nodale dal quale nasce il problema”. Io non ci sono riuscita, comunque non lo escludo. Ti chiedo solo di essere più chiaro, mi sfugge il senso ma così a naso mi interessa!
A parte l’ovvia analisi delle nostre esperienze extrafisiche e la consapevolezza della nostra complessità su più piani, come pensi di giungere al punto nodale per mezzo di viaggi astrali e tutto il resto?
Spiega, spiega!!!!
Sono tutta orecchie pure io!
[SM=x431270]
15/11/2007 15:28
 
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Ciao Seeking, ho letto ciò che hai postato, anche sull'altro forum e anche se non sapevo esistesse questa sindrome sento che hai fatto uno sforzo notevole per parlarne e per controllare i tic, ti ammiro. Per il resto, certe volte mi capita di avere delle canzoni in testa e mi accorgo che vanno avanti all'infinito se non mi ricordo il titolo, smettono se mi viene in mente; comunque la musica cel'ho sempre in testa, al punto che in alcuni casi non ci faccio caso [SM=g27827] .
Lunga vita e prosperità.
15/11/2007 16:54
 
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Ciao Seeking,
ho snetito fare un discorso simile al tuo una volta in tv,però non riguardava la sindrome di tourette in particolare.
La persona in questione era lo psicologo Brian Weiss,diceva che ogni problema di natura nervosa o psicofisica,può essere ricondotta ad una esperienza traumatica di una vita passata.Qui quiindi si entra nel campo di inpnosi regressiva alle vite precedenti.
Le mie domande sono queste:
Hai problemi a viaggiare in astrale,o nella fase del rilassameto?
Tu parli di un nodo al quale fa capo il tuo problema ,potresti specificare meglio cosa intendi e come vorresti risolverlo?






[SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833]
Se non corri alcun rischio nella vita, allora rischi tutto
15/11/2007 17:01
 
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Loop in testa?
ne ho una discografia intera.
Una volta mi ha girato in testa per due giorni una canzone di sting tanto che ho paura anche a ripensarci. oggi per esempio mi gira in testa "Vida mea dei tazenda+eros ramazzotti" e devo dire che mi ha preso gia' alle palle.
Saluti
Shard


DATEMI UNO STUZZICADENTI CHE NE SGUSCIO DUE BOVERI
15/11/2007 17:42
 
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Caro Seek...non trovo parole, davvero! Ho letto tutto d'un fiato i tuoi post qui e sull'altro forum e subito sono andata su wikipedia per capire di più su questa sindrome...!!! La mia tristezza per il pensiero di quello che avrai passato in questi anni viene vinta dalla profonda ammirazione per come sei riuscito ad esternare il tuo problema, per come affronti la cosa, dimostrando una maturità ed una determinazione che pochi possiedono.

Parli di ereditarietà, tuo padre ha la stessa sindrome. Come mai non hai mai affrontato il problema con i tuoi genitori in passato?

Ti abbraccio forte forte!!!
I WANT TO BELIEVE

15/11/2007 18:33
 
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Ragazzi...

Non ho parole per ringraziarvi...dico sul serio, sono commosso dall'amicizia che mi state dimostrando. [SM=g27821]
Ora purtroppo non ho tempo per rispondere e data la mole di stimoli che mi avete dato voglio farlo con calma ponderando bene.
E' proprio vero che sto forum è magico, anche se manco da molto mi sento sempre a casa... VI VOGLIO BENE!!!

A presto, e con molte risposte!! [SM=g27822]
15/11/2007 22:02
 
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Ciao Seek
ho letto anche io attentamente il tuo post nell'altro forum e mi è venuto da pensare leggendo una cosa in particolare.
Tu parli dell'esperienza che hai avuto quando sei diventato ufficiale dell'esercito riuscendo a controllare la tua particolarità senza difficoltà e quasi "dimenticandotela" quando sei rientrato a casa dopo il tuo addestramento (quando la tua amica ti aveva fatto notare che non l'avevi più).
Il tuo racconto mi ha fatto pensare, anzi mi ha dato la conferma, a quanto possa essere grande la forza della volontà e della concentrazione e mi chiedevo se fosse possibile per te in qualche modo riprodurre (o rivivere) gli stimoli di allora anche oggi in situazioni differenti per controllarti come hai già fatto allora.
Forse il fatto di sapere che i tuoi amici sono a conoscenza della cosa (anche se non ne hai parlato apertamente) funge da controstimolo e non permette alla tua volontà di concentrarsi come invece eri riuscito a fare durante l'addestramento, dove invece eri stimolato dal fatto di non fare notare la tua particolarità a persone che non ne sapevano nulla.
Immagino che tu ci abbia provato spesso, ma il fatto che tu sia riuscito già una volta nel tuo INTENTO mi rende sicuro che un giorno (con la tua volontà e concentrazione) riuscirai ad averne ragione definitivamente.
Qualcuno dice che la mente può avere ragione addirittura della genetica (vedi Bruce Lipton e molti altri), ed io ne sono arciconvinto e te lo auguro di tutto cuore.
A presto
Cristian
16/11/2007 12:39
 
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eccomi
Ciao Seek.
Ovviamente non potevo mancare all'appello.
Dico la verità: non credevo che questo problema avesse neanche un nome...scusa l'ignoranza!

