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Piani di esistenza

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2005 19:26
22/08/2005 17:55
 
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Inserisco un brano in cui si spiega quali sono i nostri veicoli e i relativi piani nei quali si muovono.

...«Piano di esistenza» è da noi definita una regione dell'universo i cui materiali e le cui materie sono derivate da una classe particolare di unità elementari; quindi «piano» è una divisione di natura e non di spazio.
Tutti i piani di esistenza sono attorno a voi. Entro la materia stessa è il mondo degli spiriti. Immense meraviglie vi circondano, ma di tutto questo non siete consci. Per ogni piano di esistenza l'individuo ha dei veicoli e, per ogni veicolo o corpo, dei sensi; ma dove i sensi sono sopiti, la coscienza non lavora. Ecco perché voi non percepite molto di più di quanto non rientri nel ristretto campo percettivo dei vostri sensi fisici.
La più grossolana materia che non appartenga al piano fisico, è su un mondo da noi definito «astrale» il quale ha anch'esso i suoi solidi, i suoi liquidi, i suoi gas, i suoi eteri, anche se questi sono immensamente più sottili di quelli del piano fisico. Se vasto e vario è il piano fisico, così e più ancora sono gli altri; sette sono quindi le densità materiali del piano astrale. La natura ripete di piano in piano, nei suoi ritmi, gli stessi metodi. Il mondo astrale è molto simile a quello fisico, anche perché moltissimi veicoli astrali ricalcano esattamente quelli fisici. Qui non esiste materia opaca, ma ogni oggetto ha una lucentezza ed un colore particolare. Se alcuno, nel piano fisico, dai dati somatici, è capace di comprendere l'anima di una creatura, con molta più facilità questo avviene nel piano astrale dove, non solo si capisce l'elevatura di una creatura, ma si può anche comprendere il sentimento del momento. Naturalmente, questo non riesce subito facile a tutti, anche perché quanto si osserva cambia repentinamente, nel colore, nei contorni.
Come nel mondo fisico v'è un'atmosfera, nel mondo astrale v'è qualcosa di simile che è da noi chiamata «essenza». Questa essenza ha la particolarità di prendere forma e colore sotto l'impulso del pensiero. Per darvi un'idea, immaginate che la vostra atmosfera prenda forma e colore sotto l'impulso dei vostri pensieri. Queste forme sussistono e sono così dette «forme pensiero» le quali hanno più o meno lunga vita secondo che il pensiero sia più o meno intenso, poi lentamente si dissolvono.
Che dire degli abitatori del piano astrale? Ve ne sono moltissimi. Dagli spiriti elementari e costruttori della natura, dai veicoli di individui incarnati o disincarnati, ve ne sono di tutte le specie: socievoli e scontrosi, timidi e feroci, gentili e scortesi, moltissimi.
Un individuo che viva coscientemente nel piano astrale, vede tutto questo e ha davanti a sé un mondo vastissimo e meraviglioso. Ora, come il vostro corpo fisico ha dei sensi, similmente l'astrale ha i suoi. Questi sensi sono detti anche «centri» i quali, sviluppati, danno non solamente la visione di quanto circonda il veicolo astrale di una creatura, ma danno anche la consapevolezza.
Naturalmente, però, colui che ha i sensi del corpo astrale sviluppati, generalmente è un individuo evoluto, un individuo che può agire indipendentemente dal corpo fisico. Un individuo che viva coscientemente nel piano astrale, vede tutto questo e ha davanti a sé un mondo vastissimo e meraviglioso.
È comune convinzione che l'uomo, dopo aver lasciato il suo corpo fisico, la sua veste, veda tutto con chiarezza; non è giusto e non è esatto per tutti. Solo coloro che vivono coscientemente possono avere un'ampia visione; per gli altri si ha una maggiore consapevolezza, raggiunta piuttosto da un esame di coscienza e da una purificazione che da altro.
Il veicolo astrale di un individuo è quel corpo che trasforma quanto proviene dal mondo fisico, o dall'astrale stesso, in sensazioni trasmesse alla mente che le raccoglie e le cataloga. Ciascuno, secondo la natura dei propri pensieri, costruisce il proprio corpo astrale, così come certi esercizi fisici sviluppano alcuni muscoli piuttosto che altri. La particolare natura del corpo astrale derivante da questo, fa sì che l'individuo abbia più intense e più gradite certe sensazioni piuttosto che altre e, naturalmente, desideri quelle; in altre parole l'anima umana - secondo l'evoluzione dell'individuo - dirige l'attività dei suoi veicoli inferiori verso determinati campi che le procurino esperienze necessarie al fine di evolvere. .
Dopo un periodo di tempo di circa 36 ore da che il veicolo fisico ha cessato di vivere, l'individuo l'abbandona definitivamente e sosta nel piano astrale più o meno lungamente, in attesa che il suo corpo astrale si disintegri. Che cos'è che determina questa attesa?
Essa corrisponde alla purificazione dell'anima dopo la morte, descritta in vario modo da ogni religione. L'attesa è determinata da una particolare natura del corpo astrale: se l'uomo in vita ha avuto dei desideri che lo facevano rassomigliare piuttosto ad un animale che ad un uomo, avrà il suo corpo astrale formato dalla materia più densa di questo piano, la quale è lenta nel decomporsi.
Ogni corpo astrale è formato con la materia dell'omonimo piano nelle sue sette densità. Ora, dopo il trapasso, il corpo astrale diviene un insieme di sette gusci concentrici i quali, iniziando da quelli di materia più densa e successivamente in ordine gli altri, si decompongono.
Ogni decomposizione è accompagnata da un particolare stato di coscienza, derivante dall'esame del desideri avuti, propri di quella materia della quale è composto il guscio che si sta scomponendo. Come il vostro corpo fisico nella putrefazione è aiutato da certi agenti esterni, così l'astrale in questo disfacimento può essere aiutato, producendo così una sollecitazione nella disintegrazione. Ogni anima evoluta si trattiene brevemente nel piano astrale e queste purificazioni non sono seguite dall'anima, ma essa cade in un lieve torpore. Le altre anime, invece, o rivivono colpe commesse, oppure con la materia di questo piano si creano un mondo fittizio per cullare desideri insoddisfatti, finché, stanche e saziate dai loro sogni e, disintegrato completamente il corpo astrale, l'anima si trova sulle soglie del piano successivo a questo: «il mentale» che, prima di allora, essa non aveva mai immaginato che esistesse.

