00 05/03/2011 18:19
Giovedì pomeriggio mi è successo un episodio strano che mi ha fatto un po' pensare.
I pensieri vengono poi intrappolati dal mio scetticismo, che poi non è sempre tanto sano, al punto che se aspettassi domani a postare quello che mi è successo sarebbe ridotto a straccio.
Dunque, sono uscita a passeggio col bimbo di un'amica, al rientro mentre sto per varcare la soglia del suo portone esce veloce dal negozio adiacente il proprietario, un signore cinese.
gentilissimo fa un sacco di complimenti al bimbo, ci invita ad entrare, e nel retro del negozio c'è un bimbo.
Capisco che il signore è il padre, ed è tutto contento dell'incontro fra i due bimbi.
Io chiedo il nome del figlio, "Matteo", risponde il padre.
Questo mi stupisce, penso che il padre con questa scelta desideri che il figlio si integri.
Noto un grosso cesto di giochi a disposizione di Matteo, ma il figlio della mia amica è troppo piccolo, ho paura che si faccia male, ringrazio e saluto.
Poi con la mia amica mi sono uscite delle parole come dal nulla, il negoziante cinese è solo col bimbo, lo tiene tutto il giorno nel negozio, non fa parte di clan cinesi e non ha aiuti e vorrebbe trovare qualche amichetto per sua figlio.
Lei si è stupita di tutto questo, è buona cliente del negozio, ma non aveva mai notato la situazione.
incuriosita scende in negozio, con il pretesto di aquistare 2 pile fa parlare il negoziante della sua situazione, ed è tutto corretto, la moglie è ritornata in Cina perchè qui non le piace, lui sta aspettando un posto all'asilo ma deve tenere Matteo in negozio perchè non ha altri famigliari, e all'offerta della mia amica di far incontrare i due bimbi lui era pazzo di gioia.
Quello che mi ha fatto scattare il tutto è stato il cesto di giochi e il nome italiano.
Se fosse semplice deduzione non sarebbe stata così rapida, cosi flash la mia esposizione della situazione, o forse sì....
Ciao a tutti