Avevo un problema simile anni fa, metteva in moto l'occhio destro e i muscoli facciali. Lo facevo e me ne pentivo ma allo stesso tempo volevo rifarlo! Sono andato avanti mesi...Rendendomene conto, pian piano me lo sono tolto..

La faciltà con cui riuscivo a togliermi le "fissazioni" dalla routine del rifarlo non mi ha mai fatto pensare fosse un vero e proprio "problema".

Per esempio una cosa che NESSUNO ha mai saputo e che quindi accolgo il tuo coraggio per rivelarlo, è che una volta mi ero fissato che dovevo raccattare da terra, per strada, piccoli oggetti: pezzetti di vetro, sassolini, chiodi... Quando cercavo di ribellarmi, non raccogliendoli, è pure capitato che tornavo indietro per ritrovare qualche oggetto insignificante. Non ti dico la gente che mi vedeva chinarmi per raccattare qualcosa di così piccolo!

Altra volta, e questo veramente brutto, infilavo il cibo in bocca solo dopo averlo scrutato da tutte le diverse angolazioni...a volte ritiravo fuori dalla bocca la forchetta per riguardare bene.

Volevo solamente...ricordarmi di quel boccone!

Poi semplicemente, combattendo qualche settimana con me stesso...sono riuscito a togliermeli...

Per mancanza di tempo, adesso interrompo qui ma non sono sparito...

A presto.


"La domanda è il chiodo fisso"
16/11/2007 18:39
 
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Eccomi amici,

speravo di riuscire ieri sera dopo cena a rispondere, ma mamma telecom ultimamente mi lascia sempre a piedi senza internet da venerdì a domenica..

X Mond:

Grazie davvero delle stupende parole. Hai centrato in più punti la questione. Come dici tu, questa mia caratteristica non mi ha mai fermato dal fare cose anche complesse e di responsabilità verso gli altri. A Malta ho portato sotto gente gestendo tutto senza nessun problema e in assoluta sicurezza. Sott'acqua infatti sto molto bene e gli stimoli che ricevo fuori e causano quegli effetti sono molto ridotti. Tuttavia ricordo bene che riuscivo ad averne anche sott'acqua. Se non ricordo male, essendo tutto il corpo rallentato dall'acqua, dove mi sfogavo un pò era nella respirazione, più che altro visti come specie di "tic vocali"..i pensieri o le frasi che mi giravano in testa li "rendevo ritmici" quasi "pensati balbettati" e li interpretavo come scattini del respiro...è difficile spiegare bene la cosa. Preciso però che è una cosa che denoto, per dire che non ero totalmente rilassato...quel motore mi funzionava anche li pur non influenzando in nessun modo la sicurezza.

---Nessuno si accorgerebbe della tua sindrome. Fatico anche a chiamarla sindrome, per quanto è blanda! Da fuori sembri un po’ più agitato della norma, ma ti assicuro che ho conosciuto persone che non soffrivano della Tourette e che erano comunque molto più agitate di te, e cariche di molti più tic!

A questo punto mi metti curiosità. Ci siamo visti una sola volta, e conoscendomi mi sarò trattenuto più che potevo però mi dici che un pò più agitato degli altri lo ero. Come mi vedevi quindi? Si notava quanto e come? Cosa facevo?

---quindi SO che non sono gravi né invalidanti, SO che li puoi gestire. Fai arti marziali, giusto? Quindi SO che hai appreso tecniche per controllare il tuo corpo, allentare le tensioni, evitare anche i disturbi collaterali (muscoli contratti, dolore ecc…).

Le arti marziali e la pratica sportiva sono la mia più grande cura.
Come dicevo, qualche anno fa prima di cominciare capoeira, scaricavo tutto sul collo e quando ero solo la soglia dell'intensità era sempre molto alta. Praticamente ogni giorno per anni avevo il collo distrutto e a volte mal di testa. Ora il collo è perfetto e se ci penso mi sembra un sogno.

---quindi questa “linea clinica” non è marcata come sembrerebbe.
---affrontando il discorso con qualcuno che ne capisca qualcosa (uno psichiatra o un neurologo…) può farti risparmiare tempo e indicarti da subito la direzione giusta da prendere per studiare e risolvere questi disturbi. Tecniche di rilassamento guidato o di respirazione (chi fa arti marziali ne sa qualcosa…) possono aiutare moltissimo, non solo a risolvere il problema, ma ad analizzarlo, a comprenderlo. Ad evitare di passare 10 anni sullo stesso nodo prima di scioglierlo, come scioccamente ho fatto io a suo tempo…

Quoto su entrambi i punti, sono davvero convinto che con la forza di volontà si possano fare quasi miracoli. Per forza di volotnà intendo la spinta consapevole a cercare e capire...e aumentare la propria presenza.
Quoto anche il consiglio di fare un salto da uno specialista. Devo ammettere che l'idea ammacca molto il mio enorme orgoglio sul lato della salute fisica. Mi sono sempre sentito un guerriero, e abbassarsi a livello di ammettere problemi fisici o psicologici mi è molto difficile. Il passo di parlarne è stato durissimo, ora che è fatta mi sembra una passeggiata confronto a prima. Dopo aver rotto il primo ghiaccio mi è cominciato a passare per la mente l'idea di prendere contatti con un dottore del forum dove ho scritto...è esperto su questo campo e potrebbe darmi ottime dritte, come per esempio inquadrare il mio caso e capirne l'entità.

