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PROVE E RISCONTRI CONCRETI...

Ultimo Aggiornamento: 10/09/2007 22:34
03/09/2007 21:46
 
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Ciao a tutti, vi racconto un episodio di confine tra esperienza extra-sensoriale e riscontro pratico materiale, che forse può essere interessante.

Avevo 25 anni e dividevo una stanza in affitto con un mio amico, c’erano due posti letto, il mio e il suo. Il mio povero amico aveva cominciato a dare chiari segni di squilibrio psichico, tanto che era stato diagnosticato schizofrenico da uno psichiatra; ma nonostante avesse tanti problemi, io gli volevo bene ed avevo deciso di non mandarlo via e di continuare a dargli il posto letto. Così passarono alcuni mesi, io lavoravo durante il giorno e tornavo a casa la sera e alla fine non ne potevo più perché la sera quando tornavo dal lavoro, anziché rilassarmi, mi trovavo a confrontarmi con i suo innumerevoli problemi che non sto a raccontarvi perché non è questo il punto; il punto è che una delle tante notti che ormai non ne potevo più, sognai il mio amico tutta la notte, che discutevo con lui e mi arrabbiavo e tentavo di scuoterlo per fargli cambiare testa e lui nel sogno mi faceva resistenza e si opponeva a me e non ne voleva sapere e questo mi faceva agitare ancora di più, fu una notte pazzesca e mi svegliai al mattino stanchissimo come se non avessi dormito affatto e come se avessi combattuto tutta la notte con Mario (il mio amico), mi sembrava di essere stato con lui tutta la notte anziché realmente dormire.. La notte successiva decisi di non andare a letto al solito orario, lui si era già coricato ed io ero seduto alla scrivania a leggere un libro; allora lui mi chiama dal letto, e mi dice: “che fai Tommaso, non vai a dormire?” Io gli dico che non ho sonno e non vado a letto e lui allora mi dice: “ma come, non dormiamo insieme come ieri notte?”, a quella frase io rimasi turbato ma non gli dissi niente e continuai a leggere, poi alla fine mi misi a letto e spensi la luce ma non mi addormentavo, stavo sul letto fermo fermo e zitto zitto al buio senza dormire e lui ogni tanto mi chiamava con un fil di voce e mi diceva: “Tommaso, perché non dormi?”. Mi chiamò diverse volte ma io decisi di non raccogliere questa cosa e non risposi, restandomene in silenzio e facendo finta di dormire…

Poi non ne potei più e mi addormentai e appena mi addormentavo mi sentivo trascinato, come la notte precedente, nel suo mondo che mi toglieva energia, lo sognavo e discutevo animatamente con lui, proprio come la notte prima. Poi nel corso della notte mi svegliai di soprassalto al suono di battito di mani e mi resi conto che era stato lui a battere forte le mani per svegliarmi, e non so perché né glielo chiesi.

Da allora e per un lungo periodo ebbi problemi di sonno, appena mi addormentavo mi sentivo trascinato nel suo mondo, anche quando poi lui se ne andò, e cominciarono anche delle invasioni di altro tipo e di altre entità, ma anche di questo parleremo dopo e mi concentrerò su tutti gli episodi che hanno avuto in misura più o meno rilevante un qualche nesso e riscontro con la realtà materiale fisica, e non mancano e vi racconterò.

Con questo primo episodio che vi ho raccontato abbiamo, oltre all’esperienza extra-sensoriale (comunicazione con un altro essere umano durante il sogno) anche un riscontro fattuale oggettivo (lui che mi chiama al buio più volte ed insiste che io mi addormenti e vuole che io dorma insieme a lui).

Che ve ne pare?

Adesso non voglio rendere troppo lungo questo post, che è già abbastanza lungo, se vi interessa vi continuo a raccontare altri episodi simili e poi parleremo del problema della prova eccetera, io mi sono studiamo un po’ come la scienza affronta queste tematiche e vedo che anche voi siete preparati e vi faccio i complimenti.

E’ chiaro che dal punto di vista scientifico tutto potrebbe essere solo frutto di una coincidenza, ma io so che non è così, poi vi dirò qual è il mio parere sul modo di procedere strettamente “scientifico” e di quello che ho sperimentato io nel corso delle mie “percezioni”.

Ah, una cosa, io non voglio spaventare nessuno con queste cose strane, soprattutto perché alla fine di tanti problemi io ne sono uscito bene e vincitore, ho attraversato l’inferno, questo sì, ma ne sono uscito, la mia è quindi una conferma che si può vivere bene e si può vincere, ed io ho voglia di vivere e di ricercare la giusta via verso l’interpretazione del Vero e del Falso, e penso di essere già giunto ad un discreto gradino di comprensione.

Un domani la scienza amplierà i propri confini, lo sta già facendo, la fisica quantistica sta già andando molto ma molto più in là di quello che la gente comune crede, nello scardinare le certezze del mondo comunemente ritenuto “oggettivo”.

Ma molte persone evolute non possono aspettare che gli scienziati ci arrivino, perché per loro sarebbe già troppo tardi…

Ciao a presto,

Tommy
04/09/2007 00:58
 
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Ciao Tomstar, interessante...
Credo che con l'induzione al contatto onirico col tuo amico tu c'entrassi più di quanto appaia nel post. E comunque non preoccuparti puoi raccontare tutto, la paura bene o male l'abbiamo superata da un pezzo...










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

04/09/2007 15:46
 
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Ciao Mistermoog,

mi fa piacere che lo trovi interessante…

Allora procedo a raccontare un altro piccolo episodio, sempre collegato a quel mio amico (poi non ne parlero’ piu’ e raccontero’ altre situazioni, ma questo mi sembra ancora degno di nota):

siamo nell’ultimo periodo, prima che Mario fosse ricoverato in ospedale; una notte che dormivo, ad un tratto fui svegliato da uno che mi pungeva la guancia, sentii proprio male, una puntura alla guancia, mi sveglio di soprassalto con la netta sensazione che qualcuno mi stava pungendo la guancia con uno spillo e non c’era nessuno, c’era solo questo dolore alla guancia, ma appena sveglio mi accorgo che Mario non c’era a ne’ a letto ne’ in stanza, allora mi precipito fuori e lo vedo che era appena uscito di casa mezzo nudo, con le sole mutande in pieno inverno di notte con la neve e temperatura sottozero e faccio appena in tempo a recuperarlo e a riportarlo dentro; anche in questo caso, che prove ci sono? Qualcuno mi ha svegliato per andare a salvare Mario? Che cosa era quella puntura alla guancia? L’unica cosa certa e inconfutabile e’ che se non mi fossi svegliato con quella puntura alla guancia a quest’ora Mario starebbe al cimitero… (o ci sarebbe andato molto vicino).

A presto, poi vi raccontero’ altre cose, sempre al confine fra sogno e realta’…

P.S.: adesso sto rispondendo dall’ufficio ma non sempre mi e’ possibile, per cui a volte mi e’ piu’ facile scrivervi di sera…

Ciao,

Tommy
04/09/2007 17:24
 
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Ciao, interessanti e un po' angoscianti le tue esperienze; anche io ho sempre pensato che nel sonno e nei sogni sia possibile captare le richieste e i desideri delle persone che ci circondano; cosa difficile da spiegare a parole...comunque ho avuto esperienze simili, ti rimando al mio diario:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4103245&p=1

(leggi diario andriaobe 8). La tua esperienza ricorda molto la mia.
Ciao a presto. Saluti a tutti i nuovi arrivi!!!


05/09/2007 14:21
 
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Confermo quanto detto prima, secondo me tu c'entri più di quanto pensi... solo che hai i tuoi modi personali per richiamarti all'"attenzione"...

ps: l'hai detto anche tu... gli dovevi volere un gran bene.
[Modificato da mistermoog 05/09/2007 14:22]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
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05/09/2007 22:54
 
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Grazie Andriaobe e Mistermoog per le vostre risposte e per il vostro coinvolgimento.

Io finora ho solamente descritto degli episodi, senza appositamente entrare nel merito filosofico e scientifico della validità di alcune teorie o tesi a scapito di altre; gli episodi in sé mi sembravano degni di nota e abbastanza auto-evidenti e ovviamente preso un po’ dalla foga del racconto è certamente trapelato il mio modo di interpretare, che penso non sia esattamente il modo in cui lo interpreteresti tu Mistermoog, ma d’altra parte che noia sarebbe se fossimo tutti d’accordo, per cui ti ringrazio della tua osservazione e del tuo coinvolgimento, pregandoti di contraddirmi come e quanto vuoi quando io esprimerò i miei pensieri; penso di aver capito come la pensi tu, e cioè: la puntura alla guancia me la sono procurata io stesso, perché mentre dormivo inconsciamente ho percepito che Mario si era alzato ed era uscito dalla stanza, per cui, viste anche le mie convinzioni spiritualiste, mi sono “immaginato” un’entità che è venuta a pungermi la guancia per avvertirmi; QUALE MIGLIORE MODO PER CONFERMARE COSI’ LE MIE CONVINZIONI E LE MIE FEDI SULLA REALTA’ SPIRITUALE? DOPO UN “MIRACOLO” DEL GENERE, CHI MI SMUOVE PIU’ DALLE MIE CONVINZIONI E DALLE MIE FEDI SULLA REALTA’ SPIRITUALE?

