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Che cos'è per voi il dovere?

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2013 15:25
24/11/2013 11:12
 
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Rianalizzando le strutture che pensavo ( e quanto mi sbagliavo! :) tenessero in piedi la mia vita, mi sono accorta che non "credo" più nel dovere..
Detta così sembra che mi sia data al libertinismo più sfrenato...in realtà se non esiste il dovere, non esiste nemmeno la ribellione.
La riflessione e' affiorata rendendomi conto che "moglie" non aveva più nessun significato per me...
Paradossalmente mi sono accorta che proprio gli stessi aspetti che credevo di "subire" per senso del dovere, a ben guardare erano proprio quelli che più profondamente sceglievo per la mia "evoluzione".
Gli altri doveri ( ma in realtà non doveri) che non rispondono a questa ' legge", sono per me del tutto vuoti e privi di senso, quindi posso liberarmene facilmente e senza Travaglio interiore...
E voi come vivete il dovere?
24/11/2013 11:22
 
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Io me lo vivo bene, come qualsiasi altra cosa, se vissuta con giusto equilibrio tra il dare e l'avere e il nulla aspettarsi.









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Re:
ElPaiche, 24/11/2013 11:22:

Io me lo vivo bene, come qualsiasi altra cosa, se vissuta con giusto equilibrio tra il dare e l'avere e il nulla aspettarsi.




Scusa ma equilibrio tra il dare e L' avere e il nulla aspettarsi mi sembra una contraddizione..
24/11/2013 12:59
 
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Che domanda difficile...per quanto mi riguarda, non saprei dire cos'è il dovere. Forse quando ti senti obbligato a far qualcosa per il ruolo che rivesti, per il legame che hai, o anche semplicemente per riconoscenza e gratitudine...
Non è detto che il dovere non coincida con ciò che si sente davvero di fare (ma su cui comunque il senso di "dover" spesso ha più peso del "voler").
In questo periodo della mia vita mi son chiesta spesso il perché delle mie azioni e mi sono accorta di sentirmi "obbligata" dalla mia coscienza a far qualcosa che razionalmente trovo più "giusta" e che avverto, appunto, come un dover qualcosa verso qualcuno...e non per male, ma mi spinge il pensare di dover meritare le belle parole, i bei gesti, i bei sentimenti...insomma, arrivi ad un punto in cui perdi il contatto con ciò che vuoi davvero.
Tu dici:


in realtà se non esiste il dovere, non esiste nemmeno la ribellione.



e questo sarebbe giustissimo se tutti non avessero il senso del dovere. Ma ciò non è, purtroppo e per fortuna nel mondo non siamo soli e ognuno la pensa diversamente. Gli altri, con il loro modo di pensare e sentire le emozioni, ti "vincolano"...ma ripeto, non perché ti stiano puntando una pistola alla tempia, piuttosto per la volontà (penso) in ognuno di noi di non deludere o arrecare sofferenza.
Questo per me è il "dovere" più grande, quello che condiziona la vita, quello che ti fa spesso prendere la scelta che non senti più vera...non so se il senso di dovere verso se stessi debba essere più importante, io spero sempre in un equilibrio tra le cose. Ma, ahimè, 'sto maledetto equilibrio nella maggior parte dei casi non esiste. La vita è un continuo scegliere, anche quando sembra di non aver scelto alcunché...

Nella maggior parte dei casi, il consiglio che vorrei rivolgere agli altri e in primis a me stessa è di non far mai nulla che possa farci star male, che anche la coscienza e il senso di dovere verso gli altri sono collegati a doppio filo con ciò che sentiamo nel profondo.
[Modificato da Sisil88 24/11/2013 13:07]
24/11/2013 14:28
 
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credo che i nativi americani sapessero molto bene quello di cui stai parlando... :)

spunto interessante... sono certo che negli anni a venire avremo sempre meno mogli... ;)


24/11/2013 15:19
 
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Re:
Sisil88, 24/11/2013 12:59:

la volontà (penso) in ognuno di noi di non deludere o arrecare sofferenza.
Questo per me è il "dovere" più grande, quello che condiziona la vita, quello che ti fa spesso prendere la scelta che non senti più vera...non so se il senso di dovere verso se stessi debba essere più importante, io spero sempre in un equilibrio tra le cose. Ma, ahimè, 'sto maledetto equilibrio nella maggior parte dei casi non esiste.