--...ma finchè non riusciamo a sciogliere i nostri nodi in superficie non riusciremo a scendere e a trovare le nostre connessioni con l’Infinito, con l’Energia...


Esatto, e se ne parlava anche anni fa, il lato spirituale non è sconnesso dai lati superiori e più "grezzi"...problemi o blocchi nei piani più grossolani possono bloccare l'accesso alle profondità.

--Ci chiedi domande: la mia domanda fondamentale è: da dove hai intenzione di cominciare? Dove stai andando, amico mio? Cosa cerchi? Qual è la tua mèta?

Intanto voglio capire in che misura ho questa sindrome...
Quanto realmente mi condiziona e quanto estesa è.
Non ho ancora chiara percezione di quanto riesco a gestirla...
Voglio capire quanto riesco a trattenere e bloccarne gli effetti. Che poi non si parla sempre di bloccare, credo possa essere come nella meditazione...guardare con calma gli stimoli che giungono e lasciargli scorrere dandogli attenzione ma non partecipandovi.
Questa caratteristica ce l'ho da quando ero molto piccolo, per cui non posso dire che sia nata da problemi in gioventù o periodi difficili. Il fatto di averne ricordo in tutta la mia esistenza mi conferma che è qualcosa di radicato in me. Nonostante questo sono convinto che vivere la vita in maniera più sincera e pulita possibile sia già quello una cura. Mentiamo di continuo a noi stessi e non ascoltiamo mai le vocine dentro che ci dicono cosa sarebbe giusto. Quindi so che dovrei sistemare il piano materiale in maniera un pò più stabile.

Dove sto andando? Bella domanda...nella mia vita varie esperienze mi hanno confermato che la paura è ciò che distrugge la Vita. Allontanarsi dal proprio nido, muoversi verso l'ignoto, affrontare profonde paure, affrontare la paura della paura... sono tutte cose davvero difficili, e in tutte queste si perde realmente qualcosa di noi (o del nostro ego). E' come dicevi tu, vivere come un GUERRIERO è la via per la totalità. Cerco questo quindi, la totalità, la comprensione e la vera libertà. Stando attento a non diventare prigioniero dei miei stessi ideali e dei miei sogni...neppure quella è libertà per quanto puri siano quegli ideali.
Sono convinto che la gente in genere scelga veramente poche cose, le scelte che fa sono in base a timori e limiti non da presenza. Se dovessi barattare la forma più grave di tourette con la piena consapevolezza e presenza credo che lo farei senza indugio. Anche perchè una volta a quel livello potrei risolvere tutto più facilmente. Questa è la mia via, e il bello è che sembra impossibile, difficile e lontano dalla realtà. Ma proprio con questo argomento ho dimostrato a me stesso che la luce è molto più vicina di quanto si pensi. Molte cose sono più facili da superare di quanto si creda. Ma ci pensate? Pensate alla forza di questa cosa, fino alla settimana scorsa per me era un tabù invalicabile pronunciare la parola "tic"...solo all'idea mi sentivo implodere...e non da qualche anno, ma da sempre. E invece ora (anche se ancora un pò di fatica la faccio...) sono qui a discuterne e chiedere addirittura domande specifiche. Questo non significa che sia io bravo, vuol dire che tutto avviene nella nostra testa, e appena capiamo il meccanismo basta un attimo per far crollare il castello di sabbia.

All'ultima parte ho già quasi risposto. Sono convinto anch'io che i problemi visibili siano i primi da dover sistemare.
Tutto sommato però il mio problema pur essendo visibile dal punto di vista esterno, si radica nel mio profondo e chissà dove. Sono sicuro che il lavoro sulla vita materiale giovi molto, ma ho anche bisogno di uno strumento che mi faccia raggiungere parti nascoste e profonde di me stesso. La meditazione ad esempio è un ottimo strumento.
Riguardo i v.a., a suo tempo ho provavo, ma un pò il problema in questione, un pò problemi comuni di rilassamento mi avevano demoralizzato. Il punto era la difficoltà di rilassare la testa. Se non muovevo il viso magari lo facevo un pò con gli occhi e guastavo tutto il rilassamento. Non avendo mai vissuto un v.a. posso sbagliarmi, ma credo che vale la pena provare...sento che avrei bisogno di un esperienza simile e la pratica per arrivarci, e l'esperienza stessa penso sarebbero ottime terapie. Il fatto è che quando mi rilasso più che posso due sensazioni si mischiano dentro me.
Una è la stranezza dell'essere immobile e percepire il tempo che scorre e l'ambiente attorno a me che procede. L'altra l'estremo piacere dell'immobilità e l'affiorare di sensazioni che durante tic e tensioni non sento. Per esempio durante una "scarica" mi sembra che la mia presenza sia affievolita, in pratica come se aspettassi di "consumare" quell'energia in più e poi di riprendere tutto in mano. Ovvio che in momenti in cui è tutto un continuo la mia presenza non è poi molta...sono succube del "mostro"...
Ora cmq so che posso arrivare più in la...ho più forza e più motivazione. Ma soprattutto l'aver riconosciuto il problema almeno non mi crea un senso di colpa inutile. Prima di infatti mi credevo scemo a far tutti quei movimenti e stranezze...mi dicevo "beh tanto quando voglio smetto". Ora so che posso avere un ottimo controllo, ma anche che qualora mi scappi qualcosa non mi sento in colpa e ne conosco la causa.