Come vedi, capisco quale può essere un tipo di interpretazione piuttosto che un altro e non credere che non l’abbia anche presa in considerazione, in passato.
Questa tua osservazione in un certo senso mi tranquillizza anche, perché vuol dire che ho a che fare con persone serie, preparate e con i piedi per terra.

Io comunque sono molto ma molto “spiritualista”, ma avremo modo di parlarne, però se lo facciamo entriamo in un campo minato: sono millenni e millenni che l’umanità si divide fra quelli che credono alle entità spirituali e quelli che non ci credono.

E se lo facciamo, spero che lo facciamo da amici e nel pieno rispetto reciproco.

Detto questo, vorrei postarvi un altro episodio interessante, per continuare questa piccola “serie a puntate”.

Premessa:

Mario fu poi ricoverato per un certo periodo in un reparto psichiatrico, in quanto non riusciva più a gestirsi, poi tornò dalla famiglia, ricordo che la famiglio gli comprò un piccolo appartamento bilocale in città (allora le case costavano molto meno), ricordo che si era anche fidanzato e dipingeva dei quadri, si stava forse stabilizzando, buon per lui, ma poi ho perso del tutto i contatti e sono quasi 15 anni che non lo sento più… anche perchè viviamo in città diverse e molto lontane... così va la vita…

Dunque, quando Mario andò via, io cominciai a ricevere molte “visite”, però non vorrei entrare nel dettaglio di queste “visite” di entità spirituali, perché io mi devo soffermare, come ho detto prima, solo su quegli episodi degni di nota, che dimostrano uno sconcertante nesso fra queste dimensioni spirituali e la realtà materiale, come se ad un certo punto si aprisse una porta e le due dimensioni entrassero in contatto, producendo effetti strani e sorprendenti.

Dico solo che queste “visite”, oltre che di notte e nel sonno, ormai avvenivano anche di giorno quando ero pienamente sveglio e camminavo o stavo seduto, addirittura al supermercato, eccetera…

Comunque, ecco l’episodio:

ero ospite a casa di un mio cugino, per la notte ci eravamo sistemati nella sua stessa stanza eravamo in tre, tre letti separati ma stessa stanza, non riuscivo a prendere sonno, loro si erano già addormentati e li sentivo ronfare, ad un certo punto comincio a sentire un “visita” che si stava avvicinando (ormai un po' li conoscevo, sapevo un po’ come agivano, ne avevo anche classificato diverse specie”), l’ho percepita da molto lontano, era ancora fuori casa, si stava avvicinando dai campi, a un certo punto vedo che entra dalla finestra, io la vedo che entra, era piuttosto grossa, l’avevo percepita già da lontano, che era grossa da fuori casa, e pensai: ecco, ci risiamo, che palle, questo è grosso (non avevo molta paura, ma fastidio), e puntava verso di me, sapevo che avrebbe cercato di tastarmi un po’ spiritualmente ed entrare un po’ dentro di me, allora decisi di fare un esperimento e gli parlai mentalmente, non a voce, perché non volevo svegliare i miei cugini che dormivano e gli dissi, mentalmente: uffa, non vedi che sono sveglio? Perché non vai da mio cugino che sta dormendo e lasci in pace me che sono sveglio? Allora quello fece esattamente come gli avevo detto, lo vidi soffermarsi vicino al letto di mio cugino e poi entrare dentro di lui; in quel preciso istante, quando lo vidi entrare dentro di lui, mio cugino, che stava dormendo sul lato destro, si scosse e si voltò sul lato sinistro e mentre si voltava emise un muggito cupo e prolungato come una specie di ruggito demoniaco da far accapponare la pelle, per qualche secondo, con una voce bassa e rauca che non era la sua voce!

Dopo di che, soddisfatto di ciò, l’essere uscì da mio cugino e andò via e sentii che se ne andava e non sarebbe più tornato.

Qualcuno dirà: capperi che stronzo quel Tomstar, ha mandato un demonio da suo cugino pur di liberarsene, ma francamente tuttora non so spiegarmi come mai io abbia deciso di chiedere questo a quel demone, mi è venuto spontaneo in quel momento, forse alla fine il demone voleva uno che stava già dormendo e non uno sveglio, non so, ma non l’ho fatto con cattiveria o con gusto, d’altra parte a mio cugino poi non è successo niente di male, lui manco se n’è accorto.

Bene, finito l’episodio, anche in questo caso abbiamo un episodio di confine, c’e’ una “fantasia”, se così vogliamo chiamarla (io che percepisco un’entità) ed uno sconcertante riscontro materiale (mio cugino che reagisce materialmente seguendo il corso della mia “fantasia”, si volta ed emette un muggito demoniaco proprio nell’istante in cui io vedo che l’essere entra in lui).

Va beh, ecco tutto per ora...

