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Sogni di cell in the hell

Ultimo Aggiornamento: 15/07/2017 14:27
22/04/2017 11:11
 
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Apocalisse, ma la vita continua
Ho fatto un sogno strano e lunghissimo, pieno di dettagli. Prima di andare a dormire ho fatto un po' di tecniche/mantra mentali che avevo letto nei libri per il V.A.
Quindi ho scritto e pensato "stanotte esco dal corpo" e "sono fuori dal corpo".

Okay, in un certo senso mi è successo, ma non nel modo che mi aspettavo.

Parte 1 - Apocalisse.
Partiamo con un sogno che pare normale, un gruppo di amici, una zona di mia conoscenza. Qualcosa non va bene, la gente sta impazzendo. C'è una guerra in atto, o almeno così mi pare di sentire. Le persone cominciano ad ammazzarsi fra loro, io ne rimango all'esterno, mi sono promesso di non urtare nessuno, e di non essere urtato. Ricordo che al passare di ogni giorno, nel luogo in cui mi trovavo passava una lista di quelli che avevano perso la vita. Non avevo nemmeno paura, una parte di me sapeva che era un sogno (immenso test della realtà che ho ignorato, ma quel sogno mi attraeva). Un giorno come un altro, sono stato 'eliminato' anch'io, non so come, non so perché, ma mi sono ritrovato a vagare lontano dal mio corpo fisico (e ripeto: è un sogno).

Parte 2 - Una sala d'attesa a vita conclusa.
Mi trovo in una libreria, tempo fa per un concorso avevo scritto un frammento di romanzo che parlava proprio di una libreria come luogo d'intermezzo per accedere alla vita dopo la morte. E niente, mi trovo anch'io in quel luogo, ma riconosco i volti delle persone all'interno, persone che hanno fatto parte della mia vita, non necessariamente importanti, riesco a ricordare solo degli amici.
Sento in desiderio incredibile di pensare a mio padre (e per padre non intendo quello 'reale', era più l'idea di un padre-conoscenza come illuminazione personale), ma il libro su cui stavo lavorando sparisce e scopro che i miei conoscenti mi stavano aiutando nel lavoro. Decidono loro di farmi avere questo incontro, e io faccio finta di non saperlo perché non voglio far credere a questo.
Alla fine riesco a incontrare questo 'padre', che poi era come una luce immensa che mi donava felicità e un forte senso di nostalgia. Sentivo che dovevo 'rientrare', che dovevo tornare alla vita. Ma ricordavo bene, la mia vita era finita insieme a quella di un incredibile numero di persone, come sarei tornato indietro?

Parte 3 - Una nuova identità, una nuova vita.
Okay, non sono più nella libreria precedente ma in specie di mondo roccioso. Sono ancora un'anima e decido di 'rientrare'. Non sto a spiegare il metodo perché era veramente ridicolo, ma praticamente vengo trascinato come da una corda all'indietro, vorrei tanto poter dire 'dalla mia testa' ma non è così, vengo trascinato da un'altra parte del corpo con una sensazione sgradevole (era un sogno, ma percepivo sensazioni, almeno qualche senso era forte, ricordo che avevo perfino bevuto un tè al limone e sentito il piacere del gusto dello zucchero).
All'improvviso, sono all'interno della vita di una persona sulla ventina d'anni, giusto qualche anno in meno del mio Io reale (ne ho 32). Un altro nome, e un lavoro d'ufficio molto banale a Detroit, una città con cui non ho particolari connessioni o affetti. Guardo il passaporto, ero di origini russe e questo causava molta indifferenza nei miei confronti fra i colleghi. Ho la scrivania al fianco di una donna bionda, molto bella, forse un paio di anni più grande di me. Avevo la sensazione di ricordarla dalla vita precedente come una parte della mia vecchia vita. Il solo vederla mi fa pulsare il cuore di gioia, però vengo riportato alla realtà da un boss d'ufficio altezzoso. Una collega, non la precedente, mi aiuta a sistemare qualcosa che ha a che vedere con il telefono, ma sono confuso, continuo a ricordarmi chi ero prima, e non sono soddisfatto di chi sono diventato.
Un solo dettaglio: ricordo che la mia data di nascita sulla carta d'identità della persona che ero segnava 2023 (o forse 2013, i numeri spesso riesco a interpretarli nei sogni ma possono trovarsi in corsivo e risultare meno facili da comprendere). Nel caso di 2023 sembrerebbe quasi un 'futuro', 2013 sarebbe il solito messaggio con poco senso.

Parte 4 - Un altro incontro.
Il sogno avanza con il tipico cambio di scenario. Una spiaggia, lì incontro una persona che sentivo che fosse importante nella mia vita precedente, dall'aspetto non mi diceva nulla, era un uomo, capelli quasi rasati, scuri, palestrato. Sentivo che era stato parte della mia famiglia in un'altra vita (uno zio?). Gli parlo assieme, ma non ci conosciamo, è un discorso casuale fra due persone che non si conoscono e lui prosegue per la sua strada.


Intepretazione: un sogno eccezionale, come al solito chiedi al cervello una cosa e lui la converte a suo modo. Chiedi di uscire dal corpo e lui ti fa uscire nel sogno, incredibilmente vivido, quasi lucido, ma senza che io potessi intervenire sugli scenari, c'era qualcosa che li guidava anche se sapevo di stare sognando, ed è la ragione per cui non ho mai percepito paura nemmeno nello scenario iniziale in cui tutto degenerava e c'era odio fra tutte le persone, per motivi che trovavo assurdi e ingiustificati.
La seconda parte mi è piaciuta molto, è la ricerca di un padre come origine di tutto, ma era un padre di luce e quello che più mi ha sorpreso è stato vedere queste persone del mio passato collaborare per aiutarmi a organizzare l'incontro. E da questo padre/luce il messaggio era: la vita prosegue, torna a vivere.
Sulla 'nuova vita', non posso dire che fosse minimamente migliore di quella attuale, mi rendeva infelice e impazzivo all'idea di sentire che quella persona in cui mi trovavo era banale, vuota, senza uno scopo.
Mi ha sorpreso come potessi percepire che le persone che avevo vicino a me fossero importanti, non conosco questa bionda a cui mi sentivo legato, è un volto che non mi dice nulla.
Detto questo, un sogno è solo un sogno, ma l'ho trovato conciliante perché aveva un forte senso di scorrimento, un collegamento fra una vita e l'altra con qualcosa in mezzo. La mia voglia di 'uscire dal corpo' ha preso il sopravvento e ha trasformato quello che doveva essere un sogno potenzialmente lucido in un'esperienza indimenticabile.
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