Ora devo di nuovo scappare...per ora ho risposto a Mond, ma appena riesco rispondo anche agli altri...

A presto!!
16/11/2007 18:47
 
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ciao io sono nuova...io non conosco e te e viceversa...però da ciò che ho letto ti posso assicurare che il tuo spirito è grandioso e ciò che stai facendo (il meraviglioso lavoro su te stesso) ti aiuterà alla grande....ci si legge in giro... [SM=x431269]


per capire il cielo ....affonda le mani nella terra e ascolta i suoi profondi silenzi...
17/11/2007 17:06
 
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Ciao a tutti,

Rieccomi qui, mamma telecom è stata magnanima e mi ha ridato la linea prima di lunedì.

X Shard:

Mi hai fatto vibrare parlando di Guerriero!!

X Skratt: Interessante l'idea che siano problemi dovuti a esperienze di vite passate. Onestamente di ipnosi regressiva non ho mai letto nulla, ma potrebbe essere uno stimolo per informarmi un pò.
Per quanto riguarda i v.a., come dicevo, a suo tempo mi ero un pò sfiduciato appunto per questo problema. Premesso che non ho mai fatto un v.a., ricordo che ero (e sono) molto bravo a visualizzare il rilassamento su tutto il corpo, sono veloce rapido e profondo. Unico problema rilassavo tutto tranne la testa...al massimo di rilassamento a cui arrivavo la maggior parte delle volte mi restava il bisogno di fare qualche leggero movimento con gli occhi (chiusi...) o col respiro. In pratica continuavo a interpretare quel "ritmo" che ho in testa. Pochissime volte ho avuto la determinazione e la forza di annullare tutto, e in quei momenti ero arrivato a sentirmi come ondeggiare dentro al corpo. Credo che potrei essere vicino, solo che anche il solo fatto di non poterne parlare con voi mi smontava la voglia di provarci di più.
Leggendo altre testimonianze di casi come il mio tutti dicono che provando a bloccare tutti i movimenti la sensazione è di sentirsi strani, non naturali. La sensazione comune è che questa sindrome faccia intimamente parte di noi, del nostro modo di essere ed esprimerci. Il mio obiettivo è capire questo quindi, fino a che punto sono quello che sono grazie a questo e quanto potrei cambiare. Il punto nodale non lo conosco, ma potrebbe proprio essere nel nostro identificarci in questo, sto indagando. Noto però che già l'averne parlato sta cambiando molto la mia idea di questa cosa.


X tutti: apprendo quindi che è normale il discorso delle canzoni...
Cmq io non è che ho una canzone intera..ho una frase...5 6 secondi che ripetono ogni volta da capo in maniera quasi compulsiva a volte...
E vi capita anche di leggere tutto ciò che vedete in giro? Tipo le targhe...le leggo una o due volte in testa in modo un pò compulsivo (tipo rainman a volte...gh) anche quelle appunto "a tempo" con quel ritmo in testa che vi dicevo. Dato che altri sul forum della sindrome dicono che è tipico e che un 50% di persone che ne soffre ha anche deficit attentivi. La mia ricerca per ora è anche capire quanto questi sintomi confermano la cosa.

X Dana: Ti ringrazio davvero per la comprensione e per il calore che mi dai. Tutto sommato essendo sempre stato convinto che "potevo smettere" quando volevo, mi sono sempre colpevolizzato di tutto quello che mi succedeva...non l'ho mai vissuta da vittima di qualche problema...e anzi mi sentivo stupido per non evitare qualcosa che era chiaramente dannoso e inutile. Alla fine il periodo che ricordo più nero e che mi ha realmente limitato è stato fino a qualche anno fa, come dicevo prima di cominciare con la capoeira. Ero arrivato ad avere poca voglia di fare qualsiasi cosa dato che appena muovevo il corpo mi veniva voglia di fare tic di tutti i tipi. Come ho detto avevo costantemente il collo dolorante e quindi malessere fisico generico...
Però devo essere sincero, non sono mai stato particolarmente triste per questo..i miei problemi erano e sono tuttora esistenziali, e qui parliamo la stessa lingua credo [SM=g27823]