Ah, Andriaobe, sono andato nel tuo diario, ne ho letto metà perchè non ho avuto molto tempo, oggi è stata una giornata sempre di corsa, allora ho deciso di leggere la metà più recente anzichè quella più vecchia, e l'ho letto a ritroso fin circa a metà, molto interessante, poi ne parleremo, ma, a parte la situazione del nove di picche e re di picche, per il resto vedo dei bei viaggi astrali ma poche effettive connessioni con la realtà materiale, anche la bottiglia in fin dei conti non è caduta nella realtà... io sono alla ricerca di tutti quegli episodi dove c'è un effettivo sforamento di dimensione ed un palese riscontro materiale, e penso che anche a te interessi questa cosa, scusate un po' anche la mia ignoranza, qualcuno magari mi dirà che la mia pretesa è assurda e che ciò è assolutamente impossibile nei viaggi astrali, e allora pace, però... però... però... nelll'angolino ognuno di noi ci spera, o no?

A presto, ciao a tutti,

Tommy



05/09/2007 23:15
 
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Ciao Andriaobe,

ho finito adesso di leggere il tuo diario (stavolta l’ho cominciato dall’inizio e sono arrivato fino a dove avevo interrotto), comunque a volte leggere a ritroso delle cose è interessante, è come divertirsi a deformare il tempo e andare al contrario.

Mi rendo conto che questa discussione che ho aperto magari non è specificamente inerente al viaggio astrale vero e proprio, non so, ditemi voi che siete più esperti, io forse sconfino sul paranormale e su percezioni extra-sensoriali, aprendo tematiche molto vaste, ma anche su cose che hanno meno a che vedere nello specifico con il viaggio astrale vero e proprio, o no?

Ciao a tutti,

Tommy
06/09/2007 00:22
 
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ciao tomstar, ti do il mio benvenuto.
noi non ci conosciamo e anche se volessi leggere il mio diario non sapresti molto di me...non è molto vasto, anzi non lo è proprio.
diciamo solo che anche io, come te, cerco qualcosa che possa essere visibile senza troppi sforzi e riuscire a collocarlo proprio a metà tra un mondo fisico e uno meno fisico in modo palese, senza interpretazioni o pensieri filosofici...una cosa tangibile.
ho letto le tue storie con estrema curiosità ma sempre meno entusiasmo.
nota bene, cerco di non giudicarle, ma per il fatto che sono state scritte un certo giudizio probabilmente lo cerchi anche.
comunque non sò, ma almeno le storie che raccontano di mario mi sembrano poco collegabili ad esperienze extrasensitive e più ad esperienze di percezione -fisica- durante il sonno...
probabilmente mi starò spiegando male ma ti assicuro che domani -da più sveglio- scriverò meglio.
se seguo la tua linea logica allora anche io predico il futuro!
mi capita spessissimo -oserei dire praticamente sempre- di percepire le cose una frazione di secondo prima che accadano.
questo più mentre sto dormendo, ma anche da sveglio!
è un potere paranormale?
io non credo e preferisco -con tutto il rispetto che ho per te, ma sopratutto "per tutto ciò che è molto di più di quello che vedo"- pensare che sia solo un ritardo tra il mio percepire a livello inconscio e quello di mettere a fuoco ciò che succede...un po come la spiegazione scientifica del "deja vù".
sulla terza esperienza ho troppo da dire e quindi rimando al più presto ;)

ciao

AndreA


A cavallo dei Fotoni

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06/09/2007 23:52
 
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Ciao AndreA,

una breve parentesi un po’ diversiva, ma che va bene anche per conoscerci meglio, ho cliccato sul tuo link passionflight ed ho visto che sei appassionato sia di arte che di modellismo e adesso di aeromodellismo dinamico. Io (a parte la mia passione smisurata per l’arte, che ho sempre coltivato e tutt’ora coltivo, e poi ne parleremo…) ho avuto anche la passione del modellismo (statico però), da un’età che va dai 30 ai 40 anni ho costruito di tutto: galeoni, navi romane a remi, navi a vapore, mercantili, portaerei, sommergibili; sempre in plastica però, con le scatole di montaggio, ma li dipingevo tutti con cura e posso dire che i grandi modellini in plastica, se dipinti bene, rendono davvero molto bene perchè il colore copre la plastica e da un effetto realistico eccezionale (poi come tu sai i colori da modellismo sono fatti apposta per dare sensazioni realistiche).

Però, a causa di periodi difficili, non sono riuscito a tenermi un solo modellino, ho fatto molti traslochi, forse troppi, e quando traslochi così spesso, alla fine sei costretto ad alleggerirti delle cose ingombranti e complicate da trasportare e a poco a poco i miei modellini si sono sparpagliati, un po’ li ho regalati a bambini, che li hanno distrutti e d’altra parte lo sapevo che i modellini non sono dei giocattoli, ma ormai li stavo perdendo e piuttosto che buttarli ho preferito regalarli ai bimbi, così almeno si divertiva qualcuno…

Un tempo pensavo di conservarmeli tutti e fare una specie di grande vetrina, quando li avevo li sparpagliavo in casa, un galeone qui, una nave romana lì, in cucina ne avevo messi tre sugli scaffali ed erano bellissimi.