.




Si Sisil, credo che Equilibrio sia la chiave della questione...
Prima la pensavo esattamente come te, quello che ho capito adesso ( e quindi vale per me) e' che ' equilibrio c'è'!
Se noi pensiamo per il bene di qualcuno di " sacrificarci", anche se abbiamo le migliori intenzioni, non è' equilibrio..
Il senso del dovere verso se stessi ( anche se non mi piace la definizione) e' Il più importante perché è' l' unico che possiamo davvero sentire, ma se lo facciamo, facciamo di sicuro anche la cosa giusta verso gli altri, molto di più che imponendoci
qualcosa controvoglia. Per me questo e' il segreto dell' equilibrio.

Nemesi, se ti va mi esponi il discorso degli indiani d' America?

24/11/2013 20:21
 
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Questo è un argomento molto complicato su cui discutere.
Più che di dovere bisognerebbe parlare di etica personale.
Posso dire cosa non è per me, a primo acchito: non quell'equilibrio asettico che parecchi cercano di indurre in se stessi escludendo la propria parte emotiva e sensibile, non è una norma universale a cui adeguarsi ma la flessibilità mentale di decidere a seconda della persona e della situazione.

Io regolo le mie azioni cercando di non danneggiare nessuno né me stesso, non seguo norme Divine... mi regolo con la situazione: così credo che facciano un po' tutti alla fin fine.
Invece il conflitto fra la propria volontà e le aspettative altrui si trova sempre il modo per risolverlo.

Per quanto riguarda il "sacrificarsi" per gli altri non so proprio cosa dire: mi dovrei trovare nella situazione perché a mente fredda non si può ragionare che per assurdo e trovare giustificazioni che poi nella realtà si sciolgono come neve al sole.

Out of business.
24/11/2013 20:35
 
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i diritti e i doveri sono costruzioni della società in cui viviamo. In fondo siamo essere liberi e non ce ne rendiamo conto, vivendo come schiavi nella caverna di Platone, accecati dalle illusioni ed attaccati alle illusioni stesse. Il libero arbitrio (con tutto ciò che comporta in termini di responsabilità personale e collettiva) è il bene più grande di cui disponiamo, il modo per essere contemporaneamente giusti e compassionevoli con noi e con il prossimo (che poi è ancora noi..). Perdonate la digressione pseudo-filosofica, ma stasera ho bevuto un po' troppo Primitivo di Manduria :-))
25/11/2013 09:20
 
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Re: libero abitrio
Astralito, 24/11/2013 20:35:

siamo essere liberi e non ce ne rendiamo conto, vivendo come schiavi nella caverna di Platone, accecati dalle illusioni ed attaccati alle illusioni stesse . Il libero arbitrio (con tutto ciò che comporta in termini di responsabilità personale e collettiva) è il bene più grande di cui disponiamo, il modo per essere contemporaneamente giusti e compassionevoli con noi e con il prossimo (che poi è ancora noi..).)




Si! Attaccati alle illusioni.....il dovere e' un' illusione.
Come dici tu Il prossimo e' ancora noi, per questo possiamo essere giusti solo con noi stessi... :)
25/11/2013 09:54
 
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Uhm aspettate un attimo...non passiamo da un estremo all'altro.
Ci sono "doveri" che secondo me non sono illusioni, altrimenti poi si rischia di diventare egoisti e vedere solo se stessi (con la scusa di far bene pure agli altri)...

Astralito, 24/11/2013 20:35:

i diritti e i doveri sono costruzioni della società in cui viviamo.



Non sono del tutto d'accordo. A volte si tratta solo di dare un nome alle cose che noi sentiamo a prescindere dalle costruzioni della società in cui viviamo.
[Modificato da Sisil88 25/11/2013 10:01]
25/11/2013 10:15
 
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Re: una luce
Sisil88, 25/11/2013 09:54:

Uhm aspettate un attimo...non passiamo da un estremo all'altro.
Ci sono "doveri" che secondo me non sono illusioni, altrimenti poi si rischia di diventare egoisti e vedere solo se stessi (con la scusa di far bene pure agli altri)...
.