Il rapporto con mio padre è profondamente deteriorato. So che dovrei essere obiettivo, ma do a lui molte colpe di questo...tra l'altro molte le conferma mia mamma pur essendo anch'io responsabile.
Parlare di lui e del fatto che anche lui ha la sindrome mi crea quasi più problemi dell'aver aperto il discorso qui con voi. Ho sempre sofferto la sua caratteristica, un pò per vergogna nei confronti dei miei amici e delle persone che mi vedevano con lui. Un pò perchè come ho detto ho sempre fatto finta di non aver nulla e di fare volontariamente quello che facevo. Forse il fastidio era che mi ricordava di continuo una cosa che non volevo affrontare. Il discorso è complesso, ma diciamo che ho sempre voluto fare il contrario di ciò che faceva e/o diceva (tipico cmq...) e il fatto che ci "legasse" questa cosa mi dava (e mi da) un fastidio unico. Lui poi è molto poco "presente"...ha una gran cultura generale, ma di lui stesso, delle persone che ha vicino e dei rapporti umani sa davvero ben poco.
Cmq il suo caso è diverso dal mio. Io "interpreto" con tutto il corpo e posso anche cambiare zona a piacere...lui da una vita fa sempre e solo quei movimenti. Cmq preferirei non parlare molto di mio padre (anche se non c'è molto altro da dire..). Mi piace l'idea di essere io da solo che mi vivo questa cosa senza legami di sorta. Cmq hai fatto bene a chiedermelo dato che l'avevo detto io all'inizio.
Onestamente non so come mai lui o mia mamma non hanno cercato di parlarmi, di chiedermi che sensazioni provavo. E' strano e sbagliato infatti che sia solo da una settimana che stia analizzando e spiegando ciò che provo. Da parte mia non ho mai affrontato quasi nessun discorso di "debolezza" o almeno che mi sembrasse tale. Sono figlio unico e ho sofferto molto l'apprensione dei miei. Evidentemente è stata in vari casi un apprensione spesa male dato che non ha toccato i veri problemi che ho e avevo. In ogni caso questo mi ha portato a non mostrare mai debolezze...soprattutto quando venivano ipotizzate o messe per scontato. Esempio stupido, una volta fatto il militare si sono accese molte lucette in me, su quello che potevo fare e la forza che scoprivo di avere. Tornato a casa mi son trovato di nuovo in mezzo a frasi tipo "vestiti che è freddo" e altri discorsi che mettevano in dubbio la mia autonomia decisionale. Beh per anni (tuttora) andavo via senza giacca e imparavo realmente a non soffrire il freddo solo per mantenere quel distacco tra me (guerriero) e loro (larve e lamentosi).
Capirai quindi che aprirmi a loro e parlare di un tale argomento mi avrebbe messo in posizione di bisogno e quindi "in scacco". Tuttavia negli ultimi tempi qualche eccezione l'ho fatta...più che altro con mia mamma.

X crai79: Il tuo discorso è interessante e colpisce nel centro di ciò che mi chiedo pure io da tempo.
Durante il militare come ho detto, era quasi sparito tutto...se non tutto. Me lo conferma il fatto che senza più pensarci al ritorno avevo lo stesso controllo dell'addestramento. Devo però precisare che, se non ricordo male (ormai son passati più di 6 anni), quel motore interno lo sentivo cmq. Magari lo interpretavo con minimi movimenti degli occhi, o della lingua...e spesso magari neppure quelli...Ma non credo mi abbia realmente mai abbandonato. L'evento a cui mi riferisco quando parlo dell'amica che ha fatto notare il buon cambiamento in me, risale alla fine del corso e all'inizio della nomina da ufficiale. Li per li ero ipergasato e fiero. Il mio modo di muovermi di pormi e tutto il resto era da ufficiale. Questo credo che, anche se li per li non collegandolo al controllo forzato, mi abbia portato a mantenere la situazione sott'occhio. Diciamo semplicemente che ero motivato e gasato. Anche qui la conferma che il problema non mi abbia mai realmente abbandonato è che negli anni esattamente seguenti e di ritorno nel ritmo e nel nucleo familiare il fenomeno si è sfogato in tutta la sua intensità causandomi reali problemi e limitazioni.
Qui c'è una forte domanda che mi pongo, per quando mi era sembrato di risolvere, il tutto è tornato peggio di prima...mi chiedo se sia semplicemente dovuto al fatto che mi sono lasciato andare o se bloccare tutto (senza capirne magari la fonte) per troppo tempo non faccia male.
In questo senso cmq torna perfettamente la spiegazione di un utente dell'altro forum sulla differenza tra vita "blanda" e vita "vera"...la motivazione in quello che si fa e la centratura è causa di un ottimo e naturalissimo controllo del fenomeno. Nella vita normale dove c'è spazio per la routine e la noia (vita "blanda") il fenomeno si sfoga in tutta la sua forza.
Ciò che dici sull'autocontrollo è verissimo. E' parte della mia ricerca, avere lucidità e presenza per esercitare un autocontrollo più profondo e forte. O meglio, usare la volontà e la mente con un raggio laser e arrivare più in profondità.

Dici Rivivere la motivazione che ho avuto in quei mesi...hehe sono anni che ci vado dietro, ed anche per questo non so cosa fare della mia vita di preciso. Quasi tutto ciò che faccio non ha quella carica, e se ce l'ha dura un periodo limitato non certo per sempre. La batteria stessa, mia grande passione e speravo anche professione, per natura è soggetta a momenti VERI (concerti ecc..) e momento blandi...
Per carità la vita è così..però nel mio caso vivere in momenti blandi significa tenermi il problema e farmi limitare lasciandogli energia.
In un certo senso però la strada giusta so qual'è ed è di nuovo grazie alla capoeira che ho capito come vivere la vita in modo vero. E' la cosiddetta "via del guerriero" appunto. Quella di Castaneda per capirci. Il maestro che ha aperto la nostra scuola di capoeira è messicano, di tribù yaqui. E porta avanti la tradizione della via del guerriero. Lui vive ogni attimo della sua via come un guerriero, affrontando ciò che incontra con coraggio forza e umiltà. La meta come dicevo, e il tutto...e la totalità. Non diversa dalla meta che spinge noi/voi obers a studiare per fare viaggi astrali. E' seguendo questo spirito che ho deciso di affrontare questo mio mostro, liberare dell'energia bloccata da questo. Ho voluto mettermi alla prova affrontando qualcosa di "socialmente" più difficile di altre cose. Ora capite il perchè di atteggiamenti come resistere al freddo e non lasciarmi aviluppare da comportamenti "spenti" come quelli dei miei e della media.
Nonostante questo concetto che comunque mi è molto chiaro, faccio lo stesso fatica a trovare situazioni davvero appaganti come quel periodo di addestramento.