Ma chissà, forse la vita doveva andare così, non va bene attaccarsi troppo alle cose, è stato bello costruirli ed è bello continuare a vivere e andare avanti prendendo quello che la vita propone.

Per quanto riguarda il modellismo dinamico, quello non l’ho mai considerato, ma mi sarebbe piaciuto tanto fare il pilota, degli aerei veri…

Detto questo, poi avremo modo di parlare anche di pittura e di grafica e anche di musica, se è il caso, magari in un altro post…

A presto e saluti a tutti,

Tommy
07/09/2007 01:26
 
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Allora, cari ragazzi, procediamo con altre puntate…

Questo episodio è un po’ più recente degli altri, è di qualche anno fa, è successo nella ditta dove lavoravo prima, condividevo l’ufficio con una collega che non mi piaceva molto a livello caratteriale e questo sentimento era reciproco, a volte proprio non la sopportavo…

Un giorno entrò in ufficio lamentandosi che aveva un gran mal di schiena e non la finiva più, ahi ahi che male e ahi ahi che male…

A un certo punto io pensai di poterla guarire, sentii affluire una strana energia nelle mie mani, soprattutto nella mano destra e non riuscii a contenermi e le dissi: “facciamo un esperimento, vieni un momento qui vicino”; quello che feci non lo feci effettivamente per amor suo ma solo per amor della scienza, per verificare se effettivamente questa mia “fantasia” era una cosa vera oppure no. Le dissi di restare in piedi ed io le imposi le mie mani sulla schiena, non la toccai, le mani restavano a qualche millimetro di distanza, sentivo un’enorme energia che mi usciva dalla mano destra e sentivo anche proprio la zona precisa della mano dalla quale stava uscendo; lasciai le mie mani così per non più di un paio di minuti e poi sentii che avevo finito, tolsi le mani e le chiesi: “adesso come ti senti?”. Lei si voltò verso di me, mi guardò con gli occhi spalancati e disse: “sei un mago, mi è passato tutto, sei uno stregone! Stregone! Stregone!” e si allontanò da me… Ecco, vedete come ci detestavamo a vicenda, invece di ringraziarmi e dirmi che ero un santo perché l’avevo guarita, mi disse che ero uno stregone… ma io fui contento lo stesso, il mio esperimento era riuscito!

Ma l’episodio non finisce qui, perché dopo qualche minuto cominciai a sentire un dolore all’avambraccio destro, dapprima lieve e poi sempre più forte, che mi risaliva nel gomito e mi arrivava alla spalla e cominciai a spaventarmi un po’; scrollavo il braccio come potevo ma il dolore non passava, beh, ho avuto dolore al braccio destro per 3 giorni ed ero molto preoccupato e mi ripromisi di non fare più un esperimento del genere, di non fare più “l’apprendista stregone”.

E infatti, proprio di recente, il mese scorso, un mio collega di lavoro (adesso lavoro in un’altra ditta e quella collega, per fortuna, non la vedo più), dicevo un mio collega di lavoro, simpatico, era appena tornato dalle ferie dagli USA con una bronchite pesantissima (dovuta, diceva lui, ai condizionatori che in USA utilizzano troppo) ed ebbi un po’ la stessa sensazione che ebbi quella volta, di poterlo guarire, stavo quasi per dirglielo ma poi mi sono ricordato della storia del dolore al braccio e mi sono fermato, mi sono detto: “questo c’ha una bronchite pazzesca, non voglio mica mettermi a letto con la febbre, no?”; per cui, spinto da questo sacro timore, non ho detto niente e non sono intervenuto…

Mah… anche in questo episodio, che vi ho raccontato (certamente ci stiamo allontanando dallo specifico argomento del viaggio astrale) si possono riscontrare i due elementi che insieme fanno sì che l’episodio sia degno di nota; da una parte abbiamo, come sempre una mia “sensazione” o “fantasia” o “percezione” e dall’altra abbiamo un riscontro nel mondo materiale, in questo caso fin troppo evidente…

OK, detto questo, ciao a presto e alla prossima puntata,

Tommy
07/09/2007 11:10
 
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ciao tom, per quanto riguarda il tuo spirito artistico, c'è un topic apposito che ho aperto proprio io...magari posta qualcosa lì ;)
questo topic per la precisione
per il resto invece ti dico una cosa:
il potere della pranoterapia o del reiki credo si debba usare con conoscenza, nel senso che puoi far del bene agli altri e causarlo a te stesso.
in un filmato che vidi qualche tempo fà c'era un uomo -indiano forse- che prima imponeva le mani e poi le sgrullava -tipo se fossero sporche di qualcosa- lontano da se e dalla persona.
ripeteva questa cosa più volte e poi la persona stava meglio...
io sono sempre un po scettico ma sono anche del parere che le energie esistono sia che io ci creda che meno [SM=g27828]
ciao!
p.s. non credo che tu te la sia presa, ma ci tengo a dirti che il mio precedente messaggio non voleva essere polemico [SM=x431230]