Quanto è stato detto a proposito della materia astrale, può essere ripetuto per la materia del piano mentale. La legge di analogia aiuta l'uomo a comprendere l'architettura di quelle regioni nelle quali non vive coscientemente. Così il piano mentale, nella sua immensa sottigliezza di materia, ha sette suddivisioni stabilite rispetto alla diversa sua densità. ...

( tratto dal Cerchio Firenze 77)





Corpo akasico (Coscienza o Individuo) -------------------------------------- Piano Akasico


L’individuo ha tre veicoli inferiori nei piani della percezione


Corpo Mentale ( Mente ) -------------------------------------------- Piano Mentale


Corpo Astrale ------------------------------------------------------ Piano Astrale


Corpo Fisico -------------------------------------------------------- Piano Fisico
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15/09/2005 11:24
 
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Scusa Marco il ritardo vergognoso, ho letto solo ora tutto l'estratto...

che dire, non ho la conoscenza nè la presunzione per dire se sia tutto vero o meno... vero è sicuramente che quanto descritto risuona armonicamente con quel che percepisco della realtà, e in ogni caso rispecchia esattamente quel che vorrei che fosse.

l'ultimo capoverso poi

Le altre anime, invece, o rivivono colpe commesse, oppure con la materia di questo piano si creano un mondo fittizio per cullare desideri insoddisfatti, finché, stanche e saziate dai loro sogni e, disintegrato completamente il corpo astrale, l'anima si trova sulle soglie del piano successivo a questo: «il mentale» che, prima di allora, essa non aveva mai immaginato che esistesse

rispecchia perfettamente quel che credo, e mi ricorda il film "Al di là dei Sogni"... l'hai visto?