E' vero anche il discorso dei miei amici.
Altri sull'altro forum dicono che i momenti con più tic sono (a parte quando si è da soli) quando ci si sente in famiglia...con persone di cui ci si fida. Questo chiaramente mina la mia voglia di trattenermi.
Ora però sono più motivato e ho le idee più chiare. Lavorerò di più sull'autocontrollo. Appena avrò di nuovo la forza di farlo vorrei parlarne anche ai miei amici e vedere poi come cambia la mia capacità di trattenermi. Devo dire che, da quando ne ho parlato, oltre a vivere la cosa senza senso di colpa, mi pare di poterla ridimensionare e controllare meglio.

X Morph: Per prima cosa.... CIAOOO MORPH!!! Quanto tempo!! Grazie mille di essere passato. Ma dai quindi anche tu hai vissuto qualcosa di simile! Mi fa davvero piacere che la mia mossa ti sia servita per aprirti a tua volta. Il fatto di sapere che possa dare a qualcuno il coraggio di affrontare piccoli grandi drammi della propria vita, mi da una carica pazzesca!
La tua descrizione calza molto bene con le sensazioni che provo.
L'unico problema è che mi sono cominciate da quando avevo 6 anni circa (se non prima). Tutta la mia vita ne è permeata..ci sono così abituato che è il mio modo di essere, ed è anche questo il problema nel superarle (oltre al capire di che origine sono esattamente..).
Non escludo però Morph che tu abbia una marcia in più nel controllarti o nel capire e modificare atteggiamenti che ti nascono.


Grazie a tutti per le frasi di carica e comprensione, davvero!! Non credo siano mai abbastanza al giorno d'oggi, soprattutto quando si affronta qualcosa di difficile e quindi si abbassa la guardia.

A presto! Di nuovo in attesa di confronto...
17/11/2007 22:44
 
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Re:
Ciao Seeking, noi ci conosciamo poco, ma ho letto con molta attenzione tutto ciò che hai scritto qui e sull'altro forum, non ho potuto risponderti subito perchè sono stata impegnata ma ora sono contenta di aver letto queste tue altre spiegazioni ed avere un quadro un pò più ampio di quello che ti succede.

Comincio con il dirti che ammiro il tuo spirito "guerriero" che finalmente sta affrontando una delle sue più grosse paura. Mi fa piacere quando vedo qualcuno che azzarda i primi passi per raggiungere quella meta che fino a poco prima sembrava impossibile. Mi metto nei tuoi panni, quando anch'io a suo tempo ho deciso di affrontare i mei "mostri" a piccole dosi e ho visto che erano molto meno imbattibili di quello che credevo e la parola "impossibile" è sparita dalla mia testa. Quando feci questa scoperta non solo mi stupii di me stessa ma mi venne un'energia, un ottimismo e una voglia di lottare che non puoi immaginare...anzi no..spero che tu la possa immaginare bene e la stia vivendo e sentendo fortissima in questi giorni perchè è una cosa bellissima che ti fa sentire la VITA VERA, come dici tu!

Volevo anche ringraziarti per avermi reso partecipe in maniera più chiara di qualcosa che non conoscevo e che avevo sempre catalogato con molta ignoranza con la semplice parola "tic" appunto, ovvero uno sfogo che aveva origini ansiose. L'ignoranza è proprio una brutta bestia!

Ora però vorrei entrare un pò più nel dettaglio del problema in sè.
Ho notato man a mano che leggevo l'insistenza della parola controllo nel tuo modo di combattere questa sindrome. Sono sicura che grazie ai tuoi interessi hai sviluppato una grossa capacità in questo ma mi chiedevo se fossi sicuro che "il controllo" per l'appunto sia la strada giusta.
Ti vedo vestito da ufficiale fiero e sicuro di te che combatte questo enorme mostro ingabbiandolo e nascondendolo alla vista del mondo, ma sarà davvero questa la vittoria?
Anche se tu dovessi riuscire a nascondere sempre questa tua abitudine che senti la necessita di sfogare, mi viene da pensare che questo bisogno sarà sempre lì pronto a tornare e farsi vivo non appena abbasserai la guardia. Non sarebbe meglio andare a scovare la radice di tutto, le motivazioni, la causa vera e profonda, cercare di affrontare quella invece di trattenere ciò che si vede per poter dire..."almeno non se ne accorge nessuno"
Forse sto dicendo delle banalità e sciocchezze o non conoscendo davvero la sindrome parlo senza comprendere nulla.
Ho letto che ha origini genetiche e probabilmente questo manda in frantumi tutte le mie teorie ma vorrei sapere da te se davvero per le informazioni che hai, non hai trovato ancora nessuno che sia mai riuscito ad andare al nocciolo della questione e sconfiggerlo o perlomeno trasformarlo in qualcos'altro.

