Ohi!!!!
eccomi pure a me
allora allora
ho letto oggi questo topic ma ho aspettato a rispondere perchè stasera avrei visto un mio insegnante (psichiatra) e gli avrei chiesto se ne sapeva qlcsa.
Mi ha detto che è un comune disturbo di "depersonalizzazione", non riconducible ad alcuna patologia, di per sè: se ricorre da solo, cioè, può essere inteso quasi come un tratto della personalità, una particolare tendenza all'estraneazione in concomitanza di situazioni stressogene che il soggetto non è in grado di gestire; ricorrente plausibilmente in persone dalla personalità un po' debole.
Il suddetto disturbo dissociativo può manifestarsi in diverse varianti, tra le quali proprio la percezione di trovarsi "al di fuori del corpo" e di osservare la scena a distanza di qlche metro.
Pure su wikipedia si trova una breve
descrizione
Ora, avrete capito che sono fondamentalmente d'accordo con Jolly: sebbene non sia nulla di preoccupante, contesto la corsa cieca al "paranormale".
Dal mio punto di vista forse più... allargato diciamo, cioè forse un po' meno rigido diquello di Jolly (ma è tutto da vedere), io contemplo la possibilità che la limitata scienza occidentale, che vuole tutto razionalizzare, tratta come malattie anche preziose manifestazioni del potere della mente che malattie non sono affatto.
La psicologia è di una rigidità vomitevole (può essere significativo far presente cmq che lo psichiatra a cui ho chiesto ha una certa elasticità mentale, simpatizza per le filosofie orientali, e vorrebbe portare la pranoterapia negli ospedali).
Contemporaneamente però, vedo bene che spesso succede l'esatto opposto, e cioè chi vuole vedere il fantastico dappertutto, lo vede anche dove non c'è (come in questo caso forse).
Uno sciamano qualunque da noi sarebbe schizofrenico...
Quindi, è uno sciamano, o è uno schizofrenico?
Tendenzialmente, tutti ci schieriamo da una parte o dall'altra della barricata.
Ma secondo me una barricata non ci dovrebbe essere.
Forse il succo sta nella funzionalità -o nella DISfunzionalità- di un dato fenomeno, a prescindere da come lo si chiama: cioè, qlnque cosa sia, biologica, allucinatoria, paranormale, a cosa serve? Cosa ci porta? E' utile in qualche modo? Ci fa stare bene, o male? Ci porta comprensione, crescita, oppure maggiore confusione, ottusità?
In questo caso, ma anche in generale, alla persona in questione, cioè la cognata di sissi, non è assolutamente il caso di dirle "quello che ti capita si chiama depersonalizzazione" nè tantomeno le si dovrebbe dire "beata te! come vorrei che capitasse a me".
Per lei è un disagio, non la vive bene questa cosa.
Quindi, prima di tutto, ci vuole EMPATIA
AUGH!
ho parlato
mo vado a letto che è tardi e ho fatto il professorino abbastanza per oggi
ah un'altra cosa: credo che la BILOCAZIONE preveda che una persona sia presente COL FISICO e tutto quanto, in 2 posti contemporaneamente... questa quindi anche se fosse paranormale non sarebbe una bilocazione ..l'ho imparato da alberto sordi!!
da "sono un fenomeno paranormale"