Un caro saluto
A.
15/09/2005 16:50
 
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Ciao, Marco,
non avevo visto questo post fino a quando non me l'hai segnalato tu, e solo ora riesco a leggerlo. Scusa il ritardo (e il fatto che sono RIMBAMBITA!), ma in questo periodo sono "un po'" impegnata.
Quanto dici mi ricorda molto le teorie della società teosofica (Annie Besant e compagnia bella), di cui mi sono sempre chiesta da dove prendono le classificazioni così precise.
Devo dire, la descrizione dei piani di esistenza che ci hai fornito mi convince, ho anch'io come Auriah la sensazione che tutto risuoni armonicamente con quel che percepisco della realtà, ma mi rende perplessa la precisione della descrizione. E' un po' come l'angeologia di S.Tommaso d'Aquino: scrisse trattati interi sulle classificazioni degli angeli, sui loro nomi e caratteristiche; scrisse enciclopedie e volumi, ma che ne so io che le descrizioni siano esattamente quelle? La differenza (notevole...) è che nel caso di S.Tommaso avevo la sensazione che fossero tutte balle partorite da una mente esaltata, mentre in questo caso ho la sensazione che sia tutto vero, ma sempre sensazione rimane.
Chi è stato nei piani che tu descrivi in modo tanto particolareggiato? Quali sono le fonti della tua descrizione?
Non c'è nulla su cui io non sia d'accordo, a partire dal numero delle densità dei corpi (visto che i chackras principali sono 7 non mi aspettavo altro che 7 corpi!), ma non avendo mai fatto esperienza diretta mi sembra tutto così... etereo. Abbi pazienza, sono ingegnere, e quindi molto (troppo) schematica e rigida e mi faccio troppi problemi e troppe domande.
Passiamo alle domande dirette:


Naturalmente, però, colui che ha i sensi del corpo astrale sviluppati, generalmente è un individuo evoluto, un individuo che può agire indipendentemente dal corpo fisico.


parli del "doppio astrale" di Castaneda? Cioè della possibilità di un uomo di sdoppiarsi, allontanandosi dal suo corpo fisico e agendo indipendentemente da esso?


Dopo un periodo di tempo di circa 36 ore da che il veicolo fisico ha cessato di vivere, l'individuo l'abbandona definitivamente e sosta nel piano astrale più o meno lungamente, in attesa che il suo corpo astrale si disintegri.


Ovviamente la prima domanda è "perchè proprio 36 ore?"
Posto come atto di fede le 36 ore, sono 36 per tutti? Da come descrivi il processo, sembra basato sul tipo di anima, e quindi estremamente personale. Come in Al di là dei sogni, le 36 ore potrebbero diventare un'eternità.


disintegrato completamente il corpo astrale, l'anima si trova sulle soglie del piano successivo a questo: «il mentale» che, prima di allora, essa non aveva mai immaginato che esistesse.


che differenza c'è fra un piano e l'altro, oltre alla densità?

Se tarderò a commentare la tua risposta non ti offendere, è un periodo piuttosto caotico...
Grazie e bacioni
15/09/2005 19:03
 