Ciao e scusa l'ignoranza.
Alfea
17/11/2007 23:58
 
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Io non credo che possa essere un problema "ereditario" così come comunemente si intende. Come dici nell'altro forum, tu emulavi. Forse hai ereditato da tuo padre (forse) "il terrore dell'immenso oceano"
Ma voglio usare le parole di chi, meglio di me puo capirti, riprendo le parole (dell'altro forum) di Danza Ballerina:

"...regole...per molti l'imperativo è trasgredirle, per me è sempre stato assolutamente necessario osservarle e addirittura costruirle. Mi servivano per incanalare, contenere quella forza che avevo dentro. Per anni l'ho sfogata nello studio "matto e disperatissimo", poi mi torna alla mente il ricordo del momento esatto in cui ho scoperto che mi sarei laureata: sono scoppiata a piangere, ma non un pianto liberatorio...le mie erano lacrime di disperazione. Da quel momento ero sola, alla deriva. Dopo anni di percorso tracciato dai ritmi della scuola, di mete precise, di obiettivi da raggiungere e nei quali concentrare tutti gli sforzi, invece di godermi il raggiungimento del traguardo finale, così ambito, così sudato, riuscivo solo a percepire una sensazione di vuoto...cosa avrei fatto dopo? Non c'era più meta verso cui dirigere i miei passi...l'unica cosa che avevo davanti era solo l'immenso, terrificante oceano della vita, così insidioso con i suoi mille imprevisti..."


abbracci, mm

ps: hai letto "Oceano Mare", vero?










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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X Alfea77: Ciao Alfea, beh con questa mossa ora chiunque di voi mi conosce per questo lato molto meglio di chiunque altro nella vita vera (tranne quella mia amica con la quale ho parlato...).

Il punto che hai evidenziato è giusto. Me lo chiedo pure io.
Infatti come dicevo più sopra da qualche parte, dopo il militare pian piano è tornato tutto e con grande prepotenza mettendomi realmente in crisi. Il controllo da solo quindi non può bastare. Se abbracciassi solo il controllo infatti non sarei qua ad espormi per affrontare uno dei lati di questa cosa. Sono d'accordissimo, non sono affatto delle banalità anzi il fulcro della "lotta". Di certo la mia missione è tentare di capirne le cause..però prima devo togliermi del tutto la paura di parlarne, soprattutto a persone che conosco da molto e di persona. Questo è già un passo storico, già così stanno cambiando molte cose. Si dice che abbia una forte predisposizione genetica. Lo conferma mio padre in questo caso. Ma non la prendo come una regola invalicabile, come dicevo credo molto nella forza di volontà come strumento per la ricerca e la comprensione.
Mi informo da troppo poco per sapere la storia delle guarigioni o dei decorsi. Posso dire che questa sindrome ha mille sfacettature, il tutto può variare di molto da persona a persona. Basti pensare ai casi più complessi come quelli in cui non si riesce a fare a meno di dire parolacce a voce alta. In quel caso nessuno direbbe che è un "tic" dato che è un intera parola pronunciata "volontariamente". Credo cmq che ci siano molti casi positivi che ne escono, forse mai del tutto ma fino a livello da non esserne per nulla influenzati. Si dice spesso che un "tourettico" ha molti aspetti del carattere derivati dalla sindrome stessa, o causati dal viverla. La cosa da quanto si dice è ben più estesa di qualche "semplice" tic. Come ho già detto forse pensavo di fare un salto da quello specialista (anche lui con la sindrome) del forum. Quando lo farò e saprò meglio come definirmi vi racconterò.


X mm: Ciao mm! Uhm...cioè dici che ho preso da lui un pò la paura di vivere la vita in tutte le sue sfacettature? Però un conto è che un bimbo di 6 imiti il papà, un'altro è che lo faccia fino a 29 anni...Vabbè che in effetti ho sempre continuato a vederlo..
Di certo non mi fossilizzo sul discorso che sia del tutto ereditaria, ma di fatto è una realtà di famiglia che io e lui si abbia qualcosa di davvero simile. Come ho già scritto sul forum in questo caso ti cito baricco quando descrive appunto novecento che scende dalla nave...o almeno che prova a scendere. Mi sento spesso come lui, complice il fatto che tento di rendere tutto quello che so "relativo" e aggiustabile in base a nuove visioni che acquisisco. Io al contrario di "danzaballerina" ho sempre evitato le regole, ma non per trasgredire...forse perchè avevo fiutato quello che poteva succedere e che a lei è successo. Ho spesso questa sensazione, del timore di fare una sola cosa bene e poi trovarmi a piedi avendone escluse molte altre. Qui si va a piedi pari dentro la mia personalità. E come diceva Mond spesso la cura migliore è cominciare con il "grezzo", col visibile e grossolano. Il fatto che faccio troppe cose e non so cosa scegliere è già una traccia di lavoro.

Non ho letto oceano mare...è molto bello immagino...perchè me lo consigli?