A cavallo dei Fotoni

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07/09/2007 12:09
 
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Ciao Tom, riferendomi alla tua risposta precedente, non pensare che io abbia inteso appiopparti delle suggestioni dettate dal tuo inconscio. Mi riferisco esattamente a questa parte

penso di aver capito come la pensi tu, e cioè:la puntura alla guancia me la sono procurata io stesso, perché mentre dormivo inconsciamente ho percepito che Mario si era alzato ed era uscito dalla stanza, per cui, viste anche le mie convinzioni spiritualiste, mi sono “immaginato” un’entità che è venuta a pungermi la guancia per avvertirmi;


Quando dico che secondo me tu c'entri più di quanto credi, non mi rifaccio a una visione "psicologistica" della faccenda, o perlomeno, non secondo il senso comune... Io mi riferisco a qualcosa di noi che non conosciamo ancora tanto bene. Se nel sonno avviene un contatto di quel tipo tra te e il tuo amico, da ciò che hai scritto, si potrebbe considerare una delle seguenti spiegazioni:
1) il tuo amico ha comunicato con te "in astrale" richiamandoti (o addirittura trascinandoti) in quella dimensione.
2) Tu vai a trovare il tuo amico perché, malgrado l'esperienza ti turbi, ti preoccupi per lui e vorresti aiutarlo.
3) Tu e il tuo amico vi contattate reciprocamente quando dormite, momento in cui la "guardia" dell'Ego si abbassa, il tuo amico che non razionalizza più tanto ha una predisposizione a lasciarsi andare all'esperienza e ti invita a fare altrettanto.
Ma per me esiste anche quest'altra ipotesi:
4) Tu e il tuo amico siete perennemente in contatto (come con qualunque altra vita o forma di coscienza nell'universo) questa cosa, a causa di motivi non spiegabili immediatamente (ma intuibili) prende consistenza nel sonno, il momento in cui il nostro Ego viene a contatto con la propria "sostanza", il momento in cui più facilmente ci si lascia andare alla nostra natura "interdipendente". Così magari nessuno "invade" l'altro, è solo un contatto RECIPROCO che si palesa una volta raggiunta la dimensione senza "barriere".
Ora, forse si sarà capito che io abbraccio quest'ultima ipotesi. Si tratta solo di non sottovalutarla con una spiegazione di tipo psicologico (mi procuro una puntura per svegliarmi e salvare l'amico perché il mio inconscio ha percepito il pericolo) oppure si potrebbe rivedere questa visione psicologica dandole un valore nuovo, senza preconcetti che ne limitano il significato...
Per quanto riguarda il "potere di guarigione" a cui fai cenno, ti capisco perfettamente. Fin da quando ero bambino mia madre che soffriva di terribili emicranie mi ha abituato a una pratica così naturale che mi viene di sorridere quando osservo quelli indaffarati dietro a una "tecnica". Mi diceva: "mettimi la mano qui sulla fronte che mi passa..." E così succedeva, lei mi spiegava che era il bene che le volevo a farle passare (o diminuire drasticamente) il dolore. Fatto sta che oggi, chiunque mi dica di avere mal di testa o simili può beneficiare di questa "magia"... Ma io non ho mai usato nessuna tecnica, anzi, conoscenza e tecnica ho capito che non camminano sempre a braccetto.
Non credo che, come dici tu, questo che ho appena detto non abbia a che fare con l'"astrale". Tendo a non separare più da un po' di tempo, credo che per capire ciò che ci circonda dobbiamo tendere a UNIFICARE e non a dividere... (spero di essere stato chiaro, ho scritto proprio di getto)
abbracci, mm
[Modificato da mistermoog 07/09/2007 12:10]










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

08/09/2007 00:27
 
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Grazie AndreA e Mistermoog per le vostre risposte.

Caro AndreA, sono stato nel topic artistico, è davvero una bella idea, grande! E complimenti per i lavori a tutti, appena posso vi posto un paio di miei lavori.

E come dice Mistermoog, lo cito:

----------------------------------------------------------------------
Tendo a non separare più da un po' di tempo, credo che per capire ciò che ci circonda dobbiamo tendere a UNIFICARE e non a dividere...
----------------------------------------------------------------------

tutto questo fa parte di un UNICO progetto, il progetto dell’Universo.

Belle anche le poesie.