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Re:
Ciao Auriah e Mond. Mi fa piacere sentirvi e rispondo ad entrambi visto che la pensate allo stesso modo.
Io credo che anche la più fervida delle fantasie non potrebbe mai dare una descrizione così logica e dettagliata di una realtà che non possiamo, per il momento, percepire. Il brano riportato e originale delle sedute di Firenze, senza alcuna modifica da parte di essere umano. Dei trentasette anni di incontri esistono praticamente tutte le registrazioni delle Voci che parlavano attraverso a Roberto Setti, quindi almeno sulla bontà del messaggio non ci sono dubbi. Le voci erano tante e molto differenti tra loro, sia nel timbro - di uomo, di donna, di bambino - che nei modi di parlare. Ogni Entità portava avanti un particolare aspetto dell’insegnamento, sebbene ci fosse una sorta di gerarchia: Dali ( vedi la mia firma) era la Guida del gruppo, nonché lo spirito Guida di Roberto, ed apriva e chiudeva le sedute. Kempis parlava dell’insegnamento filosofico, Claudio del “conosci te stesso”, Fratello Orientale di mistica, Teresa di preghiera. Michel era la Guida fisica e si occupava degli incredibili apporti che avvenivano durante le sedute di fronte agli occhi dei molti presenti e testimoni. Poi c’èra la piccola Lilli che nonostante l’età e i suoi modi giocosi, a volte toccava gli altissimi temi esposti dagli altri.
Queste Guide ( tranne Lilli) sono ben lontane dalle incarnazioni sul piano fisico e quindi parlano per conoscenza diretta della realtà in cui vivono. Sta a noi crederci o meno. Ma insomma, quando ho aperto per la prima volta quei libri, vi assicuro che li ho divorati per quanto erano belli, logici, e chiari. Richiedono molta attenzione, questo sì: ci sono alcune verità che si capiscono solo dopo un po’ di tempo, ma non mi sembra che vi manchino i mezzi; anzi!
A questo punto credo che dobbiate giudicare da voi, leggendo almeno il primo libro, “Dai mondi invisibili”. La prima parte è dedicata ai fenomeni e alle sedute, quindi potrebbe dare un’impressione sbagliata e sviare dal vero contenuto delle comunicazioni. Tutta la fenomenologia era servita ad attirare l’attenzione delle persone che avrebbero dovuto per forza di cose diffondere in futuro l’insegnamento. Se Kempis avesse iniziato subito a parlare di Assoluto, fusioni, non contemporaneità del sentire, etc, chi avrebbe capito niente!
Quindi se vi annoia, passate a leggere la seconda parte, quella d’insegnamento, considerando che c’è molto di più da sapere: i libri fondamentali sono quattro e vanno assolutamente letti nell’ordine cronologico di esposizione.
Se volete, ho il primo libro in forma digitale, e posso spedirvelo. Ovviamente non come post: rischio il linciaggio!
Spero di non aver fatto una faticaccia inutile, quindi leggetevelo e fatevelo pure piacere![SM=g27826]
Un saluto. Ciao. Marco.
P.S. Scusa Mond! Sì, credo che si riferisca proprio alla possibilità di sdoppiarsi ed agire quindi anche sul piano astrale indipendentemente dal corpo fisico. Un po’ come noi, insomma…[SM=g27828]
Auriah, il film l’ho visto, in parte corrisponde alla realtà. Comunque è ben fatto.
Mond,nello stesso spazio - che non esiste [SM=g27827] - coesistono tutte le materie dei vari piani. La suddivisione è più convenzionale che reale e queste materie, nelle loro sette sottodivisioni, hanno proprietà differenti. Essendo il tempo e lo spazio proprietà intrinseche della materia, cambiando materia, campiano anche loro, che sono quindi incomparabili.AAAh, non si capisce niente. Dovete leggere, dai!

[Modificato da MarcoCF77 15/09/2005 19.07]

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19/09/2005 11:44
 
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Mond,nello stesso spazio - che non esiste



Ah, beh, ora si che è tutto chiaro!
SGRUNF! [SM=g27818]
Comunque ora ha un filo logico ed un senso. Crederci o meno dipende dalle inclinazioni e dall’evoluzione personale… credo di avere buone probabilità di esserne convinta, comunque.
Si, dai, mandami il file, a mondstrahl@libero.it, così mi leggo tutta la pappardella e ti trovo almeno 850 altre domande da farti… contento?
[SM=g27828]
Facci sapere quando vi incontrate e dove. Abito a Como, ma non è escluso che in un attimo di follia (per la quale so già che il mio compagno mi fustigherà e mi chiuderà nello sgabuzzino…) io venga a Roma per unirmi a voi.
19/09/2005 12:13
 
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ricopio qui il mio messaggio
Ciao a tutti,
da tempo mi interesso di yoga e di filosofia connessa ad esso, ma solo ultimamente mi sono avvicinato al Vedanta cominciando così a conoscere gli aspetti che riguardano la liberazione in vita (liberazione dal ciclo delle rinascite). L’essere umano, secondo il Vedanta, è formato nella sua completezza da Panca Kosha, ovvero 5 guaine che si avvolgono l’una sull’altra come in una sorta di "cipolla". Questi corpi o guaine prendono il nome di:

- Annamaya Kosha: il corpo fisico materiale, letteralmente corpo fatto di “cibo” (anna=cibo, maya=fenomeno)

- Pranamaya Kosha: il corpo fatto di energia, questo veicolo pranico è costituito da cinque diversi tipi di prana: prana, apana, samana, udana, vyana. Ciascuno di essi ha una sua speciale funzione da compiere per il mantenimento del corpo.

