Ciao Dusk,
l'articolo è contro l'esportazione in un momento storico nel quale il governo vorrebbe tornare al nucleare...
x quanto riguarda:
Che i missili radioattivi sono armi di distruzione di massa e quindi non sono mai stati utilizzati(quindi i "prossimi non è esatto)
leggi qst articolo che ho scritto anni fa x il giornale scolastico, usando come fonti articoli delle testate nazionali più diffuse (non gli strani siti sui quali mi "disinformo") e che potrebbe benissimo essere aggiornato con i missili usati in medioriente negli ultimi anni! :
Leucemie tra i soldati del contingente italiano in Kosovo: da questi casi allarmanti ha preso il via il dibattito che recentemente ha investito il nostro paese, ma che riguarda un fenomeno non altrettanto recente, quale quello dell’uso di armi contenenti uranio impoverito ( Depleted Uranium D.U. isotopo 238, che è uno scarto ottenuto dalla raffinazione dell’uranio naturale adoperato nei reattori nucleari).
Si stima che in Kosovo siano stati utilizzati oltre 31mila proiettili contenenti uranio impoverito; ma già agli inizi dello scorso decennio, nella guerra del Golfo, ne erano stati utilizzati 400 tonnellate. Da allora le notizie che penetrano l’embargo giungendo fino a noi ci segnalano un impressionante aumento di morti per cancri e leucemie, oltre alle nascite di bambini deformi o con patologie degli organi vitali. Inoltre nei reduci americani di questo conflitto si era sviluppata la cosiddetta Golf War Sindrome, dalle cause ancora sconosciute, nonché gravi patologie cliniche riscontrate in oltre 90mila soldati e tutte presumibilmente riconducibili all’esposizione a radiazioni da uranio impoverito. Tuttavia sui rischi per la salute relativi all’uso di D.U. non c’è unanimità in campo sia scientifico che politico: nel primo non è stato ancora effettuato uno studio che ne dimostri in maniera inconfutabile la tossicità; nel secondo, gli interessi in gioco a livello economico sono talmente elevati che paesi quali gli USA nonché l’Inghilterra e la Francia, che hanno costruito intorno all’uranio impoverito un enorme business, continuano a negare ogni legame tra l’uso dello stesso e danni permanenti alla salute. Ma i problemi inerenti l’uranio impoverito non riguardano soltanto la saluta della popolazione tanto militare quanto civile; l’impatto ambientale del D.U. è gravissimo: falde acquifere, terreni e vegetazione vengono infatti irrimediabilmente contaminati ed i costi per un’eventuale decontaminazione sono elevatissimi.
Considerare l’uranio impoverito come una questione relativa ai soldati italiani ammalatisi, appare dunque restrittivo. Gli eserciti americani, inglesi, francesi, russi, cinesi, canadesi, israeliani, sono equipaggiati con armi contenenti D.U. Ci troviamo di fronte ad un gravissimo problema in quanto, i paesi che basano buona parte dell’economia sulle industrie atomiche ponendosi come i principali produttori di armi all’uranio (ottenendone il duplice vantaggio di eliminazione delle scorie radioattive dal proprio territorio e profitti sulle vendite degli armamenti) sono ovviamente gli stessi che non intendono proibirne l’uso.
Pace: parola carica di profondo significato per coloro i quali hanno dato la propria vita in suo nome, e per tutti quelli che continuano, forse ingenuamente, a credere che essa sia raggiungibile. Ma possono, le potenze mondiali, ergersi a promotori della pace quando utilizzano la guerra per scopi puramente economici? Una domanda che dovrebbe fare sorgere qualche dubbio.
Cmq grazie x le tue risposte, sono felice di tenere sveglio il tuo lato scientifico
ancke xkè parlo da un punto di vista prettamente politologico (lasciando la scienza agli addetti ai lavori come te!)
I WANT TO BELIEVE