Ritornando a questo topic, complimenti Mistermoog per la chiarezza espressiva e per la visione olistica del Cosmo, avremo senz’altro modo di approfondire tanti concetti, ma vedo già molti punti in comune.

Questa sera sono parecchio stanco, ho avuto una settimana piuttosto impegnativa al lavoro.

Vorrei continuare il discorso, sempre sul filo delle famose misteriose “porte” che ogni tanto si aprono e danno uno squarcio inquietante, a volte, affascinante, a volte, senz’altro, per un ricercatore come me, MERAVIGLIOSO!

La famosa band di Jim Morrison, si chiamava “The doors”, appunto “le porte”...

Al più presto, forse domani, vi posto un nuovo episodio, perchè adesso sono alla frutta e sto crollando.

Per cui Buona Notte, Viaggi Astrali Dorati e a prestissimo,

Tommy [SM=x431233]
08/09/2007 23:31
 
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Ciao,

stasera vi parlo di un ragazzo che ho conosciuto e frequentato per diversi anni, adesso è un paio di anni che ho diradato la frequenza, non ci vediamo quasi più, l’altro giorno l’ho salutato al telefono.

Lui ha delle doti di veggenza molto spiccate. Io chiedo perdono al suo Spirito se parlo di lui, e per ragioni di privacy lo chiamiamo Franco, anche se non si chiama Franco

Io mi limiterò a raccontarvi un episodio davvero particolare, molto ma molto intenso e chiaro.

Il problema per lui è che queste sue doti di veggenza potente, quando gli si manifestano, lo fanno solo se ha bevuto molto alcol, ma proprio molto; che vuol dire ciò? Io non ho bisogno di essere ubriaco per avere esperienze extra-sensoriali, ma non ho bisogno neppure di mezzo bicchiere di vino, a me viene naturale; la spiegazione, mi permetto immodestamente di darla, è che lui, secondo me, è soggetto talmente alla sua mente razionale che controlla tutto e lo impaurisce, che gli capita di avere queste esperienze solo quando beve molto ed è più sciolto e disinibito. Va beh, procediamo con il racconto:

una sera era uscito con un gruppo di suoi amici ed erano andati ad una festa all’aperto, in un parco. Dopo aver abbondantemente bevuto (ovviamente…), si allontana un po’ dagli amici e si fa quattro passi da solo nel parco. A un certo punto sente una voce potente e distinta che si impone su tutto e gli dice: “per favore aiutami, è una questione urgente di vita o di morte, torna indietro subito dal gruppo di amici e digli che io sono in pericolo, digli di telefonarmi e di cercarmi, io ho i capelli rossi e la barba rossa, loro sanno chi sono!”.

A questo punto che cosa ha fatto Franco? E’ corso subito dai suoi amici ad avvertirli? Ma neanche per idea! Come mai? Semplicemente perché, nonostante avesso bevuto molto, ha cominciato a pensare: ma che cosa vado a dire, mi rideranno dietro, mi prenderanno in giro, diranno che sono pazzo! Quindi non ha avvertito i suoi amici semplicemente perché si è VERGOGNATO di se stesso e delle sue doti.

Peccato, però, che l’indomani mattina ha saputo da questi suoi amici che un loro amico con la barba e i capelli rossi quella notte si era suicidato!!!

Questa storia mi emoziona molto! Mi viene da piangere!

Che altro dire? C’è bisogno di ulteriori commenti? Anche in questo caso si è aperta una “porta” fra il fantastico e il reale…

E direi che il riscontro è davvero concreto.

Poi, se ho occasione di risentirlo, gli parlo di questo sito, così se vuole si iscrive e ci racconta lui qualche cosa...

A presto, alla prossima puntata (ho un altro episodio su di lui, poi torniamo a parlare di me…).

Buona Notte e Sogni Astrali Dorati,

Tommy



08/09/2007 23:50
 
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…aggiungo solo questo: l’episodio del mio amico si sviluppa in una modalità totalmente diversa da come avrei avuto io un’esperienza paranormale, a me, secondo me, non avverrebbe mai in questo modo; ognuno, a mio parere, ha il suo modo di collegarsi con le energie sottili, innanzitutto io non ho bisogno di bere, anzi, se bevo molto divento proprio ottuso, cieco e sordo a queste cose, perché per avere sensazioni superiori ho bisogno della mente sgombra e pulita, ma come dicevo, ognuno ha i suoi modi e i suoi blocchi emotivi e quindi utilizza le strade che può…

E poi anche il tipo di esperienza, secondo me io non penso che mi collegherei con lo spirito di uno che sta per suicidarsi, non so, è una mia sensazione, quindi bisogna dire che poi ognuno, nel mondo spirituale, prende le strade ed incontra gli esseri che gli fanno più da richiamo, è come una frequenza d’onda che risuona... eccetera…

Certo che a lui quella sera, essendo con quel tipo persone che avevano quel problema, gli è capitato di incontrare quel tipo di energia ed ha percepito quell'urgenza...

Va beh, per ora ho finito, anche stasera sono stanchissimo, sto crollando...

Ciao a presto,

Tommy
10/09/2007 22:34
 
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Ciao,

prima di continuare, vorrei precisare alcuni concetti.

Io non sono un cultore morboso del paranormale, del mistero, e delle “porte”, per intenderci a me piace una giornata di sole in spiaggia o una passeggiata in campagna, o andare a ballare…

Il discorso sulle “porte” lo trovo affascinante solo nella misura in cui MI AIUTA A VIVERE MEGLIO, perché se mi deve far stare peggio, ne faccio volentieri a meno!

Per cui mi dispiace se l’episodio che vi ho raccontato sul mio amico Franco è pesante e drammatico, parla di un suicidio, ma io l’ho citato solo perché parla di una “porta”, non perché parla di un suicidio…

Allora qualcuno potrebbe dire: ma perché non ci hai raccontato un episodio più allegro, ma il motivo è semplicemente che non ho una caterva di episodi da raccontarvi, ne ho altri 3 o 4 e poi ho finito, e quello di Franco nel parco di notte mi sembrava davvero degno di nota…

Per sdrammatizzare, vorrei raccontarvi un secondo episodio sul mio amico Franco, che questa volta è molto più frivolo, non si parla di suicidi ma di numeri al lotto, per la precisione, di Superenalotto!

Il Superenalotto consiste nel giocare una colonna di sei numeri su 90 ed ha le seguenti probabilità statistiche, per una colonna di sei numeri:

di azzeccare un numero:
1 possibilità su 15

di azzeccare 2 numeri:
1 possibilità su 270

di azzeccare 3 numeri:
1 possibilità su 5.940

di azzeccare 4 numeri:
1 possibilità su 178.200

di azzeccare 5 numeri:
1 possibilità su 8.019.000

di azzeccare 6 numeri:
1 possibilità su 721.710.000

Franco un giorno, visto che aveva constatato di avere doti strane, volle fare una prova se riusciva ad indovinare il famoso 6 al Superenalotto e fare una barca di soldi.

Un pomeriggio che aveva bevuto un bel po’ (…naturalmente), stava da solo in stanza e cominciò ad immaginare di stare al centro di un cerchio e ai bordi di questo cerchio aveva sei porte chiuse ed ognuna di queste sei porte chiuse nascondeva un numero del Superenalotto.

Mi raccontò che fu una fatica tremenda, molto duro e faticoso, dopo più di un’ora alla fine si aprì la prima porta e rivelò un numero e Franco se lo scrisse, dopo un’altra ora circa di duro lavoro si aprì una seconda porta e Franco si scrisse il secondo numero, dopo un’altra ora di fatica immane si aprì una terza porta e Franco si scrisse il terzo numero, ma dopo di che Franco non ce la fece più, si accasciò sfinito e si addormentò… era riuscito a scoprire soltanto tre porte con i loro tre numeri, ma giocò lo stesso la colonna di sei numeri, tre dei quali erano quelli che si era scritto.

Beh, visto che ve lo sto raccontando, ovviamente uscirono tutti e tre i numeri che Franco aveva indovinato (ma con soli 3 numeri su 6 al Superenalotto si vincono poche decine di Euro), e abbiamo visto prima che Franco aveva statisticamente una possibilità su cinquemila e novecentoquaranta di azzeccare tutti e tre i numeri. Certo può essere solo un caso, ma davvero un bel caso.

Ho cercato più volte di incoraggiare Franco a riprovare, dai Franco facciamo un bel sei, dai Franco riprovaci, ma non c’è stato più niente da fare.

Le doti di Franco si stanno lentamente spegnendo, sempre meno frequentemente gli capitano cose “strane”, ed anche questo, secondo me, ha una spiegazione: se tu dimostri di non fare uso delle tue doti o comunque di farne un uso troppo ridotto, a poco a poco la Natura si tira indietro, il Progetto della Natura non fa sforzi inutili ma tentativi sensati, se poi questi tentativi cadono nel nulla Essa si ritira, per la Legge dell’Economia Universale, perché non le sta a cuore un singolo individuo ma l’intera specie!

Va beh, ecco qua per ora.

Mi restano un altro paio di episodi, per quanto riguarda riscontri concreti materiali, da parte mia, poi penso di aver finito.

Ognuno ne tragga le sue conclusioni, io ho preferito raccontare più che interpretare, poi ognuno interpreterà come meglio crede, siamo tuti in viaggio, nel visggio della Vita, e penso che siamo tutti qui per imparare, ognuno a modo suo.

Buona Notte a tutti,

Tommy















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