- Manamaya Kosha: corpo mentale costituito dal Citta, ovvero il mezzo universale necessario per l’espressione del principio mentale, e dalla Buddhi, una facoltà superiore della mente che le consente di percepire e di intendere gli oggetti nei mondi fenomenici.

- Vijnanamaya Kosha: corpo coscenziale (chiamato pure corpo causale).

- Anandmaya Kosha: corpo di beatitudine (detto anche veicolo buddico).

Premetto che la mia conoscenza di queste tematiche non è molto profonda, sto cercando di capirne di più sia con lo studio dei testi che con la pratica diretta. Volevo chiedere a voi, se conoscete questi argmenti, cosa avviene durante un'esperienza fuori dal corpo vedendo l'uomo in questa particolare visione. Cioè quando vi staccate dal corpo sperimentando una vera OOBE cosa succede? Cosa siete? L'idea che mi sono fatto io è che il corpo rimanga in vita ma inerte, perchè "alimentato" dall'energia del pranamaya kosha, mentre gli altri veicoli si allontanano partecipando alla OOBE. Cosa potete dirmi dalla vostra esperienza o delle vostre conoscenze di questo tipo?
Questo corpo astrale di cui parlate come potrebbe essere classificato nella visione del Vedanta? Nel pranamaya kosha? Ha a che fare con l'energia dei chakra? Scusate l'ignoranza [SM=g27819]
Grazie e ciao
19/09/2005 15:17
 
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Ciao, Zerath,
secondo me una diretta ed univoca corrispondenza non si può tracciare, nè col corpo astrale nè con i “gusci” di cui parla Marco (ovviamente questo deve confermarlo lui …), essendo teorie diverse; di primo acchito ti risponderei che anche a me sembra sensata l’idea che il corpo astrale sia il pranamaya kosha, ma dovrei capire bene fino a che punto arriva questo “corpo” e dove cominciano quelli superiori. Il corpo astrale, come lo intendiamo noi, è comunque un corpo energetico, collegato all’energia universale (e quindi in teoria conterebbe anche una parte degli altri “corpi” che hai elencato).
Sicuramente ha a che fare con l’energia dei chakras, visto che TUTTO ha a che fare con l’energia dei chakras. Sono i centri energetici sia fisici che psichici del nostro corpo, quindi essendo tutto un discorso di flussi di energia ognuno dei corpi che hai citato c’entra con questi, come anche il corpo astrale di cui parliamo.
20/09/2005 14:35
 
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Re:
Ciao Zerath, piacere di conoscerti. Ciao Mond.
In realtà non è poi così difficile. Per non complicare troppo le cose, diciamo che noi siamo la nostra Coscienza, il secondo involucro di cui parli. Noi quindi acquistiamo tre veicoli inferiori ad ogni incarnazione, per sperimentare la vita nei relativi piani della percezione. In questo momento tu hai tutti questi corpi: è solo che non ne sei consapevole, perchè per abitudine la nostra consapevolezza cade dove abbiamo il veicolo più denso. Quando si ha un VERO sdoppiamento, SEMPLICEMENTE ( hhha!!) è la consapevolezza che si sposta sul veicolo immediatamente più sottile. Non è che si vada in un altro luogo perchè TUTTO è qui, e ORA, ma ti rendi conto di avere un altro corpo oltre al fisico, e con questo puoi muoverti nel piano astrale. Teoricamente potresti essere consapevole anche del tuo corpo mentale, ma questo è rarissimo e probabilmente non basta una vita sola. Solitamente i nostri sensi astrali e mentali sono ripiegati in noi stessi: sentiamo le nostre sensazioni astrali( caldo, freddo, fame, sete, piacere, dolore...)e solo i nostri pensieri( non quelli degli altri).
Poi ovviamente una certa forma di empatia e telepatia ce l'hanno tutti, ma non ce ne accorgiamo, giusto?
Quando lasciamo il nostro corpo fisico, noi siamo sempre i soliti, la Coscienza che momentaneamente abbandona il veicolo più denso, ma tiene con sè sempre il mentale e l'astrale. Altrimenti cosa sentiresti e capiresti? a meno che tu non arrivi al piano Akasico dove non c'è percezione esterna, allora non hai bisogno di veicoli inferiori, ma insomma se così fosse...non staremmo qui a parlarne...[SM=g27827]
Il corpo fisico è sì abbandonato, ma resta legato all'astrale tramite il famoso "filo d'Arianna" che lo mantiene in vita. Qualcuno afferma che il corpo fisico è come una batteria per il corpo astrale, ma come vedi è esattamente il contrario: tutte le nostre energie vengono proprio dal piano astrale, che se andiamo a vedere bene è "pensiero condensato", e se andiamo ancora più su, TUTTO è COSCIENZA. Tutto è un SENTIRE.
Alla nostra morte fisica il "filo" si spezza. Non te lo può tagliare NESSUNO prima di allora.
Bisogna vedere le cose dall'alto verso il basso: non SIAMO i nostri corpi, ma ABBIAMO dei corpi.
Spero di essere chiaro. Ciao a presto.
PER MOND: se per te non è un problema ti potrei spedire per posta tradizionale un CD con il file. Scusa. Fammi sapere.
Per gli incontri, ti faccio sapere, non abbiamo ancora stabilito la prossima data. Ciao.