Si rischia di diventare EGOisti secondo me quando si fa ( quello che si pensa erroneamente sia ) il proprio bene fregandosene degli altri...
Ma in una visione di "equilibrio", come dicevi tu, il mio bene vero, non può essere male vero per qualcun altro.
Se come diceva Astralito, l' altro e' pure noi, la distinzione tra il mio ed il suo bene non c'è,...in realtà forse non c'è' nemmeno la distinzione tra bene e male..
Caspiterina, sono finita a parlare di bene assoluto...non sono al' altezza di spingermi tanto oltre..
Attendo interventi dall' alto ( del forum intendo ;).....
25/11/2013 11:31
 
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Re: Re: una luce
Azahar, 25/11/2013 10:15:


Ma in una visione di "equilibrio", come dicevi tu, il mio bene vero, non può essere male vero per qualcun altro.



Questo mi piace, ma non so se si possa fare un discorso generale o sia necessario valutare caso per caso...boh, troppi fattori, troppe sfaccettature...ci sto ancora lavorando su [SM=x431235]




[Modificato da Sisil88 25/11/2013 11:32]
25/11/2013 12:50
 
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Azahar, 24/11/2013 11:25:




Scusa ma equilibrio tra il dare e L' avere e il nulla aspettarsi mi sembra una contraddizione..


Dipende come le si usano, le contraddizioni.
Modo 1) Cercare di risolverle
Modo 2) Accantonarle perchè ci viene più facile metterle da parte per il solo fatto che non le capiamo.
In questa discussione esistono tanti opposti e contrasti da far perdere la testa, eppure ognuno sta cercando di trovare il bandolo della propria matassa. Ognuno col proprio vissuto, per riequilibrare i propri pensieri, i propri valori, le proprie convinzioni ed i propri bisogni.
La vita è tutta una contraddizione. Il dovere fa parte di queste contraddizioni. "Giusto" equilibrio non vuol dire esatto, perchè esatto o perfetto non lo sarà mai.
Il dare e l'avere sono tinti di bianco e nero.
Il nulla aspettarsi sono le infinite tonalità di grigio che cambiano in base a quanto bianco o nero andiamo ad aggiungere.


[Modificato da ElPaiche 25/11/2013 12:51]









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Re:
ElPaiche, 25/11/2013 12:50:


In questa discussione esistono tanti opposti e contrasti da far perdere la testa, eppure ognuno sta cercando di trovare il bandolo della propria matassa. Ognuno col proprio vissuto, per riequilibrare i propri pensieri, i propri valori, le proprie convinzioni ed i propri bisogni





Certo, ma infatti la mia non voleva essere una critica...
Ma ribadisco che per il MIO modo di vedere il "nulla aspettarsi" e' totalmente estraneo al gioco del dare/ avere.
Se io gioco su questi tre elementi inevitabilmente vado incontro a delusioni/frustrazioni grandi o piccole. Sempre secondo me :)
25/11/2013 15:35
 
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Re:
ForsakenLinux, 24/11/2013 20:21:


Invece il conflitto fra la propria volontà e le aspettative altrui si trova sempre il modo per risolverlo.
.



Le aspettative sono gabbie dove ci infiliamo da soli.
Secondo me :) ( mi devo ricordare di scriverlo sempre per non fare la presuntuosa :))


25/11/2013 15:45
 
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@Azahar: Le aspettative/doveri verso gli altri sono necessarie per vivere in un contesto sociale.
Già mantenere una conoscenza (l'amicizia di piacere Aristotelica) presuppone il mantenimento di una certa aspettativa di comportamento, azione, persino pensiero.