A presto.
18/11/2007 21:32
 
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L'hai detto anche tu: "è molto bello"...
abbraccio, mm










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Bene Seek ci "conosciamo" dal 2004 e...grazie per questa stupenda opportunità. Grazie per la stupenda intro in questo thread, grazie per l'emotività che mi hai trasmesso leggendo il post che hai pubblicato nell'altro forum, grazie per

Statistiche Globali 2 Discussioni create
453 Messaggi inseriti [0,40 al giorno ]
Statistiche Comunità 38 Discussioni create
435 Messaggi inseriti [0,39 al giorno ]

grazie per tutti i post che hai pensato e che non hai mai scritto, ma grazie sopratutto perchè questa sera sono emozionato e al di là di tutto il discorso di questo thread ancora una volta questo forum riesce a scaldami dentro come poche cose possono fare, nonostante la mia fugace assenza di questi ultimi anni.

Ma veniamo al dunque, forse certe cose dovevo dirtele via fez sinceramente ho paura di passare per troppo teatrale....


Sai leggendo il post dell'altro forum a parte le varie vicende descritte, a parte i capitoli della tua vita, per me il lato forte del discorso è stato quell'alone luminoso che avvolgeva il discorso, quell'insieme di emozioni quella descrizione di rapporti con gli altri, quell'emotività che componeva passato e futuro... poi ho letto gli interventi in questo thread, le tue risposte, dapprima cercavo di capire, di comprendere, di immaginare di pormi qualche esempio, poi ho letto la frase del respiro relativo ai pensieri e mi si è dischiuso il mondo....

Le targhe? tutti i giorni, anche oggi pomeriggio mentre tornavo da Milano, i loop? Molto spesso.... ma il concetto più "artistico" appunto è lo scandire dei pensieri attraverso pulsazioni del torace frammentando il respiro....

Caro Seek la sindrome? A questo punto siamo in due... forse tu la esprimi in maniera più accentuata, io in maniera minore ma mi hai messo in evidenza "uno dei mondi che avevo davanti agli occhi" e su cui non mi ero mai soffermato a guardare. Che dire, credo che la cosa sia parte del mondo degli uomini, con una scala graduale esprissiva che va da 1 all'infinito.

Grazie per questa opportunità!
19/11/2007 00:17
 
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Ciao Moog! Ok mi hai convinto, me lo procuro!

X Acro : Grande Acro!!! Sono davvero felice di sentirti!!
Come è già detto questo forum ha qualcosa di magico...da come l'ho scoperto a ciò che è nato al suo interno negli anni, fino ad ora nel quale mi sono confessato.
Apprendo con stupore e piacere che ti ritrovi in alcune mie caratteristiche...
E dicendo così mi confermi un idea che da qualche tempo mi gira in testa.
Mi chiedo spesso quale sia il confine tra "normale" e "affetto" da qualcosa... ci sono infinite sfumature tra due punti diversi e magari opposti. In mezzo ci sono persone, caratteri, vite. Credo pure io che sia solo questione di scala..
Di certo nel mio caso la cosa è evidente e faccio pure fatica a nasconderlo. Ma partendo dal fatto che la "normalità" non esiste tutto diventa più mescolato e i confini sono sempre meno definiti.

Mi fa piacere che tu abbia percepito un "alone luminoso", era la sensazione che volevo dare, più che altro perchè è ciò che provo ripensando al mio passato.

Riferendomi al fatto che hai usato le virgolette sulla parola "conosciamo" ti dico questo: so che lo immagini, ma ciò che ho scritto su entrambi i forum sono io in tutto per tutto. Ho parlato totalmente senza maschere, e anzi affrontando una paura così ho espresso un lato di me che manco io conoscevo. Per assurdo seppur non conoscete il mio involucro fisico, e magari la vibrazione che si può ricevere di persona, conoscete il mio pensiero meglio di molti cari amici che a questo livello non sono mai arrivati...
E' proprio questa la magia, e questo forum l'ha sempre saputa scaturire bene.

A presto!
19/11/2007 16:14
 
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cacchio
A dire il vero mi sto accorgendo di molte cose che faccio in maniera passiva ma che non mi aveva mai sfiorato il problema..

Anch'io ho sempre letto le targhe, DA SEMPRE!
Anzi ultimamente sono perseguitato da un tipo: BB XXX SA. La vedo ovunque, cambiano i numeri.

La lettura a tempo, cioè dandogli un ritmo particolare nella nostra testa, una cadenza, giusto Seek? Caspita. Lo faccio sempre...e se non mi piace il ritmo, cioè come mi suona in testa, rileggo e rileggo finchè non mi "suona" giusto.

Un'altra cosa: qualche anno fa, prima di andare a letto, spengevo la luce e, se l'ultima immagine vista non mi aggradava, riaccendevo la luce per riguardare...e ancora, e ancora, e ancora...

Un'altra ancora, scrivendo le parole in stampatello, marcavo alcune stanghette più di altre, dandogli appunto un ritmo...

Canzoni in testa ne ho sempre avute...magari il ritornello..e finchè non "intervengo" in maniera decisa non svanisce.

In genere basta assecondare la canzone e cantarla almeno una volta...

Cavolo Seek, basta! [SM=g27823]
Erano cose sepolte ma mi stanno tornando a galla!

A presto.


"La domanda è il chiodo fisso"
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