[Modificato da MarcoCF77 20/09/2005 14.37]

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22/09/2005 13:28
 
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Lilli!!!
Era lei, adesso mi è tutto più chiaro!!!
Ti ricordi mond quella storia di cernia e l'accendino che si muoveva?? Era Lilli!!! Mi ricordo che disse qlcsa del cerchio firenze, ma al tempo non sapevo nulla sull'argomento, e non ho ricollegato le cose finchè Marco non ha parlato di Lilli!!!
Ma daaaai!!!
Certo potrebbe essere qlnque cosa, tipo che lo spirito ha detto una balla, o magari qlcno del gruppo conosceva il cerchio firenze e ha influenzato l'energia/entità che ci si è presentata...
Però sarebbe fico se fosse davvero la stessa!!!
Tu che dici Marco, lo ritieni plausibile?? Intendo che una delle entità con cui comunicava il CF si fosse presentata ad un'altra "seduta spiritica" operata da altre persone?

Cmq, ciao ragazzi! Cacchio, mi sono perso un bel pezzo di discussione...
Se non avete nulla in contrario, dico anch'io la mia a Zerath:
amico mio, il mio consiglio è di lasciar perdere! non certo la ricerca della conoscenza, nella forma sia di pratica che di teoria, assolutamente; ma non cercare in culture troppo distanti dalla tua, non credere che nella tua cultura non ci sia quello che cerchi: c'è eccome. Il fatto che dottrine e filosofie orientali paiono più "spirituali", più accessibili, è una cosa che trae in inganno l'occidentale. Ti senti? Hai fatto una domanda che mi ci è voluto un interprete solo per capire cosa chiedevi. Perchè tutto questo giro assurdo? Nel migliore dei casi ti ci vuole il doppio del tempo, prima per comprendere i concetti -così alieni- rapportandoli al tuo vissuto, al tuo mondo, che volente o nolente è l'occidentalità; e poi per attuare ciò che hai capito. Ma se arrivi a capirlo, ti renderai conto che le stesse cose le avevi sotto gli occhi nel tuo mondo di tutti i giorni, e tu sei andato in india a cercarle.
E' un lavoro inuile. E nel peggiore dei casi ti incastri in tutti quei paroloni, nelle seghe mentali della filosofia, credendo che quella sia la conoscenza, e di averla raggiunta.
Certo, è bene prenderne dove ce n'è, ma non farti incantare dalla "orientalità".

E cmq a prescindere da tutto, sono convinto che intestardirsi a cercare schemi dettagliati sul funzionamento di certe cose sia poco utile e spesso anche controproducente. Prima, viene l'esperienza; quando tu stesso hai fatto esperienza di qlcsa, hai una base più che sufficiente e un ambiente di ricerca perfetto per capire quella esperienza: te stesso.
Cosa fa il quarto corpo Anayavattelapesca mentre il secondo Murthapincopallo entra nel quarto mondo Pranapippo, o Livello Krishnapollo, rimane inerte nel pensiero Akashico o cosa??
Ma dai!!
In quel poco che ho imparato, c'è anche questo: più semplice è una spiegazione, più è vicina alla verità; perchè la verità è di una semplicità estrema; e se per trovarla partiamo dal presupposto che sia complessa, ce ne allontaneremo invece di avvicinarci.

