Elogio alle differenze sociali….
…su questo animo, le cose che camminano….. sento la sete del nostro futuro… il fiato che mi spira dentro…. leggo il mondo che ci trascorre addosso. E’ l’anima che colpevolizza il corpo. Mi innalzo, mi elevo, corro, rincorro, salgo i miei scalini fatti di pensieri, tre alla volta, poi inciampo, vedo oltre…. Il ritratto di me stesso disseminato tra i miei sorrisi…labbra dischiuse attendono il cibo!
Vigilo incauto sulle terre immaginarie, i confini sociali, le differenze razziali…. Il mondo utopistico che fugge e sfugge tra le dita inerte…..sguardi, consapevolezza, una farfalla si è posata delicatamente per morire dopo il suo unico giorno di gloria… L’uomo innalza l’uomo, l’uomo sovrasta l’uomo. Il ciclo dell’umanità evolve tra dei e schiavi: giudizi unici delle stesse popolazioni.
L’uomo non nasce misero, l’uomo non nasce nobile, è il giudizio che li rende tali…. Vedo l’amore nello sguardo della folla, vedo la paura nel ritratto della folla….. scrigni di infiniti tesori chiusi e rinchiusi dentro le mura del corpo. Illusione di vite aggrappate ai giorni che scivolano via, saturi di desideri, colanti di vanità…. Tutta la vita che esiste, tutto il mondo che abbiamo davanti agli occhi, tutto l’infinito di cui possiamo disporre…. disperso da chi prepotentemente ci monopolizza e ci rende tutti uguali per avere controllo…. La vita chiusa dentro alla nostra bella macchina, legata ai nostri fili per stendere…. Il mondo trema la fuori, occhi, milioni di occhi non sanno parlare… Ho detto a qualcuno il mio nome ma non sapevo se parlavo di me mentre il mio cane rincorreva assuefatto la sua coda….. Per chi è convinto che un confine sia la voragine tra se stesso ed un altro mondo, per chi ama il prossimo per quello che sembra, per chi si spalma di apparenze… Aiuto sono sbagliato perché ti amo, chiunque tu sia…..