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25/11/2013 16:00
 
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Mmm....non lo so...sono necessarie per mantenere l'ordine sociale....che si basa su giochi di potere...
Io resto dell' idea che se coltivo il mio ordine ( e mica e' facile farlo senza raccontarmi balle)....il risultato sarà sempre positivo..
25/11/2013 16:04
 
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Mi rendo conto che il mio sembra un discorso individualistico....in realtà per me e' l'esatto opposto.
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Re:
Azahar, 25/11/2013 16:00:



Io resto dell' idea che se coltivo il mio ordine ( e mica e' facile farlo senza raccontarmi balle)....il risultato sarà sempre positivo..





Credo che il "mio ordine" corrisponda ad un equilibrio necessariamente precario i cui confini vadano ridefiniti di volta in volta.

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Re:
Azahar, 25/11/2013 16:00:

Mmm....non lo so...sono necessarie per mantenere l'ordine sociale....che si basa su giochi di potere...
Io resto dell' idea che se coltivo il mio ordine ( e mica e' facile farlo senza raccontarmi balle)....il risultato sarà sempre positivo..



Finché continuiamo a mettere paletti fra "io" e "gli altri" non ci può essere alcun equilibrio positivo.
L'asceta che si isola su di una montagna compie soltanto un lavoro parziale su di esso, tanto per fare un esempio.
Secondo me, s'intende X)
[Modificato da ForsakenLinux 25/11/2013 18:20]

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Re: Re:
Azahar, 25/11/2013 15:24:




Certo, ma infatti la mia non voleva essere una critica...
Ma ribadisco che per il MIO modo di vedere il "nulla aspettarsi" e' totalmente estraneo al gioco del dare/ avere.
Se io gioco su questi tre elementi inevitabilmente vado incontro a delusioni/frustrazioni grandi o piccole. Sempre secondo me :)


Sono tutti dei "secondo me", pure i miei.
[SM=g27822]
Anzi, hai aperto una bella discussione, magari non porterà a soluzione ma almeno a qualche riflessione personale, cosa che non guasta.
Tu dici che non è un discorso individualistico mentre io credo proprio che lo sia. Quei "secondo me" arrivano proprio dal vissuto di ognuno di noi, diverso dagli altri. Ognuno con la propria "ricetta" di vita o del dovere.
La mia è quella che ho scritto sopra, non definitiva, mai definitiva, ora funziona così.
[SM=g27823]



[Modificato da ElPaiche 25/11/2013 18:35]









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Re: Re:
ForsakenLinux, 25/11/2013 18:20:



Finché continuiamo a mettere paletti fra "io" e "gli altri" non ci può essere alcun equilibrio positivo.
L'asceta che si isola su di una montagna compie soltanto un lavoro parziale su di esso, tanto per fare un esempio.
Secondo me, s'intende X)




Guarda che la mia "riflessione" e' nata proprio nel momento in cui li ho tolti i paletti tra me e gli altri.
Ovviamente....secondo me :P ( adesso basta...sottintendetelo in ogni mio post :))
30/11/2013 11:59
 
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Pensiero un po' sconnesso....
Stanotte che mi figlio grande ha avuto la febbre, anziché dormire ho continuato a girare in tondo su questa storia del "dovere"..
Mi sono accorta che da quando non intendo subire i miei cosiddetti doveri, in realtà faccio molte più cose per gli altri, ma senza alcuno sforzo.
Mi sono chiesta se non fosse solo un'escamotage della mia mente...per la serie " se tanto lo devi fare,allora convinciti che sia per tua scelta"...
Non e' così.
Infatti nella mia vita quando le cose mi sono andate strette, me la sono sempre data a gambe...illudendomi che quella fosse libertà...invece era un'altra forma di schiavitù..
Quindi le mie conclusioni ( momentanee eh)anche se ammetto un po' confuse, sono che il dovere, subito ( non intendo con violenza, anche solo col fastidio di "non lo voglio fare"), ma allo stesso modo fuggito, in realtà non serve a mantenere l' equilibrio, ma a nasconderlo ai nostri occhi.
:) scusate....sara' la mancanza di sonno...:)
30/11/2013 18:26
 
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:)


01/12/2013 14:22
 
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Re: Pensiero un po' sconnesso....



Ero pronto al peggio e mi sbagliai.
Ero pronto al meglio ed inciampai.


[Modificato da ElPaiche 01/12/2013 14:26]









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