00 11/10/2011 10:54
Re: Re:
l@r@_, 10/10/2011 17.29:




..stai rispondendo a me ??

Scusa, Moog,ma è un problema nostro la presunta umiltà o presunzione dell'altro ?? Nel momento che ci poniamo questo problema, evidentemente crediamo di essere noi a dover/voler insegnare qualcosa all'altro. A questo punto, di chi è la presunzione ?

ciao [SM=x431230]

lara



Ciao Lara, scusa l'intrusione ma vorrei dirti ciò che penso a riguardo.
"E' un problema nostro la presunta umiltà o presunzione dell'altro?"..non lo definirei proprio un problema ma io parto dal presupposto che un dialogo dovrebbe sempre essere "aperto"e che questa apertura derivi anche dal fatto di lasciare spazio ad un ragionevole dubbio, dove tutto può essere come no e che ciò in cui credo rimane sempre e comunque qualcosa che resta collegato al mio modo di sentire, ascoltare, percepire, vivere...e sopratutto senza pensare che il pensiero dell'altro sia un qualcosa da rilevare come "senza senso"...credo che il modo di porsi verso l'altro faccia , spesso, sostanzialmente la differenza...anche a livello di trasmissione energetica, semplicemente.
Quindi dal momento che mi pongo il problema non è per voler insegnare qualcosa ma piutosto dal cercare di comunicare in maniera "sana" e , ripeto, aperta, senza presunzione.


[Modificato da raam 11/10/2011 11:13]


per capire il cielo ....affonda le mani nella terra e ascolta i suoi profondi silenzi...