Mi è piaciuta in ogni caso la risposta di Marco, che poverino si è sforzato di farti capire una cosa semplice interfacciandosi con il registro complicato con cui tu hai posto la domanda.

Zerath, se non ti sei offeso per le mie considerazioni (ti assicuro amichevoli e senza pregiudizio alcuno ^__^), lascia che ti consigli qlche alternativa, che sicuramente troveresti di tuo gradimento (sempre che non le abbia già considerate... e se ti sei rivolto all'orientalità lo stesso... beh, non so cosa dirti ^__^):
- Gurdjieff - "Frammenti di un insegnamento sconosciuto", Astrolabio - la trasmissione della Conoscenza con la C maiuscola, in modo estremamente pratico e illuminante
- N.D.Walsh - "Conversazioni con Dio", Sperling & Kupfer - la verità raccontata nel modo più semplice che io abbia mai trovato
- E se non ti vuoi allontanare troppo dall'orientalità, leggiti tutto quel che ti capita di Osho, che non fa mai male, come la camomilla.

Spero di non essere frainteso, non voglio dire a nessuno cosa deve fare o se sbaglia, tu hai posto una domanda, e questa è la mia risposta ^__^

A presto
A.

[Modificato da Auriah 22/09/2005 16.07]

22/09/2005 16:07
 
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Ah dimenticavo, x Marco: anch'io me lo leggerei volentieri, il libri/file!!!
Spedisci a mond, o a me e poi ce lo scambiamo (se il problema è il peso, per me non c'è problema cmq).

A.
22/09/2005 17:45
 
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ciao,
non mi sono offeso, ma mi sento molto vicino all'India, non tanto come paese (non ci sono mai stato in questa vita) ma come correnti di pensiero filosofico. Non si può spiegare bene a parole, ma sono cose antiche che senti dentro come vere sin dal primo momento in cui le leggi. Vorrei capire se la filosofia occulta occidentale dice le stesse cose usando altre parole, o se la chiesa ha distrutto tutto già in passato (e anche in futuro mi sa...). Comunque se posso leggerò quei libri che mi hai consigliato, comunque ti invito a leggere qualcosa di "orientale"...la cultura vedantica è millenaria e facendo parte dell'uomo è qualcosa che prescinde dalla sua cultura nazionale...si, le difficoltà di comprensione possono essere maggiori per un occidentale, ma sempre relativamente...[SM=g27827]
22/09/2005 19:16
 
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Re:
Ciao Auriah.
Certo, vi mando un disco in cui ci sono in realtà tutti i primi libri. Mi raccomando però di leggerli in fila perchè altrimenti è troppo difficile. Tra un paio di settimane vado a Torino quindi, per maggiore sicurezza che non vada perso, lo spedirò a Mond. Magari da Roma è più rischioso. Altrimenti se tu sei più vicino fammi sapere. Datemi un qualunque recapito.

Per Lilli, che dire...
I Maestri mi sembra che dissero che non sarebbero mai più tornati... Chiederò conferma ai miei amici di studio.
Lilli non saprei, può darsi...
Comunque per loro è così facile mentire!
Dopo che avrete letto qualcosa, date un occhiata al FORUM del cerchio: il livello di conoscenza dell'insegnamento è altissimo!
Poi ci sono gruppi di studio in tutta l'italia, basta guardare sul sito ufficiale. Io vado abbastanza spesso al gruppo di Roma.
A presto. MARCO.
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Ciao, Marco,
come al solito scusa per la latitanza: è un periodo un po' caotico e pare vada sempre peggio...
Dirti che gradirei enormemente il cd non rende l'idea a pieno!
Ti mando in ffz il mio indirizzo, ma eventualmente fammi sapere quando vai a Torino, forse potremmo vederci (se ti incastoni bene fra i miei numerosi viaggi di lavoro...).
Baci
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