Aspè aspè.... Io non ho mai detto di non "condividere" con altri, io ho solo parlato di PROVE. Quando coloro che scrivono "condividono", essi si CONFRONTANO, ASCOLTANO. Se invece uno asserisce che "Ciò che ho detto è così e questa ne è la prova" e poi la PROVA fa obiettivamente acqua dappertutto, o quanto meno è parecchio discutibile come "prova" entriamo nel campo del "si può dire tutto e il contrario di tutto", che può pure starmi bene, ma non definirei ciò il frutto di "colui che condivide".
certo è che ognuno ha i propri tempi e metodi di comprensione....
ognuno ha il proprio grado di sensibilità e si esprime di conseguenza senza aver timore di come verrà interpretata l'esperienza da altri.
Attento\a, leggendoti ho più volte ravvisato (come qui su) un fastidioso atteggiamento "spiritualsnob" chiamiamolo così. E' vero che ognuno avrà un "diverso" (ma avverto proprio che tu intenda "inferiore", a meno di una mia cantonata che può pure starci) "livello" di consapevolezza e sensibilità, ma non è da escludere che proprio questi siano invece i tuoi limiti.
Ma ci sono cascato. Sarà anche la voglia di tornare a scrivere...il bello è che ho messo in guardia gli altri...Discussioni che vertono sul riempimento di pagine e basta.
Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend